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In G.U. il decreto che rende stabili le modifiche al T.U. maternità

da La Tecnica della Scuola

In G.U. il decreto che rende stabili le modifiche al T.U. maternità

Le innovazioni apportate dal decreto legislativo 80 del 15 giugno 2015, inizialmente applicabili solo per il 2015, vengono estese anche agli anni successivi.

È stato infatti pubblicato nella GU Serie Generale n.221 del 23-9-2015 – Suppl. Ordinario n. 53 il Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

Il decreto, del quale ne avevamo già anticipato l’uscita, è entrato in vigore il 24 settembre scorso e all’art. 43, comma 2, così recita:

2. I benefici di cui agli articoli da 2 a 24 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, sono riconosciuti anche per gli anni successivi al 2015, in relazione ai quali continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui all’articolo 27 del predetto decreto legislativo. All’onere derivante dal primo periodo del presente comma valutato in 123 milioni di euro per l’anno 2016, 125 milioni di euro per l’anno 2017, 128 milioni di euro per l’anno 2018, 130 milioni di euro per l’anno 2019, 133 milioni di euro per l’anno 2020, 136 milioni di euro per l’anno 2021, 138 milioni di euro per l’anno 2022, 141 milioni di euro per l’anno 2023, 144 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024 si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 107, della legge n. 190 del 2014 come rifinanziato dal presente articolo“.

Questo significa che vengono messe a regime e rese strutturali (cioè finanziate per sempre) tutte le modifiche per le quali, inizialmente, c’era la copertura solo fino al 31 dicembre 2015.

Riepiloghiamo di seguito le principali novità:

Parto prematuro

L’astensione obbligatoria non goduta a causa di parto prematuro potrà essere fruita dalla lavoratrice madre dopo la nascita del bambino, anche nel caso in cui ciò comporti il superamento dei cinque mesi previsti (nuovo articolo 16 del D. Lgs. n.151/2001).

Estensione del congedo parentale

Il congedo parentale (c.d. astensione facoltativa) potrà essere richiesto fino al compimento del dodicesimo anno di vita del bambino (nuovo articolo 32, comma 1), lì dove la precedente norma prevedeva la soglia dell’ottavo anno. La durata complessiva del congedo (3 anni) resta comunque invariata.

Congedo parentale ad ore

La scelta tra fruizione giornaliera o oraria del congedo parentale è ora consentita al lavoratore, anche in mancanza di una specifica disciplina dettata dalla contrattazione collettiva di qualsiasi livello (nuovo articolo 32, comma 1 ter).

Riduzione dei tempi di preavviso

Sono ridotti i tempi di comunicazione per la scelta della modalità di fruizione del congedo parentale: il datore di lavoro dovrà essere informato con un preavviso di almeno cinque giorni (non più quindici), ridotti a due qualora si richieda la fruizione ad ore (nuovo articolo 32, comma 3).

Indennità di maternità

Il limite entro il quale il congedo parentale dà diritto a una indennità pari al 30% della retribuzione è elevato ai primi 6 anni di vita del bambino (anziché ai primi 3 anni). Dai 6 ai 12 anni il congedo non è retribuito, ad eccezione dei lavoratori con redditi particolarmente bassi (pari a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria – per l’anno 2015 Euro 16.327,68), per i quali l’indennità del 30% è prevista fino all’ottavo anno del bambino (nuovo articolo 34, commi 1 e 3).

Per il Comparto Scuola è necessario comunque tener conto delle condizioni più favorevoli previste dal CCNL agli artt. 12 e 19. Quindi, i primi 30 giorni di congedo sono sempre retribuiti al 100%, non più se fruiti entro l’ottavo anno del bambino, ma entro i primi 12 anni.

Sono invece retribuiti al 30%, indipendentemente dal reddito individuale, i restanti periodi fino ai 6 anni del bambino, non più quindi fino ai 3 anni. Dai 6 agli 8 anni il periodo di congedo fruito viene pagato al 30% solo se il reddito del richiedente è pari o inferiore a Euro 16.327,68 per il 2015.

Non sono invece mai retribuiti i periodi di congedo fruiti dagli 8 ai 12 anni del bambino.

Sospensione del congedo di maternità

È possibile sospendere il congedo di maternità in caso di ricovero del bambino, a condizione che la lavoratrice presenti un certificato medico che attesti l’idoneità alla ripresa dell’attività (articolo 16 bis).

Licenziamento per colpa grave

L’indennità di maternità è corrisposta anche alle lavoratrici licenziate per colpa grave integrante giusta causa di risoluzione del rapporto di lavoro (nuovo articolo 24, comma 1).

Figli disabili

Ai genitori di figli disabili gravi è consentito anche il prolungamento del congedo parentale entro il compimento del dodicesimo (non più entro l’ottavo) anno di vita del bambino.

Genitori adottivi

Al fine di evitare disparità e favorire l’inserimento del minore nelle famiglie, è prevista l’estensione delle tutele predisposte per i genitori naturali anche ai genitori adottivi.

Tra le varie novità previste in caso di adozioni internazionali, è introdotta anche:

  • la possibilità per il padre di richiedere un congedo non retribuito sebbene la madre non sia lavoratrice (nuovo articolo 31, comma 2), in modo che entrambi possano partecipare pienamente a tutte le fasi della procedura di adozione, anche quelle che si svolgono all’estero;
  • la non obbligatorietà di lavoro notturno, che è estesa anche alle madri o padri adottivi o affidatari duranti i primi di tre anni di ingresso del bambino nella famiglia (nuovo articolo 53, comma 2, lettera 1 bis).

Violenza di genere

Infine, per il 2015 le vittime di violenza di genere (come individuate dal Decreto Legge 93/2013 convertito nella Legge 119/2013), lavoratrici dipendenti o parasubordinate sia del privato che del pubblico, potranno richiedere un’astensione per un periodo massimo di tre mesi dall’attività lavorativa, per motivi legati al percorso di protezione. La fruizione del congedo potrà avvenire su base giornaliera od oraria nell’arco dei tre anni, secondo modalità stabilite dagli accordi collettivi; in loro assenza, si avrà riguardo alle esigenze della lavoratrice stessa. Il preavviso per la richiesta del congedo è fissato in 7 giorni.

Durante il periodo di congedo la lavoratrice percepirà un’indennità parametrata all’ultima retribuzione.

Le lavoratrici vittime di violenza potranno inoltre chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, verticale od orizzontale, ove disponibili in organico. Il part time concesso dovrà essere trasformato nuovamente in full time su richiesta della lavoratrice (articolo 24 – d. lgs.n. 80/2015).

Sciopero generale scuola il 13 novembre

da La Tecnica della Scuola

Sciopero generale scuola il 13 novembre

L’annuncio arriva dai Cobas che si dichiarano però ampiamente disponibili a concordare una data diversa insieme con gli altri sindacati.
La manifestazioni regionali indette dai sindacati per sabato 24 ottobre non bastano ai Cobas che chiedono un impegno più consistente da parte di tutti per contrastare l’applicazione della riforma Renzi e soprattutto per dare avvio alla stagione contrattuale.
Già il 19 settembre scorso i Cobas di Piero Bernocchi avevano inviato un appello ai 5 sindacati Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilda che, proprio insieme con i Cobas, avevano promosso e gestito gli scioperi di maggio-giugno.
Sottolinea il portavoce nazionale Piero Bernocchi: “Si susseguono nelle scuole enormi assemblee unitarie che testimoniano la volontà diffusa di impedire la realizzazione degli effetti nefasti della legge 107…Ma docenti ed Ata segnalano con forza che non si può rinchiudere tale lotta solo nelle singole scuole e chiedono che i sindacati che hanno condotto lo scontro con la cattiva scuola di Renzi diano vita ad un nuovo e plebiscitario sciopero generale della scuola e ad una oceanica manifestazione nazionale”.
“Al nostro appello – scrive Bernocchi – non abbiamo ricevuto risposte anche se sappiamo che i Cinque discutono da settimane, tra loro, sul da farsi. Poiché l’immobilismo non fa bene ai livelli di conflitto contro la cattiva scuola renziana né alla resistenza nelle scuole contro l’applicazione della 107, rompiamo gli indugi e convochiamo per il 13 novembre lo sciopero generale della scuola, ribadendo nel contempo la cruciale necessità che lo sciopero sia unitario per realizzare i livelli di partecipazione del 5 maggio e del blocco degli scrutini”.
Ecco perchè i Cobas si dichiarano ampiamente disponbili a rivedere la data dello sciopero che non può però andare oltre la metà di novembre anche perchè a quel punto i giochi sulla legge di stabilità saranno pressochè chiusi.
“Comunque – concludono i Cobas – ci auguriamo  che i tempi decisionali degli altri sindacati si accelerino e che si possa ricevere una risposta chiara ed ufficiale nei prossimi giorni”.

Paritarie: 75 mila alunni in meno negli ultimi due anni

da tuttoscuola.com

Paritarie: 75 mila alunni in meno negli ultimi due anni

Complice la crisi con i costi di gestione che ricadono sulle spalle delle famiglie e la chiusura di diverse sedi scolastiche, le scuole paritarie, dall’infanzia alle superiori, hanno perso dal 2012-13 al 2014-15 più di 75 mila alunni, pari ad una flessione del 7,3% ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_712-2.docx ).

La tendenza al calo continuerà per un po’ di tempo e, comunque, farà registrare per il 2015-16 una ulteriore flessione di almeno 25-30 mila alunni.

La scuola dell’infanzia ha fatto registrare circa 38 mila iscritti in meno (quasi un -6%). La scuola primaria nel medesimo periodo ha registrato una flessione di oltre 9 mila alunni (-4,7%).

Pesante il calo anche nella secondaria: 20.566 studenti in meno negli istituti superiori (-15,4%) e 7.647 nel I grado (-11%).

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, il maggior calo di iscritti si è registrato in Lombardia (quasi 7 mila in meno), in Campania (-5.600) e in Veneto (-5.200); il Mezzogiorno ha perso quasi 14 mila iscritti nell’infanzia tra il 2012-13 e il 2014-15.

Nella scuola primaria il maggior calo si è registrato in Campania con oltre 2.600 iscritti in meno, in Sicilia con oltre 2 mila alunni in meno e in Lombardia (-1.344); quasi due terzi del calo di iscritti per la primaria nel Mezzogiorno.

Nella secondaria di I grado il maggior calo si è registrato nel Nord Ovest con una flessione di quasi 3 mila alunni in meno, dove la sola Lombardia ha avuto un calo di quasi 2 mila iscritti.

Negli istituti superiore il record negativo del calo di iscritti è della Campania (5.659 studenti in meno), seguita dalla Sicilia (quasi 5 mila in meno); nel solo Mezzogiorno tra il 2012-13 e il 2014-15 si sono avuti 12.400 studenti in meno, cioè oltre il 60% del calo complessivo nel settore.

Considerando tutti i settori scolastici, dall’infanzia alle superiori, la regione che ha registrato il maggior calo di iscritti nelle scuole paritarie è stata la Campania (-14.561 iscritti, pari a -12,3%), seguita dalla Lombardia (-12.276, pari a -4,8%) e dalla Sicilia (-11.045, pari a -17,2%).

Il rapporto di lavoro subordinato: contratto, codice civile e leggi speciali

Il rapporto di lavoro subordinato: contratto, codice civile e leggi speciali

di Gerardo Marchitelli

 

SOMMARIO

  1. Il rapporto di lavoro pubblico prima della Riforma del pubblico impiego.
  2. Privatizzazione del pubblico impiego: contratto di lavoro subordinato.
  3. L‘assoggettamento del dipendente.

1.    Il rapporto di lavoro pubblico prima della Riforma del pubblico impiego.

Il pubblico impiego è definibile come il rapporto di lavoro subordinato al servizio dello Stato o di un ente pubblico non economico. Le prime disposizioni in ordine alla disciplina del pubblico impiego risalgono al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1957, n. 3 (c.d. Testo unico degli impiegati civili dello Stato) ed era caratterizzata da quattro principali requisiti:

  • il rapporto di pubblico impiego veniva costituito per atto unilaterale della pubblica amministrazione (c.d. decreto di nomina) che è esercizio di potere pubblico – non espressione di autonomia privata – e non mediante un contratto;
  • la disciplina del rapporto era sottratta all’autonomia negoziale tra le parti, era infatti affidata esclusivamente alla legge o ai regolamenti;
  • la gestione di tutti i suoi aspetti da atti di natura amministrativa;

infine, le controversie erano affidate alla competenza giurisdizionale esclusiva del giudice amministrativo.

2.    Privatizzazione del pubblico impiego: contratto di lavoro subordinato.

Il contratto di lavoro subordinato è un contratto con il quale un lavoratore si impegna a svolgere una determinata attività lavorativa alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro. Il datore di lavoro si impegna principalmente a retribuire il lavoratore per le prestazioni da esso svolte e a versare i contributi previdenziali e assistenziali. Verso la fine degli anni settanta, la legge 29 marzo 1983, n. 93 (c.d. legge quadro sul pubblico impiego) ha per la prima volta riconosciuto il ruolo della contrattazione collettiva non sottoposto alla riserva di legge o agli atti unilaterali della pubblica amministrazione. Agli inizi degli anni novanta vi è stata la c.d. privatizzazione del pubblico impiego realizzata mediante l’attuazione di due leggi delega (L. 23 ottobre 1992, n. 421 e L. 15 marzo 1997, n. 59 c.d. legge Bassanini) e, in particolare, dal D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29.

Le parti di un contratto di lavoro subordinato (lavoratore e datore di lavoro) si impegnano ad un periodo “sperimentale” di lavoro al fine di consentire una miglior valutazione riguardo la convenienza reciproca di un eventuale rapporto di lavoro definitivo. In particolare il periodo di prova serve al datore di lavoro per mettere “alla prova” le effettive capacità dell’eventuale futuro lavoratore subordinato, può comunque favorire quest’ultimo nell’accertare la situazione del posto di lavoro in cui deve prestare la sua attività lavorativa. In tale periodo il lavoratore, o il suo datore di lavoro, possono recedere liberamente (senza obbligo di preavviso) rispetto a quanto formalizzato nel contratto di assunzione sottoscritto. Una volta superato il periodo di prova il lavoratore è effettivamente assunto. La durata viene solitamente indicata all’interno della lettera di assunzione. Normalmente non è superiore a 6 mesi. In caso di recesso il lavoratore ha diritto al trattamento di fine rapporto ed alle ferie retribuite, ove maturati.

La privatizzazione del pubblico impiego consiste essenzialmente:

  • nell’applicazione delle disposizioni di diritto privato al rapporto di pubblico impiego;
  • nell’applicabilità della disciplina della contrattazione collettiva;
  • nell’assegnare alla pubblica amministrazione-datrice di lavoro i medesimi poteri di gestione del rapporto tipici del datore di lavoro privato.

Il susseguirsi di provvedimenti che hanno modificato, integrato ed abrogato il D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 ha reso indispensabile l’elaborazione di un testo legislativo che riordinasse l’intera disciplina del pubblico impiego. A tale scopo è stato emanato il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, intervenuta fondamentalmente su due aspetti:

  • devolve le controversie inerenti i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni al giudice del lavoro, sottraendole quindi alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo (art. 63 D.Lgs. n. 165/2001);
  • contempla da una parte i contratti collettivi di lavoro fonte diretta di disciplina del rapporto, immediatamente efficaci nei confronti dei destinatari, e dall’altra parte il rapporto di lavoro disciplinato:
  1. dalle disposizioni del codice civile,
  2. dalle altre leggi speciali inerenti i rapporti di lavoro subordinato nell’impresa.

In merito:

  • L’ art. 2094 c.c., qualifica come prestatore di lavoro subordinato colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare, prestando il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro.

Il codice civile individua nella collaborazione, nell’onerosità e soprattutto nella subordinazione i caratteri costitutivi del rapporto di lavoro subordinato.

Affinché abbia origine il rapporto subordinato è necessario che le parti si accordino (contratto di lavoro) per operare uno scambio tra remunerazione e lavoro.

I rapporti del pubblico impiego sono disciplinati dalle disposizioni del Capo I, Titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa, fatte salve le disposizioni contenute nel dlgs 165/2001, le quali per via del dlgs 150/2009, rappresentano disposizioni a carattere imperativo.

In proposito:

  • L’art. 1339 del c.c. stabilisce che le disposizioni a carattere imperativo sono inserite nel contratto di lavoro, anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dal datore e dal lavoratore subordinato.
  • L’art.1419 del c.c. sancisce che la sostituzione di singole clausole del contratto collettivo con disposizioni a carattere imperante non comporta la nullità dello stesso.

Il dlgs 150/2009, in attuazione degli articoli da 2 a 7 della legge 4 marzo 2009, n. 15, reca una riforma organica della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto   legislativo   30   marzo 2001, n. 165, intervenendo in particolare in materia di contrattazione collettiva, di valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche, di valorizzazione del merito, di promozione delle pari opportunita’, di dirigenza pubblica e di responsabilita’ disciplinare. Fermo quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recano altresi’ norme di raccordo per armonizzare con la nuova disciplina i   procedimenti   negoziali, di contrattazione e di concertazione.

In merito:

  • «Art. 3 della legge n. 15 del 2009: (Principi e criteri in materia di contrattazione collettiva   e   integrativa   e   funzionalita’   delle amministrazioni pubbliche). L’esercizio della delega nella materia di cui al presente articolo e’ finalizzato a modificare la disciplina della contrattazione collettiva nel settore pubblico al fine di conseguire una migliore organizzazione del lavoro e ad assicurare il rispetto della ripartizione tra le materie sottoposte alla legge, nonche’, sulla base di questa, ad atti organizzativi e all’autonoma determinazione dei dirigenti, e quelle sottoposte alla contrattazione collettiva.

 

3.    L‘assoggettamento del dipendente.

L’impostazione data dal legislatore rimarca l’assoggettamento del lavoratore al potere organizzativo, direttivo e disciplinare del datore di lavoro.

L’art. 5, comma 2 del dlgs 165/2001, disciplina le determinazioni finalizzate all’organizzazione degli uffici e alle misure inerenti la gestione dei rapporti di lavoro, assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione, con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro.

A riguardo:

  • La Cassazione Civile sez. Lavoro 9551/2010 e 14723/2007 esplicita la messa a disposizione, da parte del lavoratore, delle proprie energie psico-fisiche per il raggiungimento degli obiettivi.

I doveri del dipendente possono essere raggruppate in due ampie tipologie. La prima è di stampo pubblicistico, riconducibile al dovere di fedeltà alla repubblica, sancito dagli artt. 51 e 97 della Costituzione.

L’altra tipologia, richiama, ai doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà.

In merito:

  • L’art.2014 del c.c. ribadisce che il dipendente deve osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro.
  • L’art. 2106 del c.c. precisa che l’inosservanza dell’art.2014 può dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari.

Quando scatta un’azione disciplinare non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, la pratica dovrà essere portata a termine senza escludere il licenziamento. (Riforma Madia 2015)

 

Bibliografia:

Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1957.

Legge 29 marzo 1983, n. 93.

Legge 23 ottobre 1992, n. 421,

Legge 15 marzo 1997, n. 59 c.d. legge Bassanini.

D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29.

D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Capo I, Titolo II, del libro V del codice civile.

Legge n. 15 del 2009.

