da IlMessaggero
Veneto, sindaco della Lega: in classe solo il 30% di immigrati
TREVISO (20 dicembre) - In classe il numero degli studenti immigrati non deve superare il tetto del 30%: è la richiesta che il Comune di Chiarano (Treviso) governato dalla Lega Nord e guidato dal sindaco del Carroccio Giampaolo Vallardi rivolge al ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni.
«In alcune classi elementari gli extracomunitari superano il 50% e se si supera un livello massimo di integrazione sono loro che alla fine “integrano” noi», si lamenta il sindaco Vallardi, secondo il quale così «i nostri ragazzi subiscono un danno». Tutto è nato da un odg approvato dal Consiglio comunale di Chiarano - riportato sulle pagine del Gazzettino - che chiede di limitare al 30% la presenza degli alunni stranieri e che venga accertata la loro conoscenza della lingua italiana.
L'ordine del giorno è stato votato all'unanimità dalla maggioranza - spiega il sindaco - mentre i consiglieri delle opposizioni di destra e di sinistra presenti hanno abbandonato l'aula. «In una classe della frazione di Fossalta Maggiore i ragazzi extracomunitari sono 7 su 14 - cita ad esempio il sindaco - Come si fa, in queste condizioni, a portare avanti il programma didattico che dovrebbe partire dalle radici, dalla cultura e dalla identità locali quando la metà degli alunni non sa neanche di cosa si parla?». Secondo il sindaco, «questo stato di cose sta scatenando molti problemi di integrazione».
Ma il fatto che i figli degli immigrati frequentino la scuola non è un segno di integrazione? «Sì ma mettendo un limite che è anche e soprattutto a loro tutela - risponde il sindaco all'Ansa, perché vengono “paracadutati” a scuola senza conoscere una parola di italiano e se non sono in grado di comunicare con i compagni e con gli insegnanti sono destinati all'emarginazione. E quando sono tanti impediscono ai docenti di portare avanti il programma danneggiando così i nostri ragazzi».