Chiuso per sciopero

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Chiuso per sciopero

Messaggiodi edscuola » 30 ottobre 2008, 8:00

da Unità

Chiuso per sciopero

Oltre un migliaio di pullman, treni speciali, navi dalla Sardegna. E maxischermi a Milano, Torino, Modena per seguire in diretta la «grande onda» contro la legge Gelmini. In piazza professori, genitori e figli.«Non finisce qui»: lo ha promesso ieri l'opposizione al governo dopo il sì del Senato al decreto Gelmini e lo griderà forte oggi il mondo della scuola che, rispondendo all'appello dei sindacati di categoria, arriverà a Roma da tutta Italia per manifestare contro le politiche dell'istruzione del governo Berlusconi, in concomitanza con lo sciopero generale della scuola. Aule semideserte e piazze piene, non solo a Roma. «Ci aspettiamo - ha detto ieri il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo - una grande partecipazione e che la piazza ribadisca non solo la volontà di opporsi alle politiche di questo esecutivo, ma anche che venga rilanciata un'idea alternativa di istruzione che assicuri a tutti il diritto di apprendere».

L'imponente macchina organizzativa del sindacato si è messa in moto da giorni. Circa un migliaio di pullman partiranno dalle varie zone d'Italia per portare a Roma i manifestanti - 200 dalla Toscana li ha organizzati la sola Cgil, 150 dalla Campania e 150 dalla Puglia la Uil che ha chiesto alla questura il «permesso» per 700 autobus (35.000 persone). Almeno 7 treni speciali sono già stati previsti (oltre a navi dalla Sardegna) e altri viaggi collettivi sono stati organizzati dalle singole scuole, dalle Camere del Lavoro, per non contare le partenze «fai da te». Maxischermi per seguire l'evento saranno allestiti a Milano, Modena, Torino e, in diverse città, sfilate di lavoratori e studenti faranno da corollario al corteo romano che partirà da Piazza della Repubblica per approdare a Piazza del Popolo. Il sito della Flc-Cgil offrirà un filo diretto con la piazza via web e 19 radio universitarie daranno vita a una diretta a reti unificate.

Al corteo è prevista la partecipazione di tanti politici, compresi Veltroni, Ferrero, Vendola, Di Pietro; sul palco prenderanno la parola i segretari generali dei cinque sindacati di categoria promotori dell'adunata. Chiuderà il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. I contenuti del decreto sono ormai noti come è noto che a preoccupare è soprattutto il ritorno al maestro unico e lo svuotamento del tempo pieno.

Sfileranno per respingere ipotesi come questa i tanti genitori che hanno deciso di partecipare alla manifestazione. Il corteo sarà aperto da un furgone - con altoparlanti che alterneranno musica a slogan - e da uno striscione unitario «Uniti per la scuola di tutti». In prima linea sindacalisti, autorità, rappresentanti degli enti locali sindaci dei piccoli comuni (quelli a rischio accorpamento scuole) e gonfaloni. Gli studenti, stando agli accordi, dovrebbero rimanere in coda al corteo, con uno striscione che dovrebbe spazzar via, almeno alla vista, le contrapposizioni tra schieramenti di destra e sinistra. A loro si uniranno anche gli universitari che partiranno da La Sapienza.

Hanno aderito alla manifestazione anche diversi rappresentanti della società civile, da Cittadinanzattiva al «cartello» di 19 associazioni, tra le quali Arci e Acli. In testa al corteo, dovrebbero esserci alcune scolaresche romane: bambini delle elementari, i principali destinatari delle novità introdotte.

GIUSEPPE VITTORI
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