David Cronenberg, A Dangerous method

COMMENTO AL FILM: “A Dangerous method” (2011), di David Cronenberg – Nota essenziale di Gianfranco Purpi

NARRATIVA E LETTERATURA DEL FILM:

…”””A Dangerous method”””, …è l’ultimo capolavoro cinematografico di David Cronenberg.
Forse, però, pochi hanno letto il libro di John Kerr, Un metodo molto pericoloso, cui il regista canadese s’è ispirato per la sua sceneggiatura dello stesso film.
La storia narra interpretativamente anche se,allo stesso tempo, con rigore storiografico/teoretico e paidetico/scientifico,…fatti realmente accaduti agli inizi del secolo scorso,… e ruota attorno a tre personaggi coinvolti in un denso intreccio intellettuale e umano: Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, Carl Gustav Jung, suo intimo collaboratore, e Sabina Spielrein, giovane ebrea russa, paziente di Jung e poi allieva di Freud.
…Fu lo psicanalista Aldo Carotenuto a rendere pubblico , per la prima volta …, il carteggio privato tra i tre, rinvenuto in uno scantinato ginevrino negli anni Settanta.
…Il manoscritto fu pubblicato nel 1980 come “””Diario di una segreta simmetria”””, … e, forse, allora nessuno immaginava che quel prezioso documento sarebbe un giorno diventato un film di successo. Anzi, due, perché una prima sceneggiatura fu proposta in opera cinematografica nel 2002, da Roberto Faenza, con il film dal titolo :”””Prendimi l’anima””””, destinato tuttavia a non destare lo stesso clamore del film ultimo di Cronenberg : ”””A Dangerous method””” .
…La storia in questione, dunque, è nota.
…Tuttavia, là dove il film del 2011 …spegne i riflettori accendendo il piacere delle emozioni, il libro prosegue alimentando la voglia di sapere di più.

Caratterizzazioni cinematografiche del Film in questione: ”””A Dangerous method”””

…Quei due intensi mesi d’analisi avviano da un lato la suddetta donna/paziente originaria: Sabina Spielrein ,verso una lunga e sofferta reazione surrealista e paranoica che, nonostante tutto, la condurrà catarticamente …alla temporanea guarigione e al riscatto di sé; …dall’altro faranno progressivamente precipitare Jung in una tormentata malattia interiore, agitata dal crescente coinvolgimento analitico-amoroso sempre più transferiale e sublimante …con questa paziente dall’irresistibile carica psichica emozionale/affettiva trasfigurante …e dalla pervasiva veicolazione irrefrenabile a carattere libidinoso/pulsionale e identificativo/relazionale fortemente immedesimante/proiettivo!.
… Jung così si sentirà talmente disarmato da chiedere aiuto a Freud (Viaggo Mortensen), più anziano ed esperto ,…e per molti versi pluridimensionalmente più divergente dalle prospettive junghiane monocordi:..è l’inizio del delirio e della psicosi più schizofrenica di Gustav Carl.
… E’ questo il primo caso noto di supervisione in analisi.
…Acuto e impeccabile, Freud contribuirà a districare la matassa relazionale non senza traumi, avviando la storia di tutti e tre i protagonisti verso un epilogo conflittuale ma inevitabile e, al contempo, indirizzando la storia della Psicoanalisi verso l’evoluzione storicamente nota e dentro i recinti epistemologici del più recente eterogeneo dibattito.
…A spingere verso il baratro ,il giovane Jung ,…contribuisce Otto Gross (interpretato da un intrigante Vincent Cassel), eccentrico medico e figlio di un noto criminologo.
…In quei mesi Otto viene affidato a Jung perché argini i suoi comportamenti trasgressivi e nichilistico/sadomasochistici ,in un’epoca impregnata di perbenismo e moralismo neopositivista: è un altro caso di lotta contro il padre, come era stuccesso a Sabina Spielrein; …in più è un erotomane, cocainomane, assertore del diritto alla poligamia e del suicidio.
…Quanto basta perché Otto e Jung vadano subito d’accordo.
…”Sono due gemelli psichici” avvolti solo da una patina solo formale e analogica di diversità temperamentale,antropologica e fisio/psichica;… risucchiati nel vortice di una reciproca analisi, da cui Otto uscirà sconfitto, bruciando precocemente la sua romanzesca vita al fuoco dei suoi stessi archètipi, …mentre Jung, corrotto dai suoi mefistofelici consigli, si fermerà a quell’oasi sospirata di contemplazione disnomica e di trasgressività dignitosamente pseudospeculativa.
…Busserà, cioè, all’ipnotica porta di Sabina, cedendo definitivamente al suo abbraccio, tanto casto quanto nichilistico e azzerante il vivere olistico.
…A volte si deve fare “qualcosa” d’imperdonabile per continuare a vivere …ed è ciò che sta per fare Jung.
…Il film non è, dunque, solo la storia di tre personaggi.
…E non è nemmeno la storia d’amore tra Jung e Sabina, perché un’altra relazione profonda si pone in primo piano: quella tra Jung e Freud.
…L’anima di tutta la vicenda trascende i singoli attori e protagonisti dei rispettivi vissuti esistenziali storicistici sia in prospettiva diacronica che sincronica (…in antesignana clinica “epistemologia genetica” Piagettiana), …perché, la vera protagonista è “la Psicoanalisi…delle diverse sottodiscipline teoretiche e interdisciplinari della Psicologia”!
…E’ la storia del pensiero e delle ricerche epistemologiche di Jung, di Freud …e delle patologie e disnomie con cui essi vengono giornalmente in contatto attraverso i loro pazienti.
…Perché è indubbio che il pensiero di ricerca epistemica e il profilo storico/culturale di ognuno, …è sempre debitore di coloro con cui si entra in risonanza cibernetica e interpersonale/sistemica strutturalizzante.
…Il film questo lo racconta e didascalizza davvero bene, …in maniera molto suggestiva e coinvolgente, …focalizzando la psicoanalisi non solo attraverso le sue teorie ma soprattutto puntando sul carattere polimorfo e diversificato dei suoi metodi e delle sue criterialità antropologiche …di indagine teoretico/filosofica e di sperimentalità scientificamente analogica,…tutti centrati sulle tanto bramate dialogicità cliniche interpretative e sull’ermeneutica subliminale denotata dalla transferialità linguistico/comunicazionale sollecitante introspezione e circospezione,…sull’ascolto decodificante e induttivamente/deduttivamente cibernetico ,…e sulla umanisticamente problematizzazione fenomenologica dei diversi dati storici di riferimento alle diverse variabili esistenziali di ontologia psico/sociale/storicistica.
…Tutto ruota, dunque, attorno a quell’alchemica coinfettazione e contaminazione simbiotica quasi mistica…tra terapeuta e paziente …e relative variabili sistemiche personalistiche,da cui tutti escono inevitabilmente modificati e per certi versi snaturati per quanto concerne le certezze scientifico/sperimentali da ottimismo scientista e positivista antipopperiano e da filosofia del linguaggio neo kantista!
Il film riesce a dialogare a più livelli, catturando anche lo spettatore  ignaro di psicoanalisi o di quadratura epistemologica interdisciplinare di ricerca euristica/filosofico/ermeneutica e di psicologia generale paideticizzante;…e comunque non a conoscenza della storia dei diversi prospetti di storia contemporanea delle scienze umane sempre configurantisi in quanto scienze pedagogiche!
…Il susseguirsi delle scene è cadenzato con un ritmo scenicamente e rappresentativamente plausibile , …soppesato come il respiro di un atleta, …sincronico come il tempo scandito da un orologio in cui lo spazio ne è sempre funzione di dialettica della gnoseologia ontologica;…ciò, anche grazie alla congruenza e appropriatezza artistica dei dettagli, …alle ambientazioni realistiche/esistenziali della storiografia fondante e di costante riferimento narrativo,… e alla fedeltà dei dialoghi e monologhi dei tripolati soggetti umani …”analisti e analizzati”.
…Si assapora l’aroma narcisitico ,al postutto…,di sigari e pipe simboli di cultura mistica e sacralizzante …e da intellettualismo romantico/illuministico allo stesso tempo,…reificanti e di sola apparente problematicità del vero naufragio teoretico del dubbio esistenziale in quanto tale; …sfoggiati da mani inguantate …e allusivi d’altre viziose dipendenze!
…In fondo,… si respira la brezza marina di un vento di Maestrale da Naufragio fine a se stesso ed alla propria curiosità di superare prima di tutto  – sia Gutav Carl che Sigmund-   il loro Io/penso emozionale e pulsionalmente dalla genetica edipicità di intellettuali monocordi narcisistici e accademicamente presi solo dalla vera solitudine della convivialità non da verace cenacolo “erga omnes”!
…Ciò,in particolare,…durante il viaggio di Freud e Jung verso l’America ,…mentre i due duellano con dialettiche aporetiche e di aforismi antinomici …frutto soprattutto di agilità di fioretti linguistici essenzialmente nominalistici;…da pungenti battute di paradossalità sofistiche e fenomenologicamente denotate da scaltrito eloquio di evanescente retorica  velleitariamente di cartapesta ; …e così…si palpa il misterioso “cigolio” suggestionante e paranoico duale della libreria di Freud, …anticipato da quel significativo calore nel diaframma di Jung durante uno dei loro colloqui.
…Che sia un puro caso o una curiosa risonanza telepatica di sincronicità …non viene nè esplicitato e nemmeno reso empiricamente osservabile;…ma è smaliziatamente lasciato alla sensibilità di ogni spettatore.
…Mai una sbavatura, …dunque, …mai una forzatura di sceneggiatura e di antinomica drammatizzazione teatralizzante espressiva …si rinviene  rispetto alla trama della storicità in questione ed ai diversi dati esistenziali di riferimento …al reale intersoggettivo!
… Nemmeno durante le scene d’intimità tra una Sabina masochisticamente e sadicamente spregiudicata… prostrantesi non senza sotterranea compiacenza nichilistica e da primati dell’istinto alla libidinosità espressiva,…”alle sculacciate herbartiane”…di Jung, …che è amorevole complice ma solo parzialmente partecipe.
…La narrazione è così velata da convincere lo spettatore che i vissuti sottaciuti o mistificatamente occultati scenicamente ,…o anche solo illusionisti sul piano della esplicitante iconica ricostruzione cinematografica ,… sia monumentale rispetto alla evidenziazione fattuale e neorealisticamente palpabile ,…come nell’attimo in cui s’allude alla perduta verginità di lei tra le braccia di lui,Guastav Carl, …dettaglio assolutamente significativo e di fondamentale valorialità organistica/orgasmica,… che è clamorosamente ignorato dall’attenzione coscienziale irreversibilmente e rigidamente percettiva di un fanciullesco sincretico Jung.
…Le allusioni erotiche e i sottintesi concettuali di latente pulsionalità e di sessualità travolgente ,…frammiste a voglia di possedersi simbioticamente fino alla sadica o mistica penetrazione totalizzante e di euristico olismo organistico di analista e paziente, …riempiono lo schermo cinematografico …fino all’ultimo fotogramma,…e la partecipazione catartica e trasfigurante degli spettatori …è tale …che si approda alla fine del film…con rammarico e quasi con convinzione di …inesaustività ontologica della ricerca epistemica e della dualità psicanalitica comunque sperimentale tanto bramata e forse mai raggiungibile una volta per tutte.
… Il Film si conclude insieme a Jung – più malato dell’anziano Freud – …con lo sguardo rovesciato su un lago apparentemente calmo…schermo rifrangente del tempo spazializzato e coscienzialmente consapevole di non poter e non dover imprigionare e costruire nessuna convinzione metodologica e scientifico/teoretica ,…nessuna inconfutabilità di prospettiva di metodo e di antropologia dell’Umano Patologicoa o della Normalità …”di rito”.
… E questo pare davvero un lago che viene rivissuto e si pone quale specchio dell’anima di Gustav Carl, …su cui incombe l’angoscia di un sogno premonitore di tragedie calamitose e di scissioni schizoidi da sciagure annunciate a guisa addirittura da fabulazioni e premonizioni magico/animistiche.
…Il suo delirio è forse il prezzo necessario alla rinascita dell’Umano personale e da Inconscio Collettivo,… perché solo il “medico ferito”…può redimersi e raccogliere i cocci improbabili della sua guarigione!
…Accanto a Jung, …la vita sboccia in grembo a una Sabina forte della sua conquistata e travolgente sublime femminilità dorsale, …a sua volta rinata e sposata con un medico che presto la deluderà e la abbandonerà per sempre al sua destino di vita angosciante solitaria sul viale dei ricordi e delle rievocazioni disperate delle diverse possibilità di vita che le si erano radicate ,quand’era con Jung…e questi era stato 8e forse lo sarà per sempre nella temporalizzazione estatica!)…ineludibile tesoro di speranze toccate e agognate con mano!
…Così….nella visibilità fenomenologica e nei vissuti estemporanei ,la donna sarà quasi sempre pra di ad una immeritata inaffettività di mesta singolarizzazione esistenziale disamorevole,… a conferma che la crescita e il cambiamento esistenziale …sono un susseguirsi di vita e di morte, …di involuzione e di involuzione,…di fusione e di “interrotte” depressive separazioni dei propri “Io/Divisi”.
…L’immagine del figlio della donna,…che questa porterà ineluttabilmente nel naufragio patetico della vita agra,…dona un brivido e un pietismo commoventi e di digitante afflizione costante ,…ma anche d’illusorio sollievo del tutto fugace, perché il destino di Sabina, pur premiato dal successo come psichiatra,… sarà troncato dalla falce nazista a cui la stessa Sabina si consegnerà ingenuamente e quasi senza speranza di reazione…insieme alla sua famiglia ultima.
…All’orizzonte, poco prima che sullo schermo scorrano i titoli di coda, …compare lo spettro della prima guerra mondiale e l’imminente separazione delle strade dei due grandi psicoanalisti : Jung e Freud,… e la…Distruzione Jaspersiana e Luckasciana della Ragione …e della Storia della Civiltà Occidentale laico/cristianizzante costellata nei valori etici ed estetici personalistici  del Bene Comune e della Dignità di Persona diffusi evangelicamente sulla terrestrità da Jesus storicistico.