Dlgs 150/2009.

“Diritto del Lavoro” di E. Ghera – Cacucci Editore

“Diritto del lavoro” di Alessandro Garilli , Domenico Garofalo, Edoardo Ghera – G. GIAPPICHELLI EDITORE

Scuola in ospedale integrata

ipad, cuffie e skype. Ecco come Econocom aiuta i ragazzi in ospedale a non perdere nemmeno una lezione

 

Basta un iPad e un paio di cuffie per trasformare la stanza di un ospedale in un’aula di scuola dove i ragazzi costretti a passare lunghi periodi di degenza possono ritrovare compagni e professori.
Lo sanno bene i quattro studenti torinesi, tutti colpiti da gravi tumori, che hanno potuto riabbracciare virtualmente i compagni di classe e tornare a lavorare con loro.

A rendere possibile tutto questo è stata la stretta collaborazione tra Econocom (www.econocom.com ) e Fondazione Giovanni Agnelli, istituto indipendente di cultura e di ricerca nel campo delle scienze umane e sociali.

“Non abbiamo avuto dubbi quando siamo venuti a conoscenza del progetto”, racconta Enrico Tantussi, il Country Manager Econocom, “ e il fatto che i destinatari siano dei ragazzi lo rende ancora più lodevole”.

Econocom, digital service provider che affianca le aziende europee nel percorso che ha portato alla rivoluzione digitale, ha scelto di donare 12 iPad 2 e 2.000 euro di cuffie audio firmate Jabra per il progetto “Scuola in Ospedale integrata” promosso dalla Fondazione.

Un piccolo aiuto che permetterà di trasformare uno dei momenti più traumatici per un ragazzo che sta affrontando una malattia in una parentesi superabile, grazie alla tecnologia che rende vicini di amici e insegnanti.

Troppo spesso infatti il ricovero e la convalescenza hanno bisogno di un aiuto in più per permettere ai piccoli malati di rimanere al passo con i compagni e non sentirsi tagliati fuori dalla quotidianità della vita scolastica.

Il progetto, partito all’inizio del 2015 presso il reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, ha permesso finora a due studenti delle superiori, una studentessa delle medie e un alunno delle elementari, di seguire le lezioni come se fossero in classe grazie a Skype.

L’intenzione è di estendere la sperimentazione al reparto di Neuropsichiatria, dove i ricoveri possono durare anche molti mesi. Inoltre “abbiamo riscontrato la necessità di mettere anche gli istituti scolastici nella condizione tecnica adeguata di poter supportare questo tipo di esperienza”, ha annunciato il Country Manager Econocom, “ questo comporta la necessità per le scuole di dotarsi di pc, reti e connettività di un certo livello. Abbiamo infatti in programma di donare laptop, apparecchi di rete, microfoni direzionali e anche supporto tecnico grazie al personale Econocom”.

Da parte sua la Fondazione Agnelli aveva bisogno di fornire dei kit ad hoc a seconda dei singoli casi. “L’incontro con Econocom è stato provvidenziale per l’immediata disponibilità dell’azienda ad attivarsi sul progetto, per la tempestività e la versatilità degli interventi offerti, che permettono di dare in tempi brevissimi ai ragazzi e alle scuole soluzioni tecnologiche diverse per un aiuto davvero personalizzato ”, ha spiegato la Fondazione Agnelli.

Ma l’impegno di Econocom non finirà qui. “Grazie a questa prima esperienza, ci sono tutti i presupposti per abbracciare un progetto di più ampio respiro legato al mondo delle scuole”, ha concluso il Country Manager Econocom. L’azienda infatti sta valutando la partecipazione a “Torino fa scuola”, un progetto di riqualificazione degli edifici scolastici e degli ambienti di apprendimento di Torino, sempre in collaborazione con la Fondazione Agnelli.

Decreto Dipartimentale 30 settembre 2015, AOODPIT 979

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione Generale per il Personale Scolastico

 

IL DIRETTORE GENERALE

 

VISTA                         la Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

 

VISTO              il Decreto Ministeriale prot. n. 499 del 20 luglio 2015 recante “Modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, ai sensi dell’articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ovvero della sessione speciale di esame di cui all’articolo 1, comma 90, della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

 

VISTO             il Decreto del Presidente della Repubblica del 23 settembre 2015  con cui il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è stato autorizzato, per l’anno scolastico 2015/2016, ad assumere a tempo indeterminato un numero di dirigenti scolastici pari a n. 336 unità, delle quali 196 in favore dei soggetti che risultano iscritti in posizione utile nelle graduatorie delle procedure di cui all’articolo 1, comma 88, della legge 107/2015;

 

VISTE            le note, acquisite agli atti di quest’Ufficio in data 28 e 29 settembre 2015, con cui gli Uffici scolastici regionali per la Toscana, per la Lombardia e per la Sicilia hanno comunicato che, all’esito delle procedure di cui all’art. 3 del Decreto Ministeriale prot. n. 499 del 20 luglio 2015, non sono stati utilizzati n. 42 posti di dirigente scolastico autorizzati con il succitato D.P.R. del 23 settembre 2015 e accantonati per i soggetti di cui all’articolo 1, comma 88, della legge 107/2015 e, nello specifico, n. 1 posto per la regione Toscana, n. 12 posti per la regione Lombardia e n. 29 posti per la regione Sicilia;

 

RITENUTO       necessario, nel rispetto del termine del 3 ottobre 2015, ventesimo giorno dall’inizio dell’anno scolastico, garantire la copertura delle disponibilità sopravvenute di 42 posti di dirigente scolastico ancora vacanti e rientranti nel limite dei 196 autorizzati per i soggetti che risultano iscritti in posizione utile nelle graduatorie delle procedure di cui all’articolo 1, comma 88, della legge 107/2015, procedendo ad una ulteriore assegnazione dei predetti posti;

 

VISTO              il DDG prot. n. AOODRCA 10379 del 22 settembre 2015 con il quale è stata approvata la graduatoria generale di merito dei candidati che hanno sostenuto la prova scritta di cui all’articolo 3 del Decreto Ministeriale prot. n. 499 del 20 luglio 2015 relativamente alla regione Campania;

 

VISTO              il DDG prot. n. AOODRAB 6523 del 22 settembre 2015 con il quale è stata approvata la graduatoria generale di merito dei candidati che hanno sostenuto la prova scritta di cui all’articolo 3 del Decreto Ministeriale prot. n. 499 del 20 luglio 2015 relativamente alla regione Abruzzo;

 

CONSIDERATO che i soggetti inclusi nelle succitate graduatorie generali di merito rientrano nella previsione di cui all’articolo 1, comma 88, della legge 13 luglio 2015, n. 107 e che nelle regioni Abruzzo e Campania non è stato possibile accantonare posti per i citati candidati per mancanza di posti vacanti e disponibili;

 

 

D E C R E T A

 

 

Art. 1              Per i motivi di cui in premessa, per l’anno scolastico 2015/2016, sono disponibili ulteriori 42 posti di dirigente scolastico, di cui 12 nella regione Lombardia, 29 nella regione Sicilia e 1 nella regione Toscana, per i soggetti inclusi negli elenchi allegati rispettivamente al DDG prot. n. AOODRCA 10379 del 22 settembre 2015 della regione Campania e DDG prot. n. AOODRAB 6523 del 22 settembre 2015 della regione Abruzzo.

 

Art. 2                          I soggetti di cui agli elenchi allegati rispettivamente al DDG prot. n. AOODRCA 10379 del 22 settembre 2015 della regione Campania e DDG prot. n. AOODRAB 6523 del 22 settembre 2015 della regione Abruzzo potranno presentare apposita istanza di partecipazione alla procedura finalizzata alla copertura dei posti di cui all’articolo 1 del presente decreto utilizzando il modello di domanda allegato entro il 1° ottobre 2015 all’indirizzo PEC dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it oppure all’indirizzo PEO dgper.ufficio2@istruzione.it.

 

Art. 3              Con successivo decreto, da pubblicarsi sul sito internet e sulla rete intranet del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, saranno assegnate le sedi regionali di destinazione ai soggetti di cui all’articolo 2 del presente decreto.

 

Art. 4                          Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, per i soli vizi di legittimità, ovvero ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro 60 giorni, decorrenti dalla pubblicazione sul sito internet e sulla rete intranet del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Art. 5 Il presente decreto è pubblicato in data odierna sul sito internet e sulla rete intranet del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Maria Maddalena Novelli


MODELLO DI DOMANDA

 

 

Al M.I.U.R. – Dipartimento per il sistema educativo

di istruzione e formazione

Direzione Generale per il personale scolastico

 

 

 

 

OGGETTO:     Domanda di partecipazione alla procedura relativa alla copertura dei posti vacanti di dirigente scolastico ai sensi del DDG 979 del 30 settembre 2015

 

 

 

Il /la sottoscritto/a _________________________________________________________________

 

Luogo e data di nascita: _____________________________________________________________

 

Codice Fiscale: __________________________________________________________________

 

Residenza: Via/p.zza                                                                                                                     c.a.p________

 

Comune                                                                                                                             Prov. _______

 

Tel. ______________________________________ Cell. ___________________________________

 

Domicilio (se diverso dalla residenza) Via/p.zza                                                                                     

 

Comune                                                                                                                             Prov. _______

 

Indirizzo di posta elettronica __________________________________________________________

 

========================================================================

 

Situazione professionale

 

Sede di attuale servizio come docente                                                                                                       

 

cod. mecc. ||||||||||| Comune _____________________ Prov.______

 

Materia di insegnamento ______________________________classe di concorso |||||

 

CHIEDE

 

di partecipare alla procedura prevista dal DDG 979 del 30 settembre 2015 per le seguenti regioni:

 

Regioni richieste in ordine di preferenza:

 

Ordine di preferenza Regione
 

1

 

 
 

2

 
 

3

 

 

A tal fine, sotto la propria responsabilità, consapevole che le dichiarazioni rese e sottoscritte nella presente domanda hanno valore di autocertificazione e che nel caso di falsità in atti o dichiarazioni mendaci, si applicano le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia

 

DICHIARA

 

  • di essere inserito/a a pieno titolo, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.M. n. 499/2015, nell’elenco aggiuntivo alla graduatoria generale di merito del concorso per dirigenti scolastici indetto con D.D.G. 13/07/2011 della regione ______________, al posto n.__________ con punti________;

  • di non essere collocato/a in quiescenza;

  • di non essere stato/a già immesso in ruolo in qualità di dirigente scolastico.

 

 

Il/la sottoscritto/a nell’attestare sotto la propria responsabilità la veridicità dei dati riportati, esprime il consenso al trattamento dei medesimi dati ai fini della presente procedura.

 

 

Luogo e data                                                                  Firma

 

_________________                                       _____________________

Accessibilità

Accessibilità

Per accessibilità si intende “la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari” (art. 2, comma a, Legge 4/2004).

In particolare un sito web è accessibile quando fornisce informazioni fruibili da parte di tutti gli utenti, compresi coloro che si trovino in situazioni di disabilità.

In relazione a quanto previsto dalle leggi vigenti l’AgID – Agenzia per l’Italia Digitale – coordina una serie di azioni:

  • assistenza alle pubbliche amministrazioni sull’applicazione delle norme in materia di accessibilità;
  • predisposizione di modelli per l’autovalutazione e la definizione di obiettivi di accessibilità che le pubbliche amministrazioni sono tenute a compilare entro il 30 marzo di ciascun anno;
  • definizione e pubblicazione delle Specifiche tecniche sulle postazioni di lavoro per i dipendenti con disabilità: circolare n. 2 del 23 settembre 2015;
  • gestione delle segnalazioni di inaccessibilità e attivazione delle procedure previste;
  • monitoraggio dei siti web della pubblica amministrazione al fine di fornire indicazioni e suggerimenti agli Enti per il rispetto dei requisiti tecnici di accessibilità;
  • gestione elenco valutatori di accessibilità;
  • verifiche tecniche dei siti web secondo l’allegato A del DM 8 luglio 2005 a supporto delle amministrazioni che richiedono il logo di accessibilità;
  • pubblicazione di eventi e notizie di rilevanza nazionale relative all’accessibilità;
  • partecipazione alle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali;
  • sinergie con gli Enti di standardizzazione CEN, UNI e UNINFO;
  • risposte ai quesiti tecnici inviati da Enti per l’adeguamento alla normativa dei siti web istituzionali;
  • formazione alla pubblica amministrazione sui temi dell’accessibilità.

Decreto Ministerile 30 settembre 2015

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Ministerile 30 settembre 2015

Determinazione delle classi dei corsi di laurea e di laurea magistrale in Scienze della difesa e della sicurezza. (16A00770)

(GU Serie Generale n.29 del 5-2-2016)

 
                    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, 
                  DELL' UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 
 
 
                           di concerto con 
 
                      IL MINISTRO DELLA DIFESA 
 
                                  e 
 
                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto il decreto-legge  16  maggio  2008,  n.  85  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121 e, in  particolare,
l'art. 1, comma 5; 
  Visto l'art. 17, comma 95, della legge 15 maggio  1997,  n.  127  e
successive modificazioni; 
  Vista la legge 19 novembre 1990 n. 341, ed  in  particolare  l'art.
11, commi 1 e 2; 
  Visto  il  decreto  legislativo  15  marzo  2010,  n.  66   "Codice
dell'ordinamento militare", ed in particolare gli articoli 87,  89  e
719,  recante  disposizioni  sulla  formazione  universitaria   degli
ufficiali; 
  Visti  gli  articoli  2  e  3  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25; 
  Visto l'art.  1-ter  del  decreto-legge  31  gennaio  2005,  n.  7,
convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43; 
  Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370 ed in particolare l'art.  6,
commi 6 e 7; 
  Visto il regolamento di cui  al  decreto  ministeriale  22  ottobre
2004, n. 270; 
  Visti  il  decreto  ministeriale  4  ottobre  2000,  e   successive
modificazioni, concernente la rideterminazione e l'aggiornamento  dei
settori scientifico-disciplinari  e  la  definizione  delle  relative
declaratorie, ai  sensi  dell'art.  2  del  decreto  ministeriale  23
dicembre 1999;  il  decreto  ministeriale  29  luglio  2011,  recante
determinazione dei settori concorsuali, raggruppati in  macro-settori
concorsuali, di cui all'art. 15, legge  30  dicembre  2010,  n.  240,
nonche' il  decreto  ministeriale  12  giugno  2012,  concernente  la
rideterminazione dei settori concorsuali; 
  Visto il decreto interministeriale 12 aprile 2001 di determinazione
delle classi delle lauree e delle lauree specialistiche universitarie
nelle scienze della difesa e della sicurezza; 
  Vista la dichiarazione di Bologna del 19 giugno 1999 e i Comunicati
di Praga del 19 maggio 2001, di Berlino del 19 settembre  2003  e  di
Bergen del 20 maggio 2005, relativi  all'armonizzazione  dei  sistemi
dell'Istruzione Superiore dei paesi dell'area europea; 
  Preso atto, in particolare,  di  quanto  il  Comunicato  di  Bergen
prevede circa gli schemi di riferimento  per  i  titoli  e  circa  la
specificazione degli obiettivi didattici in termini di  risultati  di
apprendimento attesi; 
  Visto  il  decreto  ministeriale  30  aprile  2004,  prot.  9/2004,
relativo all'anagrafe degli studenti ed al Diploma supplement; 
  Visto il decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 19 "Valorizzazione
dell'efficienza  delle  universita'  e  conseguente  introduzione  di
meccanismi premiali nella distribuzione di  risorse  pubbliche  sulla
base di criteri definiti ex ante anche mediante la previsione  di  un
sistema  di  accreditamento  periodico   delle   universita'   e   la
valorizzazione della figura dei ricercatori a tempo indeterminato non
confermati al primo anno di attivita', a norma dell'art. 5, comma  1,
lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240"; 
  Visto  il   decreto   ministeriale   30   gennaio   2013,   n.   47
"Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico  delle  sedi  e
dei corsi di studio e valutazione periodica"; 
  Visto il decreto ministeriale 23 dicembre 2013, n. 1059 concernente
adeguamenti e integrazioni al citato decreto ministeriale 30  gennaio
2013, n. 47; 
  Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, ed in  particolare  l'art.
14; 
  Considerata l'opportunita'  di  procedere  all'istituzione  di  una
classe delle lauree e di una classe delle lauree magistrali nell'area
delle discipline e delle scienze della difesa e della  sicurezza,  al
fine anche di fornire i criteri generali  per  la  definizione  degli
ordinamenti didattici dei corsi di studio universitari adeguati  alla
formazione degli ufficiali delle  Forze  armate  e  del  Corpo  della
guardia di finanza, ai sensi dell'art. 4 del regolamento  di  cui  al
decreto ministeriale n. 270/2004 e dell'art. 719, comma 1 del decreto
legislativo n. 66/2010; 
  Ritenuto di assumere  in  via  di  principio,  a  fondamento  della
stesura delle singole classi di cui all'allegato, le proposte  a  cui
si e' pervenuti in incontri informali con i Ministeri della difesa  e
dell'economia e delle finanze; 
  Sentita la Conferenza dei rettori delle universita' italiane (CRUI)
per quanto riguarda il termine  di  cui  all'art.  13,  comma  2  del
decreto ministeriale n. 270/2004  e  visto  il  parere  della  stessa
Conferenza del 23 novembre 2005; 
  Visti i pareri del Consiglio universitario  nazionale  (CUN),  resi
nelle sedute del 12/13 ottobre 2005 e dell'11 gennaio 2006; 
  Visto il parere del Consiglio nazionale degli studenti universitari
(CNSU), reso nella seduta del 12/13 dicembre 2005; 
  Considerato il lungo tempo trascorso dalla data di acquisizione dei
pareri della CRUI, del CUN e del CNSU e  tenuto  altresi'  conto  del
cambio di legislatura; 
  Ritenuto opportuno acquisire nuovamente i predetti pareri; 
  Sentita la Conferenza dei rettori delle universita' italiane (CRUI)
per quanto riguarda il termine  di  cui  all'art.  13,  comma  2  del
regolamento di cui al decreto ministeriale n. 270/2004; 
  Visti i pareri del Consiglio universitario  nazionale  (CUN),  resi
nell'adunanza del 10 settembre 2008; 
  Visti i pareri del Consiglio nazionale degli studenti  universitari
(CNSU), resi nell'adunanza del 3/4 luglio 2008 e nell'adunanza del  3
novembre 2008; 
  Acquisiti i pareri della  VII  Commissione  permanente  del  Senato
della Repubblica e della VII Commissione permanente della Camera  dei
Deputati, resi rispettivamente il 19 aprile 2011 e 13 aprile 2011; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1.  Il  presente  decreto  definisce,  ai  sensi  dell'art.  4  del
regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004,  n.  270,
le classi dei corsi di laurea e di laurea magistrale in Scienze della
difesa e della sicurezza di  cui  all'allegato,  che  ne  costituisce
parte integrante, e si applica a tutte le universita' statali  e  non
statali, ivi comprese le universita' telematiche. 
  2. Le universita', nell'osservanza dell'art. 9 del predetto decreto
ministeriale, come modificato dall'art. 17, comma 3, lettera  a)  del
decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 19 procedono  all'istituzione
dei corsi di laurea e di laurea magistrale afferenti alla  classe  di
laurea e alla classe di laurea magistrale in Scienze della  difesa  e
della sicurezza. Non possono essere istituiti due  diversi  corsi  di
studio afferenti alla medesima classe qualora le attivita'  formative
dei rispettivi ordinamenti didattici non si differenziano per  almeno
40 crediti, per quanto riguarda i corsi di laurea, e 30 crediti,  per
quanto riguarda i corsi di laurea magistrale. 
  3. I regolamenti didattici di ateneo, disciplinanti gli ordinamenti
didattici dei corsi di studio di cui al  comma  1,  sono  redatti  in
conformita' alle disposizioni di cui all'art. 11 del  regolamento  di
cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270  e  del  presente
decreto. 
  4. In attuazione del comma 3, le universita' modificano  i  vigenti
regolamenti didattici di  ateneo  a  decorrere  dall'anno  accademico
2016/2017 ed entro l'anno accademico 2017/2018. A decorrere dall'anno
accademico 2017/2018 le classi di laurea e di laurea specialistica di
cui al decreto interministeriale 12 aprile 2001  (Gazzetta  Ufficiale
n. 128 del 5 giugno 2001) sono soppresse, fatto salvo quanto previsto
nell'art. 7. 
  5. Le modifiche sono approvate dalle universita' in tempo utile per
assicurare l'avvio dei corsi di laurea e di laurea magistrale  con  i
nuovi ordinamenti all'inizio di ciascun anno accademico. 
  6. Le modifiche possono riguardare anche singoli corsi di laurea  e
di laurea  magistrale  ma  devono  comunque  prevedere  l'adeguamento
contemporaneo di tutti i corsi  di  studio  attivati  nella  medesima
classe. 
  7.  L'attivazione  di  corsi  di  laurea  e  di  laurea  magistrale
afferenti alle classi di cui al presente decreto  deve  prevedere  la
contestuale disattivazione da parte dell'ateneo dei  paralleli  corsi
di laurea e di laurea specialistica afferenti alle classi di  cui  al
decreto interministeriale 12 aprile 2001, fatto salvo quanto previsto
nell'art. 7. 
  8. L'istituzione e l'attivazione dei corsi di cui  al  comma  2  e'
subordinata al rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 27
gennaio 2012, n. 19 e dai relativi decreti attuativi. 
                               Art. 2 
 
