da Il Giornale
Scuola, Berlusconi torna all'attacco:
"Tra gli studenti anche facinorosi"
di Redazione
Il premier da Pechino torna sulla polemica per le sue parole dure contro i manifestanti: "Io non ho fatto nessuna retromarcia. Penso che lo Stato debba difendere i cittadini. Chi vuole manifestare manifesti pure, ma non impedisca l'accesso alle scuole". Ieri la Gelmini al Senato: "Sì al confronto con gli studenti, basta falsificazioni": oggi via agli incontri. Il dibattito sul blog. Viaggio nella Statale di Milano okkupata: guarda il video di Roberto Bonizzi e Francesco Maria Del Vigo
Pechino - Berlusconi denuncia la presenza di "facinorosi" nelle manifestazioni di questi giorni riguardo la riforma della scuola, che a giudizio del premier hanno "l'appoggio della sinistra estrema e dei centri sociali e il supporto dei giornali". "Ho letto ancora un po' di titoli di giornali..." allarga le braccia il premier rientrando in albergo a Pechino alla fine di una mattinata di incontri. Sulla scuola, dice che "il discorso è chiuso". Berlusconi insomma fa capire di non aver fatto alcuna retromarcia e sostiene: "Le persone di buon senso sanno dare giudizio su quello che leggono. Io non ho cambiato atteggiamento né giudizio. Ho parlato con il ministro degli Interni e penso che lo Stato deve difendere i diritti dei cittadini, tra cui quello di frequentare le scuole e le università. Se poi ci sono dei facinorosi che vogliono manifestare, manifestino pure. Hanno tutte le strade possibili e immaginabili per farlo - aggiunge il premier - ma non impediscano l'accesso di altri nelle strutture pubbliche". Allora chi manifesta è un facinoroso?, chiedono i giornalisti. "Chi manifesta può essere uno che si oppone perché non è d’accordo - ribatte il premier -, da quello che abbiamo visto tantissime manifestazioni della scuola sono organizzate dall'estrema sinistra e dai centri sociali, come mi ha confermato ieri il ministro Maroni. Si può ben dire in questi casi che in queste manifestazioni ci sono dei facinorosi. Non tutti, piccoli gruppi. E hanno il supporto dei giornali".
Gelmini e gli studenti Quasi in tempo reale intanto, è arrivato il commento di una delle organizzazioni studentesche alle ultime dichiarazioni del premier. "Apprendiamo questa mattina dal presidente del consiglio Berlusconi che esistono nel movimento per il cambiamento della scuola e delle università dei gruppi di facinorosi che ricevono supporto dalla stampa" si legge in una nota diffusa dalla Rete studenti medi. "Così non ci è sembrato in questi giorni di grandi mobilitazioni, dove centinaia di migliaia di studenti sono scesi in piazza e hanno occupato i luoghi pubblici pacificamente, senza atti di violenza e di vandalismo. Chiediamo al ministro Maroni e al ministro Gelmini che venga rispettato il diritto di manifestare e di esprimere le proprie idee". La Rete, nello stesso comunicato, informa che le associazioni studentesche incontreranno oggi pomeriggio il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. "Chiederemo alla Gelmini di ripartire da capo e di fermare i tagli mostruosi sul comparto dell’istruzione". Intanto proseguono in tutto il Paese le iniziative degli studenti: a Catania, Napoli e Palermo sono previste assemblee e incontri per discutere della riforma, a Roma sono stati preparati dei sit-in di protesta al Circo Massimo, mentre a Milano dalle 10 gli studenti tengono una "lezione" sulla riforma in Piazza Duomo. La giornata della protesta più eclatante resta prevista per il 30 ottobre, con lo sciopero nazionale.