Il Libro:

…John Kerr, l’autore di questo bel libro edito in Italia dalla Casa Editrice Frassinelli, si è professionalizzato e geneticamente formato …come (per così dire!)… “psicologo clinico” alla New York University.
…Con quest’ultimo saggio, Kerr ha voluto ripercorrere dalla genesi … i sentieri sottodisciplinari e teoretico/filosofici della Psicoanalisi in quanto Scienza Composita …e delle Psicologie umanistiche e psico/neuro/fisiologiche, interpretandole come la profonda interazione tra i principi epistemologici del suo Padre Simbolico Genetico …Sigmond Freud ,…e quelle dell’allievo dissidente Carl Gustav Jung .
… In questa lettura storica e dalla narrativa assolutamente verista, …Sabina Splielrein diventa il ‘giro di vite’ nel percorso evolutivo dello stesso  Jung, …in parte ingenuamente deterministico nel suo distacco da Freud.
…La separazione di percorsi di studi e l’affrancamento culturale/professionale ed epistemologico ,…tra questi due uomini simbolo della nascente Psicanalisi,…rappresenta per entrambi la fine di un’avventura umana e intellettuale che nessuno dei due riuscirà mai a colmare ,  a ricucire ed a univocare in dialettica feconda e in un confronto proficuo filosoficamente criteriato …auspicalmente fondati in determinazione criticistico/sistemica  ed in fondamento dialogico laico/laicistico.
… Insieme, Freud e Jung, hanno aperto un immenso orizzonte su un nuovo modo di affrontare il “paziente/terapeuta” e ,più in generale…,ogni affiorante o presunta suggestionante “Divisione dell’Io”, …o pur anche in  permanente o rapsodico “Bord/Line” psicotico!
…Ciò,…attraverso l’ascolto clinico e la dialogicità , …la linguistica delle semantiche e delle sintassi catartiche e transferiali,…la parola delle empatie confortevoli e amorevoli di comprensione quasi sacralizzante;… dove persino il silenzio diventa una modalità di dialogo stesso …e di reciproca comprensione introspezionante e fonte di introitante autoconsapevolezza autogena e catartica … d’ogni vissuto esistenzial/problemico o comunque naufragante/fenomenologico.
… La vera tragedia è, invece, quella di non essere riusciti a fare del metodo psicoanalitico/libertario e normativamente destrutturante … uno strumento grammaticale scientificizzante e una sintassi criteriale/univocamente euristica in prospettiva pedagogico/formativa.
Questo dramma è ben profilato nel libro di Kerr …che comincia a narrare vissuti e spaccati molto antecedenti a quelli dell’inizio della trama del film in questione del 2011;…dove quest’ultimo finisce quando…apre una seconda sceneggiatura centrata sul delirio e sui sogni di Jung,… ferito ma fermo nella volontà di ritrovare il proprio velleitario equilibrio e la propria sperata disincantata coscienzialità ,…serena e non angosciata,…pur certo che mai riuscirà a demistificare assolutamente e ideologicamente …se stesso e ogni suo stato di alienazione reificante e fuorviante dei vissuti pur sempre alterati/alienati dalle passioni e dalle emozionalità affettive fondate pur sempre sulla Libido e sugli Istinti diffusi trasversali della Vita o della Morte;…di Eros e Thanatos;…di un Olismo risultante…al postutto ,…scaltrito e truffante siero di una Fattura Misteriosamente ontica e Inconoscibile fino in fondo,…per porsi in quanto anestetico “ignorante/ignaro” delle genesi e delle Fenomenologie essenzialistiche del Dolore e dell’Angoscia … sempre sottesi feticisticamente alla sofferenza ed al disagio tribali di chi , con occulta magia di scomparse come i tesori delle Fiabe Artificialistiche…, assaporano l’esplodere delle gioie e delle euforie  umani felicitanti…con incipiente effimero sincronico dramma di ripulsa…per il costante prendere corpo del Grande Terrore che prima o poi si abbiano ad oblunare come in ogni tramonto crepuscolare del Sole e della Luna vitalistiche (…simbolizzanti ,al postutto…, le vie Lattee del Dio premonitore ed autista di sicurezze illuminanti le balorde trappole caduche della terrestrità ineffabile contingentista)!
L’epilogo storico ed esistenziale del rapporto umano e culturale tra i due psicoanalisti ,…è emblematicamente segnato da una data precisa: il 7 settembre 1913, quando si apre il IV Congresso Psicoanalitico Internazionale.
…All’Hotel Beyerischer Hof di Monaco si riuniscono ottantasette illustri medici, tra cui Freud e Jung…Presidente del convegno.
…Lo scisma tra i due “CAPISCUOLA” è aspro e ormai insanabile.
Sabina Spielrein non è presente. La sua gravidanza, del resto, non avrebbe reso fecondo ai due uomini il loro continuo finale scontro e sofistico contrapporsi antidialettico, …poiché avrebbe evocato dolorosamente le origini del loro divorzio intellettuale ed eticamente epistemologico/ANTROPOLOGICO (…PERALTRO FONDAMENTALMENTE PAIDETICO e UMANISTICO!).
… Una notte, per autodifesa psichica, Sabina sogna persino di uccidere Jung, nell’inconscio tentativo di liberarsi dal bambino ancora conflittualmente vivo in lei: Sigfrido, l’eroe martire, il bambino senza padre CHE PARE CHE FOSSE l’amato Jung.
…Poche settimane dopo, Sabina partorirà invece Renate, una femmina, una bambina forte e sana, battezzata simbolicamente con il nome della rinascita, …intenzionalmente così nominalizzata per allontanare definitivamente lo spettro della morte e di ogni angoscia di delirante “perdita della realtà” e di ogni felicitante “amor fati”!
Tutto ciò risultò devastante per Jung: la rottura con Freud, la vendetta di Sabina, l’incerto futuro delle coordinate antropologico/epistemologiche e culturalizzanti/terapeutiche delle ricerche produttive di psicoanalisi dei protagonisti.
…Tuttavia, la cruda realtà sembra nichilizzare le turbe interiori che devastano Jung stesso,…che è alle prese, da tempo ormai, con i suoi crescenti deliri psicotici e addirittura schizoidi dualisticamente dissociati/dissocianti;…e Lui pare non abbia scampo di riscatto e di salvezza d’anima interiore e di cuore sentimentale intenzionato alla vera felicità amorevole e cristianizzante!
…Sente di dover affrontare le sue immaginazioni asettiche e di fantasticherie assolutamente fabulanti ,…e di trasfigurarle in positiva visione umanistica d’esistenza dolce produttivamente positiva ed empatica,…conviviale;… per poter rinascere.
…E’ nell’ottobre dello stesso anno, durante un viaggio in treno, che Carl Gustav ha per la prima volta una terrificante allucinazione,…che lo porta a “stravedere” immaginativamente e in delirio di allucinazione surrealistica … l’intera Europa sommersa dalle acque.
…In questo sogno …che lascia allibiti sul suo “ricavabilissimo” significato di morti e catastrofi da “premonition” incredibilmente suggestionante e verosimilmente storicistica,…Lui si rappresenta oniricamente e forse trascendentalmente …un’alluvione catastrofica che sommerge ogni nazione, ogni città, …e laddove solo la Svizzera resta indenne sul piano geo/storico!
…JUNG STESSO…SCRIVERA’ ,… ALLA FINE DELLA SUA ESISTENZA DA TREGENDA ESTATICA E SCHIZOIDE“, così:
“”” …(…)…Vedo i flutti giallastri, le fluttuanti macerie delle opere della civiltà, gli innumerevoli morti, e infine il mare divenuto sangue …”.
…Qualche settimana dopo, le allucinazioni e le alterazioni rappresentative …e di dissociante frammentazione logico/cognitivizzante …si ripresentano ancor più laceranti e terrificanti.
… E al drammatico scenario di sangue pare che si venga ad aggiungere una voce mortifera che condanna Jung in un più grave deterministico e necessitaristico …tormento maliardo;…E lui,di contro,…assicurerà così ,…scevro da ogni dubbio di ritorno al Principio della Realtà: “”“Guarda bene, è tutto vero, sarà proprio così, non c’è motivo di dubitarne.”!
…Affranto dalla crescente inquietudine, il 27 ottobre del 1913, Jung scriverà  a Freud una lettera di dimissioni, rinunciando categoricamente all’incarico di curatore del Jahrbuch, la rivista psicoanalitica che, da quel giorno in poi, …si sarebbe ribattezzata “Jahrbuch der Psychoanalyse”.