  1. Nell'osservanza  delle  disposizioni  di  cui  all'art.  1,  gli
ordinamenti didattici dei corsi di laurea e di laurea  magistrale  di
cui al presente decreto, finalizzati alla formazione di esperti e  di
ufficiali delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri  e  del
Corpo della guardia di finanza sono definiti, ai sensi dell'art.  719
del decreto legislativo 15  marzo  2010,  n.  66,  dalle  universita'
d'intesa con le accademie  militari  per  gli  ufficiali  e  con  gli
istituti militari d'istruzione superiore. 
  2. Per l'attivazione e la gestione dei corsi di studio  di  cui  al
comma 1, le universita', cui compete il  rilascio  dei  titoli  e  la
responsabilita' didattica dei corsi: 
    a)   determinano,   mediante   apposite   norme   statutarie    e
regolamentari,   le   strutture    didattiche    competenti,    anche
interfacolta' ed interateneo; 
    b) stipulano apposite convenzioni con le accademie  militari  per
gli ufficiali e con gli istituti militari d'istruzione superiore; 
    c) utilizzano le docenze rese disponibili dalle accademie e dagli
istituti militari di istruzione superiore in relazione  a  specifiche
attivita' tecnico professionali, nel rispetto  delle  convenzioni  di
cui alla lettera b); 
  3. Le convenzioni di cui al comma 2 prevedono: 
    a) l'organizzazione delle attivita' didattiche e formative,  come
richiamato al successivo art. 3, anche utilizzando  le  strutture  e,
per specifici insegnamenti di tipo tecnico professionale,  i  docenti
delle accademie e degli istituti militari d'istruzione  superiore  ed
altri esperti militari; 
    b) i criteri di ammissione e le prove  di  accesso  ai  corsi  di
studio in conformita' alla disciplina contenuta nei bandi di concorso
emanati dal Ministro della difesa  e  dal  Ministro  dell'economia  e
delle finanze per l'ammissione alle  accademie  delle  singole  Forze
armate e  nei  regolamenti  degli  istituti  d'istruzione  superiore,
nonche' i criteri,  le  modalita'  e  le  prove  di  accesso  per  la
partecipazione ai corsi stessi di studenti anche non militari; 
    c)  l'eventuale  attribuzione  di  ulteriori   appositi   crediti
formativi universitari  per  specifiche  attivita'  di  tipo  tecnico
professionale oltre a quelli stabiliti dalla classe; 
    d) le modalita' di  riconoscimento  degli  studi  compiuti  e  di
rilascio dei titoli  di  cui  al  presente  decreto  riguardanti  gli
ufficiali delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri  e  del
Corpo della guardia di finanza,  che  abbiano  superato  il  relativo
ciclo di studi presso le rispettive accademie militari, le scuole  di
applicazione, la scuola ufficiali dei  carabinieri  e  la  scuola  di
applicazione  della  guardia  di  finanza,  nel  rispetto  di  quanto
previsto dall'art. 14 della legge 30 dicembre 2010, n.  240  e  fermo
restando  il  divieto  di  attribuire   collettivamente   i   crediti
riconosciuti. 
                               Art. 3 
 
  1. Nel rispetto degli  obiettivi  formativi  qualificanti  e  delle
attivita'  formative  indispensabili  indicati  negli   allegati   al
presente  decreto  e,  per  ciascun  corso  di  laurea  e  di  laurea
magistrale,  nel  regolamento  didattico  di  ateneo,  le  competenti
strutture didattiche determinano, con il  regolamento  didattico  del
corso di studio, l'elenco degli insegnamenti e delle altre  attivita'
formative di cui all'art. 12, comma 2,  del  regolamento  di  cui  al
decreto ministeriale 22 ottobre  2004,  n.  270  secondo  criteri  di
stretta funzionalita'  con  gli  obiettivi  formativi  specifici  del
corso, nonche', per i corsi di cui all'art. 2,  in  conformita'  alle
convenzioni ivi previste e secondo criteri di stretta  funzionalita',
anche di ordine temporale, con le esigenze  formative  proprie  degli
ufficiali delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri  e  del
Corpo della guardia di finanza. 
  2. Nel rispetto dell'art. 11, comma 7, lettera a)  del  regolamento
di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, i regolamenti
didattici  tengono  conto  anche  delle  esigenze   istituzionali   e
didattiche delle accademie e degli istituti  militari  di  istruzione
superiore e degli obiettivi formativi ad essi assegnati. 
  3. Le attivita'  formative  caratterizzanti  i  percorsi  formativi
comprendono anche le forme coordinate di addestramento e tirocinio. 
  4.   Le   universita'   garantiscono   l'attribuzione   a   ciascun
insegnamento attivato di un  congruo  numero  di  crediti  formativi,
evitando la parcellizzazione delle attivita'  formative.  In  ciascun
corso di laurea e di laurea magistrale non  possono  comunque  essere
previsti in totale rispettivamente piu' di 20 e piu' di  12  esami  o
verifiche di profitto, anche favorendo prove di esame  integrate  per
piu' insegnamenti o moduli coordinati. In tal caso i docenti titolari
degli insegnamenti o moduli coordinati partecipano  alla  valutazione
collegiale complessiva del  profitto  dello  studente  con  modalita'
previste nei regolamenti didattici di ateneo ai sensi  dell'art.  11,
comma 7,  lettera  d)  e  dell'art.  12,  comma  2,  lettera  d)  del
regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004,  n.  270.
Ai fini del conteggio, rispettivamente, dei 20 esami  e  12  esami  o
verifiche di profitto vanno considerate le attivita' formative: 
    1) di base; 
    2) caratterizzanti; 
    3) affini o integrative; 
    4) autonomamente scelte dallo studente. 
  Le valutazioni  relative  alle  attivita'  formative  di  cui  alle
lettere c), d) ed e) dell'art. 10, comma 5, del regolamento di cui al
decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, in ragione  della  loro
natura e  modalita'  e  fatta  salva  diversa  decisione  assunta  in
autonomia dagli atenei in relazione a  specifiche  esigenze,  possono
non essere considerate ai fini del conteggio. 
  5. Con riferimento alla armonizzazione dei sistemi  dell'istruzione
superiore dei paesi dell'area europea di cui alle premesse, a seguito
di  appositi  accordi  bilaterali  o  multilaterali  fra   le   varie
istituzioni accademiche ovvero istituti di  formazione  militare  dei
paesi aderenti  al  "Bologna  Process",  puo'  essere  prevista,  con
carattere di reciprocita', la frequenza, valutazione  e  assegnazione
dei relativi crediti formativi, per specifici  corsi  seguiti  presso
universita' o istituti di formazione militare esteri. 
                               Art. 4 
 
  1. Per ogni corso di laurea e di laurea  magistrale  i  regolamenti
didattici di  ateneo  determinano  i  crediti  assegnati  a  ciascuna
attivita' formativa, indicando, limitatamente a quelle previste nelle
lettere a) e b) dell'art. 10, comma 1,  del  regolamento  di  cui  al
decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, il settore o i  settori
scientifico-disciplinari  di  riferimento  e   il   relativo   ambito
disciplinare in conformita' agli allegati al presente  decreto  e  al
numero minimo di crediti ivi previsto. 
  2. I regolamenti didattici di  ateneo  stabiliscono  il  numero  di
crediti da assegnare ai settori  scientifico-disciplinari  ricompresi
negli ambiti disciplinari indicati negli allegati. 
  3.  Limitatamente  alle  attivita'  formative   caratterizzanti   i
regolamenti didattici di ateneo  individuano  per  ciascun  corso  di
studio i settori scientifico-disciplinari  afferenti  ad  almeno  tre
ambiti, funzionali alla  specificita'  del  corso  stesso,  ai  quali
riservare un numero adeguato di crediti. 
  4. Gli ordinamenti didattici  dei  corsi  di  laurea  e  di  laurea
magistrale devono assicurare agli studenti  una  solida  preparazione
sia  nelle  discipline  di  base  che  in   quelle   caratterizzanti,
garantendo loro la possibilita' di un approfondimento  critico  degli
argomenti anche evitando la dispersione del loro impegno su un numero
eccessivo di discipline,  di  insegnamenti  o  dei  relativi  moduli.
Devono altresi' assicurare agli studenti la possibilita' di  svolgere
tutte le attivita'  formative  di  cui  all'art.  10,  comma  5,  del
regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004,  n.  270,
fissando, per quelle previste alle lettere a) e b), un numero  minimo
totale di crediti rispettivamente pari a 12 e a 18  per  i  corsi  di
laurea, e pari a 8 e a 12 per i corsi di laurea magistrale. 
  5. Per quanto riguarda le attivita' formative autonomamente  scelte
dallo studente,  ai  sensi  dell'art.  10,  comma  5,  lett.  a)  del
regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, i
regolamenti didattici di ateneo assicurano la liberta' di scelta  tra
tutti  gli  insegnamenti  attivati  nell'ateneo,  consentendo   anche
l'acquisizione di ulteriori crediti  formativi  nelle  discipline  di
base e caratterizzanti. 
  6. I regolamenti didattici di ateneo determinano i casi in  cui  la
prova finale e' sostenuta in lingua straniera. 
  7. Nel definire gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea e  di
laurea magistrale, le universita' specificano gli obiettivi formativi
in termini di risultati di apprendimento attesi, con  riferimento  al
sistema di descrittori  adottato  in  sede  europea,  e  individuano,
eventualmente, gli sbocchi professionali anche con  riferimento  alle
attivita' classificate dall'ISTAT. 
  8. Relativamente al trasferimento degli studenti  da  un  corso  di
laurea o di laurea magistrale ad un altro, ovvero  da  un'universita'
ad un'altra, i regolamenti didattici assicurano il riconoscimento del
maggior numero possibile dei crediti gia'  maturati  dallo  studente,
secondo criteri e modalita' previsti dal  regolamento  didattico  del
corso di  laurea  o  di  laurea  magistrale  di  destinazione,  anche
ricorrendo eventualmente a colloqui per la verifica delle  conoscenze
effettivamente possedute. Il mancato riconoscimento di  crediti  deve
essere adeguatamente motivato. 
  9. Esclusivamente nel caso in cui il trasferimento  dello  studente
sia  effettuato  tra  corsi  di  laurea  o   di   laurea   magistrale
appartenenti alla medesima classe, la quota di  crediti  relativi  al
medesimo settore scientifico-disciplinare  direttamente  riconosciuti
allo studente non  puo'  essere  inferiore  al  50%  di  quelli  gia'
maturati. 
                               Art. 5 
 
  1. I crediti formativi universitari dei corsi di laurea e di laurea
magistrale corrispondono a 25 ore di impegno medio per studente. 
  2. I regolamenti  didattici  di  ateneo  determinano  altresi'  per
ciascun corso di laurea e di laurea magistrale la quota  dell'impegno
orario complessivo che deve rimanere riservata a  disposizione  dello
studente per lo studio personale o per altre attivita'  formative  di
tipo individuale. Tale quota non puo' comunque  essere  inferiore  al
50%, dell'impegno orario complessivo, salvo nel  caso  in  cui  siano
previste attivita' formative  ad  elevato  contenuto  sperimentale  o
pratico. 
  3. Gli studenti che maturano  tutti  i  crediti  necessari  per  la
laurea e la laurea  magistrale  secondo  le  modalita'  previste  nei
rispettivi  regolamenti  didattici,  ai   sensi   dell'art.   7   del
regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004,  n.  270,
possono conseguire il relativo titolo di studio indipendentemente dal
numero di anni di iscrizione all'universita'. 
                               Art. 6 
 
  1. Le universita' rilasciano, ai sensi dell'art. 3,  comma  1,  del
regolamento di cui al decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, i
titoli di laurea e di laurea  magistrale  con  la  denominazione  del
corso di studio e con l'indicazione della classe di laurea in Scienze
della difesa e della sicurezza o della classe di laurea magistrale in
Scienze  della  difesa  e  della  sicurezza,   assicurando   che   la
denominazione  del  corso  di  studio  corrisponda   agli   obiettivi
formativi specifici del corso stesso. 
  2. I regolamenti didattici di ateneo e i regolamenti dei  corsi  di
studio non possono prevedere denominazioni dei corsi di studio e  dei
relativi titoli che  facciano  riferimento  a  curricula,  indirizzi,
orientamenti o ad altre articolazioni interne dei medesimi corsi. 
  3.  Le  Universita'  provvedono  inoltre  a  rilasciare,  ai  sensi
dell'art. 11, comma 8 del regolamento di cui al decreto  ministeriale
22 ottobre 2004, n. 270, e con  le  modalita'  indicate  nel  decreto
ministeriale 30 aprile 2004, prot. 9/2004 e successive  integrazioni,
come supplemento al diploma di ogni titolo di studio,  una  relazione
informativa che riporta, secondo modelli conformi a  quelli  adottati
dai paesi europei, le principali indicazioni relative  al  curriculum
specifico seguito dallo studente per conseguire il titolo. 
                               Art. 7 
 
  1. Ai sensi dell'art. 13, commi 5 e 6, del regolamento  di  cui  al
decreto  ministeriale  22  ottobre  2004,  n.  270,  le   universita'
assicurano la conclusione dei corsi  di  studio  e  il  rilascio  dei
relativi titoli, secondo  gli  ordinamenti  didattici  vigenti,  agli
studenti gia' iscritti ai corsi alla data di entrata  in  vigore  dei
nuovi ordinamenti didattici e disciplinano altresi',  sulla  base  di
apposite convenzioni con le accademie  e  gli  istituti  militari  di
istruzione superiore, la facolta' per i medesimi studenti  di  optare
per l'iscrizione ai corsi di studio afferenti alle classi di  cui  al
presente decreto. 
  2.  Nel  primo  triennio  di  applicazione  del  presente   decreto
modifiche   tecniche   alla   tabella   delle   attivita'   formative
indispensabili relative alle classi dei corsi di laurea e  di  laurea
magistrale contenute nell'allegato  sono  adottate  con  decreto  del
Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della   ricerca   di
concerto con il Ministro della difesa e il Ministro  dell'economia  e
delle finanze, sentito il Consiglio universitario nazionale. 
  3.  Dopo  un  periodo  di  prima   applicazione,   sara'   valutata
l'opportunita' di organizzare la formazione del  personale  dell'area
della difesa e della sicurezza in un sistema di piu' classi di  corsi
di laurea e di laurea magistrale. 
  Il presente decreto sara' inviato ai competenti organi di controllo
e  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale   della   Repubblica
italiana. 
    Roma, 30 settembre 2015 
 
                    Il Ministro dell'istruzione, 
                  dell'universita' e della ricerca 
                              Giannini 
 
 
                      Il Ministro della difesa 
                               Pinotti 
 
 
                      Il Ministro dell'economia 
                           e delle finanze 
                               Padoan 
 

Registrato alla Corte dei conti il 18 dicembre 2015 
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC,  Min.  salute  e  Min.  lavoro  e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 4783 
                                                             Allegato 
 
Numerazione e denominazione  delle  classi  di  laurea  e  di  laurea
                             magistrale 
 
