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Human Technopole

Ricerca, Giannini: Human Technopole ambizioso progetto italiano,
porterà a Milano i migliori ricercatori

“Lo Human Technopole era una brillante idea alla chiusura di Expo. Oggi è un ambizioso progetto italiano che porterà a Milano i migliori ricercatori per lavorare sui temi fondamentali lanciati con l’Esposizione Universale: invecchiamento, salute e qualità della vita”, così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, a seguito della presentazione, oggi a Milano, del progetto Human Technopole – Italia 2040.

“Questo progetto – prosegue il Ministro – avrà una ricaduta positiva su tutto l’ecosistema della ricerca: più internazionalizzazione, più integrazione fra centri di ricerca e università e più interdisciplinarietá. Con questa visione e con questa ambizione l’Italia torna a fare l’Italia perché l’Europa torni a fare l’Europa”, chiude il Ministro.

CNR, il Professor Massimo Inguscio è il nuovo Presidente

CNR, il Professor Massimo Inguscio è il nuovo Presidente

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha nominato il nuovo Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Si tratta del Professor Massimo Inguscio, attuale presidente dell’Inrim (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica).

Nato a Lecce nel 1950, studente della Scuola Normale Superiore, si laurea in Fisica a Pisa nel 1972. Riceve quindi il Diploma di Perfezionamento in Fisica (PhD) presso la Scuola Normale nel 1976. Assistente di ruolo, professore incaricato e professore associato a Pisa sino al 1986, è professore ordinario di Fisica della Materia dal 1986, prima presso l’Università Federico II di Napoli e dal 1991 presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze.

Inguscio è stato cofondatore dell’‘European Laboratory for Non Linear Spectroscopy (LENS)’ di Firenze, che ha diretto dal 1998 al 2004. Il nuovo Presidente del CNR è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Inguscio è un autorevole esponente della comunità scientifica internazionale.

Il Ministro Giannini si è congratulata personalmente con il neo Presidente augurandogli “buon lavoro”.

Avvisi di chiamata pubblica

On line gli Avvisi di chiamata pubblica per la Presidenza
del Consorzio per l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste e la Presidenza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sono stati pubblicati gli Avvisi di chiamata pubblica per il rinnovo della Presidenza del Consorzio per l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste e della Presidenza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Sono invitate ad avanzare candidatura per le nomine persone di alta qualificazione scientifica nei settori di competenza dei rispettivi Enti, con comprovata esperienza professionale.

Le candidature, corredate del relativo curriculum vitae, dovranno essere inviate attraverso posta certificata all’indirizzo dgric@postacert.istruzione.it  entro le ore 24 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso. Qualora il termine di presentazione utile della domanda cada in un giorno festivo, il termine è prorogato al primo giorno non festivo successivo.

Il Comitato di selezione, coordinato dal Professor Lamberto Maffei e composto da Mauro Ferrari, Fabiola Gianotti, Aldo Sandulli, Lucia Votano, esaminerà le domande e i requisiti di ammissibilità di ciascun candidato. Al termine dell’istruttoria, proporrà al Ministro, per ognuno dei due Enti, una rosa di cinque nominativi per la carica di Presidente tra i quali il Ministro effettuerà la propria scelta.

Bando PRIN 2015


Bando PRIN 2015, oltre 4.000 i progetti presentati

È scaduto il 15 gennaio scorso il termine per l’acquisizione delle proposte relative al bando PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) 2015. I progetti presentati sono 4.431.
Con una dotazione finanziaria di circa 92 milioni di euro, il bando, destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, ha l’obiettivo di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali.
I progetti saranno valutati in un’unica fase, esclusivamente per via telematica, entro l’estate 2016, con erogazione dei contributi entro ottobre 2016. Il Bando PRIN 2015 si caratterizza, rispetto ai tradizionali bandi degli anni passati, per alcuni aspetti peculiari. Tra questi, in particolare, una più stretta collaborazione tra atenei, enti di ricerca ed altri organismi di ricerca (sia pubblici che privati), una più agevole portabilità dei progetti (nel rispetto della Carta Europea dei Ricercatori) ed una maggiore attenzione per le attività di diffusione e disseminazione dei risultati.
Le proposte presentate sono circa il 25% in più rispetto alla media dei bandi degli anni precedenti.
Dei 4.431 progetti presentati, 1.661 riguardano il macrosettore “Scienze della vita”, 1.483 il macrosettore “Fisica, chimica, ingegneria” e 1.287 il macrosettore “Scienze umane”.
Dal punto di vista territoriale, la maggior parte dei progetti proviene dal Nord Italia: 2.101 progetti, pari al 45% circa del totale. Il Centro, con 1.145 progetti, è di poco superato dall’insieme degli Atenei del Sud e delle Isole, da cui provengono 1.185 progetti.

Esperti UNICO, prorogati 35 contratti per attività di controllo

Esperti UNICO, prorogati 35 contratti per attività di controllo

Nell’ambito della selezione di risorse esterne a supporto del MIUR per l’espletamento delle attività di Controllo di I livello attivate con D.D. prot. 822/Ric del 30 novembre 2010 e con D.D. prot. 1790 del 3 ottobre 2013, il MIUR ha proceduto alla proroga fino al 31 dicembre 2016 dei contratti stipulati dall’Amministrazione con i 35 esperti selezionati.
Gli atti aggiuntivi di proroga sono stati sottoscritti dagli esperti in data 28 luglio u.s. e, a seguito del positivo esito dei controlli effettuati dalla Corte dei Conti ai sensi dell’art. 3 lett. g) della Legge 14 gennaio 1994, n. 20, sono stati registrati il 10 dicembre u.s. Dei 35 contratti prorogati, n. 11 sono a valere sulla procedura di selezione attivata con D.D. prot. 822/Ric. del 30 novembre 2010 (scadenza contratto 30 novembre 2015) e n. 24 a valere sulla procedura attivata con D.D. prot. n. 1790 del 3 ottobre 2013 (scadenza contratto 31 dicembre 2015) –  alla nuova data del 31 dicembre 2016.