…Jung “si ritira” da ogni impegno e ruolo accademico e culturale/istituzionalmente, … definitivamente, …per dedicarsi solo a se stesso, …alle sue paure …e ai suoi fantasmi sadomasochistici e di ineffabile reificazione totemica e alienante;… confinandosi nella solitudine narcisistica più completa e sadomasochistica.
… Carl Gustav non aveva mai profilato ,…nella sua natura caratteriale , di formazione e di temperamento,…il chiedere aiuto ,…anche se nessuno avrebbe potuto aiutarlo…nella “fattispecie” !
…Per un lungo periodo, così …,Jung s’abbandona inerme e passivizzante …in preda alle allucinazioni e ai deliri più impressionanti,… avvalendosi della sua solitudine certosina e di reificazione narcisistica assoluta …per realizzare esperimenti assurdi ed eticamente discutibilissimi ,…con sogni e fantasie inenarrabili…e con pretese velleitarie ,…per demolire e azzerare con temerario e irresponsabile pseudo/coraggio di irresponsabile temerarietà,…le incalzanti accuse della sua coscienza ;…”oltrechè” le sprezzanti e denigratorie invettive dell’Accademia Culturale e Istituzionale/Scientifica dei Circoli più in vista gli studiosi del tempo.
…Jung sotterra così il suo Io …negli abissi marini di sé medesimo, …a tal punto da ritrovarsi e sentirsi spesso come trasbordato ad Atlantide o ad Aldebaran,… o su una terra di Cimiteri e di Morti, in cui immagini simboliche e feticistiche sembrano riportarlo neotenicamente e totemicamente …a livello di “Gran Ritorno” freudiano nello stato inerme di quiete e di  metaforica simbolizzante “voglia/di/ritorno/all’utero/materno”;…risucchiandolo in una dimensione mistico-religiosa molto più vicina alla morte e al nichilismo di “interramento” …che alla rinascita vitalizzante e convivialmente paidetica.
…Una mattina, si sveglia nel suo letto a Küsnacht in preda al panico.
…Nel cassetto del comodino …prende immediatamente la pistola di servizio, …carica …e pronta per uccidere.
… Jung sente che se non fosse riuscito a decodificare ed a profilare le semantiche oniriche e le relative pseudologiche subliminali semantiche …“da meccenismi di fuga imperforabili” …delle sue rappresentazioni fabulistiche e di pura esaltazione delirante e dissociante/dissociata, …si sarebbe dovuto certamente sparare e suicidarsi.
…Paradossalmente, …abbandonarsi senza difese  e con dei meccanismi di fuga assolutamente ingenui,… pure al suo Io Cosciente,…diventa la sua “arma vincente” …da “uovo di Pasqua” coscienziale e cultural/credenziale!
… Jung conia ,…così,…in questo DRAMMATICO E TRIBOLATO PERIODO FINALE DELLA SUA ESISTENZA ,…l‘espressione,la semantica e ogni possibile sintassi di pragmatica della comunicazione esistenziale,…del concetto di  ‘immaginazione attiva’, riferendosi proprio a quest’arrendevole rimettersi fabulisticamente e indifeso …alle fantasie ed alle immaginazioni creativizzanti/fuorvianti di surreali alienanti stati esistenziali …e di volatili schizoidi “interruzioni totali” dell’organicità unitaria della personalità ,… con le percezioni della vigilanza autentica coscienzialità comunque verosimilmente plausibili in orizzonte di magia e di mitologie deresponsabilizzanti: solo così facendo lo psicoanalista Carl Gustav sembra poter conquistare il pieno controllo su di esse e uscirne vittorioso.
…Azzerandole in questa dinamica di giochi mentali paradossali e trasgressivi/divergenti,…infatti, …riesce ad esorcizzarle inconsciamente  ed a  considerare inesistenti …i suoi fantasmi schizoidi… ridotti a “personaggi”’ ludici e cartografici …confinati …in una dimensione propria di asetticità totalizzante e di fabulazione tanto più regressiva…quanto più audacemente sconvolgenti le logiche del senso comune delle cose e delle persone di questo mondo; …certamente terribili e di disperata vivibilità,ma sempre preferibili rispetto all’immedesimarsi in loro e con loro.
…Il 20 aprile 1914, Jung si dimette anche dalla presidenza dell’Associazione Internazionale Psicoanalitica.
…Invierà una lettera a Freud informandolo della sua determinazione e siglando la fine del foglio con il contrassegno : “+ + +”,… il simbolo esorcizzante con cui per tradizione si allontanava,a quel tempo…, simbolicamente…, il Diavolo e Satana dalle grammatiche maligne e superstiziose di ogni mitomania brada e impazzita.
…Poche settimane dopo, sarebbe scoppiata la prima guerra mondiale ,… e i flutti giallastri, le fluttuanti macerie delle opere della civiltà, gli innumerevoli morti e il mare di sangue ,…sarebbero divenuti realtà storica e storiografica.
…Freud e Jung, i due amici/nemici e “genealoidi”,…studiosi di demoni e sogni,…di parricidi e di stratificazioni funzionalmente romantiche dell’Io,…e di metafore mitomani metastoriche e antropologiche,… si separeranno per sempre, dunque; …dopo il primo incontro avvenuto il 3 marzo 1907 che li tenne assieme d’un sol colpo…in un colloquio durato tredici ore di seguito.
…Si saluteranno con un mefistofelico , surreale e incredibile amaro silenzio, …dopo aver condiviso un intenso itinerario curricolare di studi …e di pseudo/creative metodologie e antropologie della conoscenza psicologica intuizionista,…sempre sul filo della fusione del loro profilo identitario di formazione e di professionalità,…e…sempre intenzionati alla scissione inevitabile flagellante di ogni possibilità di comunione teoretica e produttivo/terapeutica …rigorosamente da psicologia olistico/umanistica scientificamente e sperimentalmente criteriata (…al postutto,filosoficamente/paideticamente fondata e univocamente determinata!)…
…Freud, …con la sua razionalità epistemica/romantica … e con il suo pansessualismo meta/temporale e con il suo antropomorfismo totemico/mitologico;… e Jung, con la sua esigenza mistica/contemplativa e speculativa …di esplorare paranoicamente …l’invisibile noumenico “esserci” fabulante, …resteranno tuttavia i protagonisti di uno dei più affascinanti , suggestivi e fecondi/edonistici  movimenti culturali di tutti i tempi.
…Una delle ultime immagini descrittive ricavabili nel libro …è quella di un dottor Jung sempre più solitario, …ritiratosi nella sua casa di campagna di Bollingen, alla fine della sanguinosa Grande Guerra.
…Nella casa che ha costruito da sé, …Jung passerà il tempo rubato al suo totalizzante lavoro di “quasi” psico/analista …e di quasi “apprendista/stregone” sacralizzante,… dedicandosi all’ “intaglio della pietra”.
…E, paradossalmente, resta proprio “scolpita” nella OPACITA’ E COSALIZZANTE DUREZZA DELLA PIETRA…la testimonianza di una delle ossessioni che lo accompagnerà fino alla vecchiaia e alla morte.
… Tra i suoi ultimi libri ,infatti, …VI SI RINVIENE METAFORICAMENTE …un trittico …in PIETRA INTAGLIATA… il cui soggetto è l’Anima spiritualistica o deterministico/necessitaristica e ineluttabilmente naturalistica entro metafore iconiche e di essenziale primitiva ontologia della regressivizzante linguistica neotenica!.
…La prima tavola del “trittico”, …mostra un orso curvo che spinge con il naso una pallina.
…Sotto, …reca la scritta: “E’ la Russia che manda avanti le cose!” …
…Quest’immagine sembra voler evocare l’amara, eppur preziosa, eredità culturale di Logos e Sentimenti Pulsionale …lasciatagli dalla giovane Sabina, …incarnata monisticamente e immanentisticamente,…per sempre ,…irresistibilmente e in metaculturalità meta temporale,…nella tormentata coscienza schizoide di Jung stesso.
…Qui finisce anche il libro,…ma non LA PASICANALISI  MITOLOGICA ,…e …LE PSICANALISI E LE LORO ANTROPOLOGIE ED EPISTEMOLOGIE SPERIMENTALI/SCIENTIFICHE DI FONDAMENTO E DI PAIDEIA, …che tuttora vivono e che, senza il rigore ROMANTICO E CREATIVIZZANTE HEGELIANO di Sigmund Freud, …senza GLI INTUIZIONISMI  QUASI BERGOSONIANI  E  MASLOWIANE di Carl Gustav Jung ;…e SENZA  LA  SENSIBILITA’  TELEPATICA  E  DI FEMMINILITA’/SIRENA  ALLA  CASSANDRA  … di Sabina Spielrein; … non sarebbero certamente diventate ciò che sono oggi,…peraltro anche per merito di più contemporanei studiosi e ricercatori creativi e innovativi come il cileno Mattèe Blanco E ALTRI A CUI RIMANDIAMO.

