Il Papa: parità per la scuola cattolica

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Il Papa: parità per la scuola cattolica

Messaggiodi edscuola » 26 settembre 2008, 10:59

da Corriere

Il Papa: parità per la scuola cattolica


L'appello Benedetto XVI intende promuovere una campagna sul valore anche civile degli istituti privati

Il discorso del Pontefice durante un convegno promosso dal Centro studi per la scuola cattolica

CITTA' DEL VATICANO — Benedetto XVI è tornato a reclamare con forza la parità fra le scuole statali e la scuola cattolica respingendo il giudizio di quanti considerano quest'ultima una scuola che difende gli interessi della Chiesa e non come un'istituzione che contribuisce al bene comune del paese. Per questo ha chiesto che venga assolutamente tutelata la «libertà di scelta» dei genitori.
Il Pontefice si rivolgeva ai partecipanti ad un convegno promosso dal Centro Studi per la Scuola Cattolica dal quale è emerso che «la frequenza alla scuola cattolica in alcune regioni d'Italia è cresciuta rispetto al decennio precedente, anche se perdurano situazioni difficili e talora persino critiche». Inserendosi nel dibattito in corso sulla riforma della scuola italiana, ha affermato che «proprio nel contesto del rinnovamento a cui si vorrebbe tendere da chi ha a cuore il bene dei giovani e del Paese, occorre favorire quella effettiva uguaglianza tra scuole statali e scuole paritarie, che consenta ai genitori opportuna libertà di scelta circa la scuola da frequentare ». Il Papa ha raccomandato agli specialisti del Centro Studi di promuovere in sostanza una vera e propria campagna per far meglio conoscere la scuola cattolica «nel suo intento pedagogico».
«È necessario — ha affermato ancora Benedetto XVI — che si abbia matura consapevolezza non solo della sua identità ecclesiale e del suo progetto culturale, bensì pure del suo significato civile, che va considerato non come difesa di un interesse di parte, ma come contributo prezioso all'edificazione del bene comune dell'intera società ». Benedetto XVI ha definito la scuola cattolica, come aveva fatto la Cei, uno «strumento privilegiato per la formazione integrale dell'uomo », ma anche «un'espressione del diritto di tutti i cittadini alla libertà di educazione e del corrispondente dovere di solidarietà nella costruzione della convivenza civile».
Diverse le reazioni alle dichiarazioni del Pontefice. La senatrice Mariapia Garavaglia, ministro dell'istruzione del governo ombra, sostiene che «le parole del Papa vanno accolte», poi denuncia «i tagli pesanti che coinvolgono tanto la scuola statale che quella paritaria». Per la senatrice radicale Donatella Poretti il Papa «dice "effettiva uguaglianza" e si traduce in "dateci i soldi!". Ogni giorno è più imbarazzante l'ingerenza del capo della chiesa cattolica, papa Benedetto XVI, e la mano tesa per chiedere soldi allo Stato italiano».
Intanto la Congregazione per l'educazione cattolica, annunciando la riforma dei propri istituti di formazione, ha accennato alla necessità di una revisione dell'intesa tra Cei e ministero della Pubblica istruzione sui termini dell'istruzione religiosa nelle scuole, guardando ad una istruzione integrata, su modello europeo, con insegnanti di religione cattolica di alto livello.
Bruno Bartoloni
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