È contestualmente pubblicato l’elenco dei 35 esperti, i cui contratti sono stati prorogati.

Decreto Ministeriale 28 dicembre 2015, n. 963

Identificazione dei programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR di cui all’art. 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230/2005 e successive modificazioni
(trasmesso alla Corte dei conti per il controllo preventivo di legittimità e al competente Ufficio Centrale di Bilancio per il controllo preventivo di regolarità contabile)”

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e, in particolare, l’articolo 2, comma 1, n. 11), che, a seguito della modifica apportata dal decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, istituisce il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
VISTO inoltre l’articolo 1, comma 5, del predetto decreto-legge n. 85 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, che dispone il trasferimento delle funzioni del Ministero dell’università e della ricerca, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
VISTA la legge 4 novembre 2005, n. 230, e successive modificazioni, recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari” e, in particolare, l’articolo 1, comma 9, che disciplina la chiamata diretta di studiosi da parte delle università per la copertura di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore;
VISTA, in particolare, la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario” e, in particolare, l’articolo 29, comma 7, che, modificando il predetto articolo 1, comma 9, della legge n. 230 del 2005, attribuisce al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca il potere di identificare, sentiti l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca e il Consiglio universitario nazionale, i programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, i cui vincitori possono essere destinatari di chiamata diretta da parte delle università per la copertura di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore;
VISTO l’art. 58, comma 3, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, che ha modificato il medesimo articolo 1, comma 9, della legge n. 230 del 2005, stabilendo che non è richiesto il parere della commissione nel caso di chiamate di studiosi che siano risultati vincitori di uno dei predetti programmi di ricerca di alta qualificazione, effettuate entro tre anni dalla vincita del programma;
VISTO, inoltre, l’articolo 29, comma 1, della citata legge n. 240 del 2010, ai sensi del quale, a decorrere dall’entrata in vigore della stessa, possono essere avviate esclusivamente le procedure, previste dal Titolo III della medesima legge, per la copertura di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore a tempo determinato;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, recante “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica” e successive modificazioni;
VISTA la legge 24 dicembre 1993, n. 537, recante “Interventi correttivi di finanza pubblica” e, in particolare l’articolo 5, comma 9;
VISTO il decreto ministeriale 23 dicembre 2013 (n. 1060), recante il “Programma per il reclutamento di giovani ricercatori “Rita Levi Montalcini”;
VISTO l’articolo 1, commi 870, 871, 872 e 874, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, concernete le “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, istitutivo, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST);
VISTO il decreto direttoriale 23 gennaio 2014 (n. 197), recante il “Bando relativo al programma SIR (Scientific Independence of young Researchers) 2014”;
VISTO il regolamento (UE) n. 1291/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013 che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione (2014-2020) – Orizzonte 2020 e abroga la decisione n. 1982/2006/CE;
ACQUISITO il parere del Consiglio universitario nazionale, espresso nell’adunanza del 1 luglio 2015 ;
ACQUISITO il parere dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca n. 8 dell’8 luglio 2015, approvato nella riunione del Consiglio direttivo del 24 giugno 2015;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 1 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 novembre 2011, n. 256, che identifica i programmi di ricerca di alta qualificazione di cui al predetto articolo 1, comma 9, della legge n. 230 del 2005, e successive modifiche e, in particolare, l’articolo 5, ai sensi del quale ogni due anni il Ministero provvede alla revisione del decreto;
CONSIDERATA l’opportunità di aggiornare il predetto decreto ministeriale 1 luglio 2011, anche al fine di assicurare un’applicazione di tale disposizione coerente con la ratio dell’istituto della chiamata diretta, tenendo conto dei programmi che, avendo una durata almeno triennale, non si siano conclusi, al momento della proposta di chiamata diretta, da più di tre anni;

DECRETA:

Art. 1
(Oggetto e ambito di applicazione)
1. Il presente decreto identifica i programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea (UE) o dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), i cui vincitori possono essere destinatari di chiamata diretta per la copertura di posti di professore di ruolo di I e di II fascia e di ricercatore a tempo determinato da parte delle università ai sensi dell’articolo 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e successive modificazioni.

Art. 2
(Durata dei programmi di ricerca)
1. I programmi di ricerca di alta qualificazione di cui all’articolo 1 devono avere una durata almeno triennale e non devono essersi conclusi, al momento della proposta di chiamata ai sensi dell’articolo 1, da più di tre anni. Il predetto termine è aumentato di un anno in relazione alla nascita di ciascun figlio.

Art. 3
(Programmi di ricerca finanziati dal MIUR)
1. I programmi di ricerca di alta qualificazione finanziati dal MIUR i cui vincitori possono essere destinatari di chiamata diretta ai sensi dell’articolo 1, per la copertura di posti rispettivamente indicati, sono:

a) il programma “Rita Levi Montalcini per Giovani Ricercatori”, i cui vincitori, ai fini dell’espletamento del programma, sono inquadrati per chiamata diretta in qualità di ricercatori a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge n. 240 del 2010;

b) il programma “SIR-Scientific Independence of Young Researchers”, i cui vincitori, ai fini dell’espletamento del programma, sono inquadrati per chiamata diretta in qualità di ricercatori a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera a), della legge n. 240 del 2010. Nel caso in cui i vincitori del programma siano già titolari di contratti di cui all’articolo 24, comma 3, lettera a), della legge n. 240 del 2010 e la durata del programma di ricerca superi la durata residua del contratto, al termine del medesimo e per la parte residua del programma è conferito un assegno di ricerca di importo pari a quello del contratto da ricercatore di cui al medesimo articolo 24, comma 3, lettera a). I vincitori del programma che abbiano superato la valutazione prevista ai fini della proroga del contratto di cui all’articolo 24, comma 3, lettera a) della legge 240 del 2010, possono essere inquadrati da subito per chiamata diretta in qualità di ricercatori a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b), della medesima legge. Il nulla osta del Ministro alla chiamata è richiesto obbligatoriamente in caso di inquadramento come ricercatore a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b) della Legge n. 240 del 2010.