CONCLUSIONE:

…Film e Libro …sono alcuni dei più pregevoli tentativi di realizzazione sublimante e da tesoreggiare,…nel raccontare col vero cinema e con la letteratura,…termini e pretesti scientifico/paidetici,…psicologico/sociologici …ed antropologico/epistemologici;…e affatto romantico/idealistici ; …di temi e pretesti di psicanalisi e di psicologia del Profondo,…in prospettiva generativa di simbiosi interdisciplinare/transdisciplinare neurobiologica e di correlata psicofisiologia anatomo/funzionale e psicoterapeutica…
…Ma forse questa fondamentalità sistemica e strutturalistica di epistemologia euristica e di ricerca …rigorosamente scientifico/sperimentale …e peraltro intuizionistico/clinica,…i MERI PSEUDO/PSICOLOGI imperniati in totalizzazione di formazione umana e culturale…solo sulle tecniche meccanicistiche e associazionistiche di una presunta psicoterapia da vulgata “acchiappasoldi” (…CHE PROCEDONO PER TENTATIVI  ED  ERRORI FETICISTICI E COSALIZZANTI!),…nè lo capiscono fino in fondo,…e ovviamente nemmeno lo fanno capire,…restando solo ebbrezza paradisiaca illusoria di “roselline di maggio” …da slogans consumistici e feticistici ;… di vittime cristologiche pervase fino al midollo inconsapevole e ignaro dal Post/Moderno nichilistico e sadomasochistico di rigetto verso i Classici Maestri Totemici e Accademici…della Vera Cultura Umanistica del Logos fertile polisemico e poligonico/polifonico,…da fondazione teoretica e laico/cristianizzante di autentica Paideia ,…e…che dovrebbero invece porsi paideticamente criteriati in ragione di una quantomeno essenziale visione integralizzante da un Umanesimo Olistico Criticistico…rigorosamente oggettivo/intersoggettivo e universalizzantemente etico ed estetico autenticante!!

Abbandonato hanno la scuola gli studenti…

ABBANDONATO HANNO LA SCUOLA GLI STUDENTI ABBANDONATI SONO DALLA SCUOLA

di Umberto Tenuta

  da La Stampa

Il ministro Giannini: di ruolo nel 2016 »Negli ultimi 15 anni 3 milioni di studenti hanno “abbandonato”

  Negli ultimi 15 anni quasi 3 milioni di giovani italiani, il 31,9% di coloro che dopo la terza media si sono iscritti a una scuola secondaria superiore statale, non hanno terminato gli studi con il conseguimento del relativo diploma. E più di un quarto (esattamente il 27,9%) di quelli che hanno iniziato un percorso di studi secondari nella scuola statale cinque anni fa (anno scolastico 2009-10) non lo ha completato−Sono tra i dati più eclatanti presentati dal direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra.

