Taglierò le ore di insegnamento. E i precari non si illudano

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Taglierò le ore di insegnamento. E i precari non si illudano

Messaggiodi edscuola » 14 settembre 2008, 9:05

da Unità

Gelmini sfrenata: «Taglierò le ore di insegnamento. E i precari non si illudano»

Chianciano Terme

Mariastella Gelmini non fa sconti a nessuno. E la sua legge oggi risuona di un doppio slogan. Primo: meno ore di insegnamento. Secondo: i precari non si illudano. Insomma, il ministro per l’Istruzione - che è stata sonoramente fischiata dall’uditorio della festa dell’Udc a Chianciano Terme - non demorde. La spesa per l’istruzione è «fuori controllo», dice Gelmini, tanto che per risparmiare è pronta anche a ridurre le materie di insegnamento a quelle «essenziali». La ministra ha anche annunciato che venerdì prossimo 19 settembre, presenterà alle parti sociali il piano programmatico che attuerà la Finanziaria basato innanzitutto su una riduzione delle ore di insegnamento.

«È chiaro che non vengono licenziati gli insegnanti di ruolo - ha rassicurato Gelmini - ma la spesa per l’istruzione è aumentata del 33%, è fuori controllo, senza avere aumentato stipendi, senza avere adeguato le strutture. Secondo voi possiamo andare avanti così? Posso raccontare che i soldi aumenteranno? Non sono un prestigiatore: le ricorse sono queste troviamo la modalità per riqualificare la spesa». Il ministro ha ricordato che negli anni la politica sia di destra che di sinistra «ha sovrastimato la capacità della scuola di assorbire posti lavoro creando un numero notevolissimo di precari cui la politica non è in grado di dare risposte. Non voglio essere responsabile nel creare illusioni che poi diventano cocenti illusioni. Non possiamo prendere in giro una generazione, dobbiamo dire le cose come stanno». Tuttavia Gelmini ha parlato della «possibilità di introdurre misure premiali per gli insegnanti, di aumento delle borse di studio, grazie a quel 30% di risparmi contenuti nella finanziaria. Venerdì 19 presenterò alle parti sociali il piano programmatico che attuerà la manovra. È una proposta che si basa su un dato: la nostra scuola ha il maggior numero di ore in Europa, è il caso che le rivediamo e puntiamo sugli insegnamenti fondamentali: italiano, matematica, scienze, lingua straniera». Per il resto, Gelmini insiste nel dire che non verrà toccato il tempo pieno: «Il governo sa perfettamente quanto il tempo pieno sia importante per le famiglie, nessuno di noi si sogna di farlo venire meno», ma la scuola “secondo Gelmini” - dal voto in condotta al maestro unico, passando per la riduzione del monte ore - per il Pd è, come dice Mariapia Garavaglia, «solo una strategia per far quadrare i conti, senza nessun progetto educativo chiaro alla base». Il ministro ombra contrattacca: «È il governo che ne ha fatto solo una questione di bilancio». Applausi. Fischi, invece, per la favorita di Silvio: anche quando la Gelmini prova a conquistare la platea citando Ratzinger e don Giussani, la Garavaglia se la riprende: il fondatore di cl lo chiama, familiarmente, «il gius» e, ricorda, «quella è la mia storia, quelle citazioni non mi impressionano». Infine, il ritorno del voto in condotta. Una scelta, sostiene la senatrice del Pd, «che non tiene conto dei contesti, delle relazioni, delle difficoltà di alcuni quartieri: «Quando avrò bocciato per il voto in condotta un ragazzo di Scampia forse l’avrò perso per sempre. E se perde anche un solo ragazzo in questo modo, la scuola fallisce». Condanne al piano della Gelmini arrivano anche dal ministro ombra del Pd Mariangela Bastico: «È una riforma che attacca l’impianto della scuola di base, sopprimendone il suo carattere fondamentale: il tempo lungo e disteso». «In questo modo -aggiunge la Bastico- si arrecherà un danno incredibile alle donne che lavorano».

Intervenendo successivamente alla festa dei giovani di An a Roma - ossia di fronte ad una platea ben più amichevole nei suoi confronti - la Gelmini se la prenda con la sinistra: «Mi sorprende che la sinistra abbia annunciato manifestazioni e mobilitazioni contro le nostre iniziative prima ancora di conoscere il piano programmatico che verrà presentato la prossima settimana. È questo il confronto che vogliono?». Dice Mariastella che «l’opposizione sta diffondendo un clima di falso allarmismo sui temi della scuola». Ah sì? Provi a chiedere agli insegnanti cosa ne pensano...
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