Edilizia e sicurezza scolastica, siamo alle solite

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Edilizia e sicurezza scolastica, siamo alle solite

Messaggiodi edscuola » 21 agosto 2012, 8:50

da Tecnica della Scuola

Edilizia e sicurezza scolastica, siamo alle solite
di A.G.

In attesa dei resoconti nazionali coincidenti con l’avvio del nuovo anno, cominciano a pervenire le prime denunce locali. Il caso delle strutture fatiscenti e delle classi “pollaio” dell'isola d’Elba. Il presidente dall’A.Ge. Arcipelago Toscano ha già sollecitato le istituzioni: nelle situazioni più a rischio le lezioni potrebbero non riprendere.
Come ogni avvio di anno scolastico, anche il 2012/13 si apre con i problemi delle risorse, degli organici, le proteste dei precari, il caro libri. Ma le denunce riguardano anche la scarsa sicurezza degli edifici scolastici. Molti dei quali hanno bisogno di manutenzione, ordinaria e straordinaria. In attesa dell’anagrafe nazionale dello stato dell’edilizia scolastica (lo attendiamo ormai inutilmente da troppo tempo) e anticipando gli sconfortanti rapporti nazionali, come di Cittadinanzattiva, che un anno fa di questi tempi rilevò la necessità di intervenire nell’89% degli edifici verificati, stanno cominciando ad arrivare le prime segnalazioni locali.
Tra quelle sinora pervenute riteniamo particolarmente significativa la situazione di un istituto superiore dell’isola d’Elba, situato in Salita Napoleone delle località Portoferraio: secondo il resoconto prodotto dall’Associazione Genitori A.Ge. Arcipelago Toscano, Jachen Gaudenz, l’edificio sarebbe dotato di “scale di sicurezza che bloccano le finestre”, di pericolosi “intonaci umidi” e pluviali rotti. Inoltre “da due anni una classe svolge lezioni nel teatrino, in una situazione non idonea sotto tutti i profili: gli alunni devono spostarsi ogni volta che quello spazio viene utilizzato per altre iniziative, cambiando locali anche più volte nel corso della stessa mattinata”.
Con un documentato fascicolo, corredato di foto che non necessitano parole, Gaudenz rende pubbliche quelle domande che in questi giorni si stanno facendo le famiglie degli alunni destinati a frequentare quell’istituto. “Manderei i miei figli in una scuola come questa? Sarei tranquillo se si affacciassero a quella finestra?”. E ancora. “Sarà salutare fargli trascorrere cinque, sei ore in questi ambienti? Dove possono svolgere lezione di educazione fisica? Dove sono i laboratori?”.
Come se non bastasse, i problemi non si fermano all’istituto superiore di Portoferraio. Perché “con l’aumento forzato del numero di alunni per classe – continua il presidente di A.Ge. Arcipelago Toscano - si è avuta la soppressione di alcune classi dei licei e della scuola alberghiera e l’accorpamento di classi che hanno finora seguito percorsi formativi diversi. In tutto questo la continuità didattica viene stravolta: si penalizzeranno tutti gli alunni in generale e in particolare coloro che presentano situazioni problematiche”.
“Di fatto – continuaGaudenz - con gli accorpamenti viene cancellata qualsiasi forma di deroga prevista e mai abrogata per le isole minori e zone disagiate, penalizzando ragazzi che non hanno le stesse opportunità di scelta di istituti o indirizzi di studio dei loro coetanei del continente. All’Elba la scuola rappresenta infatti uno dei punti fermi di aggregazione e di sviluppo formativo, di controllo ed educazione sociale”.
In conclusione, sempre in base a quanto riferisce l’associazione dei genitori, “le classi sono troppo piccole e c’è il rischio, se dovesse permanere l’attuale situazione, di non poter avviare l’anno scolastico a settembre per quelle classi che non posseggono i requisiti di legge”.
L’Age non si è fermata alla denuncia pubblica. Ma ha inoltrato la richiesta sia al Comune, per far sì che vengano eliminate le barriere architettoniche, sia ai vigili del fuoco, al fine di verificare, in Salita Napoleone (dove da due anni vengono svolti lavori saltuari, anche durante le ore di lezione), il grado ignifugo delle porte e delle pareti, lo stato degli intonaci, delle gronde, degli architravi, degli infissi esterni e delle pavimentazioni.
Una richiesta è arrivata anche alla Provincia di Livorno, cui Gaudenz ha chiesto di mettere a disposizione un edificio avente i requisiti di sicurezza e di capienza previsto dalle normative vigenti e di realizzare le palestre. Ma anche agli Uffici scolastici, regionale e provinciale, cui è stato chiesto di accogliere le legittime richieste dei genitori e del personale della scuola per una dotazione di organico sufficiente a garantire un regolare svolgimento dell’anno scolastico.
“Resta da capire se in questo mondo all’incontrario – è il commento finale del rappresentante dei genitori - tante motivate ragioni troveranno adeguata risposta o se invece saranno lasciate cadere nell’indifferenza che troppo spesso avvolge le problematiche scolastiche e il benessere dei nostri giovani. A questo scopo si terrà nei primi giorni di settembre un'assemblea di tutti i genitori interessati”. A quando quelle delle istituzioni competenti per provvedere ad una rapida messa a norma dell’edificio scolastico?
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