Art. 4
(Programmi di ricerca finanziati dall’UE)
1. I programmi finanziati dallo European Research Council (ERC), i cui vincitori, in qualità di “Principal Investigator” (PI), possono essere destinatari di chiamata diretta, per la copertura di posti rispettivamente indicati, sono:

a) i programmi “ERC Starting Grants”, i cui vincitori possono essere inquadrati in qualità di ricercatore a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge n. 240 del 2010;

b) i programmi “ERC Consolidator Grants”, i cui vincitori possono essere inquadrati in qualità di ricercatore a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge n. 240 del 2010 ovvero di professore di ruolo di II fascia;

c) i programmi “ERC Advanced Grants”, i cui vincitori possono essere inquadrati in qualità di professore di ruolo di I o di II fascia.
2. Nell’ambito dei programmi quadro dell’Unione Europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, i vincitori dei programmi di durata triennale “International Outgoing Fellowships” o “Individual Fellowships” delle Marie Sklodowska Curie Actions, limitatamente al tipo “Global Fellowships”, possono essere destinatari di chiamata diretta nella qualità di ricercatore a tempo determinato di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge n. 240 del 2010.

  1. Nel caso di chiamate dirette nel ruolo dei professori di I o II fascia dei vincitori dei programmi di cui al comma 1, la delibera di richiesta del prescritto nulla osta del Ministro illustra analiticamente la congruenza del profilo scientifico dello studioso con i requisiti per l’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per la fascia e il settore concorsuale ovvero scientifico-disciplinare pertinenti, motivando adeguatamente eventuali discrepanze.

Art. 5
(Abrogazione, integrazione e revisione della disciplina)
1. A decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è abrogato il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 1 luglio 2011.
2. Resta ferma la facoltà del MIUR di individuare, con successivi decreti, ulteriori programmi di ricerca di alta qualificazione di cui all’articolo 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e successive modificazioni. Ogni due anni il MIUR provvede alla revisione del presente decreto, con particolare riferimento all’identificazione di programmi di ricerca europei.

Il presente decreto è trasmesso alla Corte dei conti per il controllo preventivo di legittimità e al competente Ufficio di controllo per il controllo preventivo di regolarità contabile e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Il Ministro
f.to Stefania Giannini

Decreto Ministeriale 28 dicembre 2015, n. 962

Decreto Ministeriale 28 dicembre 2015, n. 962
(Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2016 n. 51)

Programma reclutamento giovani ricercatori “Rita Levi Montalcini” 2015

 

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTO il Cap. 1694 dello stato di previsione della spesa di questo Ministero per l’esercizio finanziario 2015 destinato al funzionamento delle Università e dei Consorzi Interuniversitari;

VISTO il D.M. n. 335 del 8 giugno 2015, relativo ai criteri per la ripartizione del fondo di finanziamento ordinario delle università per l’anno 2015, registrato alla Corte dei Conti il 10/07/2015 foglio n. 3123;

VISTO in particolare l’art. 6 del predetto D.M.  n. 335 del 8 giugno 2015 con il quale vengono destinati € 5.000.000 per la prosecuzione del programma denominato “Programma per giovani ricercatori Rita Levi Montalcini” a favore di giovani studiosi ed esperti italiani e stranieri, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnati stabilmente  all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, finalizzato alla realizzazione di programmi di ricerca autonomamente proposti presso Università italiane, attraverso la stipula di contratti ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera b), legge 30 dicembre 2010, n. 240, sulla base di criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro;

CONSIDERATO che con il termine “stabilmente” si fa riferimento ad un impegno attivo e continuativo di almeno 30 mesi nell’arco del triennio;

VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario;

VISTO l’art. 24, comma 2, lettera b) e comma 3 lettera b) della predetta legge n. 240 del 2010, che prevede la possibilità di stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato di durata triennale non rinnovabili, con possessori del titolo di dottore di ricerca o titolo equivalente, ovvero per i settori interessati, del diploma di specializzazione medica che hanno usufruito, per almeno tre anni anche non consecutivi, di assegni di ricerca ai sensi dell’articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, o di borse post-dottorato ai sensi dell’articolo 4 della legge 30 novembre 1989, n. 398, ovvero di analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri.

VISTO l’art. 24, comma 8, della medesima legge n. 240 del 2010, il quale prevede che il trattamento economico spettante per i contratti di cui al comma 3, lettera b) del medesimo articolo è pari al trattamento iniziale del ricercatore confermato a tempo pieno elevato fino a un massimo del 30 per cento;

VISTO l’articolo 24, comma 5, della medesima legge n. 240 del 2010, ai sensi del quale, “nell’ambito delle risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto di cui al comma 3, lettera b), l’università valuta il titolare del contratto stesso, che abbia conseguito l’abilitazione scientifica di cui all’articolo 16, ai fini della chiamata nel ruolo di professore associato, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera e). In caso di esito positivo della valutazione, il titolare del contratto, alla scadenza dello stesso, è inquadrato nel ruolo dei professori associati. La valutazione si svolge in conformità agli standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale individuati con apposito regolamento di ateneo nell’ambito dei criteri fissati con decreto del Ministro”;

VISTO l’art. 29, comma 7, della medesima legge n. 240 del 2010, che, modificando l’articolo 1, comma 9, della legge n. 230 del 2005, attribuisce al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il potere di identificare, sentiti l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ed il Consiglio universitario nazionale, i programmi di ricerca di alta  qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, i cui vincitori possono essere destinatari di chiamata diretta per la copertura di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore  a tempo determinato da parte delle università;

VISTI i pareri dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, e del Consiglio universitario nazionale, limitatamente alle disposizioni relative al reclutamento di giovani ricercatori del Programma per giovani ricercatori “Rita Levi Montalcini” attuative del predetto art. 29, comma 7, della legge n. 240 del 2010;

RITENUTA la necessità di dettare disposizioni in merito alle modalità di presentazione delle domande, alla selezione delle proposte ed alla erogazione delle risorse a disposizione ai sensi dell’art. 6 del predetto D.M.  n. 335 del 8 giugno 2015;
DECRETA
ART. 1

