Napolitano. Miopi i tagli indifferenziati alla scuola

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Napolitano. Miopi i tagli indifferenziati alla scuola

Messaggiodi edscuola » 16 settembre 2010, 6:41

da Unità

Napolitano. Miopi i tagli indifferenziati alla scuola
Marcella Ciarnelli

Contro la «miopia» di chi non investe nella cultura e nella scuola e fa «tagli in modo indifferenziato senza fare scelte». A favore di un rilancio della moralità in politica e della capacità di collaborazione, anche se si milita su fronti opposti, indicando come essenziale per riuscirci la scelta di «obbiettivi comuni spogliandosi degli eccessi di partigianeria, rinunciando ad egoismi e meschinità». Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che di buon grado si è sottoposto alle domande, quasi “un interrogatorio” da parte di otto ragazzi, loro per tutti gli altri, che lo hanno accolto a Giffoni, la cittadella del cinema a pochi chilometri da Salerno dove da quaranta anni si svolge il Festival che vede i giovani come protagonisti. Vittoria, Arianna, Roberta, Gianmaria, Giuseppe, Giacomo, Cristian, Eleonora, i giovani, con le loro curiosità, le speranze, le preoccupazioni, a far le domande. Giorgio, il presidente, a rispondere, lasciandosi poi andare ad un «come state crescendo bene» che per lui è un risultato del festival: «qualcosa di irripetibile e fecondissimo, un esempio di come si possa investire sulla cultura per far crescere il territorio e la coscienza civile dei giovani». Il richiamo va alle responsabilità di tutti i soggetti in campo. «Servono più risorse per la scuola ma anche più qualità in termini di attività formative e impegno a produrre buoni risultati, e questo dipende dagli insegnanti da un lato e dagli studenti dall’altro» ma resta il fatto che «bisogna investire di più nella cultura e nella scuola. L’ho ripetuto più volte ma non posso prescrivere al governo come e quanto deve investire». Certo c’è la crisi. Bisogna fare scelte, ma non possono essere fatte «in modo indifferenziato» anche se è più facile accontentarsi «dei risultati nell’immediato piuttosto che guardare lontano». Ha citato la Germania il presidente che «ha annunciato tagli alla spesa sociale ma in contemporanea si impegnerà di più in ricerca e formazione. E questo lo si può fare anche in Italia». Anche per evitare che i giovani vadano all’estero e non tornino perché «studiare all’estero è importante» ma bisogna che ci sia sempre la possibilità di ritornare .

PRESIDENTE SUPER PARTES Preme la politica. Il possibile peso di un’antica appartenenza. Le contrapposizioni che avvelenano il clima nel Paese. «Da qualunque parte politica si provenga e da qualunque parte si sia eletti bisogna sentire di essere il presidente di tutti gli italiani: questo è lo sforzo che continuerò a fare fino all'ultimo giorno del mio mandato», ha detto Napolitano ribadendo la possibilità di conciliare convinzioni e ruolo istituzionale e ricordando che tutti i presidenti della Repubblica hanno avuto un passato politico ma che c’è un tempo in cui gareggiare e un altro in cui essere garanti. «Io ho il dovere di essere fuori dalla mischia perché chi ha scritto la Costituzione ha voluto che fosse così per il presidente della Repubblica ». D’altronde, ricorda, anche quando nel ’92 fu chiamato alla presidenza della Camera già testimoniò che ricoprire un ruolo istituzionale ha in sé l’imperativo di essere al di sopra delle parti. E sulla politica il monito è «ricostruire un clima di rilancio culturale e morale. Perché se la politica è ricerca delle soluzioni non devono mancare spessore culturale e moralità» in uno spirito di rinnovata collaborazione come quella dell’Italia appena uscita dall’ultima guerra. «Scegliere gli obbiettivi e cercare di raggiungerli insieme » allora, anche se si fa parte di schieramenti diversi, anche contrapposti. Giffoni, quindi cinema. I film preferiti del presidente, che rivela di averne “tantissimi” ma cita “Roma città aperta” e “Vincitori e vinti” e si commuove parlando di “20 sigarette” il film su Nassiriya del regista Aureliano Amadei che ha appena visto quale sera fa.
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