Mobilità: Ministra soddisfatta, per la chiamata diretta se ne parlerà più avanti

da La Tecnica della Scuola

Mobilità: Ministra soddisfatta, per la chiamata diretta se ne parlerà più avanti

Sulla ipotesi di contratto di mobilità firmato poco fa a Viale Trastevere la minsitra Valeria Fedeli esprime viva soddisfazione

“Ringrazio le organizzazioni sindacali e l’amministrazione per il lavoro svolto – sottolinea la Fedeli –  Come ho sottolineato anche in Parlamento, illustrando le Linee programmatiche di questo Ministero, dobbiamo tutti lavorare per centrare tempestivamente e nel migliore dei modi possibili tutti i passaggi necessari per iniziare, senza le difficoltà del passato, il prossimo anno scolastico”.

Il contratto siglato oggi – si legge in un comunicato diramato dal Miur – fa seguito all’accordo politico di fine dicembre e ne conferma  i contenuti. Il contratto ha validità per l’anno scolastico 2017/2018. Esclusivamente per la mobilità di quest’anno, sarà previsto per tutti i docenti lo svincolo dall’obbligo di permanenza triennale nel proprio ambito o nella propria scuola. Il contratto terrà conto infatti della novità prevista nella Legge di Bilancio per il 2017: il passaggio di una parte dell’organico di fatto in anico di diritto comporterà una variazione dell’organico della scuola. Lo svincolo è una misura straordinaria. Resta fermo, infatti, l’obiettivo prioritario, chiaramente indicato dalla legge 107 (Buona Scuola), della continuità didattica”.

Spiega ancora il Minsitero: “La mobilità avrà un’unica fase per ciascun grado scolastico e consentirà a tutti i docenti, anche i neo assunti, di presentare istanza. Il personale docente potrà esprimere fino a 15 preferenze: potranno essere indicate, oltre agli ambiti, anche scuole, per un massimo di 5. Questo varrà sia per gli spostamenti all’interno che fuori dalla provincia”.

Ma che fine farà la chiamata diretta?  Il Ministero liquida il tema in due righe: “A seguito di questo accordo partirà ora la contrattazione sull’individuazione dei docenti per competenze”.
A questo punto è tutto più chiaro: nella serata del 31 gennaio è stata firmata l’ipotesi di

contratto sulla mobilità che, come sempre, dovrà essere ratificata dal MEF e dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Nel frattempo Miur e sindacati tenteranno un accordo sulla chiamata diretta; il fatto che su questo punto non si sia ancora firmato nulla fa pensare che la ministra Fedeli abbia assunto l’impegno di chiedere al Governo, e alla collega Marianna Madia in particolare, una accelerazione sulla riforma della PA che dovrebbe contenere anche una norma di modifica del decreto Brunetta in materia di rapporto fra legge e contratto.
Che poi l’accordo sulla chiamata diretta venga definito sequenza contrattuale o in altro modo questione del tutto marginale.
Nei prossimi giorni dovremmo conoscere il testo dell’ipotesi siglata questa sera e quindi potremo capirne qualcosa di più.

 

PON, ministro Fedeli: semplificare, sostenere, accompagnare e coinvolgere

da La Tecnica della Scuola

PON, ministro Fedeli: semplificare, sostenere, accompagnare e coinvolgere

Ilaria Sterpa

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha presentato oggi, a Roma, l’Avviso Quadro per l’accesso ai fondi strutturali europei per la Scuola. Il budget è di interesse, circa 3 miliardi di euro destinati per la prima volta a tutto il territorio nazionale, seppure assegnati con una proporzione diversa a seconda del grado di sviluppo delle singole regioni.

Le parole chiave del piano sono sostenibilità e sviluppo: sulla scia delle linee guida dettate dall’Onu in materia di sviluppo sostenibile, il Miur ha ideato un programma operativo nazionale che si muoverà su 10 linee guida, ad ognuna delle quali sarà dedicato un bando specifico a cui le scuole potranno partecipare.

Il Pon 2014/2020 si articola in azioni volte a sviluppare e favorire le competenze di base, la cittadinanza globale, la cittadinanza europea, il patrimonio culturale, la cittadinanza e creatività digitale, l’integrazione e l’accoglienza, l’orientamento, l’alternanza scuola- lavoro la formazione per adulti. Le linee guida si muovono in questi campi, rivolgendosi al singolo nella sua dimensione individuale, collettiva e globale con il proposito di uno sviluppo sostenibile, che passi per la lotta alla dispersione scolastica, la crescita delle competenze, nonché una maggior consapevolezza del proprio ruolo nella società.

