Studente bocciato ricorre al Tar

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Studente bocciato ricorre al Tar

Messaggiodi edscuola » 7 ottobre 2012, 8:32

La Gazzetta di Reggio del 06-10-2012

Studente bocciato ricorre al Tar

REGGIO EMILIA. Uno studente reggiano di 18 anni, affiancato dall’avvocato Antonio Lupo dell’Aid (Associazione italiana dislessia), ha dichiarato guerra all’Istituto professionale Galvani, chiedendo al Tar di sospendere gli effetti della sua bocciatura. Lamenta di non aver ricevuto l’assistenza dovuta a chi, come lui, ha difficoltà di apprendimento. La scuola replica convinta di aver seguito tutti i protocolli esistenti, gli stessi che garantiscono ad altri 52 studenti nelle sue stesse condizioni, con disturbi specifici nell’apprendimento (Dsa), di conquistare risultati importanti. Ora toccherà ai giudici del Tribunale amministrativo dirimere la questione. Il giovane sta ora ripetendo il quarto anno. E’ stato bocciato per aver riportato voti insufficienti in inglese, matematica e optometria. «Il ragazzo - spiega il suo legale - ha bisogno di un sostegno didattico adeguato. Per i Dsa non è previsto un insegnante di sostegno, ma l’applicazione di particolari misure e attenzioni. Nel suo caso la scuola ha approvato un piano personalizzato lacunoso. C’è stato solo un approccio formale e semplicistico». Su questi presupposti ha chiesto al Tar di sospendere la bocciatura, in attesa di poter poi entrare nel merito. Il legale del ragazzo e l’avvocatura dello Stato, che rappresenta il Ministero dell’Istruzione e dell’Università e la scuola, si ritroveranno in aula tra pochi giorni. La dirigente scolastica Maria Dall’Asta è serena: «Abbiamo complessivamente 53 ragazzi con Dsa che ottengono successi scolastici anche di buon livello. La scuola si è sempre battuta perché tutti possano conseguire risultati positivi, utilizzando tutti i supporti previsti. Nel caso specifico oggetto di ricorso, il primo in 6 anni da dirigente di questo istituto, c’erano problematiche diverse. La bocciatura ha altre motivazioni. Al Galvani i deficit sono compensati con strumenti regolarmente a disposizione degli studenti: c’è chi li usa in modo corretto e chi si rifiuta. I nostri insegnanti sono molto attenti, e utilizzano quotidianamente 24 lavagne interattive per aiutare questi ragazzi. Tutto viene predisposto secondo le regole, ma al momento di decidere se ammettere o no un ragazzo alla classe successiva si tiene conto anche del comportamento complessivo».

di Davide Bianchini
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