Gelmini apre alla Lega 'Esame di italiano agli stranieri'

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Gelmini apre alla Lega 'Esame di italiano agli stranieri'

Messaggiodi edscuola » 20 ottobre 2008, 9:43

da Repubblica

Scuola, Gelmini apre alla Lega "Esame di italiano agli stranieri"

Parigi si mobilita migliaia in corteo

Il ministro ai giovani padani: ma non parliamo di classi ponte Il Pd all´attacco

Tam-tam per le occupazioni

MARINA CAVALLIERI

ROMA - Lezioni di fisica in piazza, occupazioni organizzate sull´onda degli sms, polemiche sulle classi per stranieri ma anche applausi a Gelmini da parte dei giovani della Lega. Continua la lunga maratona del ministro. E proseguono le mobilitazioni nelle scuole. Oggi i professori universitari di Fisica saranno a Roma in piazza - Montecitorio, Campidoglio, Navona - per tenere lezioni universitarie all´aperto. Lezioni-protesta, dicono i promotori dell´insolita iniziativa del dipartimento di Fisica de La Sapienza, «contro i provvedimenti governativi che mutilano la ricerca e l´università».
Ma per il ministro non ci sono solo contestazioni. Ieri sono arrivati gli applausi dei giovani padani. Perché esiste anche un altro movimento. Sono gli studenti della Lega, inneggiano a Bossi e al federalismo, sono ancora invisibili nelle scuole, ma pronti ad organizzarsi e da loro è andata il ministro che dopo le contestazioni delle piazze è volata al nord. Occasione dell´incontro è stato il terzo appuntamento della scuola politica dei giovani della Padania.
Al termine del dibattito il ministro ha trovato anche il tempo di fare alcune precisazioni: «Non parliamo di classi ponte ma di una verifica della conoscenza della lingua per mettere i ragazzi stranieri nella condizione di essere cittadini al pari dei nostri. Quello che è stato detto è ancora una volta frutto di disinformazione». Polemiche inutili, per il ministro, così come quelle che hanno riguardato i tagli. Gelmini infatti ha tranquillizzato i genitori e i piccoli comuni riguardo la chiusura delle scuole di montagna e delle isole: «Non prevedo chiusure di scuole ma semplicemente l´accorpamento delle dirigenze e del personale amministrativo».
«Il ministro è stata molto efficace e disponibile», ha detto Francesca Manzotti, rappresentante del movimento dei giovani padani. «Noi abbiamo posto le questioni che ci stanno a cuore: albo regionale dei professori perché siamo contrari a continui spostamenti, le classi complementari per stranieri e programmi scolastici legati alla storia del territorio. Il ministro ha detto che il federalismo riguarderà anche la scuola». Sulle risorse per l´Università, il ministro ha ribadito che la distribuzione avverrà in base «alla qualità, alla ricerca e alla capacità di creare occupazione. Oggi abbiamo centinaia di corsi di laurea ma si tratta di un´offerta formativa in molti casi autoreferenziale. Finora il sistema della distribuzione non è stato né virtuoso, né efficiente, né efficace, e ci sono «bilanci in disordine, frutto di cattiva gestione».
Ma sono le classi per stranieri quelle che fanno più discutere. A Nord come a Sud. «Le classi differenziate per i bambini degli immigrati sono cose che non possono essere accettate», ha detto il leader del Pd Veltroni intervistato a Che tempo che fa. «Questi sono piccoli slittamenti della democrazia che poi ci faranno trovare in tutt´altra situazione. Questi bambini ci sentiranno come dei nemici, noi dobbiamo promuovere l´integrazione».
La questione è aperta. Intanto continuano le mobilitazioni. «Vediamoci domani davanti scuola per occupare», è questo l´sms che ieri girava sui telefonini degli studenti romani delle superiori dove, come nel resto del paese, molti istituti sono già occupati.
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