La promessa è quella di bandi ad hoc per ogni area di interesse, capaci di traslare la rigidità della normativa europea dei finanziamenti pubblici in procedure agevoli, che non impediscano la libera partecipazione da parte degli istituti scolastici. Non sempre la pubblica amministrazione ha dato seguito ai propri intenti di semplicità, ma la serrata timeline dei lavori, che prevede la pubblicazione dei singoli avvisi tra la fine di febbraio e la fine di aprile, fa pensare che l’unico modo per rimanere nei tempi sia rendere snella la modalità di accesso al finanziamento.

Nel concludere la presentazione la Ministra ha aperto alla più ampia concertazione di tutti i soggetti che operano nei settori indicati dal Poe 2014/2020, capaci di dire la propria attraverso la condivisione di esperienze e modelli di buone prassi. L’obiettivo è ambizioso, creare un esempio, da portare ad una Europa che si troverà presto a scrivere la propria agenda sullo sviluppo sostenibile, codificando l’eccellenza delle prassi del sistema scolastico italiano e di tutti i soggetti che operano nelle aree di interesse delle linee guida.

Semplificare, sostenere, accompagnare e coinvolgere l’impegno della ministra Fedeli.

Scuola aperta, inclusiva, innovativa: in arrivo 830 mln dei fondi PON

da La Tecnica della Scuola

Scuola aperta, inclusiva, innovativa: in arrivo 830 mln dei fondi PON

Il Ministro Fedeli ha lanciato oggi, 31 gennaio, un piano in 10 azioni per una scuola più aperta, inclusiva, innovativa.

Competenze di base, Competenze di cittadinanza globale, Cittadinanza europea, Patrimonio culturale artistico e paesaggistico, Cittadinanza e creatività digitali, Integrazione e accoglienza, Educazione all’imprenditorialità, Orientamento, Alternanza scuola-lavoro, Formazione degli adulti: questi i dieci temi che saranno al centro di altrettanti bandi.

Il piano sarà finanziato con 830 milioni del PON per la Scuola e gli avvisi saranno pubblicati nei prossimi due mesi, secondo le seguenti scadenze, già rese note per consentire alle scuole di organizzare e pianificare al meglio la loro partecipazione:

AvvisiPON

Da oggi parte anche una campagna informativa che prevede una pagina dedicata sul sito istituzionale, un video che annuncia i contenuti degli Avvisi, kit informativi per gli istituti.

È previsto un percorso di partecipazione on line e off line aperto alle scuole, a studentesse e studenti e alle organizzazioni, per ascoltare bisogni, buone pratiche ed esperienze.

“La nostra strategia è coerente con la Costituzione: si rifà all’articolo 3 che afferma che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale ” – ha affermato oggi il Mnistro Fedeli –. È  in linea con le indicazioni europee sulla promozione della parità tra donne e uomini e sul contrasto alle discriminazioni; riprende i principi della legge 107 sull’estensione dell’orario di apertura delle scuole, il potenziamento dell’alternanza, gli investimenti in competenze, la scuola digitale e la formazione dei docenti. Si ispira all’Agenda 2030. Abbiamo due finalità: da un lato favorire inclusività e riequilibrio territoriale, dall’altro promuovere e costruire opportunità attraverso nuove competenze”.

Pensioni, domande per opzione donna dal 31 gennaio al 28 febbraio

da La Tecnica della Scuola

Pensioni, domande per opzione donna dal 31 gennaio al 28 febbraio

Da oggi, 31 gennaio, è possibile presentare l’istanza tramite POLIS per andare  in pensione secondo i requisiti della cd. “Opzione donna”.

La funzione su Istanze on-line avrebbe dovuto già essere disponibile dal 27 gennaio, ma il Miur, con proprio avviso, ha prorogato l’apertura della procedura, che sarà disponibile, salvo proroghe, fino al 28 febbraio 2017.

La notizia riguarda le lavoratrici che al 31 dicembre 2015 avevano compiuto 57 anni, ma che a tale data non erano in possesso degli ulteriori tre mesi richiesti per effetto degli incrementi alla speranza di vita applicati dal 1/1/2013, pur essendo in possesso di un’anzianità contributiva pari a 35 anni. Resta fermo che le suddette lavoratrici dovranno comunque aver maturato gli ulteriori 7 mesi relativi agli incrementi della speranza di vita entro il 31 luglio 2016.