L/DS            SCIENZE DELLA DIFESA E DELLA SICUREZZA 
LM/DS           SCIENZE DELLA DIFESA E DELLA SICUREZZA 
 
L/DS Classe delle lauree in SCIENZE DELLA DIFESA E DELLA SICUREZZA 
 
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI 
I laureati della  classe  sono  professionisti,  militari  o  civili,
dotati della preparazione culturale (umanistica,  socio-politologica,
scientifica e tecnologica), dell'addestramento teorico-pratico  e  di
una spiccata sensibilita' al rispetto dei diritti umani  per  operare
con  incarichi  di  comando,   di   gestione   e   di   coordinamento
(amministrativo, logistico e tecnico-operativo) in  uno  o  piu'  dei
seguenti settori: 
• delle unita' terrestri, marittime, navali  ed  aeree  (nazionali  e
internazionali); 
• della sicurezza interna ed esterna; 
• della tutela del territorio nazionale e dei suoi beni  materiali  e
immateriali; 
• della tutela degli interessi  strategici  ed  economico  finanziari
dello stato italiano e dell'Unione Europea; 
• della gestione e  direzione  di  sistemi  organizzativi-funzionali,
anche di carattere non specificatamente militare. 
I laureati della classe praticano un  approccio  integrato  (di  tipo
scientifico,  giuridico,  economico,  storico-politico-istituzionale,
geografico-territoriale,     antropologico-psicologico-sociale      e
tecnico-militare) ai  problemi  relativi  all'organizzazione  e  alla
gestione   delle   unita'    militari,    con    riferimento    anche
all'integrazione  del  personale  militare  femminile,   nonche'   al
coordinamento e alla  gestione  di  sistemi  organizzativo-funzionali
afferenti alla sicurezza interna ed esterna anche  di  carattere  non
specificamente militare. L'approccio integrato ai  suddetti  problemi
e' reso possibile dall'acquisizione di conoscenze di  base,  avanzate
ed applicative, e di competenze specifiche per gli  ambiti  operativi
qualificanti i singoli profili professionali. 
Le strutture didattiche delle universita' e degli  istituti  militari
di riferimento individuano d'intesa percorsi formativi adeguati per i
singoli profili professionali definiti dai Ministeri della  difesa  e
delle  finanze.  In  particolare,  i  laureati  nella  classe  devono
raggiungere le  sottoriportate  competenze  professionali,  acquisite
attraverso appositi percorsi formativi. 
I laureati militari della classe appartengono  alla  categoria  degli
ufficiali   dell'Esercito   Italiano,    della    Marina    Militare,
dell'Aeronautica Militare, dell'Arma  dei  Carabinieri  e  del  Corpo
della Guardia di Finanza. In particolare: 
•  Nell'ambito  dell'Esercito  Italiano,  i  laureati  svolgono,  nel
rispetto  delle  attribuzioni  e  delle  competenze   proprie   degli
ufficiali, la loro attivita' professionale presso le unita' operative
dell'Arma stessa. In particolare, i  laureati  svolgono  funzioni  di
comando e di direzione connesse  all'organizzazione,  preparazione  e
gestione di personale, di mezzi e di materiali  specifici,  anche  di
alta   valenza   tecnica,   e    alle    procedure    di    carattere
logistico-amministrativo  per  il   funzionamento   delle   strutture
militari.  La  loro  attivita'  e'  svolta  in  molteplici   contesti
addestrativi e operativi, relativi  anche  a  missioni  inserite  nel
quadro generale delle operazioni di supporto alla pace e a interventi
di tutela delle popolazioni, del territorio e dei beni individuali  e
collettivi nel caso di calamita' naturali. 
•  Nell'ambito  della  Marina  Militare,  i  laureati  svolgono,  nel
rispetto  delle  attribuzioni  e  delle  competenze   proprie   degli
ufficiali, la loro attivita' professionale a bordo di unita'  navali,
aeree  e  subacquee  e  in  seno  a  strutture   operativo-funzionali
dell'Arma stessa. 
In particolare, svolgono funzioni di  comando  e  di  direzione,  per
un'efficace e sicura gestione in mare, di personale e di mezzi navali
nonche' di sofisticati sistemi d'arma e strumenti di bordo.  La  loro
attivita' e' svolta in molteplici contesti addestrativi e  operativi,
relativi  anche  a  missioni  inserite  nel  quadro  generale   delle
operazioni di supporto alla pace  e  a  interventi  di  tutela  delle
popolazioni, del territorio e dei beni individuali e  collettivi  nel
caso di calamita' naturali. 
• Nell'ambito dell'Aeronautica Militare,  i  laureati  svolgono,  nel
rispetto  delle  attribuzioni  e  delle  competenze   proprie   degli
ufficiali,  la  loro  attivita',  nelle  unita'  ed  enti  operativi,
logistici ed addestrativi dell'Arma stessa. In particolare,  svolgono
funzioni di  comando  e  gestione  di  personale,  di  conduzione  di
aeromobili  nonche'  di  utilizzo  di  sofisticati  sistemi   d'arma.
Svolgono,   altresi',   funzioni   di   esperti   per   problematiche
organizzativo-gestionali     e      tecnico-logistiche      nell'area
dell'aviazione generale e per  l'efficace  e  sicura  gestione  dello
spazio aereo. La loro attivita'  e'  svolta  in  molteplici  contesti
addestrativi e operativi, relativi  anche  a  missioni  inserite  nel
quadro generale delle operazioni di supporto alla pace e a interventi
di tutela delle popolazioni, del territorio e dei beni individuali  e
collettivi nel caso di calamita' naturali. 
• Nell'ambito dell'Arma dei Carabinieri,  i  laureati  svolgono,  nel
rispetto  delle  attribuzioni  e  delle  competenze   proprie   degli
ufficiali, la loro attivita' in  seno  alle  unita'  organiche  della
struttura  operativo-funzionale  dell'Arma  stessa.  In  particolare,
svolgono funzioni di  comando  e  di  direzione  di  personale  e  di
gestione di mezzi e materiali per la prevenzione e la repressione  di
manifestazioni criminose sia in territorio nazionale che in  contesti
operativi  internazionali.  Attraverso  l'utilizzo  di  tecniche   di
sicurezza orientate  svolgono  anche  attivita'  di  tutela  di  beni
materiali e immateriali dello stato e del  territorio  nazionale.  La
loro attivita'  e'  svolta  in  molteplici  contesti  addestrativi  e
operativi, relativi anche a missioni  inserite  nel  quadro  generale
delle operazioni di supporto alla pace e a interventi di tutela delle
popolazioni, del territorio e dei beni individuali e  collettivi  nel
caso di calamita' naturali. 
•  Nell'ambito  del  Corpo  della  Guardia  di  Finanza,  i  laureati
svolgono, nel rispetto delle attribuzioni e delle competenze  proprie
degli ufficiali, la loro attivita'  in  seno  alle  unita'  organiche
delle   strutture   operative-funzionali   del   Corpo   stesso.   In
particolare, svolgono funzioni di comando e di direzione di personale
e di gestione di mezzi  e  di  materiali  per  la  prevenzione  e  la
repressione di manifestazioni illecite afferenti  alla  tutela  degli
interessi economico-finanziari dello stato  nazionale  e  dell'Unione
Europea.  La  loro  attivita'  e'  svolta  in   molteplici   contesti
addestrativi  e  operativi  anche  a   garantire   il   rispetto   di
provvedimenti  adottati  dalle  organizzazioni   internazionali   cui
aderisce l'Italia, a tutela della sicurezza  internazionale,  nonche'
relativi  anche  a  missioni  inserite  nel  quadro  generale   delle
operazioni di supporto alla pace  e  a  interventi  di  tutela  delle
popolazioni, del territorio e dei beni individuali e  collettivi  nel
caso di calamita' naturali 
I  laureati  della  classe  devono  acquisire  in  modo  organico  le
conoscenze teoriche essenziali relative a: 
• le scienze di base (matematiche, fisiche, chimiche e informatiche),
nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; 
• le discipline  giuridiche,  politico-istituzionali  ed  economiche,
nella prospettiva dell'organizzazione e gestione di unita' militari o
di ambiti specifici della pubblica amministrazione; 
•  le  discipline  storiche  e  geografico-territoriali,  a  fini  di
approfondimento dei contesti operativi nei quali  vengono  esercitate
le  attivita'  di  comando  e  di   coordinamento   e   gestione   di
organizzazioni e che consentano  di  conoscere  le  tradizioni  delle
nostre Forze armate, gli sviluppi della dottrina militare  e  le  sue
applicazioni nel tempo; 
•  le  discipline  linguistiche  e  antropologico-psicologico-sociali
rilevanti per un'efficace comunicazione in  ambito  internazionale  e
per una comprensione adeguata delle  caratteristiche  socio-culturali
essenziali dei diversi contesti operativi. 
I laureati della classe devono altresi' acquisire: 
• consapevolezza critica dell'etica  militare  e  delle  implicazioni
deontologiche della professione militare nei diversi ambiti operativi
della sicurezza interna ed esterna,  anche  a  fini  umanitari  e  di
protezione delle popolazioni civili in caso di calamita' naturali; 
• competenze integrate  sviluppate  attraverso  forme  coordinate  di
addestramento e tirocinio, per  l'applicazione  delle  soprariportate
conoscenze teoriche alle funzioni di  comando,  di  organizzazione  e
gestione  di  unita'   militari   e   di   ambiti   delle   pubbliche
amministrazioni relativi alla sicurezza interna ed  esterna,  nonche'
ai fini del  corretto  ed  efficace  impiego,  anche  combinato,  dei
sistemi di difesa e sicurezza; 
• conoscenze adeguate per l'ulteriore qualificazione personale e  per
cooperare nell'attuazione di  attivita'  selettive  e  formative  nei
confronti del personale sia delle unita' militari  sia  di  specifici
ambiti di pubblica amministrazione; 
• conoscenze tecniche per la trattazione e la gestione di problemi di
informazione  e  di  comunicazione  e  per  l'utilizzo   di   sistemi
informatici anche a rete e per l'accesso  e  la  gestione  di  banche
dati; 
• competenze tecniche per l'identificazione e valutazione dei  rischi
connessi all'espletamento delle proprie funzioni. 
In coerenza con i profili  professionali  individuati  dai  Ministeri
della  difesa  e  delle  finanze,  i  laureati  della  classe  devono
acquisire  conoscenze  e  sviluppare  competenze  specifiche,   quali
risultano  essenzialmente  dai  sottoriportati  percorsi   formativi:
Esercito: 
• nozioni matematiche e  statistiche  fondamentali  per  l'analisi  e
l'applicazione di modelli a  fenomeni  fisici  rilevanti  nell'ambito
delle unita' terrestri; 
• nozioni teoriche e  metodologiche  della  fisica  e  della  chimica
rilevanti per i sistemi d'arma  e  le  strumentazioni  di  bordo  dei
vettori operativi e logistici in uso alle unita' terrestri; 
•  nozioni  teoriche  e  metodologiche  per   la   comprensione   dei
comportamenti individuali e  di  gruppo,  dei  processi  cognitivi  e
relazionali, dell'organizzazione e funzionamento di gruppi di  lavoro
di rilevante interesse per le attivita' professionali; 
• nozioni teoriche  sull'organizzazione  e  sul  funzionamento  delle
istituzioni   nazionali   e   dell'Unione   Europea,   di   pubbliche
amministrazioni  e   di   sistemi   aziendali,   e   relative   norme
amministrative e di gestione che ne regolano il funzionamento; 
• nozioni giuridiche fondamentali relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad ambiti applicativi nazionali e internazionali; 
• conoscenze di base delle organizzazioni statuali e delle  relazioni
politico-diplomatiche che  caratterizzano  i  rapporti  tra  l'Unione
Europea e i paesi terzi anche in prospettiva storica; 
• conoscenze  relative  all'applicazione  della  geografia  politica,
economica ed umana, per la comprensione  dei  problemi  territoriali,
ambientali e demografici. 
I laureati dell'Esercito devono acquisire conoscenze  per  l'utilizzo
in ambito professionale degli strumenti: 
•  delle  scienze  politologiche,  antropologico-psicologico-sociali,
linguistiche e della comunicazione per interagire in modo adeguato ed
efficace con soggetti terzi; 
• dell'analisi matematica e della  fisica  a  supporto  dei  processi
decisionali e operativi; 
• della chimica applicata al corretto impiego dei sistemi  di  difesa
in dotazione; 
•   dell'ingegneria   industriale,   dell'informazione   e    civile,
finalizzati al corretto impiego dei sistemi di difesa  in  dotazione,
nonche' alle esigenze degli interventi di carattere umanitario  e  di
protezione civile; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari al comando e al controllo delle unita' d'impiego; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  per  gli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle loro funzioni; 
• di elaborazione, archiviazione e gestione di rapporti tecnici anche
in una delle lingue in uso nell'Unione Europea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche. Marina Militare: 
• nozioni matematiche e  statistiche  fondamentali  per  l'analisi  e
l'applicazione di modelli  a  fenomeni  fisici  rilevanti  in  ambito
marittimo; 
• nozioni teoriche e metodologiche della fisica e della  chimica  per
le applicazioni ai sistemi d'arma e alle strumentazioni di bordo  dei
vettori operativi e da trasporto in uso alle unita' navali,  aeree  e
subacquee; 
•  nozioni  teoriche  e  metodologiche  per   la   comprensione   dei
comportamenti individuali e  di  gruppo,  dei  processi  cognitivi  e
relazionali, dell'organizzazione e funzionamento di gruppi di  lavoro
di rilevante interesse per le attivita' professionali; 
• nozioni teoriche  sull'organizzazione  e  sul  funzionamento  delle
istituzioni   nazionali   e   dell'Unione   Europea,   di   pubbliche
amministrazioni e sulle relative norme amministrative; 
• nozioni giuridiche fondamentali relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad ambiti  applicativi  nazionali  e  internazionali,  con
particolare riferimento al diritto della navigazione; 
• conoscenze di base delle organizzazioni statuali e delle  relazioni
politico-diplomatiche che  caratterizzano  i  rapporti  tra  l'Unione
Europea e i paesi terzi anche in prospettiva storica; 
• conoscenze relative alle  applicazioni  della  geografia  politica,
economica ed umana per la  comprensione  dei  problemi  territoriali,
ambientali e demografici; 
I laureati della Marina  Militare  devono  acquisire  conoscenze  per
l'utilizzo in ambito professionale degli strumenti: 
•  delle  scienze  politologiche,  antropologico-psicologico-sociali,
linguistiche e della comunicazione per interagire in modo adeguato ed
efficace con soggetti terzi; 
• dell'analisi matematica e della  fisica  a  supporto  dei  processi
decisionali e operativi; 
• della chimica applicata al corretto impiego dei sistemi  di  difesa
in dotazione; 
• dell'ingegneria navale, industriale,  dell'informazione  e  civile,
finalizzati  alla  corretta  comprensione  della  meccanica  e  della
dinamica di navigazione, dei  sistemi  di  propulsione  navale  e  di
difesa di bordo e di terra, nonche' alle esigenze degli interventi di
carattere umanitario e di protezione civile; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari al comando e al controllo  delle  unita'  navali,  aeree  e
subacquee; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  per  gli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle loro funzioni; 
• di elaborazione, archiviazione e gestione di rapporti tecnici anche
in una delle lingue in uso nella Unione Europea; 
•  della   topografia,   dell'astronomia,   dell'astrofisica,   della
meteorologia e dell'oceanografia ai fini della navigazione; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche. 
Aeronautica Militare: 
• nozioni matematiche e  statistiche  fondamentali  per  l'analisi  e
l'applicazione di modelli  a  fenomeni  fisici  rilevanti  in  ambito
aeronautico; 
• nozioni teoriche e metodologiche della fisica per  le  applicazioni
ai  sistemi  d'arma  e  alle  strumentazioni  di  bordo  dei  vettori
operativi e da trasporto in uso alle unita' aeree; 
•  nozioni  teoriche  e  metodologiche  per   la   comprensione   dei
comportamenti individuali e  di  gruppo,  dei  processi  cognitivi  e
relazionali, dell'organizzazione e funzionamento di gruppi di  lavoro
di rilevante interesse per le attivita' professionali; 
• nozioni teoriche  sull'organizzazione  e  sul  funzionamento  delle
istituzioni   nazionali   e   dell'Unione   Europea,   di   pubbliche
amministrazioni e sulle relative norme amministrative; 
• nozioni giuridiche fondamentali relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad ambiti applicativi nazionali e internazionali; 
• conoscenze relative alle  applicazioni  della  geografia  politica,
economica ed umana per la  comprensione  dei  problemi  territoriali,
ambientali e demografici. 
I laureati dell'Aeronautica Militare devono acquisire conoscenze  per
l'utilizzo in ambito professionale degli strumenti: 
• dell'analisi matematica e della  fisica  a  supporto  dei  processi
decisionali e operativi; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari al comando e  alla  conduzione  dei  vettori  aerei  ed  al
controllo dello spazio aereo e alla sicurezza del volo; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  per  gli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle loro funzioni; 
• di elaborazione, archiviazione e gestione di rapporti tecnici anche
in una delle lingue in uso nell'Unione Europea; 
•  delle  scienze  politologiche,  antropologico-psicologico-sociali,
linguistiche e della comunicazione per interagire in modo adeguato ed
efficace con soggetti terzi; 
•  dell'ingegneria  aeronautica,  industriale,  dell'informazione   e
civile, finalizzati alla  corretta  comprensione  della  meccanica  e
della dinamica del volo, dei sistemi di propulsione aerea e  spaziale
e di difesa  di  bordo  e  di  terra,  nonche'  alle  esigenze  degli
interventi di carattere umanitario e di protezione civile; 
•  della  topografia,  dell'astronomia,  dell'astrofisica   e   della
meteorologia ai fini della navigazione aerea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche. 
Arma dei Carabinieri: 
• nozioni  giuridiche  fondamentali  relative  all'ordinamento  dello
stato italiano e dell'Unione Europea e relative  alle  organizzazioni
pubbliche nazionali e comunitarie; 
• nozioni giuridiche fondamentali relative  agli  ambiti  applicativi
civilistici e penali e ai rispettivi profili processuali; 
• nozioni statistiche e sociologiche  fondamentali  per  l'analisi  e
l'applicazione  di  modelli   descrittivi   e   predittivi   per   la
comprensione  di  fenomeni  sociali  rilevanti   per   la   sicurezza
individuale e collettiva; 
• nozioni teoriche e metodologiche fondamentali per  la  comprensione
dei comportamenti individuali e di gruppo di rilevante interesse  per
i profili  criminologici  (criminogenetici  e  criminodinamici),  del
controllo sociale della devianza e della tutela dei beni materiali  e
immateriali; 
• nozioni teoriche  sull'organizzazione  e  sul  funzionamento  delle
istituzioni   nazionali   e   dell'Unione   Europea,   di   pubbliche
amministrazioni  e   di   sistemi   aziendali,   e   relative   norme
amministrative e di gestione che ne regolano il funzionamento; 
• conoscenze relative alle  applicazioni  della  geografia  politica,
economica e umana, per  la  comprensione  dei  problemi  demografici,
antropologici,  socio-economici,  della  devianza  e  del   mutamento
sociale riferiti alle entita' territoriali ed  ambientali,  anche  in
prospettiva storica. 
I laureati dell'Arma dei Carabinieri devono acquisire conoscenze  per
l'utilizzo in ambito professionale degli strumenti: 
• delle scienze politologiche e della comunicazione per interagire in
modo adeguato ed efficace con soggetti terzi; 
•  della  mediazione  culturale  e  linguistica  a   supporto   delle
interazioni sociali; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari al comando e al controllo delle unita' d'impiego; 
•  delle  discipline  giuridiche  ed   economiche   per   l'attivita'
investigativa, la prevenzione di fenomeni criminosi e la  tutela  del
patrimonio pubblico e dei beni individuali; 
•  delle  discipline  criminologiche  a  supporto   delle   attivita'
investigative e di prevenzione dei fenomeni criminosi; 
• delle discipline medico-legali e  della  sanita'  pubblica  per  la
prevenzione dei rischi dolosi negli ambienti di vita e  di  lavoro  a
fini di tutela del bene collettivo della salute e per  l'integrazione
delle  funzioni  di  polizia  giudiziaria  con  quelle  degli  organi
inquirenti dello stato nazionale e dell'Unione Europea; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  per  gli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle loro funzioni; 
• di elaborazione, archiviazione e gestione di rapporti tecnici anche
in una delle lingue in uso nella Unione Europea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche. Corpo  della  Guardia  di
Finanza: 
• nozioni  giuridiche  fondamentali  relative  all'ordinamento  dello
stato italiano, dell'Unione Europea e  relative  alle  organizzazioni
pubbliche nazionali e comunitarie; 
• nozioni giuridiche fondamentali relative  agli  ambiti  applicativi
civilistici, finanziari, tributari e penali e ai  rispettivi  profili
processuali; 
• nozioni teoriche  sull'organizzazione  e  sul  funzionamento  delle
istituzioni   nazionali   e   dell'Unione   Europea,   di   pubbliche
amministrazioni  e   di   sistemi   aziendali,   e   relative   norme
amministrative e di gestione che ne regolano il funzionamento; 
• nozioni di economia, di politica economica dello stato e degli enti
locali e di  economia  aziendale  per  la  comprensione  del  sistema
economico-finanziario nazionale e dell'Unione Europea; 
• principi fondamentali di  organizzazione  e  finanza,  tecniche  di
gestione e valutazione dei  bilanci  e  problematiche  finanziarie  e
tributarie inerenti il governo locale; 
• nozioni sui sistemi di intermediazione mobiliare e finanziaria; 
• nozioni statistiche e sociologiche  fondamentali  per  l'analisi  e
l'applicazione  di  modelli   descrittivi   e   predittivi   per   la
comprensione di  fenomeni  sociali  rilevanti  per  la  tutela  degli
interessi  economico-finanziari   delle   istituzioni   nazionali   e
dell'Unione Europea. 
I laureati del  Corpo  della  Guardia  di  Finanza  devono  acquisire
conoscenze per l'utilizzo in ambito professionale degli strumenti: 
• della comunicazione e della mediazione linguistica  per  interagire
in modo adeguato ed efficace con soggetti terzi; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari al comando e al controllo delle unita' d'impiego; 
•  delle  discipline  giuridiche  ed   economiche   per   l'attivita'
investigativa, la prevenzione di fenomeni illeciti e la tutela  degli
interessi economico-finanziari dello stato  nazionale  e  dell'Unione
Europea; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  per  gli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle loro funzioni; 
• di elaborazione, archiviazione e gestione di rapporti tecnici anche
in una delle lingue in uso nella Unione Europea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche e  i  sistemi  informativi
geografici. 
Per la realizzazione dei percorsi formativi specifici per  i  singoli
profili professionali, l'acquisizione  delle  conoscenze  teoriche  e
metodologiche corrispondenti ai settori scientifico-disciplinari deve
essere  integrata  con  lo  sviluppo  di  conoscenze  teoriche  e  di
competenze tecnico-professionali relative agli ambiti operativi della
difesa e della sicurezza, attraverso attivita'  formative  svolte  di
norma da personale degli istituti militari di riferimento  dotato  di
adeguata  competenza  didattica  e  scientifica.  Le   corrispondenti
attivita' formative di tipo teorico  e  addestrativo  riguardano  due
ambiti fondamentali di conoscenze, relative ai sistemi d'arma e  alle
tecniche di condotta e di controllo operativo, e ai  sistemi  e  alle
tecnologie di controllo operativo e investigativo per  la  sicurezza.
Anche tali conoscenze e competenze costituiscono obiettivi  formativi
specifici dei singoli profili professionali. 
Le specifiche competenze professionali di tipo tecnico-operativo sono
acquisite dai laureati della classe prevalentemente attraverso  forme
coordinate di addestramento e tirocinio, per periodi complessivamente
non inferiori all'equivalente di 60 CFU nel  triennio  del  corso  di
laurea.  Tali  forme  di  addestramento  e  tirocinio   sono   svolte
all'interno  delle  strutture  formative  e  nei  contesti  operativi
individuati  congiuntamente  dagli  atenei  e   dagli   istituti   di
formazione militare. 
 
