Scuole, scatta l'autunno caldo contro tagli alle elementari

Rassegna Stampa e News su Scuola, Università, Formazione, Reti e Nuove Tecnologie

Scuole, scatta l'autunno caldo contro tagli alle elementari

Messaggiodi edscuola » 23 settembre 2008, 14:50

da Milano la Repubblica.it

Scuole, scatta l'autunno caldo contro i tagli alle elementari

Proteste, cortei e assemblee "Invece del tempo pieno si tornerà al vecchio sistema"

La difesa del tempo pieno, l´opposizione al ritorno del maestro unico. Eccole, le parole d´ordine della tre giorni di protesta del Pd lombardo contro i tagli alla scuola elementare previsti dal decreto Gelmini. «Il sistema scolastico regionale pagherà un prezzo inaccettabile» attacca il segretario Maurizio Martina. La mobilitazione comincerà venerdì e proseguirà fino a lunedì, con centinaia di "infopoint" di fronte agli istituti per spiegare la riforma a genitori e insegnanti.

In Lombardia, secondo il Pd, i tagli in Finanziaria faranno sparire un decimo dei posti di insegnante alle elementari, 1.495 solo a Milano. E sull´introduzione del maestro unico, il consigliere regionale Sara Valmaggi mette in guardia: «Nelle 4.200 classi prime della Lombardia ci sarà un terzo delle maestre in meno: si passerà da 6mila a 4mila. E il tempo pieno sarà soppiantato dalla vecchia formula delle lezioni alla mattina e del doposcuola al pomeriggio». È questa la prospettiva che più spaventa i genitori milanesi, che nel 94 per cento dei casi scelgono di mandare i figli a scuola tutto il giorno.

«Il tempo pieno non è a rischio - ripete Annamaria Dominici, direttore scolastico regionale - e la polemica è divampata prima ancora di conoscere i decreti attuativi della riforma». Anche il provveditore Antonio Lupacchino assicura: «Il maestro unico sarà in classe solo al mattino, il pomeriggio verrà coperto da un altro insegnante».

Ma nelle scuole elementari cittadine la protesta contro il decreto Gelmini continua, e si fa sempre più accesa. Ieri, alla Casa del Sole in via Giacosa, mamme e maestre si sono riunite in assemblea. Lo stesso faranno venerdì pomeriggio genitori e insegnanti delle elementari di via Brunacci. All´istituto comprensivo Morosini-Manara l´assemblea è fissata per il 6 ottobre, ospitata nell´auditorium delle medie di via Bezzecca. La contestazione investe anche medie e superiori: i collettivi studenteschi hanno fissato per il 3 ottobre un corteo contro i tagli, e i prof precari si sono dati appuntamento mercoledì all´istituto professionale Marie Curie. Un terremoto il cui epicentro è il sito Internet www. retescuole. net, che nell´autunno caldo della scuola funge da cerniera fra associazioni e sigle sindacali autonome, soprattutto milanesi.


«Bisogna ricordare che non esiste solo la città - dice Maurizio Martina - nelle comunità montane e nei piccoli Comuni molte scuole non raggiungono i 500 studenti e per questo subiranno tagli». E aggiunge: «La riforma colpisce le scuole elementari, cioè l´eccellenza dell´istruzione in Italia, e non fa nulla per migliorare medie e superiori che sono invece sotto la media europea».

Altro fronte della protesta del Pd è il caro libri. La proposta del governo di usare i testi online sarebbe inutile: «Agli studenti toccherebbe comunque stampare, spendendo cifre elevate». La mobilitazione comincerà venerdì pomeriggio con un volantinaggio davanti alle elementari Casa del Sole in zona viale Monza a cui prenderanno parte, oltre a Maurizio Martina, anche Filippo Penati, Ezio Casati e l´ex ministro dell´Istruzione Giuseppe Fioroni. Venerdì sera, all´auditorium San Carlo, convegno: "Salva l´Italia, cambia la scuola".
edscuola
Site Admin
 
Messaggi: 19822
Iscritto il: 3 ottobre 2007, 11:30

Torna a Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 26 ospiti