Scuola, incontro Gelmini-sindacati sulla riforma

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Scuola, incontro Gelmini-sindacati sulla riforma

Messaggiodi edscuola » 19 settembre 2008, 17:03

da Il Messaggero

Scuola, incontro Gelmini-sindacati sulla riforma
E gli studenti protestano contro il "ballismo"


ROMA (19 settembre) - Incontro tra il ministro dell'Istruzione e i sindacati, questo pomeriggio, per un confronto sui temi caldi della riforma Gelmini. Al centro della riunione le novità e le conseguenti ricadute sul personale (dagli orari agli organici) previste nel piano programmatico che i ministri dell'Economia e dell'Istruzione hanno predisposto in base al decreto legge 112, che prevede una consistente riduzione di risorse finanziarie per il sistema di istruzione, a partire dall'anno scolastico 2009-2010.

Ritorno degli «anticipi» nella scuola dell'infanzia, maestro unico alle elementari, riduzione delle ore di lezione negli istituti tecnici e professionali sono alcuni degli interventi previsti nel piano: «Si tratta di una proposta aperta al confronto di tutti» ha detto il ministro, anticipando che il «principio cardine» del piano è l'individuazione di una spesa standard per ogni studente, cioè il minimo indispensabile per farlo andare a scuola «non un euro di più e non uno di meno».

"Emergenza ballismo". Mattinata di proteste, intanto, in diversi istituti scolastici italiani: in campo l’iniziativa nazionale della Rete degli Studenti Medi “Emergenza ballismo”: «striscioni calati dalle finestre, volantinaggi e azioni dimostrative per svelare le "balle" del governo sulla scuola», sottolinea il sindacato studentesco, che ha pubblicato sul sito le foto delle proteste a Verona, Venezia, Padova e Roma. «8 miliardi in meno alla scuola: il nostro futuro non si taglia», recita uno striscione appeso al liceo Fermi di Padova. «Non siamo il problema, siamo la soluzione», è invece scritto su un altro lenzuolo bianco affisso all'ingresso del liceo Righi di Roma.

Maestre protestano davanti al duomo di Napoli. Davanti al Duomo di Napoli le maestre hanno protestato contro la riduzione del numero dei docenti e l'introduzione del maestro unico. «La cultura dei bambini non fa rima con Gelmini», recita uno degli striscioni. Le maestre si sono riunite per chiedere al ministro dell'Istruzione «la riduzione degli stipendi dei politici così come è stato ridotto il nostro numero. Sono anni che contiamo sugli incarichi annuali - dice una delle insegnanti - adesso non siamo più nemmeno precarie». «Il ministro non sa cosa significhi stare in scuola, non ha esperienza e non può capire il disagio che sta creando», sostiene un'altra delle maestre.
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