ATTIVITA' FORMATIVE INDISPENSABILI 
 
=====================================================================
|   Attivita'   |                   |Settori scientifico - |   |Tot.|
|  formative:   |Ambiti disciplinari|     disciplinari     |CFU|CFU |
+===============+===================+======================+===+====+
|               |                   |INF/01 - Informatica  |   |    |
|               |                   |MAT/02 - Algebra      |   |    |
|               |                   |MAT/03 - Geometria    |   |    |
|               |                   |MAT/05 - Analisi      |   |    |
|               |                   |matematica MAT/06 -   |   |    |
|               |                   |Probabilita' e        |   |    |
|               |                   |statistica matematica |   |    |
|               |                   |MAT/07 - Fisica       |   |    |
|               |                   |matematica MAT/08 -   |   |    |
|               |                   |Analisi numerica      |   |    |
|               |Scienze matematiche|MAT/09 - Ricerca      |   |    |
|Di base        |di base            |operativa             |   |  30|
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |CHIM/03 - Chimica     |   |    |
|               |                   |generale e inorganica |   |    |
|               |                   |CHIM/04 - Chimica     |   |    |
|               |                   |industriale CHIM/06 - |   |    |
|               |                   |Chimica organica      |   |    |
|               |                   |CHIM/08 - Chimica     |   |    |
|               |                   |farmaceutica CHIM/12 -|   |    |
|               |                   |Chimica dell'ambiente |   |    |
|               |                   |e dei beni culturali  |   |    |
|               |Scienze fisiche    |FIS/01 - Fisica       |   |    |
|               |chimiche di base   |sperimentale          |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/01 - Economia  |   |    |
|               |                   |politica SECS-P/07 -  |   |    |
|               |                   |Economia aziendale    |   |    |
|               |                   |SECS-P/12 - Storia    |   |    |
|               |                   |economica SECS-S/01 - |   |    |
|               |                   |Statistica SECS-S/03 -|   |    |
|               |                   |Statistica economica  |   |    |
|               |                   |SECS-S/06 - Metodi    |   |    |
|               |                   |matematici            |   |    |
|               |Scienze statistiche|dell'economia e delle |   |    |
|               |ed economiche di   |scienze attuariali e  |   |    |
|               |base               |finanziarie           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Discipline         |IUS/01 - Diritto      |   |    |
|               |giuridiche di base |privato               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/08 - Diritto      |   |    |
|               |                   |costituzionale        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/09 - Istituzioni  |   |    |
|               |                   |di diritto pubblico   |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/10 - Diritto      |   |    |
|               |                   |amministrativo        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/13 - Diritto      |   |    |
|               |                   |internazionale        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/14 - Diritto      |   |    |
|               |                   |dell'unione europea   |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/18 - Diritto      |   |    |
|               |                   |romano e diritti      |   |    |
|               |                   |dell'antichita'       |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/19 - Storia del   |   |    |
|               |                   |diritto medievale e   |   |    |
|               |                   |moderno               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/20 - Filosofia del|   |    |
|               |                   |diritto               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-DEA/01 - Discipline |   |    |
|               |                   |demoetnoantropologiche|   |    |
|               |                   |M-FIL/03 - Filosofia  |   |    |
|               |                   |morale M-PED/01 -     |   |    |
|               |                   |Pedagogia generale e  |   |    |
|               |                   |sociale M-PSI/01 -    |   |    |
|               |                   |Psicologia generale   |   |    |
|               |                   |M-PSI/05 - Psicologia |   |    |
|               |                   |sociale M-STO/02 -    |   |    |
|               |                   |Storia moderna        |   |    |
|               |                   |M-STO/03 - Storia     |   |    |
|               |                   |dell'Europa orientale |   |    |
|               |                   |M-STO/04 - Storia     |   |    |
|               |                   |contemporanea M-STO/08|   |    |
|               |                   |- Archivistica,       |   |    |
|               |                   |bibliografia e        |   |    |
|               |                   |biblioteconomia SPS/01|   |    |
|               |                   |- Filosofia politica  |   |    |
|               |Scienze storiche,  |SPS/06 - Storia delle |   |    |
|               |antropologiche,    |relazioni             |   |    |
|               |psicologiche e     |internazionali SPS/07 |   |    |
|               |sociali di base    |- Sociologia generale |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/03 - Diritto      |   |    |
|               |                   |agrario IUS/04 -      |   |    |
|               |                   |Diritto commerciale   |   |    |
|               |                   |IUS/06 - Diritto della|   |    |
|               |                   |navigazione IUS/07 -  |   |    |
|               |                   |Diritto del lavoro    |   |    |
|               |                   |IUS/11 - Diritto      |   |    |
|               |                   |canonico e diritto    |   |    |
|               |                   |ecclesiastico IUS/12 -|   |    |
|               |                   |Diritto tributario    |   |    |
|               |                   |IUS/15 - Diritto      |   |    |
|               |                   |processuale civile    |   |    |
|               |                   |IUS/16 - Diritto      |   |    |
|               |                   |processuale penale    |   |    |
|               |                   |IUS/17 - Diritto      |   |    |
|               |Discipline         |penale IUS/21 -       |   |    |
|               |giuridiche         |Diritto pubblico      |   |    |
|Caratterizzanti|applicate          |comparato             |   |  45|
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze geo -      |                      |   |    |
|               |politiche -        |                      |   |    |
|               |economiche e       |                      |   |    |
|               |territoriali       |M-GGR/01 - Geografia  |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-GGR/02 - Geografia  |   |    |
|               |                   |economico-politica    |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/02 - Politica  |   |    |
|               |                   |economica             |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-S/04 - Demografia|   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SPS/10 - Sociologia   |   |    |
|               |                   |dell'ambiente e del   |   |    |
|               |                   |territorio            |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |topografiche,      |                      |   |    |
|               |astronomiche e     |FIS/05 - Astronomia e |   |    |
|               |della navigazione  |astrofisica           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |GEO/04 - Geografia    |   |    |
|               |                   |fisica e geomorfologia|   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |GEO/12 - Oceanografia |   |    |
|               |                   |e fisica              |   |    |
|               |                   |dell'atmosfera        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ICAR/06 - Topografia e|   |    |
|               |                   |cartografia           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SPS/02 - Storia delle |   |    |
|               |                   |dottrine politiche    |   |    |
|               |                   |SPS/03 - Storia delle |   |    |
|               |Scienze            |istituzioni politiche |   |    |
|               |politologiche e    |SPS/04 - Scienza      |   |    |
|               |strategiche        |politica              |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze economiche,|                      |   |    |
|               |dell'organizzazione|                      |   |    |
|               |e della gestione   |SECS-P/06 - Economia  |   |    |
|               |aziendale          |applicata             |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/08 - Economia e|   |    |
|               |                   |gestione delle imprese|   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/10 -           |   |    |
|               |                   |Organizzazione        |   |    |
|               |                   |aziendale             |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/13 - Scienze   |   |    |
|               |                   |merceologiche         |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |BIO/09 - Fisiologia   |   |    |
|               |                   |BIO/10 - Biochimica   |   |    |
|               |                   |BIO/11 - Biologia     |   |    |
|               |                   |molecolare FIS/04 -   |   |    |
|               |                   |Fisica nucleare e     |   |    |
|               |                   |subnucleare FIS/06 -  |   |    |
|               |                   |Fisica per il sistema |   |    |
|               |                   |terra e per il mezzo  |   |    |
|               |                   |circumterrestre FIS/07|   |    |
|               |                   |- Fisica applicata (a |   |    |
|               |                   |beni culturali,       |   |    |
|               |                   |ambientali, biologia e|   |    |
|               |                   |medicina) GEO/03 -    |   |    |
|               |                   |Geologia strutturale  |   |    |
|               |                   |GEO/07 - Petrologia e |   |    |
|               |                   |petrografia GEO/10 -  |   |    |
|               |Scienze fisiche e  |Geofisica della terra |   |    |
|               |naturali applicate |solida                |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |dell'ingegneria    |ING-INF/01 -          |   |    |
|               |dell'informazione  |Elettronica           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ING-INF/02 - Campi    |   |    |
|               |                   |elettromagnetici      |   |    |
|               |                   |ING-INF/03 -          |   |    |
|               |                   |Telecomunicazioni     |   |    |
|               |                   |ING-INF/04 -          |   |    |
|               |                   |Automatica ING-INF/05 |   |    |
|               |                   |- Sistemi di          |   |    |
|               |                   |elaborazione delle    |   |    |
|               |                   |informazioni          |   |    |
|               |                   |ING-INF/07 - Misure   |   |    |
|               |                   |elettriche ed         |   |    |
|               |                   |elettroniche          |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ING-IND/01 -          |   |    |
|               |                   |Architettura navale   |   |    |
|               |                   |ING-IND/02 -          |   |    |
|               |                   |Costruzioni e impianti|   |    |
|               |                   |navali e marini       |   |    |
|               |                   |ING-IND/03 - Meccanica|   |    |
|               |                   |del volo ING-IND/04 - |   |    |
|               |                   |Costruzioni e         |   |    |
|               |                   |strutture aerospaziali|   |    |
|               |                   |ING-IND/05 - Impianti |   |    |
|               |                   |e sistemi aerospaziali|   |    |
|               |                   |ING-IND/06 -          |   |    |
|               |                   |Fluidodinamica        |   |    |
|               |                   |ING-IND/07 -          |   |    |
|               |                   |Propulsione           |   |    |
|               |                   |aerospaziale          |   |    |
|               |                   |ING-IND/08 - Macchine |   |    |
|               |                   |a fluido ING-IND/09 - |   |    |
|               |                   |Sistemi per l'energia |   |    |
|               |                   |e l'ambiente          |   |    |
|               |                   |ING-IND/10 - Fisica   |   |    |
|               |                   |tecnica industriale   |   |    |
|               |                   |ING-IND/11 - Fisica   |   |    |
|               |                   |tecnica ambientale    |   |    |
|               |                   |ING-IND/12 - Misure   |   |    |
|               |                   |meccaniche e termiche |   |    |
|               |                   |ING-IND/13 - Meccanica|   |    |
|               |                   |applicata alle        |   |    |
|               |                   |macchine ING-IND/14 - |   |    |
|               |                   |Progettazione         |   |    |
|               |                   |meccanica e           |   |    |
|               |                   |costruzione di        |   |    |
|               |                   |macchine ING-IND/15 - |   |    |
|               |                   |Disegno e metodi      |   |    |
|               |                   |dell'ingegneria       |   |    |
|               |                   |industriale ING-IND/16|   |    |
|               |                   |- Tecnologie e sistemi|   |    |
|               |                   |di lavorazione        |   |    |
|               |                   |ING-IND/17 - Impianti |   |    |
|               |                   |industriali meccanici |   |    |
|               |                   |ING-IND/22 - Scienza e|   |    |
|               |                   |tecnologia dei        |   |    |
|               |                   |materiali ING-IND/31 -|   |    |
|               |                   |Elettrotecnica        |   |    |
|               |Scienze            |ING-IND/35 -          |   |    |
|               |dell'ingegneria    |Ingegneria            |   |    |
|               |industriale        |economico-gestionale  |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |sociologiche,      |                      |   |    |
|               |psicologiche e     |M-FIL/05 - Filosofia e|   |    |
|               |della comunicazione|teoria dei linguaggi  |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-PSI/01 - Psicologia |   |    |
|               |                   |generale              |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-PSI/05 - Psicologia |   |    |
|               |                   |sociale M-PSI/06 -    |   |    |
|               |                   |Psicologia del lavoro |   |    |
|               |                   |e delle organizzazioni|   |    |
|               |                   |SPS/08 - Sociologia   |   |    |
|               |                   |dei processi culturali|   |    |
|               |                   |e comunicativi        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze bancarie e |                      |   |    |
|               |degli intermediari |IUS/05 - Diritto      |   |    |
|               |finanziari         |dell'economia         |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/03 - Scienza   |   |    |
|               |                   |delle finanze         |   |    |
|               |                   |SECS-P/09 - Finanza   |   |    |
|               |                   |aziendale SECS-P/11 - |   |    |
|               |                   |Economia degli        |   |    |
|               |                   |intermediari          |   |    |
|               |                   |finanziari            |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |BIO/08 - Antropologia |   |    |
|               |                   |SECS-S/05 - Statistica|   |    |
|               |                   |sociale SPS/11 -      |   |    |
|               |                   |Sociologia dei        |   |    |
|               |                   |fenomeni politici     |   |    |
|               |Scienze            |SPS/12 - Sociologia   |   |    |
|               |criminologiche e   |giuridica, della      |   |    |
|               |del controllo      |devianza e mutamento  |   |    |
|               |sociale            |sociale               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-EDF/01 - Metodi e   |   |    |
|               |                   |didattiche delle      |   |    |
|               |                   |attivita' motorie     |   |    |
|               |                   |M-EDF/02 - Metodi e   |   |    |
|               |Attivita' motorie e|didattiche delle      |   |    |
|               |sportive           |attivita' sportive    |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |GEO/05 - Geologia     |   |    |
|               |                   |applicata ICAR/01 -   |   |    |
|               |                   |Idraulica ICAR/02 -   |   |    |
|               |                   |Costruzioni idrauliche|   |    |
|               |                   |e marittime e         |   |    |
|               |                   |idrologia ICAR/04 -   |   |    |
|               |                   |Strade, ferrovie e    |   |    |
|               |                   |aeroporti ICAR/07 -   |   |    |
|               |                   |Geotecnica ICAR/08 -  |   |    |
|               |                   |Scienza delle         |   |    |
|               |Scienze            |costruzioni ICAR/09 - |   |    |
|               |dell'ingegneria    |Tecnica delle         |   |    |
|               |civile e           |costruzioni ICAR/17 - |   |    |
|               |dell'architettura  |Disegno               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |MED/42 - Igiene       |   |    |
|               |                   |generale e applicata  |   |    |
|               |                   |MED/43 - Medicina     |   |    |
|               |Medicina legale e  |legale MED/44 -       |   |    |
|               |sanita' pubblica   |Medicina del lavoro   |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|TOTALE         |                   |                      |   |  75|
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
 
