Oggi l'informatica si studia così

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da Repubblica.it

DIDATTICA
Reti e software per immagini
Oggi l'informatica si studia così

Un manuale innovativo per avvicinare alla materia chi non ha conoscenze specifiche. Pensato per studenti universitari ma anche per un pubblico più ampio. Molto colore e grafica, associati a brevi testi. Per imparare concetti astratti sfruttando l'emotività
di ALESSIA MANFREDI

ROMA - E' possibile imparare a districarsi fra periferiche, protocolli Tcp/Ip, downstream e Dbms senza soffrire troppo, né sentirsi scoraggiati o annoiati in partenza? Per i non addetti ai lavori, avvicinarsi al mondo dell'informatica può diventare un'esperienza punitiva. Fra bit, switch e router, sistemi operativi e protocolli di comunicazione, l'argomento si fa ostico. Renderlo, invece, un viaggio piacevole è la scommessa di "Informatica. Insieme verso la conoscenza". Un manuale didattico edito da Athena, Modena, diverso da tutti gli altri, pensato per chi studia oggi all'università e per un pubblico più allargato ed eterogeneo, senza competenze specifiche in materia. Giovani e meno giovani, che vogliano muovere i primi passi in quella che alcuni considerano disciplina di culto, ma che la maggior parte dei non adepti tollera invece a fatica.

L'idea di provare un approccio diverso è venuta a Guido Zaccarelli - professore a contratto di Informatica all'università di Modena e Reggio Emilia, esperto di formazione e comunicazione e consulente informatico - pensando ai suoi studenti e alla sua esperienza diretta in aula. Il risultato? Un testo di 320 pagine molto colorate, grafiche, fatte di immagini accompagnate da brevi testi, che sarà presentato a Roma il 18 febbraio dall'Aislo, Associazione Italiana di Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo, anche nella versione per l'Ipad, presso l'associazione Civita. Ideato per chi ha più dimestichezza con tempi rapidi
e linguaggi più visivi che scritti, da web più che da pagina tradizionale: come i suoi alunni, racconta Zaccarelli, "che non studiano più come si studiava vent'anni fa, ma hanno bisogno di stimoli di tipo diverso". Puntando tutto sul coinvolgimento emotivo, per fare apprendere concetti astratti.

I nove capitoli del libro danno una panoramica generale della materia, coprendo temi specifici: dal dato alle reti, dall'hardware al software, da Internet alla posta elettronica, alla privacy, all'elaborazione di testi ai fogli di calcolo. Pagine piene di colore per stimolare il lettore, perché ciò che colpisce visivamente rimane impresso più facilmente; una navigazione fra i vari argomenti facilitata da un indice continuo a fondo pagina; il richiamo cromatico ai lati delle pagine, che aiuta a identificare subito il capitolo in cui ci si sta muovendo, per poter andare facilmente indietro e riallacciare il filo del discorso, o avanti a scoprire cosa viene dopo: un nuovo modo di fare didattica, insomma, dietro il quale c'è uno studio preciso, che utilizza le funzioni principali della comunicazione e la semiotica.

E' un testo che si sviluppa più in ampiezza che non in profondità, dice l'autore, pensato proprio per invogliare chi è digiuno di informatica ad acquisirne i concetti chiave, per poi approfondirne eventualmente aspetti più specifici in un secondo momento. "Cercavo il modo di trasmettere conoscenza in modo semplice ma non superficiale", racconta Zaccarelli. L'attenzione degli studenti oggi sfugge rapidamente e va catturata prima che si distraggano. Ecco allora frecce e collegamenti interni in ogni pagina. Pause visive, per permettere al concetto di sedimentare. Schemi di sintesi che sembrano quasi gli appunti che si vedrebbero sul quaderno di uno studente: un messaggio già decodificato, in pratica, adatto a giovani e giovanissimi. E non è detto che l'idea non funzioni anche per chi ha lasciato da un po' i banchi di scuola, ma lo stesso vorrebbe poter entrare in fretta e senza troppa fatica in un universo tecnologico che ci immerge quotidianamente. Usandolo, senza rimanerne tagliato fuori.