Il programma per il reclutamento di giovani ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 6 del D.M. n. 335 del 8 giugno 2015, si rivolge a studiosi di ogni nazionalità in possesso del titolo di dottore di ricerca  o titolo equivalente, che stiano svolgendo all’estero da almeno un triennio, attività didattica o  di ricerca post dottorale.
Pertanto possono presentare domanda di partecipazione coloro che sono in possesso di entrambi i seguenti requisiti:

 

  1. abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca, o equivalente, successivamente al 31 ottobre 2009 ed entro il 31 ottobre 2012. La data di conseguimento del titolo di dottorato corrisponde con il giorno del superamento dell’esame finale come previsto dall’art. 6, comma 3, del D.M. 224 del 30 aprile 1999. Il limite temporale del 31 ottobre 2009  può essere anticipato di un periodo pari alla durata degli eventuali periodi di sospensione del corso di dottorato per maternità e paternità, per grave e documentata malattia e per servizio nazionale, ai sensi dell’art. 6, comma 2 del predetto DM n. 224/1999, fatto comunque salvo che in tal caso il conseguimento del titolo di dottore di ricerca o equivalente non può essere anteriore al 30 aprile 2008;
  2. risultino, al momento di presentazione della domanda,  stabilmente impegnati all’estero da almeno un triennio in attività didattica o di ricerca presso qualificate istituzioni universitarie o di ricerca. I servizi prestati all’estero in ragione di borse di studio o di finanziamenti ottenuti in Italia non sono computabili ai fini della maturazione del triennio di attività di ricerca o di didattica svolto all’estero. Nel corso del triennio precedente alla presentazione della domanda, gli studiosi non devono aver ricoperto alcuna posizione (ricercatori a tempo determinato,  assegnisti, contrattisti,  dottorandi anche iscritti a corsi di dottorato in co-tutela con università e centri di ricerca stranieri, titolari di borse di studio) presso enti/istituzioni universitarie e non, nel territorio dello Stato Italiano.

ART.2

 

A valere sulle disponibilità di cui all’art.6 del D.M.  n. 335 del 8 giugno 2015, vengono banditi 24 posti da ricercatore a tempo determinato ai sensi dell’articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
ART.3

 

Le domande dovranno essere presentate con riferimento alle Università che hanno dichiarato la disponibilità a partecipare al bando, esclusivamente per via telematica, utilizzando l’apposito sito web MIUR-CINECA (http://cervelli.cineca.it), entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto sulla Gazzetta Ufficiale. La domanda deve contenere tassativamente:

  • il curriculum vitae dell’interessato;
  • l’elenco delle pubblicazioni scientifiche e allegata una pubblicazione realizzata nell’ultimo triennio;
  • l’autocertificazione, ovvero la certificazione, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. n. 445/2000 di stabile permanenza all’estero, con impegno in attività didattiche o di ricerca, da almeno un triennio alla data di scadenza delle domande e con interruzioni massime complessive di non oltre sei mesi;
  • il programma di ricerca, che dovrà specificare: il contesto in cui la ricerca si inserisce, la metodologia prevista, i risultati che si intendono conseguire e l’articolazione in fasi, i costi della ricerca che dovranno essere direttamente correlati all’attività dello studioso nella sede di svolgimento del contratto;
  • il nominativo, l’Istituzione di appartenenza e l’indirizzo di posta elettronica di due esperti stranieri ai quali verranno richieste due lettere di presentazione confidenziali;
  • l’indicazione, in ordine di preferenza, di cinque università statali – con eccezione di quelle che hanno dichiarato la propria indisponibilità ad accogliere ricercatori del presente bando – ivi compresi gli  istituti ad ordinamento speciale, presso le quali il candidato intende svolgere l’attività di ricerca. L’elenco delle sedi è portato a conoscenza del Comitato di cui all’articolo 4 una volta completata la graduatoria finale di merito;
  • l’autocertificazione, ovvero la certificazione, ai sensi dell’art. 3, del d.D.R. n. 445/2000, degli eventuali periodi di sospensione del dottorato di cui all’art. 1, comma 1, del presente decreto.

ART. 4

 

La selezione delle proposte è affidata ad un Comitato composto dal Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e da quattro studiosi di alta qualificazione scientifica in ambito internazionale, nominati dal Ministro, con il compito di esprimere motivati pareri sulla qualificazione scientifica dei candidati e sulla valenza scientifica dei progetti di ricerca.  Il Comitato valuta le domande avvalendosi, ove necessario, di revisori anonimi competenti in materia.  Al termine della fase di valutazione il Comitato ordina, secondo liste di priorità, una per macro-area, tutte le domande valutate positivamente e propone al Ministero quelle da finanziare in relazione allo stanziamento disponibile.
Le liste di priorità e il risultante elenco dei 24 vincitori sono approvate dal Ministro e pubblicate sul sito del Ministero. Successivamente, il Ministero prende contatto con i vincitori per l’accettazione che deve avvenire entro 15 giorni e successivamente con le istituzioni, tenuto conto dell’ordine di preferenza indicato dai candidati selezionati.
Queste ultime, entro 45 giorni, devono inviare al Ministero la delibera del Consiglio di Amministrazione contenente l’impegno alla stipula del contratto ai sensi dell’articolo 24, comma 3, lettera b) della legge 240 del 2010 e l’attestazione dell’impegno del Dipartimento a fornire adeguate strutture di accoglienza e di supporto, ovvero la dichiarazione che non intendono accogliere la richiesta.
I vincitori stipulano il contratto e prendono servizio presso l’ateneo entro gli otto mesi successivi all’assunzione della delibera del Consiglio di Amministrazione.
In caso di mancata accettazione del contratto o mancata presa di servizio da parte del vincitore nei tempi previsti, nonché in caso di non accettazione da parte di tutte le cinque università statali indicate dal vincitore in ordine di preferenza in sede di presentazione della domanda lo stesso è dichiarato decaduto. In tal caso la graduatoria può essere utilizzata a scorrimento entro i 12 mesi successivi dalla pubblicazione della stessa sul sito del Ministero.
Il Ministero provvede altresì al finanziamento del costo ritenuto ammissibile per l’esecuzione del programma di ricerca, che non potrà comprendere oneri relativi all’utilizzo di personale esterno.
Il contratto stipulato con l’ateneo disciplina l’impegno esclusivo ed a tempo pieno del ricercatore presso l’università ai sensi della legge n. 240 del 2010 di cui alle premesse.