La pensione di anzianità, nel caso di opzione donna, viene corrisposta alla lavoratrice decorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti previsti.

Prof più esposti ai malanni, ma s’assentano meno degli altri. Giuliani: basta false etichette

da La Tecnica della Scuola

Prof più esposti ai malanni, ma s’assentano meno degli altri. Giuliani: basta false etichette

Docenti e Ata si assentano per malattia meno degli altri dipendenti pubblici, pur essendo più esposti ai virus e ai malanni.

Perché chi lavora nelle scuole opera in ambienti chiusi frequentati da centinaia di alunni. Ora, anziché evidenziare questo aspetto, che fa onore a chi opera nella scuola, sembra diventata una consuetudine tacciare la categoria come assenteista e poco attaccata alla professione. Viene smontata quindi questa favola metropolitana, come quella sui due mesi di ferie estive e delle poche ore di lavoro al giorno degli insegnanti.

Risponde così Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, nel corso della rubrica settimanale “L’angolo del direttore” del 30 gennaio, alla redazione di Radio Cusano Campus a proposito dei dati statistici pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato sulle presenze sul luogo del lavoro dei dipendenti pubblici nel 2015.

“Le medie lasciano il tempo che trovano, ma rimane il fatto che i dipendenti della Scuola si assentano per malattia ogni mese e mezzo. E nel caso degli uomini, non vanno al lavoro in media solo una volta ogni due mesi scarsi. Considerando che in questo computo sono comprese anche le visite specialistiche, di cosa stiamo ancora parlando? È un dato di fatto, quindi, che se si eccettuano casi particolari, la maggior parte degli insegnanti hanno un attaccamento al lavoro superiore alla media”.

“Se le loro assenze risultano più visibili – ha continuato Giuliani – è anche perché lasciano ‘sola’ una o più classi. Che non sempre possono essere sostituite, ancora di più dopo le manovre di risparmio degli ultimi anni. Ad iniziare dalla mancanza di possibilità di supplire gli insegnanti per il primo giorno di scuola, salvo casi particolari che però i presidi difficilmente applicano per il timore di avere rilievi dai revisori de conti. E il personale Ata non è da meno, visto che non può essere sostituito per i primi sette giorni di assenza”.

Durante la puntata del 30 gennaio si è pure parlato di esami di maturità (“non era il caso di introdurre novità importanti, visto che il prossimo anno dovrebbero prendere corpo le nuove prove previste dalla legge delega della 107/15, e anche perché di polemiche la scuola in questo momento ne ha già troppe da gestire”) e di contratto sulla mobilità.

“L’impressione è che siamo entrati di nuovo in una fase do stallo e visto quello che è accaduto lo scorso anno è meglio non avventurarsi in previsioni: stiamo alla finestra e vediamo se alla fine si supereranno gli scogli per la collocazione dei docenti su plessi diversi dello stesso istituto collocati in ambiti diversi e anche quello dell’impossibilità di scegliere la scuola dove si è in servizio, sempre per chi è collocato negli ambiti. Ma soprattutto quello sulla chiamata diretta da parte dei dirigenti, con l’amministrazione che vuole al massimo concedere l’orientamento del Collegio dei Docenti, ma mantenere ai ds i 40 e oltre criteri di scelta. Un punto non marginale – ha concluso Giuliani – perché è su questo che sono rotte le trattative con i sindacati lo scorso luglio”.

Scuola: presentate le 10 azioni per renderla più aperta, inclusiva e innovativa

da Tuttoscuola

Scuola: presentate le 10 azioni per renderla più aperta, inclusiva e innovativa

Una scuola più inclusiva, aperta e innovativa. Al raggiungimento di questi tre obiettivi è orientato il piano per la scuola presentato oggi, 31 gennaio, dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Dieci azioni che hanno lo scopo di migliorare la scuola italiana attraverso un piano finanziato da 830 milioni di euro del Pon per la Scuola: “Oggi lanciamo un grande investimento sulle competenze delle studentesse e degli studenti – ha detto la ministra – pensato nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Vogliamo rendere la scuola agente del cambiamento: affinché sia strumento di pari opportunità e mobilità sociale, formi cittadine e cittadini capaci di affrontare l’innovazione e trasformarla in opportunità, cresca nuove generazioni consapevoli, attive, responsabili in un’ottica di cittadinanza globale”.

