da tuttoscuola.com
L'emendamento per restituire il 30% ai docenti non convince la Bastico
Il 30% dei risparmi della manovra finanziaria 2008 avrebbe dovuto essere destinato alla valorizzazione del merito e della professionalità dei docenti. La manovra 2010 vorrebbe destinarlo al risanamento dei debiti delle scuole. Alla protesta sindacale il ministro Tremonti nei giorni scorsi aveva promesso un ripristino della norma, ma...
L'emendamento sulla restituzione al personale della scuola del 30% delle risorse tagliate alla scuola dalla legge 133/2008 ("finanziaria estiva"), preannunciato in modo altisonante dal Ministro Tremonti nell'incontro organizzato dai sindacati scuola, non è assolutamente soddisfacente e non risponde, a mio avviso, a quanto promesso.
Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Mariangela Bastico, che ha aggiunto che l'emendamento predisposto dal Governo si limita a sancire che l'utilizzo del 30% viene stabilito con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'istruzione di concerto con il Ministro dell'economia, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Non si accenna minimamente alla eliminazione della norma - aggiunge la senatrice del PD - che cancella in modo irreversibile il "gradone", cioè gli scatti di anzianità, per il personale della scuola. Non si accenna neppure al fatto che queste risorse sono destinate a risarcire le perdite subite dal personale della scuola.
L'emendamento rinvia semplicemente ad una decisione dei due ministri, scalzando completamente la contrattazione sindacale. Per la Bastico l'emendamento costituisce un arretramento rispetto alla legge che destina il 30% alla valorizzazione del merito del personale della scuola.
Sulla base di queste valutazioni il PD ha presentato una serie di subemendamenti volti, da un lato, a riportare al centro la contrattazione sindacale, dall'altro a ripristinare il testo che valorizza il merito dei docenti.