Ragioneria Stato: «Illegittimo chiedere contributi alle ...

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Ragioneria Stato: «Illegittimo chiedere contributi alle ...

Messaggiodi edscuola » 1 giugno 2011, 17:32

da Il Messaggero

Scuola, Ragioneria Stato: «Illegittimo chiedere contributi alle famiglie»


ROMA - Le ispezioni effettuate dal ministero dell'Economia nelle scuole hanno evidenziato come una delle irregolarità più diffuse sia la richiesta di contributi avanzata dagli istituti alle famiglie degli alunni. E' quanto denuncia la Uil scuola, sottolineando il fatto che la richiesta di contributi ai genitori degli studenti non è legittima ed è stata sanzionata dagli ispettori. La Ragioneria generale dello Stato precisa che è «indebito l'accollo alle famiglie degli alunni di contributi dovuti in forma obbligatoria dagli Istituti». La materia è regolata dalla legge 296/2006 (Il comma 622), articoli 28 (comma 1) e 30 (comma 2).

La Ragioneria ha raccolto l'esito delle ispezioni in un documento corredato dall'elenco delle norme non rispettate. Sul fronte delle competenze stipendiali, gli ispettori hanno rilevato casi di «omesso versamento di contributi Inps e ritenute erariali, con il successivo accollo di sanzioni e interessi di mora che hanno provocato un danno all'erario». E ancora, riguardo alle procedure di spesa, che è «indebito accollo, da parte degli Istituti, di spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, a carico, invece, dell'Amministrazione provinciale». Quindi, se a pagare doveva essere la Provincia, quei soldi potevano essere finalizzati diversamente.

All'attenzione dell'attività ispettiva anche l'«erogazione ai Dirigenti scolastici di indennità accessorie per aver svolto attività di coordinamento (ad esempio attività prestata in occasione di corsi e/o seminari) contravvenendo alla norma che stabilisce la natura omnicomprensiva dello stipendio dei Dirigenti».

«Il documento del ministero dell'Economia raccoglie comportamenti e pratiche non corrette - dice il segretario generale Uil, Massimo Di Menna - I risultati dell'attività ispettiva nei rilievi che abbiamo riportato ad esempio, danno un riscontro concreto a quanto sostenuto dalla Uil. Quel che stupisce non è che la ragioneria dello Stato abbia predisposto i controlli, ma il fatto che, in modo preventivo, il Ministero non abbia attivato alcun supporto, nessuna procedura di monitoraggio, di informazione, soprattutto se pensiamo alle tante innovazioni. Siamo di fronte all'ennesimo caso in cui, seguendo un metodo tutto burocratico, il ministero dell'Istruzione si è limitato diramare circolari, senza alcun intervento successivo di "servizi" alle scuole». Secondo di Di Menna «ciò che serve è una sorta di rivoluzione copernicana: superare la gestione tutta burocratica del ministero e trasformare il Miur in istituzione tecnico professionale di supporto alle scuole nei processi di innovazione e di modernizzazione».
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