 
LM/DS Classe delle lauree magistrali in SCIENZE DELLA DIFESA E  DELLA
SICUREZZA 
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI 
I  laureati  nei  corsi  di  laurea  magistrale  della  classe   sono
professionisti,  militari  o  civili,   dotati   della   preparazione
culturale  (umanistica,   socio   -   politologica,   scientifica   e
tecnologica), dell'addestramento professionale specialistico e di una
spiccata sensibilita' al rispetto  dei  diritti  umani  adeguati  per
operare  con  incarichi  di   comando,   di   pianificazione   e   di
coordinamento  (amministrativo,   logistico   e   tecnico-operativo),
nonche' per valutare e gestire  in  termini  sistemici  situazioni  e
organizzazioni complesse, in uno o piu' dei seguenti settori: 
• delle unita'  terrestri,  marittime  e  navali,  aeree  (nazionali,
internazionali); 
• della sicurezza interna ed esterna; 
• della tutela del territorio nazionale e dei suoi beni  materiali  e
immateriali; 
• della tutela degli interessi  strategici  ed  economico  finanziari
dello stato italiano e dell'Unione Europea; 
• della gestione e  direzione  di  sistemi  organizzativi-funzionali,
anche di carattere non specificatamente militare. 
I laureati nei corsi di laurea magistrale  della  classe  seguono  un
percorso formativo organico caratterizzato: 
• dall'acquisizione di conoscenze di base, avanzate ed applicative, e
da competenze  professionali  specifiche  per  gli  ambiti  operativi
caratterizzanti i singoli profili attinenti alla classe delle  lauree
nelle discipline della difesa e della sicurezza; 
• da  un  approfondimento  specialistico  scientifico  integrato,  di
contenuto   tecnologico,   giuridico,   economico,   storicopolitico-
istituzionale,   geografico-territoriale,    socio-antropologico    e
tecnico-militare; 
• dall'acquisizione di metodi e strumenti adeguati  alla  risoluzione
di  problemi  relativi  alla  pianificazione,  all'organizzazione   e
all'impiego   di   unita'    militari,    con    riferimento    anche
all'integrazione  del  personale  militare  femminile,   nonche'   al
coordinamento e alla  gestione  di  sistemi  organizzativo-funzionali
anche complessi, in contesti addestrativi, operativi e di  sicurezza,
afferenti  ad  operazioni  di  difesa  degli  interessi  dello  stato
nazionale e dell'Unione Europea, di supporto alla pace  e  di  tutela
delle popolazioni in caso di calamita' naturali. 
I laureati  nei  corsi  di  laurea  magistrale  della  classe  devono
acquisire anche metodi e strumenti adeguati per  la  loro  formazione
permanente e ricorrente. 
Le strutture didattiche delle universita' e degli  istituti  militari
di riferimento individuano d'intesa percorsi formativi adeguati per i
singoli profili professionali specialistici  definiti  dai  Ministeri
della difesa e delle finanze. In particolare, i laureati nei corsi di
laurea magistrale della classe devono raggiungere  le  sottoriportate
competenze  professionali,  acquisite  attraverso  appositi  percorsi
formativi. 
I militari della classe appartengono alla categoria  degli  ufficiali
dell'Esercito  Italiano,  della  Marina  Militare,   dell'Aeronautica
Militare, dell'Arma dei Carabinieri e  del  Corpo  della  Guardia  di
Finanza. In particolare: 
•  Nell'ambito  dell'Esercito,  i  laureati  nei  corsi   di   laurea
magistrale  svolgono,  nel  rispetto  delle  attribuzioni   e   delle
competenze proprie degli ufficiali e degli altri laureati  nei  corsi
di laurea magistrale della classe, la  loro  attivita'  professionale
presso  le  unita'  operative  nell'ambito  di  sistemi  e  strutture
dell'Arma stessa, di altre Forze Armate e Corpi Armati  dello  stato,
nonche' di altre amministrazioni dello stato, oltre che in comandi  e
organismi  internazionali.  In  particolare,  svolgono  funzioni   di
comando,  di  direzione  tecnica,  di   pianificazione,   impiego   e
coordinamento e di controllo di personale e di mezzi di  alto  valore
tecnologico ed operativo per  l'assolvimento  di  compiti  formativi,
operativi, logistico-amministrativi e di studio e  ricerca,  relativi
al loro livello di  competenza  funzionale,  in  molteplici  contesti
formativi e operativi, interforze  e  multinazionali.  Tali  funzioni
sono  svolte  anche  nell'ambito  di  missioni  inserite  nel  quadro
generale delle operazioni di supporto alla pace e degli interventi di
tutela delle popolazioni, del territorio e  dei  beni  individuali  e
collettivi in caso di calamita' naturali. 
• Nell'ambito della Marina Militare, i laureati nei corsi  di  laurea
magistrale  svolgono,  nel  rispetto  delle  attribuzioni   e   delle
competenze proprie degli ufficiali e degli altri laureati  nei  corsi
di laurea magistrale della classe, la  loro  attivita'  professionale
presso enti e comandi dell'Arma stessa, di altre Forze Armate e Corpi
Armati dello stato, nonche' di  altre  amministrazioni  dello  stato,
oltre che in comandi  e  organismi  internazionali.  In  particolare,
svolgono funzioni di comando, di direzione tecnica, di  coordinamento
e di controllo, connessi alla  pianificazione,  all'organizzazione  e
alla gestione di personale, materiali  e  mezzi,  nonche'  di  unita'
aeree, navali e subacquee di  alto  valore  tecnologico  in  contesti
addestrativi e  operativi  anche  complessi.  La  loro  attivita'  e'
rivolta,  inoltre,  allo  studio  ed  alla  progettazione  di   nuove
tecnologie, in autonomia  o  in  stretto  collegamento  con  enti  di
ricerca e di produzione nazionali o internazionali. Le loro  funzioni
comprendono anche  attivita'  di  pianificazione,  organizzazione  ed
assolvimento  di  missioni  inserite  nel   quadro   generale   delle
operazioni di supporto  alla  pace  ed  interventi  di  tutela  delle
popolazioni, del territorio e dei beni individuali  e  collettivi  in
caso di calamita' naturali. 
• Nell'ambito dell'Aeronautica Militare,  i  laureati  nei  corsi  di
laurea magistrale svolgono, nel rispetto delle attribuzioni  e  delle
competenze proprie degli ufficiale e degli altri laureati  nei  corsi
di laurea magistrale della classe, la  loro  attivita'  professionale
presso enti e comandi dell'Arma stessa, di altre Forze Armate e Corpi
Armati dello stato, nonche' di  altre  amministrazioni  dello  stato,
oltre che in comandi  e  organismi  internazionali.  In  particolare,
svolgono funzioni di comando, di direzione tecnica, di  coordinamento
e  controllo  connessi  alla  pianificazione,  all'organizzazione  ed
all'impiego di personale,  aeromobili,  materiali  e  mezzi  di  alto
valore tecnologico in situazioni operative complesse. Essi  svolgono,
tra   l'altro,   le   funzioni   di   esperti    per    problematiche
organizzativo-decisionali  e  della  sicurezza  del  volo   nell'area
dell'aviazione generale e per una sicura gestione dello spazio aereo.
Le loro  funzioni  comprendono  anche  attivita'  di  pianificazione,
organizzazione  ed  assolvimento  di  missioni  inserite  nel  quadro
generale delle operazioni di supporto  alla  pace  ed  interventi  di
tutela delle popolazioni, del territorio e  dei  beni  individuali  e
collettivi in caso di calamita' naturali. 
• Nell'ambito dell'Arma dei Carabinieri,  i  laureati  nei  corsi  di
laurea magistrale svolgono, nel rispetto delle attribuzioni  e  delle
competenze proprie degli ufficiale e degli altri laureati  nei  corsi
di laurea magistrale della classe, la  loro  attivita'  professionale
presso comandi dell'Arma dei Carabinieri,  oltre  che  in  comandi  e
organismi ed enti nazionali ed internazionali. In  particolare,  essi
svolgono funzioni  di  comando,  di  coordinamento  e  di  controllo,
connesse alla pianificazione, all'organizzazione e alla  gestione  di
personale,  materiali  e  mezzi  di  alto  valore  tecnologico.  Tali
funzioni sono  svolte  in  situazioni  formative  e  operative  anche
complesse, con particolare riguardo all'elaborazione di informazioni,
ricerca ed investigazione per la tutela della sicurezza interna e per
la prevenzione e la  repressione  di  fenomeni  criminosi,  anche  in
contesti  operativi  internazionali.  Inoltre,  sono  in   grado   di
utilizzare in modo autonomo strumenti tecnologicamente  avanzati  per
la sicurezza e la tutela di beni materiali  e  immateriali.  Le  loro
funzioni   comprendono    anche    attivita'    di    pianificazione,
organizzazione  ed  assolvimento  di  missioni  inserite  nel  quadro
generale delle operazioni di supporto  alla  pace  ed  interventi  di
tutela delle popolazioni, del territorio e  dei  beni  individuali  e
collettivi in caso di calamita' naturali. 
• Nell'ambito del Corpo della Guardia  di  Finanza,  i  laureati  nei
corsi di laurea magistrale svolgono, nel rispetto delle  attribuzioni
e delle competenze proprie degli ufficiale e degli altri laureati nei
corsi di laurea magistrale della classe,  la  loro  attivita'  presso
comandi del Corpo armato dello stato, nonche'  altre  amministrazioni
dello stato e comandi e  organismi  internazionali.  In  particolare,
svolgono funzioni di comando, coordinamento e controllo e  formazione
di personale oltre che di gestione di mezzi e materiali. A  tal  fine
utilizzano strumenti tecnologicamente avanzati e metodiche di analisi
e di investigazione - anche in attuazione di trattati  internazionali
- per la prevenzione, la ricerca e la repressione  di  manifestazioni
illecite afferenti alla tutela degli  interessi  economico-finanziari
dello stato nazionale e dell'Unione Europea. Le loro funzioni possono
comprendere  anche  attivita'  volte  a  garantire  il  rispetto   di
provvedimenti  adottati  da  organismi  internazionali  cui  aderisce
l'Italia, nonche' operazioni di supporto alla  pace  e  interventi  a
tutela delle popolazioni, dei territori  e  dei  beni  individuali  e
collettivi in caso di calamita' naturali. 
I laureati  nei  corsi  di  laurea  magistrale  della  classe  devono
acquisire in modo organico conoscenze teoriche  di  base  e  avanzate
relative a: 
• le scienze matematiche, fisiche, chimiche e informatiche, a fini di
applicazione professionale per problematiche  di  ordine  gestionale,
procedurale e tecnico connesse all'utilizzo di strumenti,  sistemi  e
apparati  di  alto  valore  tecnologico;  le  discipline  giuridiche,
politico-istituzionali   ed   economiche   per   la    pianificazione
strutturale ed organizzativa di unita' militari o di specifici ambiti
complessi della pubblica amministrazione; 
• le  discipline  storiche  e  geografico-territoriali,  al  fine  di
un'approfondita comprensione e  di  un  sistematico  inquadramento  a
diversa scala dei contesti operativi nei quali vengono esercitate  le
attivita' di pianificazione, di  comando  e  di  coordinamento  delle
risorse umane e materiali assegnate; 
•  le  discipline  linguistiche  e  antropologico-psicologico-sociali
rilevanti  per  una  efficace  comunicazione  nei  diversi   contesti
operativi,  nazionali  ed  internazionali,  e  per  una  comprensione
approfondita delle caratteristiche socio-culturali salienti  di  tali
contesti. 
I laureati  nei  corsi  di  laurea  magistrale  della  classe  devono
altresi' acquisire compiutamente: 
• consapevolezza critica dell'etica  militare  e  delle  implicazioni
deontologiche    della    professione    militare    nei     contesti
politico-istituzionali e socio-economici; 
• conoscenze specialistiche integrate,  sviluppate  attraverso  forme
coordinate  e   avanzate   di   addestramento   e   formazione,   per
l'applicazione   delle   suddette   conoscenze    ai    compiti    di
pianificazione, di comando, di  direzione,  di  organizzazione  e  di
gestione di unita' militari e di  ambiti  complessi  delle  pubbliche
amministrazioni relativi alla sicurezza interna ed  esterna,  nonche'
ai fini del  corretto  ed  efficace  impiego,  anche  combinato,  dei
sistemi di difesa e sicurezza; 
• conoscenze adeguate per l'ulteriore qualificazione professionale  e
per  la  programmazione,  organizzazione  e  direzione  di  attivita'
selettive e formative  riguardanti  il  personale  sia  delle  unita'
militari sia di specifici ambiti della pubblica amministrazione; 
• conoscenze tecniche avanzate per la trattazione e  la  gestione  di
problemi di  informazione  e  di  comunicazione,  per  l'utilizzo  di
sistemi informatici e telematici e per l'accesso  e  la  gestione  di
banche dati; 
•  competenze  tecniche  specialistiche   per   l'identificazione   e
valutazione  dei  rischi  connessi  all'espletamento  delle   proprie
funzioni negli ambiti militari e  degli  interventi  umanitari  e  di
protezione civile. 
In coerenza con i profili  professionali  individuati  dai  Ministeri
della difesa  e  delle  finanze,  i  laureati  nei  corsi  di  laurea
magistrale  della  classe  devono  acquisire  conoscenze  avanzate  e
sviluppare competenze specialistiche, quali risultano  essenzialmente
dai sottoriportati percorsi formativi: Esercito: 
• conoscenze matematiche, statistiche e informatiche fondamentali  ed
avanzate per l'analisi e l'applicazione di modelli a fenomeni  fisici
rilevanti in ambito militare terrestre; 
• conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali ed avanzate  della
fisica e della chimica per i sistemi d'arma e  le  strumentazioni  di
bordo dei vettori operativi e logistici in uso alle unita' terrestri; 
• conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali ed avanzate per la
comprensione dei comportamenti individuali e di gruppo, dei  processi
cognitivi   e   delle   dinamiche   interpersonali   utili   per   la
pianificazione e la direzione delle attivita' di specifici gruppi  di
studio e di lavoro di rilevante interesse professionale; 
•   conoscenze   teoriche   fondamentali   ed    avanzate    relative
all'organizzazione e al funzionamento delle istituzioni  nazionali  e
dell'Unione  Europea,  di  pubbliche  amministrazioni  e  di  sistemi
aziendali, e delle conseguenti norme amministrative e di gestione che
ne regolano il funzionamento; 
• conoscenze giuridiche avanzate  relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad ambiti applicativi nazionali e internazionali; 
• conoscenze  approfondite  delle  organizzazioni  statuali  e  degli
scenari storico-geografici che definiscono le relazioni tra  l'Unione
Europea e i paesi terzi; 
•  conoscenze  relative  alle  applicazioni  della  geografia  umana,
politica ed  economica,  per  l'analisi  dei  problemi  territoriali,
ambientali e demografici; 
• conoscenze approfondite su caratteristiche costruttive e di impiego
dei sistemi d'arma terrestri e sui mezzi di trasporto logistici; 
• conoscenze approfondite sulle dottrine e sulle tecniche di  impiego
delle  unita'  dell'esercito  nelle   operazioni   aeroterrestri   in
generale. 
I laureati  nei  corsi  di  laurea  magistrale  dell'Esercito  devono
acquisire  conoscenze  specialistiche  per   l'utilizzo   in   ambito
professionale degli strumenti: 
•  delle  scienze  politologiche,  antropologico-psicologico-sociali,
linguistiche e della comunicazione, anche  tramite  l'approfondimento
di una seconda lingua in uso nella Unione Europea, per interagire  in
modo adeguato ed efficace con soggetti terzi con particolare riguardo
agli aspetti di ordine tecnico e procedurale su  scala  nazionale  ed
internazionale; 
•  dell'analisi  matematica  e  della  fisica  e  delle  applicazioni
informatiche a supporto dei processi decisionali e operativi  nonche'
dell'analisi costi/benefici; 
• dell'ingegneria industriale, dell'informazione  e  civile  e  della
chimica applicata e dei materiali, per operare efficacemente con  gli
strumenti, i veicoli terrestri e i sistemi di difesa, anche tra  loro
integrati, ad alta valenza tecnologica nei diversi ambiti  d'impiego,
anche al fine di fornire consulenza professionale e di far fronte  ad
esigenze di carattere umanitario e di protezione civile; 
• della logistica per la pianificazione, organizzazione,  gestione  e
movimentazione delle risorse in relazione agli obiettivi assegnati al
proprio livello funzionale e operativo; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari alla pianificazione, al comando e al controllo delle unita'
d'impiego; 
• di gestione delle risorse umane per gli obiettivi assegnati al loro
livello funzionale e operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle  loro  funzioni  nonche'  per  la  comunicazione   con   organi
d'informazione esterni e strutture operative interne; 
• di analisi di documenti d'interesse e d'impiego professionale e  di
elaborazione, archiviazione,  gestione  e  produzione  di  memorie  e
rapporti tecnici, anche in una o piu'  lingue  in  uso  nella  Unione
Europea; 
• di documentazione bibliografica e di consultazione di banche  dati,
anche  attraverso  l'utilizzo  delle  le  reti  telematiche.   Marina
Militare: 
• conoscenze matematiche, statistiche e informatiche fondamentali  ed
avanzate per l'analisi e l'applicazione di modelli a fenomeni  fisici
rilevanti in ambito navale; 
• conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali ed avanzate  della
fisica e della chimica per i sistemi d'arma navali  di  superficie  e
subacquei, nonche' per i vettori d'arma; 
• conoscenze fondamentali e avanzate di ingegneria  industriale,  per
un'approfondita conoscenza delle tecniche di  costruzione  e  per  un
corretto impiego delle unita' aeree, navali e subacquee in dotazione; 
• conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali ed avanzate per la
comprensione dei comportamenti individuali e di gruppo, dei  processi
cognitivi   e   delle   dinamiche   interpersonali   utili   per   la
pianificazione e la direzione delle attivita' di specifici gruppi  di
studio e di lavoro di rilevante interesse professionale; 
•   conoscenze   teoriche   fondamentali   ed    avanzate    relative
all'organizzazione e al funzionamento delle istituzioni  nazionali  e
dell'Unione  Europea,  di  pubbliche  amministrazioni  e  di  sistemi
aziendali, e delle conseguenti norme amministrative e di gestione che
ne regolano il funzionamento; 
• conoscenze giuridiche avanzate  relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad ambiti applicativi nazionali e internazionali; 
• conoscenze  approfondite  delle  organizzazioni  statuali  e  degli
scenari storico-geografici che definiscono le relazioni tra  l'Unione
Europea e i paesi terzi, con particolare riferimento alle  conoscenze
strategiche di caratterizzazione navale; 
• conoscenze approfondite su caratteristiche costruttive e di impiego
dei sistemi d'arma  navali  di  superficie  e  subacquei;  conoscenze
approfondite sulle dottrine e sulle tecniche di impiego delle  unita'
della Marina nelle operazioni aeronavali in generale. 
I laureati nei corsi  di  laurea  magistrale  della  Marina  Militare
devono acquisire conoscenze specialistiche per l'utilizzo  in  ambito
professionale degli strumenti: 
•  delle  scienze  politologiche,  antropologico-psicologico-sociali,
linguistiche e della comunicazione, anche  tramite  l'approfondimento
di una lingua in uso nella Unione Europea,  per  interagire  in  modo
adeguato ed efficace con soggetti terzi con particolare riguardo agli
aspetti di  ordine  tecnico  e  procedurale  su  scala  nazionale  ed
internazionale; 
• dell'analisi  matematica,  della  fisica,  della  chimica  e  delle
applicazioni informatiche a supporto dei processi decisionali nonche'
di specifici approfondimenti di carattere professionale; 
• dell'ingegneria navale, industriale, dell'informazione, civile, per
l'approfondita comprensione della meccanica e  della  dinamica  della
navigazione, della propulsione marina e  dei  sistemi  di  difesa  di
bordo  e  di  terra,  anche  tra  loro  integrati,  ad  alta  valenza
tecnologica, e per la condotta del  mezzo  navale  in  condizioni  di
efficacia e sicurezza; le competenze acquisite  consentono  anche  di
far fronte ad  esigenze  di  carattere  umanitario  e  di  protezione
civile; 
•   delle   conoscenze   linguistiche,   per   acquisire   cognizioni
specialistiche relativamente alla terminologia tecnica in  uso  nelle
relazioni fra le principali Marine dell'Unione  Europea  e  di  paesi
terzi; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di competenza,  funzionale  e  decisionale,
necessari alla pianificazione, al comando e al controllo delle unita'
d'impiego; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  per  gli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
•   dell'astronomia,   dell'astrofisica,   della    meteorologia    e
dell'oceanografia ai fini della condotta di unita' navali,  marine  e
subacquee in condizioni di efficienza e sicurezza; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle  loro  funzioni  nonche'  per  la  comunicazione   con   organi
d'informazione esterni e strutture operative interne; 
• di analisi di documenti d'interesse e d'impiego professionale e  di
elaborazione, archiviazione,  gestione  e  produzione  di  memorie  e
rapporti tecnici, anche in una lingua in uso nella Unione Europea  di
documentazione bibliografica e di consultazione  delle  banche  dati,
anche attraverso le reti telematiche. Aeronautica Militare 
• conoscenze matematiche, statistiche e informatiche fondamentali  ed
avanzate per l'analisi e l'applicazione di modelli a fenomeni  fisici
rilevanti in ambito aeronautico; 
• conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali ed avanzate  della
fisica per i sistemi d'arma e le strumentazioni di bordo dei  vettori
operativi e logistici in uso alle unita' aeree; 
• conoscenze teoriche e metodologiche fondamentali ed avanzate per la
comprensione dei comportamenti individuali e di gruppo, dei  processi
cognitivi   e   delle   dinamiche   interpersonali   utili   per   la
pianificazione e la direzione delle attivita' di specifici gruppi  di
studio e di lavoro di rilevante interesse professionale; 
•   conoscenze   teoriche   fondamentali   ed    avanzate    relative
all'organizzazione e al funzionamento delle istituzioni  nazionali  e
dell'Unione  Europea,  di  pubbliche  amministrazioni  e  di  sistemi
aziendali, e delle conseguenti norme amministrative e di gestione che
ne regolano il funzionamento; 
• conoscenze giuridiche avanzate  relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad  ambiti  applicativi  nazionali  e  internazionali  con
particolare   riferimento   all'ambito   militare   e   al    diritto
dell'aeronavigazione; 
• conoscenze  approfondite  delle  organizzazioni  statuali  e  degli
scenari storico-geografici che definiscono le relazioni tra  l'Unione
Europea e i paesi terzi; 
•  conoscenze  relative  alle  applicazioni  della  geografia  umana,
politica ed  economica,  per  l'analisi  dei  problemi  territoriali,
ambientali e demografici; 
• conoscenze approfondite su caratteristiche costruttive e di impiego
dei sistemi d'arma aerei imbarcati e non; 
• conoscenze approfondite sulle dottrine e sulle tecniche di  impiego
delle unita' dell'Aeronautica Militare in ambiti operativi. 
I laureati nei corsi di laurea magistrale  dell'Aeronautica  Militare
devono acquisire conoscenze specialistiche per l'utilizzo  in  ambito
professionale degli strumenti: 
•  dell'analisi  matematica,  della  fisica  e   delle   applicazioni
informatiche a supporto dei processi decisionali e operativi  nonche'
di specifici approfondimenti di carattere professionale; 
•  delle  scienze  politologiche,  antropologico-psicologico-sociali,
linguistiche e della comunicazione, anche  tramite  l'approfondimento
di una seconda lingua in uso nella Unione Europea, per interagire  in
modo adeguato ed efficace con soggetti terzi con particolare riguardo
agli aspetti di ordine tecnico e procedurali  a  scala  nazionale  ed
internazionale; 
•  dell'ingegneria  aeronautica,  industriale,  dell'informazione   e
civile  per  l'approfondita  comprensione  della  meccanica  e  della
dinamica del volo e della propulsione aerea e spaziale e dei  sistemi
di difesa di bordo e di terra, anche  tra  loro  integrati,  ad  alta
valenza tecnologica, e per la condotta del mezzo aereo in  condizioni
di efficacia e sicurezza. Le conoscenze acquisite consentono anche di
far fronte ad  esigenze  di  carattere  umanitario  e  di  protezione
civile, 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al proprio livello di competenza funzionale e  decisionale,
necessari al comando ed alla condotta dei vettori aerei,  nonche'  al
controllo dello spazio  aereo  ed  alla  sicurezza  del  volo;  della
topografia, dell'astronomia, dell'astrofisica, della  meteorologia  e
dell'oceanografia ai fini della navigazione aerea  in  condizioni  di
efficienza e sicurezza; 
• della logistica, per la pianificazione, organizzazione, gestione  e
movimentazione delle risorse disponibili in relazione agli  obiettivi
assegnati al loro livello funzionale e operativo; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  in  relazione  agli
obiettivi assegnati al loro  livello  funzionale  ed  operativo;  dei
sistemi informatici e telematici necessari per lo  svolgimento  delle
loro funzioni nonche' per la comunicazione con organi  d'informazione
esterni e strutture operative interne; 
• di analisi di documenti d'interesse e d'impiego professionale e  di
elaborazione, archiviazione,  gestione  e  produzione  di  memorie  e
rapporti tecnici, anche in una lingua in uso nella Unione Europea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche. Arma dei Carabinieri 
•  conoscenze  giuridiche  fondamentali  e  specialistiche   relative
all'ordinamento  ed  al  funzionamento  dello   stato   nazionale   e
dell'Unione Europea nonche' delle organizzazioni pubbliche  nazionali
e comunitarie; 
• conoscenze giuridiche fondamentali e specialistiche  relative  agli
ambiti applicativi civilistici  e  penali  e  ai  rispettivi  profili
processuali; 
• conoscenze statistiche e sociologiche fondamentali e specialistiche
adeguate per un'autonoma applicazione di modelli sia descrittivi  che
predittivi e per la valutazione critica dei dati acquisiti a fini  di
comprensione di fenomeni sociali complessi rilevanti per la sicurezza
individuale e collettiva; 
•   conoscenze   teoriche   e   metodologiche    della    sociologia,
dell'antropologia e della criminologia per poter comprendere  appieno
i comportamenti individuali e di gruppo di specifico interesse per  i
profili  criminologici  (criminogenetici  e  criminodinamici)  e  per
orientare le scelte delle  strategie  di  prevenzione  e  repressione
della criminalita' individuale e organizzata  e  di  controllo  della
devianza; 
•   conoscenze   teoriche   fondamentali   ed    avanzate    relative
all'organizzazione e al funzionamento delle istituzioni  nazionali  e
dell'Unione  Europea,  di  pubbliche  amministrazioni  e  di  sistemi
aziendali, e delle conseguenti norme amministrative e di gestione che
ne regolano il funzionamento; 
• conoscenze giuridiche avanzate  relative  all'ordinamento  pubblico
italiano e ad  ambiti  applicativi  nazionali  e  internazionali  con
particolare  riferimento  agli  ambiti  della   sicurezza   e   della
prevenzione dei fenomeni criminosi; 
• conoscenze  approfondite  delle  organizzazioni  statuali  e  degli
scenari storico-geografici che definiscono le relazioni tra  l'Unione
Europea e i paesi terzi; 
•  conoscenze  relative  alle  applicazioni  della  geografia  umana,
politica ed  economica,  per  l'analisi  dei  problemi  territoriali,
ambientali e demografici; 
I laureati nei corsi di laurea magistrale dell'Arma  dei  Carabinieri
devono acquisire conoscenze specialistiche per l'utilizzo  in  ambito
professionale degli strumenti: 
• delle scienze politologiche, socio-antropologiche,  linguistiche  e
della comunicazione, anche tramite l'approfondimento di  una  seconda
lingua in uso nella Unione Europea, per interagire in  modo  adeguato
ed efficace con soggetti terzi con particolare riguardo agli  aspetti
di ordine tecnico e procedurale su scala nazionale ed internazionale; 
• dei sistemi e degli strumenti di alto livello tecnologico afferenti
al proprio ambito operativo, funzionale e decisionale,  necessari  al
comando, al controllo ed al coordinamento delle unita' di competenza; 
• delle discipline giuridiche, economiche,  criminologiche  e  medico
legali per la gestione diretta di attivita'  investigative  complesse
finalizzate alla prevenzione e repressione di fenomeni  criminosi  ed
alla tutela del patrimonio pubblico e dei beni individuali dalle piu'
avanzate forme di criminalita' all'interno dello  stato  nazionale  e
dell'Unione Europea; 
• delle discipline di medicina del lavoro e dell'igiene  generale  ed
applicata per la tutela  delle  condizioni  di  sicurezza  e  per  la
salvaguardia della salute degli individui e della collettivita',  con
particolare  riferimento  agli  ambienti  pubblici;  di  gestione   e
valutazione  delle  risorse  umane  disponibili  in  relazione   agli
obiettivi assegnati al loro livello funzionale ed operativo; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
delle  loro  funzioni  nonche'  per  la  comunicazione   con   organi
d'informazione esterni e strutture operative interne; 
• di analisi di documenti d'interesse e d'impiego professionale e per
elaborazione, archiviazione,  gestione  e  produzione  di  memorie  e
rapporti tecnici, anche in una lingua in uso nella Unione Europea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche. Corpo  della  Guardia  di
Finanza 
• conoscenze giuridiche fondamentali e  specialistiche  relative  sia
all'ordinamento dello stato nazionale e dell'Unione Europea  ed  alle
organizzazioni pubbliche nazionali e  comunitarie,  sia  agli  ambiti
applicativi  civilistici,  finanziari,  tributari  e  penali  ed   ai
relativi aspetti processuali, allo scopo di  consentire  ai  laureati
nei corsi di laurea magistrale di affrontare, in chiave operativa, le
tematiche concernenti il controllo  degli  obblighi  tributari  e  di
tutti   gli   altri   oneri   posti   a   tutela   degli    interessi
economico-finanziari dello Stato nazionale e dell'Unione Europea; 
•  conoscenze  giuridiche  fondamentali  e  specialistiche   relative
all'ordinamento  ed  al  funzionamento  dello   stato   nazionale   e
dell'Unione Europea nonche' delle organizzazioni pubbliche  nazionali
e  comunitarie;  conoscenze  avanzate  di  economia  e  di   politica
economica per l'analisi del sistema economico-finanziario nazionale e
comunitario e delle relative dinamiche; 
•  conoscenze  fondamentali  e  specialistiche  di  organizzazione  e
finanza di pubbliche amministrazioni e  aziende,  delle  tecniche  di
gestione aziendale e delle valutazioni di bilancio,  nell'ottica  del
controllo degli obblighi civilistici e fiscali;  conoscenze  avanzate
sui sistemi di intermediazione mobiliare e finanziaria; 
• conoscenze statistiche e sociologiche fondamentali e specialistiche
adeguate per una autonoma applicazione di modelli sia descrittivi che
predittivi e per la valutazione critica dei dati acquisiti a fini  di
comprensione di fenomeni sociali complessi rilevanti  per  la  tutela
degli  interessi  economico-finanziari  dello   Stato   nazionale   e
dell'Unione Europea. 
I laureati nei corsi di laurea magistrale del corpo della Guardia  di
Finanza devono acquisire conoscenze specialistiche per l'utilizzo  in
ambito professionale degli strumenti: 
• delle tecniche operative necessarie per poter effettuare analisi  e
investigazioni    nei    settori    fiscale,    della    criminalita'
economico-finanziaria e della criminalita' organizzata; 
• delle scienze  sociali,  della  comunicazione  e  della  mediazione
linguistica, per interagire in modo adeguato ed efficace con soggetti
terzi nonche' per gestire i rapporti con gli organi di informazione; 
•  dei  sistemi  e  degli  strumenti  di  alto  livello  tecnologico,
afferenti al loro livello di  competenza  funzionale  e  decisionale,
necessari al comando e al controllo delle unita' d'impiego; 
•  delle  discipline  giuridiche  ed   economiche   per   l'attivita'
investigativa, la prevenzione di fenomeni illeciti e la tutela  degli
interessi economico-finanziari dello  stato  italiano  e  dell'Unione
Europea; 
• di gestione delle  risorse  umane  disponibili  in  relazione  agli
obiettivi assegnati al  loro  livello  funzionale  e  operativo;delle
tecniche  di  formazione  permanente  e  ricorrente  del   personale,
all'interno   di   contesti   addestrativi   volti   alla   ulteriore
qualificazione   e   alla   acquisizione   di   competenze   tecniche
immediatamente operative ; 
• dei sistemi informatici e telematici necessari per  lo  svolgimento
della propria funzione; 
• di analisi di documenti d'interesse e d'impiego professionale e  di
elaborazione, archiviazione,  gestione  e  produzione  di  memorie  e
rapporti tecnici, anche in una lingua in uso nella Unione Europea; 
• di documentazione bibliografica e  di  consultazione  delle  banche
dati, anche attraverso le reti telematiche e  i  sistemi  informativi
geografici. 
Per la realizzazione dei percorsi formativi specifici per  i  singoli
profili professionali, l'acquisizione  delle  conoscenze  teoriche  e
metodologiche corrispondenti ai settori scientifico-disciplinari deve
essere  integrata  con  lo  sviluppo  di  conoscenze  teoriche  e  di
competenze tecnico-professionali relative agli ambiti operativi della
difesa e della sicurezza, attraverso attivita'  formative  svolte  di
norma da personale degli istituti militari di riferimento  dotato  di
adeguata  competenza  didattica  e  scientifica.  Le   corrispondenti
attivita' formative di tipo teorico  e  addestrativo  riguardano  due
ambiti fondamentali di conoscenze, relative ai sistemi d'arma e  alle
tecniche di condotta e di controllo operativo, e ai  sistemi  e  alle
tecnologie di controllo operativo e investigativo per  la  sicurezza.
Anche tali conoscenze e competenze costituiscono obiettivi  formativi
specifici dei singoli profili professionali. 
Le specifiche competenze professionali di tipo tecnico-operativo sono
acquisite dai laureati nei corsi di laurea  magistrale  della  classe
prevalentemente  attraverso  forme  coordinate  di  addestramento   e
tirocinio, per periodi complessivamente non inferiori all'equivalente
di 40 CFU nel biennio. Tali forme di addestramento e  tirocinio  sono
svolte all'interno delle strutture formative e nei contesti operativi
individuati  congiuntamente  dagli  atenei  e   dagli   istituti   di
formazione militare. 
ATTIVITA' FORMATIVE INDISPENSABILI 
 
