Saltano 142 cattedre esplode il precariato

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Saltano 142 cattedre esplode il precariato

Messaggiodi edscuola » 17 agosto 2010, 9:54

da LASTAMPA.it

POLEMICA
Saltano 142 cattedre esplode il precariato

Pubblicati gli elenchi delle sedi disponibili in provincia

Pubblicati gli elenchi: strage nelle scuole superiori
PAOLA ITALIANO

TORINO
La scure dei tagli si è abbattuta sulla scuola. E colpisce soprattutto le superiori. I numeri, finora solo ipotizzati o proiettati in mesi di contestazioni contro la riforma Gelmini, adesso sono nero su bianco. Sono 142 le cattedre di ruolo perse negli istituti secondari, mentre i posti disponibili per le supplenze annuali sono scesi da 566 a circa 350, cioè 200 in meno.

I dati emergono dall'elenco, pubblicato ieri, delle sedi disponibili per i posti curriculari in provincia di Torino. Non sono definitivi - saranno comunicati solo a fine mese, ad esempio, i trasferimenti di sede per i professori di ruolo - ma anche con gli aggiustamenti successivi non varieranno sensibilmente. La tabella sancisce quello che si temeva: un aumento massiccio del precariato scolastico.

A fare le spese della riduzione delle cattedre sono infatti molti docenti non di ruolo. Prof che, negli ultimi anni, erano riusciti a ottenere sostituzioni annuali: sempre precari, ma con una certa continuità lavorativa e in coda per un posto fisso. Molti dei loro posti saranno ora presi dai docenti di ruolo che hanno perso la cattedra. E i supplenti che aspettavano di essere stabilizzati (molti di loro hanno messo su famiglia), ora si ritroveranno a settembre a sperare in un congedo maternità di qualche collega che liberi un posto. Altrimenti, dovranno arrivare alla quota di 18 ore settimanali grazie all’unione degli «spezzoni», che invece sono aumentati rispetto all’anno scorso: qualche ora di insegnamento in una scuola, qualche ora in un'altra, magari a molti chilometri di distanza l’una dall’altra.

«Sarà un anno durissimo per i precari - spiega Teresa Olivieri, segretaria generale di Cisl scuola Torino - perché è un danno a cascata: i professori di ruolo perdenti posto dovranno essere ricollocati in altre scuole, prendendo così cattedre che prima erano occupate dai supplenti annuali. I quali, a loro volta, prenderanno spezzoni di cattedre, prima occupati da altri precari più indietro in graduatoria, per i quali diventa molto dura non solo sbarcare il lunario, ma anche accumulare punteggio».

La categoria più penalizzata è quella degli insegnanti di italiano e latino: sono ben 44 le cattedre di ruolo perse. Ma sono duramente colpite anche le discipline artistiche e le materie di laboratorio degli istituti tecnici e professionali. Per questi ultimi casi, il sindacato denuncia non solo la riduzione degli organici, ma anche lo scadimento della qualità dell’insegnamento. «Si tratta di materie caratterizzanti il percorso di studi - spiega ancora Olivieri - e la riduzione delle ore non vale solo per i ragazzi del primo anno, ma per tutte le classi: un cambiamento in corso d’opera per alunni che si erano iscritti sulla base di un’offerta formativa più ampia».

«Cercheremo di individuare una via di dialogo - conclude la sindacalista - anche se il governo finora è stato sordo a ogni richiesta. Ma sarà un altro “autunno caldo”».
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