 

Dopo la scuola dell’obbligo dell’ITALIA UNITA e della Scuola di èlites di Giovanni Gentile, nella seconda metà del XX secolo si è invano tentato di realizzare la Scuola del diritto all’educazione prevista dalla Costituzione repubblicana del 1948.

La Scuola non è riuscita a scrollarsi di dosso, se non l’eredità della casta, l’eredità della classe, che sempre ha mantenuto la sua forma piramidale.

Se proprio il triangolo isoscele no, senz’altro il trapezio isoscele!

Vive e sopravvive il pregiudizio che eguali non si nasce né si muore.

Insomma, direbbe Don Milani, se tu nella casa del dottore non sei nato chi ti dà il diritto di farti uomo come gli altri uomini?

Ed allora, la scuola non promuove, ma impegna il suo tempo a selezionare.

E se non bastassero registri, pagelle e cartelle, ecco l’INVALSI qualcosa pure ha da fa’ e ti inventa le Prove INVALSI, non certo gioia ma dolori per gli studenti che il loro tempo perdono a prepararsi anziché a formarsi, non certo gioia ma dolori per i docenti che il loro poco tempo spendono per aiutare gli studenti.

La legge della giungla domina ancora.

Homo homini lupus!

Fatti di là che questo spetta a me.

Logica bestiale, logica perversa, assurdità di una società che democratica ama definirsi, e non è.

Perchè non è?

Semplicissimo!

La massima della democrazia non è l’uguaglianza delle opportunità, ma unicuique suum.

A ciascuno secondo i suoi bisogni, le sue eigenze, le sue caratteristiche personali di

individua substantia rationalis naturae

Ovvero, come nel gergo pedagogico si dice: PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA!

Personalizzazione educativa, non solo per alcuni studenti, non certamente fortunati, ma per tutti gli studenti che questa fortuna meritano.

Ma, allora, tutti promossi?

Diciamo col medico: ma allora tutti guariti?

Oh, bravissimo medico, da pagare col profumo PACO RABANNE.

Oddio, ma non dovrebbe apparire logico che tutti i figli di donna debbono guarire, debbono fiorire alla vita, nel loro massimo splendore di forme, di colori e di odori?

Bellissime ed originalissime forme, colori i più stupendi, profumi di primavera, di ogni primavera della vita!

E no!

La scuola boccia, la scuola respinge, la scuola uccide.

Se ci sono morti, se c’è la mortalità scolastica, come il prestigioso Quotidiano LA STAMPA denuncia, allora qualcuno uccide.

Uccide, anche quando si tratta di suicidi, suicidi che comunque dall’insuccesso scolastico nascono, tutti, nessuno escluso!

Sì, fatemelo gridare forte, più forte, fortissimamente: qualcuno uccide.

Attenzione, non uccide forse il dottore della legge, non uccide forse il levita che non soccorre l’uomo moribondo sul ciglio della strada?

Omissione di soccorso, punibile dalla legge penale, oltre che cristiana.

Mortalità scolastica.

Allarme, Ministra Giannini!

È necessario il PRONTO SOCCORSO.

È necessario che la scuola funzioni almeno come gli odierni ospedali, dove la mortalità non mi risulta che sia più consistente di quella scolastica che Ella ha denunciato.

Attenta, Ministra Giannini, Ella è persona informata!

Corra con urgenza ai rimedi.

Gliene sto suggerendo alcuni sulle riviste digitali http://www.edscuola.it/dida.html e www.rivistadidattica.com

Per Sua comodità, ne faccio una brevissima sintesi:

PREMESSA

−<<ogni uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo>> FAURE E, (a cura di), Rapporto sulle strategie dell’educazione, Armando-UNESCO, Roma, 1973, p. 249.

D.P.R. 8.3.1999, n.275−Art.1(Natura e scopi dell’autonomia delle istituzioni scolastiche)

L’autonomia delle istituzioni scolastiche …si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

 

MAPPA CONCETTUALE

  • VALUTAZIONE FORMATIVA

o   Si valuta per promuovere, non per respingere

  • La valutazione serve a individuare attraverso quali vie gli studenti possono raggiungere il loro personale successo formativo
  • Problem solving

o   Morta e seppellita la LEZIONE

o   Gli studenti sono impegnati in attività di PROBLEM SOLVING

o   Operando nella forma del COOPERATIVE LEARNING

  • TECNOLOGIE EDUCATIVE

o   Materiali concreti, virtuali, iconici, prima che simbolici

o   Tablet prima che LIM

 

N.B.

Per il resto?

Sono a disposizione!

Soprattutto per responsabilità penali.

Virtù prima che nozioni

Virtù prima che nozioni

di Umberto Tenuta

<<Nella visione della vita della filosofia antica greca, la concezione dell’areté (virtù) non era connessa all’azione per il conseguimento del bene, bensì indicava semplicemente una forza d’animo, un vigore morale e anche fisico. Essa coincide con la realizzazione dell’essenza innata della persona, sia sul piano dell’aspetto fisico, il lavoro, il comportamento e gli interessi intellettuali>> (http://it.wikipedia.org/wiki/Virt%C3%B9 ).

La virtù come essenza della persona, come ciò che fa uomo il figlio di donna.

Ma innata, nel senso di costitutiva, non di congenita.

Non si nasce virtuosi, ma lo si diventa.
Diversamente, saremmo tutti virtuosi, al mo’ di CANDIDE o DELL’OTTIMISMO di Voltaire.

La virtù è una conquista faticosa del figlio di donna, ma la condizione inderogabile del suo farsi uomo.

Diversamente, si rimarrebbe allo stato animale, come Victor. IL SELVAGGIO DELL’AVEYRON.

Virtuosi, uomini non si nasce ma si diventa, e si diventa attraverso l’educazione.

L’educazione che la società deve garantire ai suoi componenti, a tutti i suoi componenti, nessuno escluso, tutti al più alto livello.

Nella Scuola o nel Carcere.

Meglio nella Scuola, preventivamente, direbbe Don Bosco.

È più facile, meno costosa, evita danni.

D’accordo?

Dovrebbe sembrare scontato.

Ma non lo è, di fatto.

Non lo è, se ancora oggi non vi provvede la Società educante e molto spesso nemmeno la Famiglia.

Fatto grave, se le conseguenze si pagano così care per i fenomeni del bullismo, della delinquenza minorile, delle devianze e delle morti dei giovani e delle giovani, comprese le vendite dei corpi.

Mortalità anche nelle scuole, con le ripetenze, le bocciature, gli abbandoni.

E perchè?

Perchè, se la scuola c’è?

C’è!

C’è ma non funziona per promuovere l’acquisizione delle virtù.

A scuola ci sono sempre gli Insegnanti.

Mancano spesso i Maestri.

Gli insegnanti tengono lezioni, leggono, espongono, presentano, dicono, parlano, interrogano, assegnano e correggono compiti (Ahi quanti! Per loro e per gli alunni).

Ma le Virtù?

Chi le vuole se li procura a proprie spese e nel poco tempo extrascolastico delle quaranta ore (tempo del Tempo Pieno e del Tempo normale con compiti a casa anche per il sabato e la domenica).

Ma a scuola si accumulano nozioni, si travasano dai libri di testo e dai CDROM nella memoria non sinaptica, perchè quella digitale a scuola è vietata, mancano i tablet ed i minidisk, fatta eccezione per gli smartphone presenti nelle tasche di tutti gli studenti, ricchi e poveri che siano.

Insomma, a scuola piccole enciclopedie crescono e si perdono appena dopo gli esami, come l’abbecedario di Pinocchio.

Insomma, a scuola pochissime figure strane di Maestre e di Maestri si preoccupano delle virtù che fanno uomo il figlio di donna.

Le conseguenze le paga la società che paga la scuola e non ottiene i risultati sperati, l’educazione dei giovani, l’acquisizione delle virtù sociali, civiche, democratiche, umane.

Debbo elencare?

Ancora una volta?

A scuola si fa ginnastica ma non si diventa ginnasti.

A scuola c’è un docente di disegno ma non si formano pittori.

A scuola c’è un docente di Musica ma non si formano musicisti.

A scuola si imparano a memoria, si traducono in prosa e si riassumono le poesie, ma non si diventa poeti.

A scuola si impara a leggere ma non si leggono le opere letterarie, nemmeno i Ragazzi della Via Pal.

A scuola si impara a scrivere, ma non si scrivono novelle.

