da Tecnica della Scuola
Intervento del Mida in Commissione Cultura presso la Camera dei deputati
di Mida
Alla c.a. dei Signori Parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato
Ai Membri della VII Commissione Cultura
Egregi Signori Parlamentari,
il Mida (Movimento Insegnanti da Abilitare) in quanto associazione docenti si trova a chiedere in questa sede il ricollocamento dei docenti appartenenti alla III Fascia delle Graduatorie d’Istituto, in particolare quelli che dal 2003 hanno prestato servizio continuativo fino all’anno scolastico appena apertosi. Nel nostro movimento si sono riconosciuti docenti che hanno percorsi formativi e scolastici diversi:
- insegnanti che hanno conseguito il Diploma di Scuola Magistrale entro il 2004, per cui titolo abilitante a tutti gli effetti stando ai sensi del Decreto Interministeriale 460 del 24 Novembre 1998; (vedasi anche il D.I. 10/3/1997 art. 2 comma 1)
- insegnanti che hanno partecipato all’ultimo DM 85 e che per disinformazione da parte degli uffici universitari in merito ai giorni si servizio non si sono visti riconosciuti il titolo abilitante conseguito e si trovano ancora oggi iscritti con riserva sia nelle graduatorie ad esaurimento, sia nella I Fascia delle Graduatorie d’Istituto;
- insegnanti che per motivi sia di natura economica e sia per seri motivi di famiglia non hanno potuto partecipare ai Corsi-Concorsi per accesso alle Ssis, € 2.500 tolti dal budget familiare comportano un vero e grosso problema per le famiglie e per i precari di oggi;
- altri colleghi che hanno provato a partecipare ai Corsi-Concorsi per accesso alle Ssis, ma per motivi diversi e, soprattutto perché i posti a disposizione erano davvero esigui rispetto alle necessità, sono stati esclusi dagli stessi (al riguardo è necessario sottolineare come per accedere alla SSIS fosse fondamentale il punteggio di Laurea, quando è palese che ogni Ateneo adotti metri diversi con la conseguenza che in determinate Università è facile laurearsi con un 110/110, in altre è estremamente difficile raggiungere 105/110).
Tenendo conto delle suindicate posizioni del nostro Movimento, chiediamo che vengano considerate le seguenti richieste:
- ripristino dei posti tagliati nella scuola primaria per i maestri: la mancata adesione al tempo pieno da parte delle Direzioni Didattiche e degli Istituti Comprensivi non deve essere motivo di perdita di lavoro per i docenti, ma chiediamo la presa di coscienza e l’ammissione di responsabilità da parte di chi non ha imposto tale tipo di servizio;
- come sopra accennato, chiediamo il ricollocamento di tutti i docenti che nella III fascia d’Istituto hanno maturato almeno 360 giorni di servizio a partire dall’anno scolastico 2004-2005, visto che l’ultimo DM 85 ha concesso il titolo abilitante ai colleghi in servizio fino al 2004;
- al IX ciclo Ssis, stando alle dichiarazioni del Ministro della Pubblica Istruzione, verrà concesso il periodo di praticantato nelle scuole e a seguire un concorso che li riconoscerà docenti a tutti gli effetti. Il Mida chiede in questa sede che tale opportunità venga concessa anche agli insegnanti da abilitare previa formazione teorica presso organi competenti segnalati dal Ministero.
Visto che chi ha lavorato più di 360 giorni nella scuola ha già di fatto svolto il praticantato (l’esperienza di docenza è già stata conseguita e certificata) si chiede l’accesso ad ogni tipo di percorso abilitante che richieda come requisiti d’accesso il servizio di 360 giorni nella scuola e il fatto di non avere nessun altro titolo abilitante;
- per coloro che hanno partecipato ai corsi indetti dal DM85 del 2004, pur non avendo maturato a pieno i 360 giorni previsti dalla legge, si chiede l’accesso allo stesso percorso indicato per i colleghi del IX ciclo in modo che la RISERVA che ancora oggi li vincola venga definitivamente sciolta; - quanto appena indicato nel punto sopra lo si chiede anche per i colleghi ITP che ogni giorno svolgono la funzione di consulenza nelle nostre scuole, chiediamo il riconoscimento anche del loro titolo di servizio. Siamo sicuri che il Governo oggi vigente e la stessa Opposizione non deluderanno le aspettative di noi cittadini italiani, non si volterà le spalle a chi fedelmente fino ad oggi, pur se da precario, ha prestato servizio per lo Stato Italiano, adempiendo a pieno alle proprie responsabilità e svolgendo al meglio il proprio lavoro, spesso compiendo dei grossi sacrifici, magari spostandosi da un capo all’altro della penisola, abbandonando gli affetti più cari e comprendo cattedre i paesi rifiutate da tantissimi colleghi anche solo per poche ore settimanali di lavoro. Siamo sicuri che le nostre qualità e le nostre competenze professionali verranno riconosciute, chiediamo soltanto che il diritto al lavoro, sacrosanto in questo Paese, venga rispettato. Non apparteniamo alla categoria dei fannulloni, vogliamo solo continuare a lavorare seriamente con quei ragazzi che ogni giorno incontriamo nelle aule scolastiche, a cui desideriamo ardentemente trasmettere il nostro sapere. Vogliamo aggiornaci professionalmente come ogni altro collega e rendere la scuola italiana di qualità come è sempre stato.
Non vogliamo regali da parte di nessuno, ma solo la possibilità di accedere ad un diritto che ci spetta. Vogliamo meritarci il nostro posto di lavoro. Concedeteci la possibilità di continuare a servire la nostra nazione e di crescere culturalmente i nostri ragazzi! Se è vero che la meritocrazia è il valore fondamentale su cui si fonda il Ministero della Pubblica Istruzione, riconoscete il merito, gli sforzi e le competenze che gli insegnanti da abilitare stanno compiendo da anni nelle scuole italiane, fattore di cui nessuno mai precedentemente ha voluto parlare.
Vi preghiamo di accogliere le nostre richieste e di valutare la nostra posizione.
Saluti precari.
I docenti del Mida