da LASTAMPA.it
SCRUTINI, AUMENTANO GLI STUDENTI RESPINTI PRIMA DELL’ESAME DI STATO
Maturità, il 5% non ammesso
La macchina organizzativa dei recuperi è già in moto
TORINO
Un tondo 5% di non ammessi all’esame di Stato, dicono le rilevazioni dell’Ufficio scolastico provinciale sulla metà degli istituti. L’Usp parla anche di 80 rinunce su oltre 2500 commissari interni ed esterni e 395 presidenti. Nel 2007, a Torino, la media dei «fermati» era stata del 3,5%. Le débâcle sfiorano i licei. Al classico Alfieri, su 208 solo 2 non sosterranno l’esame, al D’Azeglio 1 su 129, al Gioberti 2 su 174, all’Umberto I uno su 85. Allo scientifico Galileo Ferraris en plein di 216 ammessi, al Segrè e al Majorana 3 alt su 109 e 106.
La media si alza negli istituti tecnici e professionali. Se il caso estremo è all’agrario Dalmasso - su 91 allievi 26 stoppati, quasi il 30% -, contribuiscono situazioni come quella dell’Istituto per geometri Guarini dove su 154 candidati gli stoppati sono 20 o dell’Itis Majorana, con 17 su 188. Francesco La Rosa, dirigente del tecnico di Grugliasco, propone una spiegazione condivisa da vari colleghi: «Rispetto all’anno scorso c’è una maggiore severità dovuta all’ordinanza ministeriale che ha messo in chiaro che i debiti vanno saldati e che il diploma deve tornare ad avere un valore». La Rosa aggiunge: «Il numero alto di non ammessi deriva dalla “dispersione” creata dal sistema dei debiti non saldati degli anni precedenti. Prima di quel sistema, la selezione avveniva a monte della quinta. L’anno peggiore sarà il prossimo, quando non potranno andare all’esame gli studenti che si sono trascinati insufficienze mai recuperate».
In tema di recuperi, ieri al D’Azeglio un centinaio di presidi hanno partecipato alla conferenza di servizio indetta dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco De Sanctis. La riunione ha evidenziato che la maggioranza dei collegi docenti ha scelto settembre per la verifica dei sospesi. De Sanctis, seguendo l’ordinanza ministeriale, avrebbe auspicato invece la fine delle operazioni entro il 31 agosto. Il vicedirettore Paolo Iennaco ha comunque chiarito che le preoccupazioni legate alla diversa composizione dei consigli di classe non hanno fondamento nelle norme. Nelle scuole, in genere, è prevalsa l’idea di non ammettere alla classe successiva chi difficilmente potrebbe recuperare in estate. In settembre, quindi, poche le difficoltà organizzative: i numeri dei «bocciati» saranno contenuti.