ART. 5
Il Ministero, successivamente alla stipula del contratto, provvede al trasferimento all’università dell’intero ammontare dell’importo accordato per l’esecuzione dell’attività di ricerca e per la corresponsione del trattamento economico onnicomprensivo determinato in misura pari al 120 per cento del trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo pieno attribuito all’interessato ai sensi dell’art. 24, comma 8, della legge n. 240 del 2010. In caso di risoluzione anticipata del contratto, il Ministero provvederà al recupero dell’importo residuo non utilizzato a valere sul fondo di finanziamento ordinario dell’università.

ART. 6

Entro i 90 giorni antecedenti la scadenza di ciascun anno di durata del contratto il ricercatore presenta al Dipartimento dell’università presso cui svolge la propria attività una dettagliata relazione sull’attività di ricerca svolta nel periodo di riferimento e, al termine della durata complessiva del contratto, una relazione finale. La predetta relazione finale, unitamente al parere espresso dal dipartimento, è trasmessa al Ministero entro 30 giorni. Al termine del contratto il dipartimento è inoltre tenuto a presentare al Ministero il rendiconto finanziario del progetto.
Inoltre, ai sensi di quanto previsto dall’art. 24, comma 5, della legge n. 240 del 2010,  nell’ambito delle risorse disponibili per la programmazione, l’università valuta il titolare del contratto stesso che abbia conseguito l’abilitazione scientifica di cui all’articolo 16 della legge 240 del 2010, ai fini della chiamata nel ruolo di professore associato, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera e), della medesima legge. In caso di esito positivo della valutazione, il titolare del contratto, alla scadenza dello stesso, è inquadrato nel ruolo dei professori associati. La valutazione si svolge in conformità agli standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale individuati con apposito regolamento di ateneo nell’ambito dei criteri fissati dal  decreto ministeriale 4 agosto 2011, n. 344.

ART. 7

Per il funzionamento del Comitato di cui all’art.4, non sono previsti oneri a carico del bilancio di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per il controllo preventivo di legittimità e al competente ufficio per il controllo preventivo di regolarità contabile, nonché pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Registrato alla Corte dei Conti il 25 gennaio 2016 foglio n. 181
Roma, 28 dicembre 2015

Il Ministro
Prof.ssa Stefania Giannini

Da Cipe ok a 5 progetti per oltre 30 milioni

Ricerca, da Cipe ok a 5 progetti per oltre 30 milioni
Dall’infrastruttura di calcolo, agli stage internazionali

Oltre 30 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca. Il Cipe (Comitato interministeriale di programmazione economica) ha ammesso al finanziamento, a valere sul Fondo integrativo speciale per la ricerca (Fisr), cinque iniziative, dall’infrastruttura di calcolo agli stage per studenti universitari e ricercatori in aziende italiane all’estero.

“High performance data network”

Proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il progetto vuole contribuire a realizzare un’infrastruttura di calcolo innovativa di punta a livello nazionale, dove fare anche formazione a giovani laureati e dottori di ricerca. Valore complessivo: € 13.500.000.

“Go for IT – Italian Talents – global entrepreneurship”

Proposto dalla Fondazione Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane). Obiettivo del progetto è dare ogni semestre la possibilità a 40 tra studenti universitari e giovani ricercatori italiani di sviluppare le proprie competenze e acquisire una mentalità imprenditoriale e internazionale, puntando sulla collaborazione e sull’“ospitalità” delle comunità di imprenditori, innovatori e investitori italiani all’estero (Silicon Valley, Tel Aviv, Singapore, Boston). Gli attori coinvolti sono, oltre al Miur, il Maeci, imprenditori e investitori italiani. Valore complessivo: € 3.000.000.

“Identificazione di agenti bioattivi da prodotti naturali di origine animale e vegetale – PRONAT”

Proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) coinvolgendo primariamente il CNCCS (Consorzio Collezione Nazionale di Composti Chimici e Centro Screening), di cui è partner, e gli enti pubblici e privati ad esso connessi con competenze specifiche ed esclusive nelle tematiche del progetto. Obiettivi: costituire una collezione di prodotti naturali provenienti dalle attività di ricerca afferenti al CNR e altri partner accademici come fonte di molecole attive. Valore complessivo: € 6.500.000.

“Nazareno Strampelli” per la ricerca e l’innovazione nella filiera Olivicola-Olearia

Proposto da CREA “Consiglio per la Ricerca e l’Analisi dell’Economia Agraria”, in collaborazione con l’Università degli studi della Tuscia. Il progetto sarà sviluppato in stretta sinergia per fornire, agli operatori ed al territorio nazionale, gli strumenti tecnologici e di ricerca adeguati a supportare il trasferimento e l’applicazione di innovazioni tecnologiche nella filiera. Valore complessivo: € 2.997.753.

Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana

Proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) includendo anche altri enti pubblici e privati, il progetto è finalizzato alla realizzazione, in seno al CNR, di un Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana presso la sede del Polo di eccellenza del Mar Mediterraneo (ex complesso monumentale Roosevelt di Palermo), recentemente costituito. Insieme all’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR di Capo Granitola, il Centro internazionale di studi avanzati su ambiente ed impatti su ecosistema e salute umana intende costituire il polo di riferimento per il Dipartimento DTA del CNR in Sicilia su materie legate alla salute dell’ambiente e dell’uomo. Valore complessivo: €. 6.500.000.