Da cosa partire? Lo spiega ancora Fedeli: “Il metodo sarà fondamentale, questo è un investimento di tutto il Paese per tutto il Paese. Per questo promuoveremo il coinvolgimento di tutte le componenti della scuola e della società. Anche grazie ad un meccanismo di consultazione online e offline  per raccogliere buone pratiche, modelli e  contributi utili per gli Avvisi specifici”. Dieci temi che saranno al centro di altrettanti bandi:

Dieci azioni, dieci temi, dieci bandi. Gli Avvisi saranno pubblicati nei prossimi due mesi e saranno incentrati su: Competenze di base, Competenze di cittadinanza globale, Cittadinanza europea, Patrimonio culturale artistico e paesaggistico, Cittadinanza e creatività digitali, Integrazione e accoglienza, Educazione all’imprenditorialità, Orientamento, Alternanza scuola-lavoro, Formazione degli adulti.

La nostra strategia è coerente con la Costituzione: si rifà all’articolo 3 che afferma che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale ” – ha detto ancora Fedeli –. È  in linea con le indicazioni europee sulla promozione della parità tra donne e uomini e sul contrasto alle discriminazioni; riprende i principi della legge 107 sull’estensione dell’orario di apertura delle scuole, il potenziamento dell’alternanza, gli investimenti in competenze, la scuola digitale e la formazione dei docenti. Si ispira all’Agenda 2030. Abbiamo due finalità: da un lato favorire inclusività e riequilibrio territoriale, dall’altro promuovere e costruire opportunità attraverso nuove competenze”. Veniamo alle dieci azioni.

1. Competenze di base (180 mln – Avviso il 20 febbraio 2017)
Grazie a modalità didattiche innovative, verranno potenziate le competenze in matematica, scienze, lingua madre e lingue straniere. L’obiettivo è quello di compensare gli svantaggi culturali, economici e sociali e ridurre il fenomeno della dispersione scolastica.

2. Competenze di cittadinanza globale (120 mln – Avviso il 17 marzo 2017)
Educazione all’alimentazione e al cibo; benessere, corretti stili di vita, educazione motoria e sport; educazione ambientale; cittadinanza economica; rispetto delle diversità e cittadinanza attiva. Attraverso questi temi il bando vuole arrivare a formare cittadini consapevoli e responsabili in una città moderna, connessa e interdipendente.

3. Cittadinanza europea (80 mln – Avviso il 24 marzo 2017)
Approfondimento della cultura, dei valori e dei percorsi europei, anche attraverso esperienze all’estero saranno al centro di questo Avviso.

4. Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico (80 mln – Avviso il 6 aprile 2017)
Scopo: sensibilizzare gli studenti alla tutela del patrimonio e trasmettere loro il valore che ha per la comunità, a valorizzarne al meglio la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo sostenibile del Paese.

5. Cittadinanza e creatività digitale (80 mln – Avviso il 3 marzo 2017)
Formare  gli studenti a un uso consapevole della Rete anche attivando percorsi per valorizzare la creatività digitale.

6. Integrazione e accoglienza (50 mln – Avviso il 31 marzo 2017)
Conoscenza del fenomeno migratorio, sviluppo di approcci relazionali e interculturali, offerta di spazi e momenti di socializzazione e scambio saranno il focus di questo bando.

7. Educazione all’imprenditorialità (50 mln – Avviso il 8 marzo 2017)
L’obiettivo? Fornire ai ragazzi percorsi di educazione all’imprenditorialità e all’autoimpiego, con attenzione a tutte le dimensioni dell’imprenditorialità: quella classica, quella a finalità sociale, quella cooperativa e di comunità. Le azioni saranno orientate a sviluppare l’autonomia e l’intraprendenza degli studenti, la capacità di risolvere problemi, di lavorare in squadra e di sviluppare il pensiero critico, l’adattabilità, la perseveranza e la resilienza.

8. Orientamento (40 mln – Avviso il 13 marzo 2017)
Interventi rivolti agli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie e del triennio delle scuole superiori. L’obiettivo è quello di rafforzare le competenze a sostegno della capacità di scelta e gestione dei propri percorsi formativi e di vita, sin dalla prima adolescenza, soprattutto nelle fasi di transizione tra i diversi gradi di istruzione.

9. Alternanza Scuola-Lavoro (140 mln – Avviso 28 marzo 2017)
Costruzione di reti locali per un’alternanza di qualità, ma non solo. Previsti anche incentivi alla mobilità degli studenti.

10. Formazione per adulti (10 mln – Avviso il 24 febbraio 2017)
Promuovere progetti in rete per innalzare il livello di formazione degli adulti in un’ottica di apprendimento permanente.

