da Repubblica.it
"Professori politicizzati sospesi per 3 mesi"
Cgil: "Esternazione delirante verso docenti"
Una modifica al Testo unico sulla scuola, avanzata dal deputato Fabio Garagnani, inserisce il divieto per gli insegnanti di "qualunque atto di propaganda politica o ideologica". Dovrà essere il dirigente scolastico a vigilare sul rispetto della norma. Pantaleo: "Gli insegnanti non inculcano, educano"
ROMA - I professori che faranno propaganda politica o ideologica nelle scuole potranno essere puniti con la sospensione dall'insegnamento "per almeno 1-3 mesi". È quanto prevede, in estrema sintesi, la proposta di legge appena presentata alla Camera dal deputato del Pdl Fabio Garagnani, componente della Commissione Cultura di Montecitorio. Il commento del segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: "Esternazione delirante".
La proposta di Garagnani. Divieto di propaganda e sanzioni per i docenti. "L'importante era inserire nel Testo unico sulla scuola - ha spiegato Garagnani - il divieto di fare 'propaganda politica o ideologica' per i professori". "Per quanto riguarda le sanzioni - aggiunge il parlamentare - queste dovranno essere contenute poi in dettaglio in un provvedimento attuativo della legge". "La propaganda politica, infatti, - prosegue Garagnani - non può trovare tutela nel principio della libertà dell'insegnamento enunciato dall'Articolo 33 della Costituzione. Un conto infatti è tutelare la libertà di espressione del docente, un'altra è quella di consentire che nella scuola si continui a fare impunemente propaganda politica". E sono molti, secondo l'esponente del Pdl, i casi in cui i professori oltrepassano questo limite. "Soprattutto in Emilia Romagna - aggiunge - tra i professori della Cgil".
Così Garagnani propone di inserire nel decreto legislativo del 16 aprile '94 numero 297, un nuovo articolo
(il 490-bis) nel quale si specifica per la prima volta in modo diretto che il docente dovrà astenersi in ogni caso da qualunque atto di propaganda politica o ideologica nell'esercizio delle attività di insegnamento anche di carattere integrativo, facoltativo od opzionale". A vigilare che questo non avvenga, spiega ancora il deputato del Pdl nella sua proposta, dovrà essere "il responsabile della scuola", cioè il dirigente scolastico. Garagnani, modificando il Testo unico sulla scuola, propone anche una norma che specifichi come l'insegnamento della religione non possa essere considerato semplicemente "lo studio della storia delle religioni".
La replica della Cgil. "L'onorevole Garagnani ha perso un'altra occasione per stare zitto - ha detto il segretario generale della Flc-Cgil, commentando la proposta di legge -. L'ultima esternazione di Garagnani è, per usare un eufemismo - afferma Pantaleo - delirante. Abbia rispetto per gli insegnanti tutti e per la loro funzione e abbia rispetto per la Cgil, una organizzazione sindacale che ha fatto della difesa dei valori costituzionali un punto identitario. Si ricordi Garagnani - conclude il sindacalista - che gli insegnanti tutti non inculcano, ma educano secondo i principi della nostra Costituzione".