PON RI 2014/2020, modalità di conferimento degli incarichi

PON RI 2014/2020, modalità di conferimento degli incarichi

Con il Decreto Direttoriale n. 3391 del 22.12.2015, si comunica il disciplinare che regola le procedure per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo, per l’inserimento di personale esterno che soddisfi i fabbisogni e le esigenze della Direzione Ricerca del Miur relativi al Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020 di cui il Miur è Autorità di Gestione. Il disciplinare contenuto nel decreto ha l’obiettivo di garantire l’accertamento dei requisiti di legittimità e la presenza dei presupposti menzionati per il conferimento degli incarichi esterni.
Al fine di dar seguito agli impegni assunti nel Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA), la Direzione Generale per il Coordinamento, la Promozione e la Valorizzazione della Ricerca, intende quindi procedere preliminarmente al rafforzamento amministrativo con l’obiettivo di finalizzare:
– un adeguamento delle competenze interne di alto profilo sia qualitative che quantitative per la gestione amministrativa
– un’opportuna collocazione del personale nella struttura organizzativa dell’amministrazione.
Il Piano di Rafforzamento Amministrativo, approvato con DM n. 629 del 24.08.2015, prevede un importante rafforzamento quantitativo di personale a supporto delle autorità e delle funzioni a servizio del Programma. L’elemento distintivo rispetto alle passate programmazioni riguarda l’abbandono della totale delega ai servizi di Assistenza Tecnica esterna privilegiando l’accumulo e il consolidamento delle competenze all’interno dell’Amministrazione stessa.
Considerati i fabbisogni ed il fattuale sottodimensionamento organico dell’Amministrazione, si ritiene quindi necessario procedere ad una azione di potenziamento strutturale relativa al reperimento di singole professionalità esterne che soddisfino i bisogni dell’Amministrazione.

Presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

On line l’Avviso di chiamata pubblica per laPresidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) 
Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato pubblicato oggi l’Avviso di chiamata pubblica per il rinnovo della Presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Sono invitate ad avanzare la loro candidatura “persone di alto profilo scientifico e competenze tecnico organizzative, con comprovata esperienza professionale, in ambito nazionale e internazionale”. Le candidature, corredate del relativo curriculum vitae, dovranno essere inviate attraverso posta certificata all’indirizzo dgric@postacert.istruzione.it entro le ore 24 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso. Qualora il termine di presentazione utile della domanda cada in giorno festivo, il termine stesso è prorogato al primo giorno non festivo successivo. 
Il Comitato di selezione, coordinato dal Professor Lamberto Maffei e composto da Mauro Ferrari, Fabiola Gianotti, Aldo Sandulli, Lucia Votano, esaminerà le domande e i requisiti di ammissibilità di ciascun candidato. Al termine dell’istruttoria proporrà al Ministro una rosa di cinque nominativi per la carica di Presidente tra i quali il Ministro effettuerà la propria scelta. 

Avviso 18 dicembre 2015

Avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la Presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E PER LA RICERCA
DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO, LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA

Il Coordinatore del Comitato di selezione
dei presidenti e dei componenti dei consigli di amministrazione degli enti di ricerca di designazione governativa, di cui all’art. 11 del decreto legislativo 213 del 31 dicembre 2009, coordinatore nominato con D.M. n. 498 del 17 luglio 2015,
premesso che la normativa da seguire per l’individuazione e la selezione dei candidati da proporre al Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca fa riferimento a specifici articoli dei decreti di seguito elencati:
Decreto legislativo n. 213 del 31 dicembre 2009 che riguarda il riordino degli Enti di ricerca in attuazione dell’articolo 1 della legge 27 settembre 2007, n. 165:

art. 11:

Comma 1. Ai fini della nomina dei presidenti e dei membri del consiglio di amministrazione di designazione governativa, con decreto del Ministro è nominato un comitato di selezione, composto da un massimo di cinque persone, scelte tra esperti della comunità scientifica nazionale ed internazionale ed esperti in alta amministrazione, di cui uno con funzioni di coordinatore, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio del Ministero. Il comitato di selezione agisce nel rispetto degli indirizzi stabiliti dal Ministro nel decreto di nomina e, per gli adempimenti aventi carattere amministrativo, è supportato dalle competenti direzioni generali del Ministero. Il personale del Ministero non può, in nessun caso, fare parte del comitato di selezione.
Comma 2. Il comitato di selezione fissa, con avviso pubblico, le modalità e i termini per la presentazione delle candidature e, per ciascuna posizione e dove possibile in ragione del numero dei candidati, propone al Ministro:

a) cinque nominativi per la carica di presidente;

b) tre nominativi per la carica di consigliere.
Comma 3. Nei consigli di amministrazione composti da tre consiglieri, due componenti, incluso il presidente, sono individuati dal Ministro. Il terzo consigliere è scelto direttamente dalla comunità scientifica o disciplinare di riferimento sulla base di una forma di consultazione definita negli statuti.
 
Decreto ministeriale n. 498 del 17 luglio 2015 di costituzione del Comitato di selezione: 

Art. 1:

Comma 1. È nominato il Comitato di selezione, incaricato della predisposizione dell’elenco dei nominativi per la nomina a Presidente e a membro del Consiglio di amministrazione di designazione governativa degli enti di ricerca, secondo quanto previsto dall’articolo 11 del decreto legislativo n. 213/2009
Comma 2. Il Comitato di selezione resta in carica fino al completamento della selezione dei componenti di nomina governativa il cui mandato scade nel corso dell’anno 2015 e dell’anno 2016.
Comma 3. Il Comitato, nel valutare le singole candidature, deve prioritariamente garantire che il profilo dei candidati risponda ad elevata qualificazione tecnico- scientifica, comprovata da particolari competenze professionali, acquisite anche in ambito internazionale.
Art. 2:

Comma 1. Il Comitato di selezione entro 15 giorni dal suo insediamento, fissa, con avviso pubblico, le modalità e i termini per la presentazione delle candidature per ciascun ente. Il Comitato conclude i lavori entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico di selezione delle candidature. In caso di pubblicazione di avvisi pubblici differenti il Comitato conclude i lavori entro 60 giorni dalla pubblicazione di ciascun avviso. Nell’espletamento dei suoi lavori, il Comitato segue l’ordine prioritario di scadenza dei mandati dei Presidenti e dei membri dei Consigli di Amministrazione di designazione governativa sui quali viene attivato.
Comma 2. Ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, il Comitato propone al Ministro la rosa di candidati – separatamente e per ciascun ente – per la nomina dei Presidenti e dei consiglieri di amministrazione di designazione governativa.
Comma 3. Nella valutazione delle candidature, il Comitato tiene in conto degli eventuali criteri specifici dettati dai singoli Statuti rispettivamente per il Presidente e per i consiglieri di amministrazione di designazione governativa, che saranno richiamati nell’avviso; in assenza di tali espressi criteri, verifica il possesso da parte dei candidati di un alto profilo scientifico o professionale o manageriale, ovvero, per il Presidente, di una comprovata esperienza nella direzione di strutture di elevata complessità, in ambito nazionale o internazionale.
Art. 3:

Comma 1. Il Comitato di cui all’articolo 1 predispone gli Avvisi pubblici per la presentazione delle candidature ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del decreto legislativo n. 213/2009; le sedute del Comitato sono convocate dal Coordinatore del Comitato.
Comma 2. Le funzioni di Segreteria del Comitato di selezione di cui all’articolo 1 sono svolte dall’ufficio V della Direzione Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca.
INDICE
con avviso pubblico, ai sensi del predetto art. 11, comma 2, del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, una chiamata per la presentazione delle candidature a Presidente (art. 6 dello Statuto) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il cui Statuto nella versione integrale è reperibile sul sito www.miur.it, sezione “ricerca”.

Il Comitato di selezione, nominato dal Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca con D.M. n. 498 del 17 luglio 2015, ha individuato requisiti, modalità, tempi e possibilità di candidature multiple, come sotto specificato.
REQUISITI

Sono invitate ad avanzare candidatura per la nomina a Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) persone di alto profilo scientifico e competenze tecnico organizzative, con comprovata esperienza professionale, in ambito nazionale e internazionale.

I candidati dovranno inoltre essere in possesso dei requisiti generali di onorabilità previsti dalla legge e, in particolare, del godimento dei diritti civili e politici, di non aver riportato condanne penali, di non essere stati destituiti o dispensati dal servizio per aver prodotto documenti impropri. Non sono inoltre ammissibili candidature da coloro che hanno già ricoperto, per due mandati, il ruolo oggetto della candidatura presso lo stesso ente, ai sensi di quanto previsto dall’art. 8 comma 2 del d.lgs. 213/2009.

Ai sensi dell’articolo 5 comma 9 del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, come modificato dall’articolo 17, comma 3, della legge 7 agosto 2015, n. 124, per i candidati che siano stati collocati in quiescenza alla data di presentazione della domanda o alla data di nomina, l’esercizio della carica sarà comunque consentito per tutta la sua durata a titolo gratuito.

Ai sensi dell’articolo 5 comma 9 del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, come modificato dall’articolo 17, comma 3, della legge 7 agosto 2015, n. 124, per i candidati che saranno collocati in quiescenza durante lo svolgimento del mandato, il medesimo esercizio della carica sarà comunque consentito a titolo gratuito a partire dal periodo di quiescenza e per il restante periodo di durata del mandato.
MODALITà 

I candidati che si propongono per la nomina a Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche sono invitati a compilare il modello di domanda di cui in allegato.

La domanda, sottoscritta in forma autografa dovrà essere inviata in formato pdf al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: dgric@postacert.istruzione.it.

La domanda dovrà essere corredata da curriculum vitae, che includa le seguenti informazioni:
1. dati anagrafici e personali completi;

  1. principali titoli, tappe e realizzazioni della carriera scientifica (inclusi, quando disponibili, indicatori bibliometrici);

  2. esperienze nella gestione di enti ed organismi di ricerca e di università;

  3. livello di conoscenza della lingua italiana e inglese;

  4. conoscenza delle problematiche del personale, delle attività di programmazione della ricerca, delle relazioni industriali che riguardano il sistema di ricerca nazionale;

  5. esperienze di ricerca e di dirigenza in istituzioni straniere;

  6. esperienza nella valutazione dei risultati della ricerca nazionale e internazionale;

  7. esperienze di incentivazione del trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca;

  8. altre esperienze attinenti alle specificità statutarie dell’ente.

 
Nella domanda, a pena di esclusione, il candidato dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità, ai sensi del D.P.R. 445/2000, di essere in possesso del godimento dei diritti civili e politici, di non aver riportato condanne penali, di non essere stato dispensato o destituito dal servizio per aver prodotto documenti impropri (falsità in atti e dichiarazioni mendaci sono oggetto delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445 sopra richiamato).

La riservatezza dei dati è garantita nei limiti e modalità consentite dalle vigenti disposizioni in materia.
TEMPI

Le domande, corredate del relativo curriculum vitae, dovranno essere spedite mediante posta certificata all’indirizzo specificato entro le ore 24 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul sito del Miur. Qualora il termine di presentazione utile della domanda cada in giorno festivo, il termine è prorogato al primo giorno non festivo successivo.
ATTIVITA’ DEL COMITATO

Il Comitato esaminerà le domande e i requisiti di ammissibilità di ciascun candidato. Al termine dell’istruttoria, ove possibile, in ragione del numero dei candidati che hanno presentato domanda, proporrà al Ministro una rosa di cinque nominativi per la carica di Presidente tra i quali il Ministro effettuerà la propria scelta.
Roma, 18 dicembre 2015

IL COORDINATORE DEL COMITATO

(Prof. Lamberto Maffei)


Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca – Ufficio V
Comitato di selezione di cui all’art. 11 del d. lgs. 213/2009
dgric@postacert.istruzione.it

l sottoscritt_ ________________, nat_ a ___________ () il __________, residente a ____________ (), Via __________, n. __, C.A.P. _______, tel. ________ codice fiscale __________________________,
PRESENTA
La propria candidatura in relazione all’avviso pubblico del _______________ pubblicato sul sito del MIUR in data ___________________________________
per la nomina a Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
A tal fine DICHIARA, ai sensi del D.P.R. 445/2000 e s.m.i., sotto la propria responsabilità di:
– essere cittadino/a___________________________;
– godere dei diritti civili e politici anche nello Stato di appartenenza o di provenienza, e di avere conoscenza __________________ della lingua inglese e ____________ della lingua italiana (solo per candidati di lingua madre straniera);
– non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali pendenti oppure indicare le eventuali condanne penali riportate nonché i procedimenti penali eventualmente pendenti, precisando gli estremi del provvedimento di condanna o di applicazione dell’amnistia, del condono, dell’indulto o del perdono giudiziale, e il titolo del reato;
– di non aver già svolto un doppio mandato nel ruolo oggetto di candidatura.
Dichiara, inoltre, di aver preso visione del relativo avviso pubblico e di sottostare a tutte le condizioni in esso stabilite.
Allega alla presente domanda il proprio curriculum vitae e copia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità.

Data ___________ Firma

Decreto Direttoriale 14 dicembre 2015, n. 3265

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca
Direzione Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca

IL DIRETTORE GENERALE

 

VISTO il Decreto Legge n. 85 del 16 maggio 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 121 del 14 luglio 2008, istitutivo, tra l’altro, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR);

VISTO il decreto direttoriale n. 2488 del 4 novembre 2015, con il quale è stato emanato il bando per i progetti di ricerca di interesse nazionale per l’esercizio finanziario 2015 (bando PRIN 2015);

CONSIDERATE le sostanziali novità del bando PRIN 2015, nonché le numerose richieste di proroga, pervenute per le vie brevi, del termine di scadenza per la presentazione dei progetti, fissato al 22 dicembre 2015 (art. 4, comma 1, del citato D.D. n. 2488 del 4 novembre 2015);

RITENUTO, al fine di favorire una più ampia e migliore partecipazione, di assentire alle richieste di proroga, spostando il termine per la scadenza dei progetti al 15 gennaio 2106;

VISTO il decreto legislativo n. 165 del 30 maggio 2001 e successive modifiche e integrazioni;

DECRETA

Articolo unico

L’art. 4, comma 1, del decreto direttoriale n. 2488 del 4 novembre 2015 è così modificato:

“1. La domanda è presentata dal PI, entro e non oltre le ore 15 del 15 gennaio 2016, pena l’impossibilità di poter accedere alla procedura e la conseguente esclusione del progetto dal bando,  esclusivamente attraverso procedure web-based. Sul sito http://prin.miur.it/ sono resi disponibili tutti gli allegati al presente bando e il fac-simile per la presentazione delle domande; la modulistica compilabile è resa disponibile a partire dalle ore 15 del 12 novembre 2015.”

Il presente decreto è inviato alla Corte dei Conti per la registrazione e pubblicato sul sito internet del Ministero all’indirizzo http://prin.miur.it/.

 

IL DIRETTORE GENERALE
(dott. Vincenzo Di Felice)

On line il nuovo bando Prin

Ricerca, 92 milioni per quella di base
On line il nuovo bando Prin: procedure semplificate
e apertura ai ricercatori a tempo determinato
Giannini: “Investiamo sui giovani e puntiamo sulla ricerca di eccellenza”

NUOVO-BANDO-PRIN

Novantadue milioni di euro per finanziare la ricerca di base delle Università e degli Enti vigilati dal Miur. Li mette a disposizione il nuovo bando Prin (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) da oggi on line sul sito www.istruzione.it.

Più risorse rispetto al bando precedente, possibilità di conferire la responsabilità del team di ricerca anche ai ricercatori con contratti a tempo determinato, più flessibilità e autonomia nella gestione dei progetti, procedure di partecipazione on line sono fra le principali novità.

Il Prin 2015 “punta a favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche per consentire una più efficace partecipazione del nostro Paese ai bandi del nuovo Programma Quadro dell’Unione Europea, Horizon 2020. Vogliamo stimolare e promuovere le nostre eccellenze puntando sui giovani, coerentemente con quanto faremo con il nuovo Programma Nazionale della Ricerca”, sottolinea il Ministro Stefania Giannini.

I progetti potranno essere presentati a partire dal 12 novembre e fino alle 15 del 22 dicembre prossimi. I Comitati di selezione si insedieranno a gennaio 2016. Nel corso dell’estate 2016 saranno indicati i progetti vincitori del bando. Entro ottobre 2016 saranno erogati i finanziamenti.

Tre i macro-settori di riferimento: Scienze della Vita (LS), Scienze Fisiche e Ingegneria (PE) e Scienze Umanistiche e Sociali (SH). Il finanziamento totale è di 91.908.209 euro. Ogni progetto potrà avere un costo massimo di 1 milione di euro. Il budget totale è distribuito fra i tre settori secondo queste percentuali: i settori Scienze della vita e Scienze Fisiche e Ingegneria avranno ciascuno il 35% del finanziamento (pari a 32.167.873 milioni). Il 30% (27.572.463 milioni) andrà al settore delle Scienze Umanistiche e Sociali.

La valutazione sarà semplificata: avverrà in un’unica fase. È prevista una maggiore elasticità nelle procedure di spesa dei fondi, con la possibilità di integrare la rendicontazione di fine progetto anche l’anno successivo alla scadenza del progetto stesso. Organismi di ricerca privati potranno per la prima volta essere coinvolti con l’inserimento di una sub-unità di ricerca all’interno del progetto, sotto il controllo del Principal Investigator (il coordinatore del progetto).

Circolare 9 novembre 2015, AOOUFGAB 35

Agli Enti di ricerca articolo 1, comma 1, del D.Lgs 31 dicembre 2009, n. 213
Loro Sedi

Circolare 9 novembre 2015, AOOUFGAB 35

Oggetto: Intepretazione e applicazione dell’articolo 13 . “Riconoscimento e valorizzazione del merito eccezionale” del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213.