Deleghe Buona Scuola, decreto inclusione: ieri in audizione tra le polemiche

da Tuttoscuola

Deleghe Buona Scuola, decreto inclusione: ieri in audizione tra le polemiche

Apprezziamo la volontà di intervenire su un argomento così complesso, ma esprimiamo forti perplessità sulla mancanza di partecipazione della famiglia, delle organizzazioni che si occupano di disabilità e degli stessi professionisti. La mancanza di partecipazione è molto grave“. Con queste parole Maria Teresa Bressi, di Cittadinanza Attiva, si è espressa durante l’audizione di ieri in Commissione Cultura alla Camera sull’attuazione della legge 107. All’ordine del giorno il decreto delegato relativo alle norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, quello che fino a questo momento ha sollevato più polemiche. Perplessità sul decreto anche da parte di Fand (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) e Misos (Movimento insegnanti di sostegno specializzati ). Movimento 5 Stelle: “Si ignorano famiglie e associazioni dei disabili e si fa compiere alla scuola un pericoloso passo indietro“.

Non affronta le problematiche delle famiglie con figli con patologie croniche e gravi e non interviene sui tempi di risposta alle famiglie stesse” ha quindi continuato Bressi entrando nel merito del decreto. A sostenere la stessa tesi è pure Fand: “Siamo rimasti delusi e perplessi“.

Troviamo del tutto incomprensibile” la norma che stabilisce un biennio formativo degli insegnanti specializzati sul sostegno. Stavolta a parlare è Ernesto Ciracì, presidente del Movimento insegnanti di sostegno specializzati (Misos) in audizione in Commissione sull’attuazione delle riforma della scuola. Ciracì ha evidenziato criticità anche sulla norma che prevede che la possibilità di proporre, non prima dell’avvio delle lezioni, ai docenti con contratto a tempo determinato per i posti di sostegno didattico, un ulteriore contratto a tempo determinato per l’anno scolastico successivo.

Cosa fare quindi con il decreto delegato sull’inclusione? “L’unica soluzione sarebbe ritirarlo” affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Cultura e Affari sociali: “Il decreto – spiegano – non affronta i veri problemi della disabilità, ostacola la reale inclusione degli studenti disabili e mina il loro diritto all’istruzione, già oggi svilito dalla cronica mancanza di risorse e di insegnanti di sostegno. Tante le cose che non vanno: le classi con ragazzi portatori di disabilità potranno essere composte da più di 22 studenti, numero che a oggi non può essere superato; la valutazione diagnostico funzionale degli alunni disabili sarà affidata a commissioni composte solo da medici, estromettendo le famiglie e gli educatori, gli psicologi, i pedagogisti e gli assistenti sociali. Così facendo si stravolge in maniera sostanziale il concetto di sistema integrato socio sanitario e si rafforza un approccio alla disabilita’ solo medico, quando ormai da decenni si va nella direzione opposta. La richiesta delle ore di sostegno non sarà più avanzata dalla scuola, ma dal Gruppo di Inclusione Territoriale (GIT), composto per lo più da dirigenti scolastici che non possono conoscere il percorso educativo e il contesto sociale dell’alunno. L’obiettivo del decreto, più che una vera inclusione scolastica, sembra essere quello di risparmiare risorse e di ridurre ulteriormente le ore di sostegno. E’ un testo inaccettabile“.

Nota 1 febbraio 2017, AOODGOSV 1008

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma  della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico  per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

 

Oggetto: I Edizione del Certamen Magna Graecia – 2017.

Il Liceo Classico Statale “Pasquale Galluppi” di Catanzaro indice il Certamen Magna Graecia I edizione 2017, con il patrocinio dell’U.S.R. Calabria, della Regione Calabria, del Comune e dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e della Camera di Commercio di Catanzaro. Il concorso è aperto agli studenti delle classi quarte e quinte dei Licei e degli Istituti di Istruzione di II grado. Ogni edizione offre una trama di discussione e confronto su argomenti rintracciabili nell’antichità classica ma che hanno ancora oggi un valore per l’uomo. La gara è articolata in due sezioni: la prima propone la traduzione di un brano dal latino o dal greco, mentre la seconda richiede la produzione, a scelta, di un video, di un cortometraggio o di una presentazione multimediale.

Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione entro e non oltre il 28 febbraio 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


25° Certamen MagnaGraecia

Avviso 1 febbraio 2017, AOOODGOSV 1020

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Avviso 1 febbraio 2017, AOOODGOSV 1020

Assistenti di lingua italiana all’estero – Anno scolastico 2017-2018