=====================================================================
|   Attivita'   |                   |Settori scientifico - |   |Tot.|
|  formative:   |Ambiti disciplinari|     disciplinari     |CFU|CFU |
+===============+===================+======================+===+====+
|               |                   |INF/01 - Informatica  |   |    |
|               |                   |MAT/02 - Algebra      |   |    |
|               |                   |MAT/03 - Geometria    |   |    |
|               |                   |MAT/05 - Analisi      |   |    |
|               |                   |matematica MAT/06 -   |   |    |
|               |                   |Probabilita' e        |   |    |
|               |                   |statistica matematica |   |    |
|               |                   |MAT/07 - Fisica       |   |    |
|               |                   |matematica MAT/08 -   |   |    |
|               |                   |Analisi numerica      |   |    |
|               |                   |MAT/09 - Ricerca      |   |    |
|Caratterizzanti|Scienze matematiche|operativa             |   |  48|
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |CHIM/03 - Chimica     |   |    |
|               |                   |generale e inorganica |   |    |
|               |                   |CHIM/04 - Chimica     |   |    |
|               |                   |industriale CHIM/06 - |   |    |
|               |                   |Chimica organica      |   |    |
|               |                   |CHIM/08 - Chimica     |   |    |
|               |                   |farmaceutica CHIM/12 -|   |    |
|               |                   |Chimica dell'ambiente |   |    |
|               |                   |e dei beni culturali  |   |    |
|               |Scienze fisiche    |FIS/01 - Fisica       |   |    |
|               |chimiche           |sperimentale          |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/01 - Economia  |   |    |
|               |                   |politica SECS-P/07 -  |   |    |
|               |                   |Economia aziendale    |   |    |
|               |                   |SECS-P/12 - Storia    |   |    |
|               |                   |economica SECS-S/01 - |   |    |
|               |                   |Statistica SECS-S/03 -|   |    |
|               |                   |Statistica economica  |   |    |
|               |                   |SECS-S/06 - Metodi    |   |    |
|               |                   |matematici            |   |    |
|               |                   |dell'economia e delle |   |    |
|               |Scienze statistiche|scienze attuariali e  |   |    |
|               |ed economiche      |finanziarie           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/01 - Diritto      |   |    |
|               |                   |privato IUS/02 -      |   |    |
|               |                   |Diritto privato       |   |    |
|               |                   |comparato IUS/08 -    |   |    |
|               |                   |Diritto costituzionale|   |    |
|               |                   |IUS/09 - Istituzioni  |   |    |
|               |                   |di diritto pubblico   |   |    |
|               |                   |IUS/10 - Diritto      |   |    |
|               |                   |amministrativo IUS/13 |   |    |
|               |                   |- Diritto             |   |    |
|               |                   |internazionale IUS/14 |   |    |
|               |                   |- Diritto dell'unione |   |    |
|               |                   |europea IUS/18 -      |   |    |
|               |                   |Diritto romano e      |   |    |
|               |                   |diritti               |   |    |
|               |                   |dell'antichita' IUS/19|   |    |
|               |                   |- Storia del diritto  |   |    |
|               |                   |medievale e moderno   |   |    |
|               |Discipline         |IUS/20 - Filosofia del|   |    |
|               |giuridiche         |diritto               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-DEA/01 - Discipline |   |    |
|               |                   |demoetnoantropologiche|   |    |
|               |                   |M-FIL/03 - Filosofia  |   |    |
|               |                   |morale M-PED/01 -     |   |    |
|               |                   |Pedagogia generale e  |   |    |
|               |                   |sociale M-PSI/01 -    |   |    |
|               |                   |Psicologia generale   |   |    |
|               |                   |M-PSI/05 - Psicologia |   |    |
|               |                   |sociale M-STO/02 -    |   |    |
|               |                   |Storia moderna        |   |    |
|               |                   |M-STO/03 - Storia     |   |    |
|               |                   |dell'Europa orientale |   |    |
|               |                   |M-STO/04 - Storia     |   |    |
|               |                   |contemporanea M-STO/08|   |    |
|               |                   |- Archivistica,       |   |    |
|               |                   |bibliografia e        |   |    |
|               |                   |biblioteconomia SPS/01|   |    |
|               |                   |- Filosofia politica  |   |    |
|               |Scienze storiche,  |SPS/06 - Storia delle |   |    |
|               |antropologiche,    |relazioni             |   |    |
|               |psicologiche e     |internazionali SPS/07 |   |    |
|               |sociali            |- Sociologia generale |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |L-LIN/04 - Lingua e   |   |    |
|               |                   |traduzione - lingua   |   |    |
|               |                   |francese L-LIN/07 -   |   |    |
|               |                   |Lingua e traduzione - |   |    |
|               |                   |lingua spagnola       |   |    |
|               |                   |L-LIN/12 - Lingua e   |   |    |
|               |                   |traduzione - lingua   |   |    |
|               |                   |inglese L-LIN/14 -    |   |    |
|               |                   |Lingua e traduzione - |   |    |
|               |Lingue straniere   |lingua tedesca        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |IUS/03 - Diritto      |   |    |
|               |                   |agrario IUS/04 -      |   |    |
|               |                   |Diritto commerciale   |   |    |
|               |                   |IUS/06 - Diritto della|   |    |
|               |                   |navigazione IUS/07 -  |   |    |
|               |                   |Diritto del lavoro    |   |    |
|               |                   |IUS/11 - Diritto      |   |    |
|               |                   |canonico e diritto    |   |    |
|               |                   |ecclesiastico IUS/12 -|   |    |
|               |                   |Diritto tributario    |   |    |
|               |                   |IUS/15 - Diritto      |   |    |
|               |                   |processuale civile    |   |    |
|               |                   |IUS/16 - Diritto      |   |    |
|               |                   |processuale penale    |   |    |
|               |                   |IUS/17 - Diritto      |   |    |
|               |Discipline         |penale IUS/21 -       |   |    |
|               |giuridiche         |Diritto pubblico      |   |    |
|               |applicate          |comparato             |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |geo-politiche -    |                      |   |    |
|               |economiche e       |L-OR/10 - Storia dei  |   |    |
|               |territoriali       |paesi islamici        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-GGR/01 - Geografia  |   |    |
|               |                   |M-GGR/02 -Geografia   |   |    |
|               |                   |economico-politica    |   |    |
|               |                   |SECS-P/02 - Politica  |   |    |
|               |                   |economica SECS-P/04 - |   |    |
|               |                   |Storia del pensiero   |   |    |
|               |                   |economico SECS-S/04 - |   |    |
|               |                   |Demografia SPS/10 -   |   |    |
|               |                   |Sociologia            |   |    |
|               |                   |dell'ambiente e del   |   |    |
|               |                   |territorio            |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |FIS/05 - Astronomia e |   |    |
|               |                   |astrofisica GEO/04 -  |   |    |
|               |                   |Geografia fisica e    |   |    |
|               |                   |geomorfologia GEO/12 -|   |    |
|               |Scienze            |Oceanografia e fisica |   |    |
|               |topografiche,      |dell'atmosfera ICAR/06|   |    |
|               |astronomiche e     |- Topografia e        |   |    |
|               |della navigazione  |cartografia           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SPS/02 - Storia delle |   |    |
|               |                   |dottrine politiche    |   |    |
|               |                   |SPS/03 - Storia delle |   |    |
|               |Scienze            |istituzioni politiche |   |    |
|               |politologiche e    |SPS/04 - Scienza      |   |    |
|               |strategiche        |politica              |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/06 - Economia  |   |    |
|               |                   |applicata SECS-P/08 - |   |    |
|               |                   |Economia e gestione   |   |    |
|               |                   |delle imprese         |   |    |
|               |Scienze economiche,|SECS-P/10 -           |   |    |
|               |dell'organizzazione|Organizzazione        |   |    |
|               |e della gestione   |aziendale SECS-P/13 - |   |    |
|               |aziendale          |Scienze merceologiche |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |BIO/09 - Fisiologia   |   |    |
|               |                   |BIO/10 - Biochimica   |   |    |
|               |                   |BIO/11 - Biologia     |   |    |
|               |                   |molecolare FIS/02 -   |   |    |
|               |                   |Fisica teorica,       |   |    |
|               |                   |modelli e metodi      |   |    |
|               |                   |matematici FIS/04 -   |   |    |
|               |                   |Fisica nucleare e     |   |    |
|               |                   |subnucleare FIS/06 -  |   |    |
|               |                   |Fisica per il sistema |   |    |
|               |                   |terra e per il mezzo  |   |    |
|               |                   |circumterrestre FIS/07|   |    |
|               |                   |- Fisica applicata (a |   |    |
|               |                   |beni culturali,       |   |    |
|               |                   |ambientali, biologia e|   |    |
|               |                   |medicina) GEO/03 -    |   |    |
|               |                   |Geologia strutturale  |   |    |
|               |                   |GEO/08 - Geochimica e |   |    |
|               |                   |vulcanologia GEO/10 - |   |    |
|               |Scienze Fisiche e  |Geofisica della terra |   |    |
|               |naturali applicate |solida                |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |dell'ingegneria    |ING-INF/01 -          |   |    |
|               |dell'informazione  |Elettronica           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ING-INF/02 - Campi    |   |    |
|               |                   |elettromagnetici      |   |    |
|               |                   |ING-INF/03 -          |   |    |
|               |                   |Telecomunicazioni     |   |    |
|               |                   |ING-INF/04 -          |   |    |
|               |                   |Automatica ING-INF/05 |   |    |
|               |                   |- Sistemi di          |   |    |
|               |                   |elaborazione delle    |   |    |
|               |                   |informazioni          |   |    |
|               |                   |ING-INF/07 - Misure   |   |    |
|               |                   |elettriche ed         |   |    |
|               |                   |elettroniche          |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |CHIM/05 - Scienza e   |   |    |
|               |                   |tecnologia dei        |   |    |
|               |                   |materiali polimerici  |   |    |
|               |                   |ING-IND/01 -          |   |    |
|               |                   |Architettura navale   |   |    |
|               |                   |ING-IND/02 -          |   |    |
|               |                   |Costruzioni e impianti|   |    |
|               |                   |navali e marini       |   |    |
|               |                   |ING-IND/03 - Meccanica|   |    |
|               |                   |del volo ING-IND/04 - |   |    |
|               |                   |Costruzioni e         |   |    |
|               |                   |strutture aerospaziali|   |    |
|               |                   |ING-IND/05 - Impianti |   |    |
|               |                   |e sistemi aerospaziali|   |    |
|               |                   |ING-IND/06 -          |   |    |
|               |                   |Fluidodinamica        |   |    |
|               |                   |ING-IND/07 -          |   |    |
|               |                   |Propulsione           |   |    |
|               |                   |aerospaziale          |   |    |
|               |                   |ING-IND/08 - Macchine |   |    |
|               |                   |a fluido ING-IND/09 - |   |    |
|               |                   |Sistemi per l'energia |   |    |
|               |                   |e l'ambiente          |   |    |
|               |                   |ING-IND/10 - Fisica   |   |    |
|               |                   |tecnica industriale   |   |    |
|               |                   |ING-IND/11 - Fisica   |   |    |
|               |                   |tecnica ambientale    |   |    |
|               |                   |ING-IND/12 - Misure   |   |    |
|               |                   |meccaniche e termiche |   |    |
|               |                   |ING-IND/13 - Meccanica|   |    |
|               |                   |applicata alle        |   |    |
|               |                   |macchine ING-IND/14 - |   |    |
|               |                   |Progettazione         |   |    |
|               |                   |meccanica e           |   |    |
|               |                   |costruzione di        |   |    |
|               |                   |macchine ING-IND/15 - |   |    |
|               |                   |Disegno e metodi      |   |    |
|               |                   |dell'ingegneria       |   |    |
|               |                   |industriale ING-IND/16|   |    |
|               |                   |- Tecnologie e sistemi|   |    |
|               |                   |di lavorazione        |   |    |
|               |                   |ING-IND/17 - Impianti |   |    |
|               |                   |industriali meccanici |   |    |
|               |                   |ING-IND/21 -          |   |    |
|               |                   |Metallurgia ING-IND/22|   |    |
|               |                   |- Scienza e tecnologia|   |    |
|               |                   |dei materiali         |   |    |
|               |                   |ING-IND/31 -          |   |    |
|               |Scienze            |Elettrotecnica        |   |    |
|               |dell'ingegneria    |ING-IND/35 -          |   |    |
|               |industriale e      |Ingegneria            |   |    |
|               |chimica            |economico-gestionale  |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |sociologiche,      |                      |   |    |
|               |psicologiche e     |M-FIL/05 - Filosofia e|   |    |
|               |della comunicazione|teoria dei linguaggi  |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-PSI/01 - Psicologia |   |    |
|               |                   |generale              |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-PSI/05 - Psicologia |   |    |
|               |                   |sociale               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |M-PSI/06 - Psicologia |   |    |
|               |                   |del lavoro e delle    |   |    |
|               |                   |organizzazioni        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SPS/08 - Sociologia   |   |    |
|               |                   |dei processi culturali|   |    |
|               |                   |e comunicativi        |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SPS/09 - Sociologia   |   |    |
|               |                   |dei processi economici|   |    |
|               |                   |e del lavoro          |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze bancarie e |                      |   |    |
|               |degli intermediari |IUS/05 - Diritto      |   |    |
|               |finanziari         |dell'economia         |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/03 - Scienza   |   |    |
|               |                   |delle finanze         |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/09 - Finanza   |   |    |
|               |                   |aziendale             |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-P/11 - Economia  |   |    |
|               |                   |degli intermediari    |   |    |
|               |                   |finanziari            |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |SECS-S/06 - Metodi    |   |    |
|               |                   |matematici            |   |    |
|               |                   |dell'economia e delle |   |    |
|               |                   |scienze attuariali e  |   |    |
|               |                   |finanziarie           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |criminologiche e   |                      |   |    |
|               |del controllo      |                      |   |    |
|               |sociale            |BIO/08 - Antropologia |   |    |
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|               |                   |SECS-S/05 - Statistica|   |    |
|               |                   |sociale               |   |    |
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|               |                   |SPS/11 - Sociologia   |   |    |
|               |                   |dei fenomeni politici |   |    |
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|               |                   |SPS/12 - Sociologia   |   |    |
|               |                   |giuridica, della      |   |    |
|               |                   |devianza e mutamento  |   |    |
|               |                   |sociale               |   |    |
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|               |                   |M-EDF/01 - Metodi e   |   |    |
|               |Attivita' motorie e|didattiche delle      |   |    |
|               |sportive           |attivita' motorie     |   |    |
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|               |                   |M-EDF/02 - Metodi e   |   |    |
|               |                   |didattiche delle      |   |    |
|               |                   |attivita' sportive    |   |    |
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|               |Scienze            |                      |   |    |
|               |dell'ingegneria    |                      |   |    |
|               |civile e           |GEO/05 - Geologia     |   |    |
|               |dell'architettura  |applicata             |   |    |
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|               |                   |ICAR/01 - Idraulica   |   |    |
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|               |                   |ICAR/02 - Costruzioni |   |    |
|               |                   |idrauliche e marittime|   |    |
|               |                   |e idrologia           |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ICAR/04 - Strade,     |   |    |
|               |                   |ferrovie e aeroporti  |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ICAR/05 - Trasporti   |   |    |
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|               |                   |ICAR/07 - Geotecnica  |   |    |
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|               |                   |ICAR/08 - Scienza     |   |    |
|               |                   |delle costruzioni     |   |    |
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|               |                   |ICAR/09 - Tecnica     |   |    |
|               |                   |delle costruzioni     |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ICAR/10 - Architettura|   |    |
|               |                   |tecnica               |   |    |
+---------------+-------------------+----------------------+---+----+
|               |                   |ICAR/17 - Disegno     |   |    |
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|               |Medicina legale e  |MED/42 - Igiene       |   |    |
|               |sanita' pubblica   |generale e applicata  |   |    |
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|               |                   |MED/43 - Medicina     |   |    |
|               |                   |legale                |   |    |
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|               |                   |MED/44 - Medicina del |   |    |
|               |                   |lavoro                |   |    |
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|TOTALE         |                   |                      |   |  48|
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Sciopero generale della scuola il 13 novembre