A scuola si imparano gli algoritmi aritmetici ed algebrici ma non si impara la logica e la poesia della Matematica.

A scuola si imparano le definizioni delle colline, dei monti, dei laghi, dei torrenti, dei fiumi, dei mari, ma non si impara ad ammirare la bellezza dei meravigliosi paesaggi che il Pianeta Terra ci offre.

A scuola si imparano i nomi dei Sette Re di Roma ma non si acquisisce la gioia di ripercorrere il lungo cammino degli uomini che hanno costruito l’uomo dei nostri giorni.

Che altro ancora?

Riassumiamo anche noi.

Piccole, ridicole, insignificanti enciclopedie craniche.
Ma non uomini capaci di seguir virtute e canoscenza!

Tutto sommato, poco male!

In fondo, basterebbe che i giovani avessero almeno conservato l’innata virtù umana della curiosità.

Basterebbe che i giovani fossero rimasti fedeli al loro status di studenti, di filosofi, di innamorati del sapere.

La virtù è il destino dell’uomo!

Basta che la Scuola non distrugga questo destino con le sue meschine enciclopedie, lasciando almeno ai giovani la volontà, il desiderio ardente, l’impegno lungo quanto la vita, di coltivare ogni umana virtù!

Nutraceutica in Toscana

NUTRACEUTICA IN TOSCANA

Paolo Manzelli Presidente EGOCREANET <egocreanet2012@gmail.com>

 

Il Progetto NUTRACEUTICA IN TOSCANA promosso dalla Onlus di R&S Egocreanet , ha lo scopo di favorire lo sviluppo della produzione di alghe microscopiche quali la “Spirulina” per ricercare nuove fonti alternative di alimenti ed innovare i modelli di prevenzione della salute dei cittadini mediante la fortificazione nutraceutica della qualita del cibo e della vita. (1)

La fortificazione degli alimenti è un processo di addizione di nutrienti agli alimenti tradizionali per migliorare le qualita nutraceutiche del cibo in funzione di accrescerne le potenzialita salutistiche .

Alimenti Nutraceutici fortificati sono alimenti funzionali la cui realizzazione e’ orientata a mitigare la malnutrizione per gruppi di popolazione ( bambini, anziani sportivi, donne incinte ecc.. ) che sono a rischio di carenze nutrizionali e quindi alla prevenzione di malattie di origine alimentare.

La fortificazione nutraceutica degli alimenti con “Spirulina” aumenta considerevolmente le proprieta nutrizionali dei cibi addizionati e permette di realizzare diete puntualmente equilibrate e personalizzate per particolari esigenze nutritive. In generale una dieta fortificata con “Spirulina” fornisce certamente dei livelli ottimali di equilibrio dei nutrienti, ma e’ anche necessario curarne l’ aspetto del gusto, poiche la spirulina attualmente in commercio , possiede un gusto non sempre piacevole per tutti .Questa problematica della ottimizazione del gusto verra trattate nel progetto NUTRA-TOSCANA ( a cui hanno Adeito il DISBA -UNIFI, il CNR-ISE la ASL-FI FIORGEN-NMR, Le Terme di Casciana e varie Imprese Agro alimentari e di Agriturismo in Toscana (X) , verra ottimizzata per permettere lo sviluppo di un approccio altamente personalizzato delle diete capace di migliorare l’apporto dei nutrienti con particolare riguardo a target specifici di anziani e sportivi .La “Spirulina” e’ stata considerata dall’Unesco e dalla FAO il “Super Alimento del Futuro” in quanto possiede un alto contenuto proteico e di lipidi ed una una preziosa fonte di acidi grassi (Omega 3) per gli esseri viventi. Vedi in Biblio on line : (2),(3),(4),(5),(6),(7).

Il programma innovativo NUTRA-TOSCANA si propone di attuare una certificazione della spirulina alimentare per la alimentazione umana , perseguendo criteri internazionalmente richiesti per la Food Nutrition Security , associati alla capacita di ridurre la CO2 nell’ ambiente e di favorire la biodiversita, proprio in quanto le alghe che hanno ottime qualita nutraceutiche, sono anche una parte essenziale del sistema di supporto vitale di autoregolazione della Terra.

Il Progetto NUTRA-TOSCANA assume pertanto lo spessore di un programma di alto profilo nel settore della ricerca per la produzione nutraceutica di cibi funzionali al miglioramento e la prevenzione della salute, ripensando e ridisegnano al contempo i metodi di coltivazione, raccolta, lavorazione ed essiccazione della “Spirulina” per ridurre i costi di investimento per le attrezzature, i costi operativi e il consumo di energia, allo scopo di rendere altamente utili e competitivi i costi di produzione della spirulina con caratteristiche alimentari caratterizzate e certificate.

Il Progetto Nutra Toscana pertanto introduce con la fortificazione del cibo mediante “Spirulina Alimentare” una opportunita di innovazione sugli sviluppi della Nutraceutica in Toscana dal punto di vista precompetitivo e non commerciale, comunque potenzialemte importante per le imprese Agro alimentari e l’ Agriturismo della Toscana, in quanto la produzione di “Spirilina” ad elevato valore nutraceutico non richiede grandi investimenti e quindi puo dare sviluppo ad una completa riorganizzazione della acqua-cultura in Toscana non solo limitata alla produzione di pesce.

La Commissione scientifica di EXPO 2015 sul tema “Nutrire il Pianeta” ha considerato positivamente il Programma NUTRA -TOSCANA encomiandone la iniziativa come una “Miglior Pratica” per la cooperazione nella ricerca e l’innovazione sulla “Food Quality and Security” nel contesto di consimili iniziative a livello mondiale. Inoltre anche il Polo di Innovazione (POLIS) ha sottolineato imporanza del progetto, ed spresioni di interesse e collaborazione le ebbiamo ricevute anche da alcuni collaboratori di Egocreanet in Africa.

Biblio on line   .(1) – http://dabpensiero.wordpress.com/;

(2) -http://ag.arizona.edu/azaqua/algaeclass/spiro2.htm;

(3) -ftp://ftp.fao.org/docrep/fao/011/i0424e/i0424e00.pdf; (

4)- http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2011/07/01/spirulina-the-amazing-super-food-youve-never-heard-of.aspx;

(5)-http://www.spirulinasource.com/library/spirulina-production/;(

6)- http://my.unito.it/unitoWAR/page/dipartimenti3/D025/D025_il_dipartimento2?path=/BEA%20Repository/4898083;

(7)-http://www.commissionoceanindien.org/fileadmin/projets/smartfish/Rapport/SF16.pdf;

(X1) – Agriturismo – Sant’Egle : http://www.agriturismobiologicotoscana.it/index.php/it/

(X2) – Azienda Agricola – Ramerino : http://ramerino.net/

(X3) – Agriturismo- Le Piane del Milia: http://www.lepianedelmilia.it/

(X4)- BioAlga Toscana SS.Agricola Suvereto (Li)

Giovani suicidi bullismo quali valori

Giovani suicidi bullismo quali valori

di Umberto Tenuta

 

La cronaca quotidiana è un refrain: suicidi, bullismi ed altro ancora!

È facile scrivere una cronaca, anzi fruttuoso.

Difficile è capire e prevenire.

Capire per prevenire, per intervenire prima, per evitare!

È, questo, un impegno che deve coinvolgere tutti, genitori, uomini di scuola, studiosi, politici, società.

I due estremi di questi fenomeni sono: il non senso della vita, il voler dare senso alla propria vita.

Il voler dare senso alla propria vita è il primo impegno di ogni nuovo nato di donna.

È stato detto e ridetto, anche da me.

Sin dal grembo il bimbo si impegna a dare un senso alla propria vita attraverso la conoscenza che egli comincia a fare del piccolo mondo che lo circonda.

Poi, appena nato, apre gli occhi al nuovo mondo e agita le manine per prenderselo tutto.

Le sue aspettative sono grandi quanto il meraviglioso universo che intorno gli si squaderna.

Ma né madri e padri, né scuola, né altre istituzioni educative riescono a soddisfare appieno il suo innato bisogno di alimentarsi, di crescere, di divenire grande, adulto.

Nessuno riesce a soddisfare pienamente la sua sete di saperi umani.

Egli ha ben ascoltato l’avvertimento di Ulisse:

Nati non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza!

Il bimbo vuole, desidera, brama seguir virtute e canoscenza.

Ma quante delusioni, quante domande senza risposte, quanti silenzi imposti, anche nella scuola ove la parola SILENTIUM regna sovrana ed i docenti vengono valutati innanzitutto dalla loro capacità di mantenere il silenzio in classe!

