Prima occupazione all'estero ora la Ue lancia un concorso

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Prima occupazione all'estero ora la Ue lancia un concorso

Messaggiodi edscuola » 12 ottobre 2007, 22:59

da Repubblica.it

L'iniziativa della Commissione europea attraverso la rete Eures
Ai 50 vincitori sarà garantito un lavoro regolarmente retribuito

Prima occupazione all'estero ora la Ue lancia un concorso
di FEDERICA FORTE


ROMA - Cinquant'anni di Europa, venti di Erasmus e dieci di voli low cost sono riusciti a far muovere anche il più pigro cittadino europeo. Chi per apprendere una lingua, chi per trascorrere un semestre in un'università straniera, chi per svolgere un tirocinio o per semplice curiosità, ciascuno può vantare nel proprio bagaglio personale e culturale un'esperienza all'estero. Più o meno significativa, non importa: ciò che conta è riportarla nero su bianco sul proprio curriculum, anche se poi resta lettera morta, una voce come tante in quella lunga lista di brevi esperienze di un aspirante lavoratore tra i venti e i trent'anni.

La Commissione europea lo sa bene, e lancia un concorso che è quasi una sfida: trovare il primo lavoro all'estero. La cosa di per sé non è semplice: pensate solo a quanto è complesso risultare motivati e convincenti davanti a un selezionatore che vi guarda dall'alto in basso, mentre vi esprimete nella vostra lingua madre, con le migliori intenzioni e col vestito buono. E pensate a quanto potrebbe essere imbarazzante la stessa situazione in un Paese straniero. Niente panico: sarà la Commissione stessa, attraverso la rete europea per l'impiego EURES, ad aiutare i cittadini dell'Ue nella ricerca del primo lavoro in un paese dell'Unione diverso da quello di provenienza.

La selezione avviene secondo regole che cercano di favorire la mobilità: sono esclusi coloro che hanno già beneficiato di un soggiorno di studio, apprendistato o lavoro all'estero - loro, probabilmente, hanno imparato come muoversi in un altro Paese. I partecipanti, che possono registrarsi (http://ec.europa.eu/euresform/form1. jsp?lang=IT) fino al 15 ottobre, devono aver compiuto 18 anni ed essere disponibili a restare lontani da casa per un minimo di quattro mesi.

Non si ricercano particolari profili professionali: la competizione è un modo per varcare i confini del proprio Paese, un'opportunità che permette di immergersi completamente nella cultura della nazione ospitante, fino a diventare, almeno per un breve lasso di tempo, parte integrante della realtà produttiva locale. Qualunque sia il background accademico e professionale o il settore economico di provenienza, è indispensabile sapersi destreggiare con almeno una delle lingue più parlate nell'Unione, ma altrettanto fondamentale è riuscire a comunicare la forte motivazione a vivere un'esperienza lavorativa che è soprattutto un'opportunità per il futuro.

Fin qui la buona notizia. Quella meno buona è che i "fortunati" saranno solo 50: a loro la Commissione riserva un impiego, regolarmente retribuito, da scegliere secondo le proprie attitudini e capacità tra le offerte messe a disposizione dalla rete EURES, che monitora costantemente il mercato del lavoro nei Paesi membri.

Una volta firmato il contratto, comunque, la Commissione continuerà a vigilare sui vincitori: saranno invitati a descrivere le proprie impressioni su un blog, per condividere piccole emozioni, curiosità, momenti e pensieri di ordinaria quotidianità di un'esperienza da "pionieri". Che, qualche volta, può cambiare la vita.
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