Nessuna risposta al nostro Appello ai sindacati, che con noi hanno indetto i grandi scioperi di maggio-giugno, per un nuovo sciopero e una manifestazione nazionale contro gli effetti nefasti della legge 107 e per un forte recupero salariale
Convochiamo dunque per il 13 novembre lo sciopero della scuola, disponibili ad altre proposte di data che giungano in tempi rapidi, e ribadiamo l’importanza di una manifestazione nazionale
Scrivevamo nel nostro Appello (del 19 settembre) ai Cinque sindacati Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilda, che con noi hanno promosso e gestito i grandi scioperi di maggio-giugno nella scuola: “Si susseguono nelle scuole enormi assemblee unitarie che testimoniano la volontà diffusa di impedire la realizzazione degli effetti nefasti della legge 107…Ma docenti ed Ata segnalano con forza che non si può rinchiudere tale lotta solo nelle singole scuole e chiedono che i sindacati che hanno condotto lo scontro con la cattiva scuola di Renzi diano vita ad un nuovo e plebiscitario sciopero generale della scuola e ad una oceanica manifestazione nazionale”. E poi, preso atto che i Cinque avevano indetto una giornata di mobilitazione in tale data, proponevamo che “il 24 ottobre si svolga una grandiosa manifestazione nazionale a Roma, da gestire unitariamente; e che si convochi nella prima parte di novembre uno sciopero generale della scuola per la cancellazione degli effetti nefasti della 107 e per un forte recupero salariale per docenti ed Ata” di quanto perso negli ultimi anni e in particolare a causa di sei anni di blocco contrattuale.
Non abbiamo ricevuto risposte anche se sappiamo che i Cinque discutono da settimane, tra loro, sul da farsi. Poiché l’immobilismo non fa bene ai livelli di conflitto contro la cattiva scuola renziana né alla resistenza nelle scuole contro l’applicazione della 107, rompiamo gli indugi e convochiamo per il 13 novembre lo sciopero generale della scuola, ribadendo nel contempo la cruciale necessità che lo sciopero sia unitario per realizzare i livelli di partecipazione del 5 maggio e del blocco degli scrutini. Siamo quindi anche disposti a rivedere la data (entro la prima metà di novembre, comunque) di fronte ad una proposta avanzata dai Cinque in tempi celeri, e pure favorevoli all’estensione dello sciopero al restante Pubblico Impiego. Per la manifestazione nazionale riteniamo che la data preferibile resti il 24 ottobre. Qualora però ci sia disponibilità ad effettuare tale manifestazione in coincidenza con lo sciopero generale di novembre, potremmo accettare tale proposta, articolando anche noi la mobilitazione del 24 ottobre a livello regionale o interregionale. Ci auguriamo, dunque, che i tempi decisionali degli altri sindacati si accelerino e che si possa ricevere una risposta chiara ed ufficiale nei prossimi giorni.

Piero Bernocchi  portavoce nazionale COBAS

Quei 300 minori italiani disabili che nessuno vuole adottare

da Redattore sociale

Quei 300 minori italiani disabili che nessuno vuole adottare

Soli e affetti da disabilità fisiche e intellettive attendono per anni di essere adottati. Hanno in media 10 anni e arrivano alla maggiore età trascorrendo parte della vita in istituti. Le associazioni chiedono sostegni economici per le famiglie adottive. Come le due che abbiamo incontrato

Federico è un ragazzo down nato 23 anni fa a Milano. È stato abbandonato dalla mamma in ospedale e per sei mesi è rimasto in clinica accudito solo da medici ed infermieri. Poi, un giorno a casa di Ornella e Silvano Bernazzoni è squillato il telefono. Dall’altro capo della cornetta c’era il tribunale dei Minori con una richiesta: diventare i genitori di Federico. “La scelta di dire sì per sempre a questo bimbo mi ha messo tanta paura”, racconta Ornella: “La prima volta che lo abbiamo visto è stata una tragedia: non abbiamo avuto il coraggio di prenderlo in braccio”, continua Silvano. Alla fine però hanno deciso di dare un altro fratellino ai loro tre figli. Una scelta che ha cambiato la vita della loro famiglia. “Nonostante tutte le difficoltà siamo felici, abbiamo una gioia dentro che non avremmo sperimentato altrimenti”.

Federico oggi è un ragazzo sorridente che ama i videogiochi, colleziona figurine e fa equitazione. Ha trovato dei genitori che lo amano, ma non tutti i bambini soli con handicap hanno questa fortuna. Dai dati fornitici dal Dipartimento per la Giustizia Minorile, risulta che nel febbraio 2014 trecento minori disabili attendevano ancora di essere adottati. La quasi totalità ha “gravi e gravissime condizioni psicofisiche, con handicap e disabilità, disturbi comportamentali e deficit cognitivi”. L’età media è di dieci anni: 62 sono più piccoli, mentre 137 ne hanno più di 15. Il ministero ci fa sapere che, tra questi, 17 minori hanno rifiutano l’adozione a causa di precedenti tentativi non andati a buon fine. “I bimbi disabili sono figli di un dio minore”, afferma Frida Tonizzo, consigliera di Anfaa, Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie.  “Questi trecento bambini sono stati dichiarati adottabili da anni ma le istituzioni preposte non sono mai intervenute attivamente per garantire loro una famiglia. Hanno poi scaricato sui minori che hanno ‘rifiutato l’adozione’ la colpevole responsabilità di chi doveva continuare a cercare dei genitori per loro”.

Il diritto a vivere in una famiglia
La legge 184/1983 stabilisce che tutti i minori, anche quelli con disabilità, hanno il diritto di crescere ed essere educati nell’ambito di una famiglia. Non ci sono dati recenti su quanti bambini disabili siano stati effettivamente adottati in Italia: gli ultimi risalgono al 2011, quando il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva calcolato che poco meno di un minore accolto su dieci presentava qualche forma di disabilità. In particolare il 7 per cento aveva problemi psichici, il 2% aveva una disabilità plurima, l’1% difficoltà fisiche e lo 0,4% una disabilità sensoriale.
Una vita in istituto
Dalle segnalazione arrivate alle associazioni che fanno parte del Tavolo nazionale affido risulta che molti neonati con problemi fisici o intellettivi rimangono in ospedale oltre il tempo strettamente necessario per le cure. Nell’attesa che il tribunale dei Minori trovi loro dei genitori, la maggior parte finisce in istituti a valenza sanitaria da dove difficilmente esce per un successivo collocamento in famiglia. “Il ministero non ha ancora fornito indicazioni su dove vivono questi minori, se in comunità o in strutture residenziali sanitarie. La deprivazione di cure familiari peggiora la loro condizione di disabilità. Ultimamente una famiglia dell’Anfaa ha accolto un bambino che non sapeva parlare perché nessuno aveva capito che era sordo, nessuno si era accorto di quanto soffriva”, racconta Tonizzo. Una volta raggiunta la maggiore età, i ragazzi non adottati dovrebbero essere collocati in strutture per adulti. “Hanno diritto all’assistenza residenziale ma non sempre questo avviene: se il tutore o l’amministratore di sostegno non si è occupato di loro quando erano dei bambini, è difficile che lo faccia dopo”, afferma Tonizzo.

Un contributo alle famiglie che li accolgono
Il Tavolo nazionale affido ha chiesto al governo di dare un contributo economico alle famiglie che accolgono minori con età superiore a 12 anni o con un handicap accertato, come già prevede l’articolo 6 della legge 184/1983. Domandano, poi, che venga al più presto attivata la Banca dati nazionale dei minori adottabili prevista dalla legge 149/2001: per ora è operativa soltanto in undici tribunali su 29. Questo strumento serve a trovare i genitori più adatti in base alla condizione del bambino e ad accelerare l’iter burocratico. “Bisogna fare appelli mirati per i minori disabili: non basta cercare le famiglie tra quelle che hanno dato la loro disponibilità”, spiega Tonizzo. “Non devono essere lasciate sole: molte mamma e papà, dopo l’adozione, si sono trasformati in veri e propri infermieri per i loro figli”.

Fare rete e aiutare le famiglie adottive
Affrontare le difficoltà che una adozione speciale comporta non è impossibile, come racconta Grazia Di Giannantonio che ha adottato due ragazze, una con la sindrome di Robinow e una con un ritardo mentale. “Una famiglia può sostenere una realtà così complessa solo se ha attorno una rete di sostegno. Una volta che l’adozione va a buon fine, le istituzioni non possono sparire: serve un sopporto psicologico e medico”, racconta. “Ho avuto spesso dei ripensamenti, non avevo gli strumenti per capire e se tornassi indietro farei sicuramente meno errori. Adesso però siamo una famiglia felice, guardo le mie figlie e mi sembrano bellissime. Mi sento accettata come madre nonostante i miei difetti. Alle mamme e ai papà che stanno per accogliere bambini disabili voglio dire di andare oltre l’handicap. Il tribunale spesso si sofferma solo sui lati negativi a cui andranno incontro, invece devono sapere che con il tempo scopriranno nei loro figli degli aspetti meravigliosi, anche nei casi di disabilità più grave. Per me adottare le mie figlie è stata una opportunità immensa. Da fuori io e mio marito sembriamo coraggiosi, ma in realtà la nostra forza è stata quella di aver saputo apprezzare il bello della nostra scelta”. (Maria Gabriella Lanza)