Un silenzio che uccide anziché alimentare l’innata curiosità umana presente in ogni nato di donna, che non si spegne, anzi si accresce quanto più la soddisfi.

Ogni domanda senza risposta è un colpo mortale, un colpo di morte al desiderio di alimentarsi, di crescere, di divenire un grande uomo!

Quante delusioni, quante sconfitte, quante mortalità educative si consumano nei primi anni di vita dei bambini!

E quante ancora, ancora più gravi, si consumano all’ingresso nella scuola del silenzio ove diritto di parola e di domanda ha solo il docente!

Il candidato alla condizione umana nella scuola sperimenta le sue più grandi delusioni.

Sul piano della conoscenza, che viene limitata ai libri di testo, mentre l’universo mondo a poco a poco scompare dagli orizzonti dei giovani, rinchiusi nelle grigie aule scolastiche per più di metà delle ore non occupate dal sonno e dai pasti.

Sul piano delle virtù è meglio tacere!

Quali virtù si apprendono a scuola?

Se atleta vuol diventare, il giovane alle palestre private deve andare.

Per le virtù umane del canto, della musica, delle arti pittoriche ecc. ecc. la scuola di tutti offre solo pentagrammi, storia dell’arte… ed altro taccio!

Ma, come se queste deprivazioni, queste delusioni non bastassero, che cosa offre la scuola sul piano delle virtù propriamente umane della socializzazione, della convivenza democratica, della formazione estetica, civile, sociale, democratica, umana in senso lato?

Teste ripiene, e manco!

Teste ben fatte e cuori ben fatti dove, in quali scuole?

Un tempo c’erano le virtù patrie, l’onore, la morale, la solidarietà, la fraternità financo!

La nostra scuola è figlia dell’enciclopedismo, così presente nei libri di testo e negli odierni CDROM, gloria e vanto di una tecnologia utilizzata al peggio.

Si lamenta che c’è una crisi di valori nella nostra società globalizzata, nella quale domina sovrana l’economia.

Papa Francesco ha cominciato a predicare l’Evangelii Gaudium.

Al di là di una civiltà cattolica c’è una civiltà cristiana che si fonda sul precetto:

Amerai il prossimo tuo come te stesso!

Questo è il primo, fondamentale e forse unico precetto di Cristo che tutti gli uomini della Terra, anche quelli che non si professano cristiani, anche quelli che, come me, credenti non sono, non possono non condividere, non possono non seguire.

Ed allora, nella scuola coltiviamo soprattutto questi valori.

Amore di se stessi, Amore del prossimo!

Una scuola che non insegna il Catechismo.

Ma una scuola che ogni giorno nelle sue pareti fa apprendere ad amare se stessi ed il prossimo.

Non credo che dinanzi a questa prospettiva ci siano opposizioni religiose, politiche, sociali.

In questa NUOVA SCUOLA i giovani impareranno a farsi uomini, ad amarsi e ad amare i propri fratelli sparsi sul pianeta Terra, nessuno escluso!

In merito, mi azzardo a fare una proposta.

Reintroduciamo la Croce in tutte le nostre scuole, cambiandone la scritta: al posto di JNRJ mettiamo il Primo e più Grarnde Comandamento di Cristo che trova conforto nel Comandamento laico di KANT: <<Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere come principio di una legislazione universale>>!

Se un solo genitore vuole che il proprio figlio non ami se stesso e non ami il prossimo suo come se stesso, si faccia avanti!

Ma io credo che nessun genitore avrà a ridire se la scuola coltiva nei giovani la virtù della conoscenza che rende liberi gli uomini e le virtù, tutte le virtù umane.

Le virtù che danno un senso alla vita, che fanno sentire grande ogni giovane nato alla vita, alla vita che gli regala ogni giorno, non la sconfitta, non la mortificazione, non la nullità del proprio essere al mondo, ma la grandezza di essere un valore infinito di virtù umane, quali che esse siano.

Nel cielo infinito c’è spazio per tutte le stelle che brillano di luce propria.

Nella società umana c’è spazio per tutti i giovani che offrono a se stessi ed ai fratelli tutti lo splendore unico, irripetibile, infinito delle proprie virtù umane.

Questa nostra società ha bisogno di riappropriarsi di qualcosa che ha smarrito.

Un Qualcosa che faccia sentire a tutti, nessuno escluso, la Gioia di crescere, di vivere, di amare se stessi e gli altri.

Ritorniamo ai valori, alla filosofia dei valori, alla fede nei valori smarriti in questa nostra società di piccoli uomini avidi, insaziabili di beni materiali, privi di ogni virtù umana!

Facciamo sentire ai giovani la gioia di vivere come esseri umani che l’umanità amano in se stessi e negli altri!

La società tutta si faccia carico di questo impegno.

Ma soprattutto se ne faccia carico la Scuola, una Scuola Nuova che garantisca ai giovani la Gioia di vivere, la gioia di amare se stessi e il prossimo vicino e lontano, la gioia di essere uomini, tutti fratelli nel Cristo dell’amore che Papa Francesco va predicando urbi et orbi.

Francois Ozon, Giovane e Bella

“”…Recensione essenziale al film: <Giovane e Bella> , di  Francois Ozon, con una  sublime e inarrivabile Marine Wacth ed una matura e travolgente Gèraldine Pailhais”””… –

NOTA di GIANFRANCO PURPI

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1: TRAMA ESSENZIALE E DESCRITTIVA DELLA NARRATIVA DEL  FILM:

…Isabelle è una giovane e bellissima studentessa di diciassette anni. E’ una bellezza eterea e decadente, una sorta di figura mitologica che si aggira, con una malinconica curiosità, nel caos della complessità naturalistica e metropolitana  …tanto invadente quanto palpitante.
…Incontriamo Isabelle per la prima volta attraverso gli occhi del suo giovanissimo fratello, che la scruta di nascosto, mentre si lascia accarezzare da un sole impietoso su una spiaggia isolata.
…Sempre su quella spiaggia , la ragazza ancora adolescente …ha il suo primo flirt e il suo primo (insoddisfacente) rapporto con un ragazzo “snob” della qualunquista borghesia tedesca ,…rinvenendo da questa esperienza sporadica e decadente …solo delusione e terrificante diffidenza verso i coetanei e la frivolezza dei costumi giovanili (scopre che,contemporaneamente,lo stesso Peter era stato e continuava ad essere sincronicamente …rapsodico amante della madre per soddisfare brame solo pulsionali di quest’ultima!)…
…Una volta tornata a casa in città…Isabelle riprende gli studi e conduce una doppia vita: decide quasi per gioco,inaffettivamente e senza un briciolo di pulsionalità amorosa autentica per alcuno (…forse solo per riscattarsi dalle ipocrisie metabolizzate dal mondo esterno e subite dalle relazioni con gli immaturi suoi coetanei di scuola e di svago!) ,… di abbracciare scelte e linguaggi di vita bugiarda e inautentica …attaverso l’elusione della trasparenza etica sentimentalizzante della sua personalità in continue crisi di certezze …e in preda a dubbi esistenzialistici sul senso del Bene e del Male ,…e peraltro assolutamente compromissorie della gratificazione del suo tacito bisogno di una vera figura paterna o di una figura di compagno di vita felice totalizzante che avesse potuto transferializzare la sua sotterranea prepotente esigenza di amore davvero simbiotico!
… Così,quasi per caso …, decide repentinamente,…con non pochi turbamenti emotivi e con sindromi ansiogene vibranti ma ben dileguate all’osservabilità dei familiari e delle sue amiche (…e ,prima di tutto,…oblunate alla sua coscienziale consapevolezza …affatto eticamente responsabile …e sfuggenti alla sua comprensione del gioco erogeno feticistico di ruoli erotici perversi,…senza scrupoli morali ,…entro cui stava decadendo!)…, di diventare una Escort…
…Almeno fino a un episodio che la tradisce e la smaschera…
…Isabelle (Lea per i clienti) avrebbe potuto continuare in eterno il suo gioco di prostituzione e di doppiezza spietata della sua identità pseudo/personalizzante di dominio, …ma c’è qualcosa che spezza quel circolo vizioso edonistico ….istintualmente brado e cinicamente inaffettivo,… anche se mai reso pubblicamente umiliante e oltraggioso ai personaggi della storia e della famiglia…
… Isabelle, attraverso un dolore, invecchia.
…Smette di essere innocente, e quindi giovane.
…E’ una piccola odissea privata e noi spettatori siamo solo ombre in quel lento dispiegarsi di stagioni e canzoni leggere che seguono i vissuti e i protagonisti.
…François Ozon mostra come il sesso e l’arte siano ostinatamente legati in e da …un linguaggio che scavalca ogni pregiudizio e aiuta a superare l’umiliante, quella sì per davvero, solitudine che alberga in ogni cliente che cerca falso conforte nella prostituzione di una giovane ragazza potenzialmente candida e dolce come la sua bellezza …”rossa come il sangue e bianca come il latte”,…ma anche nella stessa Isabelle

