da LASTAMPA.it
Venerdì e sabato gli studenti tornano in piazza
Riparte la protesta contro il ministro Gelmini e il governo
roma
Riparte la protesta degli studenti contro il ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini e un governo colpevole di "aver distrutto il nostro presente ed il nostro futuro".
La stagione dei cortei entra nel vivo con due grandi mobilitazioni, venerdì e sabato, in attesa del grande corteo organizzato a Roma il 15 ottobre in occasione della Giornata internazionale della rabbia.
Domani gli studenti di tutta Italia scenderanno in piazza con cortei e flash mob organizzati in oltre 70, città, tra cui Padova, Venezia, Bologna, Roma e Napoli. Una mobilitazione organizzata da Utu (Unione degli universitari) e la Rete degli Studenti per "riprenderci questo Paese: siamo stanchi di dover stare alla finestra, di essere considerati l'ultima ruota del carro da questo Governo. Ora vogliamo contare. Scenderemo in piazza per mandare a casa questo ministro che non fa altro che distruggere le nostre scuole, con tagli trasversali, e a prendere in giro chi la scuola la vive ogni giorno".
Le richieste sono sempre quelle di sempre, a cominciare dal diritto alla studio, per passare all'edilizia scolastica, nuova didattica, welfare studentesco e revisione dei sistemi di valutazione. A Roma, sede delle grandi proteste dello scorso autunno, appuntamento alle 9 del mattino a Piramide.
Ventiquattro ore dopo, sempre a Roma, gli studenti torneranno in piazza, "con pullman in partenza da tutte le città d'Italia, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici del settore pubblico della Cgil, per ribadire che senza pubblico non c'è nessun futuro". Questo perché "crediamo che lo smantellamento della scuola e dell'università pubblica siano un pezzo del disegno generale di questo governo di distruzione dello stato sociale e del concetto stesso di pubblico".