Università, crescono i fuori corso

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Università, crescono i fuori corso

Messaggiodi edscuola » 26 gennaio 2008, 9:29

da ItaliaOggi

Università, crescono i fuori corso

Meno di uno studente su tre si laurea in tempo. Nel confronto con l'anno accademico precedente, la proporzione di laureati «regolari» diminuisce di 4,5 punti percentuali, passando dal 34,8% al 30,3%. Anche se, rispetto all'anno accademico 2004/2005, c'è stato un aumento dei «laureati precoci», un drappello di «stakanovisti degli studi», che nel 2006 rappresentano il 2,5% del totale dei laureati e ben il 4,9% dei laureati triennali. Cresce anche la mobilità internazionale degli studenti: tra il 2004/2005 e il 2005/06 sono aumentati più che proporzionalmente gli studenti in entrata rispetto a quelli in uscita. Ancora, la crescita del numero di dottorati di ricerca (passati dai 2.154 dell'anno accademico 2004/2005 ai 2.249 dell'anno accademico 2005/2006) e un aumento, all'interno del personale docente degli atenei, della presenza femminile. È questa la fotografica scattata dal Comitato per la valutazione del sistema universitario. I dati sono raccolti nell'ottavo «Rapporto sullo stato del sistema universitario». Se da una parte le rilevazioni effettuate dal Cnvsu rispetto all'anno accademico 2005/2006 parlano di 300.735 laureati nel 2006, dall'altra parte emerge che l'offerta formativa appare molto rilevante e frammentata: nell'anno accademico 2005/2006 i corsi di studio attivati sono pari a 5.591, con un aumento di 191 unità, dovuto all'attivazione dei corsi di laurea specialistica. Accanto al numero eccessivo di corsi di laurea attivi, si registra un numero assai elevato di insegnamenti attivi, giunti a quota 171 mila nell'anno accademico 2005/06, con un incremento del 47% rispetto al 2001/ 2002. In questo scenario, si manifestano segnali di sofferenza del sistema: nel confronto con l'anno accademico precedente, la proporzione di laureati «regolari». Si conferma il dato degli abbandoni al secondo anno, che oscillano sempre intorno al 20%. Ombre e luci si presentano anche nei dati relativi alla formazione alla ricerca, al personale a alle risorse finanziarie degli atenei statali, con numerose conferme rispetto alle precedenti rilevazioni del Cnvsu. L'Anagrafe dei Dottorati di ricerca, operativa presso il Miur ormai dallo scorso anno, evidenzia che, se da una parte è aumentato il numero di corsi di dottorato, dall'altra sono diminuiti gli iscritti, in ragione, verosimilmente, di una minore attrattività di tali corsi per i laureati italiani. Come lo scorso anno, i posti banditi dagli atenei sono inferiori ai posti sostenibili.
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