…Come diceva Artur Rimabud, citato dagli insegnanti di Isabelle, nessuno è davvero serio a diciassette anni e questa sembra essere la giustificazione che spinge la madre e il patrigno ad affrontare con superficialità egoistica il problema della figlia.
…Il dolore dei genitori viene prima rispetto alla reale motivazione del desiderio ossessivo di Isabelle …ed egoisticamente è posto in contrasto con i valori perenni e universalizzanti che sentono e comprendono espiativamente …di non aver mai trasmesso e nemmeno indirizzati paideticamente alla ragazza…
… Ciò,… che nessuno sembra cogliere davvero …è quanto Isabelle sia cosciente di sé stessa rispetto a ciò che la circonda e le denota ogni frammento del suo Esserci storico/esistenziale…
…Lei…è sempre dentro una vita distaccata, fredda, calcolatrice, inaffettivamente cinica e forse demotivata ad ogni senso di impegno e di solidarietà caritatevole…da “I Care” etico/politico e sociale alla Don Milani!
…Pare e forse lo è …una sottile dominatrice che si aggira come una silenziosa Giuditta fra la piccola grassa borghesia francese di vulgata …che ostenta una finta cultura e una illusoria disinibizione …al postutto regressiva e nichilistica,…sadomasochistica!
… E’ consapevole di essere bellissima e ama appunto esplicitare quella potenza di carica espressivamente orgasmica e organismica,… che le dona anche è la sua adolescenza fatata di casualismo gioioso e gaio…e irresposabile,…su corpi già maturati e ormai abbandonati alla disillusione di una vita piena e carica di motivazioni…
…Non vi è nessuna aspirazione in Isabelle …(non spende mai il suo denaro per interessi suoi di voglia e di elargizione materiale) , se non quella di sentirsi desiderata …o curata attraverso sedute psichiatriche ordinategli dai medici per le terapie che le possano far recuperare la sua quasi salute psichica e decompressiva…dopo le sue esperienze di prostituzione e di dolore che le hanno lasciato comunque cicatrici esperenziali tanto occulte…quanto depressive e letali!
… Isabelle ha entrambe le figure genitoriali, ha una famiglia allargata, fratelli, amici….
…Ogni ricerca di interpretazione forzatamente psicologica delle sue disnomie e delle sue distonie da”deregulation” moralmente sempre dualistica …e forse bipolarmente “divisa/interrotta”,…non ha esiti di riscatto umano etico e di ritorno alla gioia responsabile di vivere;… esattamente come fallisce ,in questo,…il suo psichiatra…
…Isabelle non è umana in senso stretto; …incarna soltanto,…forse,…quella figura mitologica demoniaca e di brado vigore biologico/pulsionale …che è Eros allo stato selvaggio,…che questa “giovane e bella” sprigiona laddove la sua psichè e la sua sensibilità esclusivamente regolate dal freudiano Principio del Piacere le vengono a richiedere irrefrenabilmente e irresistibilmente!
…Ozon non giudica e  …non può fare altro che assistere impotente al mistero perenne dell’adolescenza che ai nostri giorni è però sottoposta a pressioni che si manifestano nichilisticamente e violentemente ,…autodistruttivamente,…sempre preda di lussurie e di profili soggettivistici a guisa di “macchine desideranti”,…in misura esponenziale rispetto al passato…; da spinta mortale e fatale di un deteriore crepuscolare Post Moderno azzerante il senso della vita e dei suoi valori perenni umanistici…
…Questo ci coglie ancora più in imbarazzo perché persuasi, e ormai illusi, che in realtà il tempo spazializzante e romaniticamento scandito dalle corde di sentimenti sublimi di felicità e di speranze (…nelle prospettive olistiche dell’Umano e del senso dignitante di Persona!), …non esista più o risulti paradossalmente spersonalizzante,reificante,feticistico e mistificante di brutto!)…
…E,al postutto…,lo spettatore finisce per convincersi che al procedere del nostro “consumarci organismicamente”,…si possa sempre porre rimedio contingentista e pragmatista…da arido deserto di sole,mare,cuore e anima,…da tragica terrorizzante assenza dei riflessi di Dio sempre in corpo e nello spirito …entro  una religiosità comunque nostra intersoggettiva,…anche se sempre criticisticamente neo kantiana e da esistenzialismo sublimante di Gabriel Marcel!
…La regia è di questo film è fredda, malinconica, e quindi profondamente artificiosa nella sua tensione spasmodica e persistente …di ritrarre storia e psicologia delle antropologie e delle sociologie descrittivamente disincantanti/disincantate ,…e…senza alcun quadrante teleologico di speranza e di idealizzazione progettualizzante quantomeno autenticamente umanistica “erga omnes”!
… Unica pecca: i protagonisti forzatamente relegati in ruoli temporanei …e incatenati di continuo entro meccanismi di difesa psicanalitici deprivati di ogni fessura di luce o di raggio di sole da introspezione catartica autenticante/autogena,…non hanno modo di emergere entro la ribalta di una soggettività comunque coscienzialmente e significativamente volontaristica ed espressiva;…anche se ,…in realtà ,…hanno su Isabelle una profondissima “forza distruttiva primordiale”…di variabili funzionalistiche,assegnate,sistemiche,deterministiche… e antropologiche, …strutturalisticamente incardinata entro risultanze storicistiche drammatiche e comunque di forte impatto energetico esistenzialmente testimoniale…
…Andavano sicuramente caratterizzati di più, perché corresponsabili di quella giovinezza deterministicamente e fatalisticamente “sfiorita” della …Nostra “Bella e Ipersensibile Isabelle”,…fulcro centrale descrittivo dello stesso film…
…Pregevole davvero,come diremo anche in seguito,l’interpretazione di Marine Vacth.

2:   COMMENTO TEORETICO/CRITICISTICO AL FILM:

…Questo Film…(USCITO NELLE SALE ITALIANE NEL NOVEMBRE DEL 2013)…è certamente da illustrare e didatticizzare paideticamente a tutti i ragazzi adolescenti ,…e poi da pensare e ripensare dialetticamente e criticisticamente (e comunque storicisticamente)…per rinvenire e comprendere … “le colpe” interdisciplinari del sistema educativo policentrico della Società Civile e Politica odierna …veicolanti ,anche mediaticamente e con la cultura della “strada scolastica”,…l’Antropologia e la Paideia socio/interpersonali di giovani e persone …che non si amano e si vorrebbere addirittura inconsciamente autodistruggere,…azzerandosi nel nichilismo più avvilente e nelle vie della perdizione etica ,…della prostituzione feticistica ,…e della perdita eterna del senso e della brama del vero amore …olisticamente personalistico…

…Questo…è decisamente il film più  artistico e significativo di Francois Ozon,con una  sublime e inarrivabile Marine Wacth (pregevole,come detto!) ed una matura e travolgente Gèraldine Pailhais,…trasfigurantisi scenicamente  e straordinariamente destreggiantisi in una prospettiva interpretativa cinematografica …che rende meravigliosamente alla catarsi dello spettatore …l’esistenzialità consapevole ed immediatamente espressiva drammatizzante di una possibile umanità geneticamente gioiosa …e da potenziale letizia francescana,…laddove purtuttavia vengono storicamente vissute ed epocalmente declinate in squallide “vite vendute” a ruoli sociologici/psicologici deterministici ,… in mercificazioni di cuori e anime …pur sempre perennemente alla disperata ricerca della Speranza riscattante e di un Dio “nascosto” …contingentista …relegato dietro le nuvole delle alienazioni inaffettive e delle spersonalizzazioni del denaro vile (…colorato solo dall’assassina civiltà consumistica mercificante!)…
…Dunque,…alla ricerca di un Dio paterno misericordioso e di assiologie etiche universalizzanti …che non rinverranno mai temporalisticamente e in orizzonte di Logoi secolarizzanti, …perchè cercati radicalmente solo nella terrestrità bio/istintuale …e nell’antiumanesimo estetico di un Post/Moderno squallido materializzante,… pateticamente assassino dei valori della Grande Bellezza criticistica e della metafisica occidentale fondata sul Principio cristiano/laico/laicistico di Persona Integrale … “onto/teo/logica”…