Scuola, al vaglio dei sindacati la «riforma Gelmini»

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Scuola, al vaglio dei sindacati la «riforma Gelmini»

Messaggiodi edscuola » 19 settembre 2008, 17:25

da Il Sole 24 ORE

Scuola, al vaglio dei sindacati la «riforma Gelmini»

Confronto sulle novità della scuola a viale Trastevere tra le parti sociali - associazioni, sindacati,coordinamenti vari, istituzioni locali - e il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Sul tavolo il piano programmatico dell'art. 64 della legge 133/08, con le conseguenti ricadute sul personale (dagli orari agli organici) a cominciare dalla cancellazione di 130mila posti di lavoro nella scuola nei prossimi tre anni, fra insegnanti e personale non docente, per proseguire con la scuola primaria, dov'è prevista la riduzione delle ore di insegnamento e il ritorno al maestro unico, ma con un esperto per la lingua inglese. «Con il passaggio al maestro unico - ha detto il ministro ai sindacati - nella scuola primaria ci saranno più docenti per aumentare il tempo pieno del 50%. L'insegnante unico ha un carico obbligatorio di lezioni di 24 ore settimanali a fronte del carico orario di 27 o 30 ore settimanali attuali dei docenti del modulo. La differenza oraria tra 27/30 ore e 24 potrà essere reinvestita in attività di tempo pieno, da assegnare o allo stesso docente unico o ad altro docente».

Più fondi per le sezioni «primavera»
In base al nuovo piano per la scuola del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini aumentano le sezioni «primavera»: lo stanziamento è di 30 milioni di euro per il 2008-2009 e di 50 milioni nel 2009-2010. Il nuovo servizio educativo per bambini tra i due e i tre anni, attualmente a gestione regionale, viene confermato e implementato, prevedendo che nelle aree montane possano essere accolti piccoli gruppi di bambini di due-tre anni anche nelle scuole dell'infanzia. Il piano sarà di concerto con regioni e comuni. Secondo il piano i 2 miliardi di euro di risparmi realizzati col piano saranno investiti in formazione, nuove tecnologie e premialità per docenti.

Il piano prevede inoltre he in tutti gli anni del liceo classico, e non solo nei primi anni come accade adesso, si studierà la lingua inglese. Potenziamento, nel classico, anche della matematica e scienze. Gli indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore sono 900, troppi per il Ministero dell'istruzione, che ne prevede una riduzione, essendo «sproporzionati alle esigenze formative, hanno prodotto inefficienza». Si interverrà soprattutto negli istituti tecnici e professionali, eliminando le duplicazioni (esempio istituto tecnico-commerciale e istituto professionale per ilcommercio), che «confondono l'utenza senza apportare valore aggiunto». Altra novità è l'accorpamento delle classi di concorso: quella «con una comune matrice culturale e professionale» verranno accorpate. Ad esempio, oggi matematica e matematica applicata rappresentano classi di concorso diverse, «creando talvolta difficoltà nell'effiziente gestione del personale». L'intento, dice il ministero, è quello di «semplificare e aumentare la flessibilità nell'impiego dei docenti». Per conoscere il futuro degli istituti superiori tecnici e professionali (nuovi orari ridotti, ma anche l'accorpamento delle classi di concorso e a riconversione professionale dei docenti in esubero) bisognerà invece attendere martedì 23 settembre, giorno in cui è stato già fissato un tavolo tecnico specifico.

I sindacati si aspettano un confronto concreto: «il decreto legge 112 - spiega Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola - prevede una consistente riduzione di risorse finanziarie per il sistema di istruzione, a partire dall'anno scolastico 2009-2010. E questo, in una situazione di basse retribuzioni, di bassa spesa per l'istruzione in rapporto al Pil, dopo 10 anni di tagli, è un fatto negativo che pesa sul confronto». Molto critica anche la Flc-Cgil, secondo cui quello del governo rappresenta «l'attacco più violento portato al sistema della scuola pubblica statale, che mai sia stato fatto». Sì dunque al confronto sulla riforma, no ai diktat: è con questo spirito che Enrico Panini, segretario generale della Flc-Cgil, è entrato alla riunione, al ministero dell'Istruzione. «Gelmini - ha osservato il sindacalista - dovrà cambiare tutto: le novità introdotte, come il maestro unico, sono scelte incomprensibili perchè non partono da motivazioni pedagogiche ma solo di cassa. Non si possono accettare 8 miliardi di euro di tagli nella scuola e nell'istruzione in un Paese che destina a questo settore appena il 3% del pil. Tagliare ancora vuol dire scommettere sull'ignoranza. È la prima volta che un bambino che si iscriverà a scuola il 1 settembre 2009 avrà meno di un bambino che si è iscritto quest'anno. Questa divaricazione ci preoccupa». Per Panini, che è già stato nominato segretario confederale della Cgil con responsabilità organizzative, questa odierna è l'ultima riunione a capo della Flc-Cgil, responsabilità che ha mantenuto per oltre dieci anni. Lunedì 22 settembre, infatti, il direttivo del sindacato eleggerà il nuovo segretario generale.
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