Abbassare i toni e cercare il confronto

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Abbassare i toni e cercare il confronto

Messaggiodi edscuola » 8 novembre 2008, 14:25

da TUTTOSCUOLA

Abbassare i toni e cercare il confronto

Sui problemi della scuola, anziché ascoltare i rumori della piazza, biasimandoli o condividendoli, maggioranza e opposizione farebbero bene ad ascoltare il presidente della Repubblica. Con il dialogo e il confronto si costruisce, con le posizioni radicali e con le critiche incrociate che demonizzano l'avversario non si va da nessuna parte.

Non vogliamo cercare in questa sede i torti e le ragioni delle parti (e ci sarebbe davvero da divertirsi nel constatare che, oltre il merito delle questioni, vi sono su entrambi i fronti verità di comodo che si tenta di spacciare per assolute e oggettivamente inconfutabili).

In questo non dialogo tra sordi, a perderci è solamente la scuola che, è bene ricordarlo, non è proprietà di nessuno, nemmeno della maggioranza di turno. La scuola è un bene di tutti e, proprio alla maggioranza, più che ad altri, spetta la responsabilità di aiutarla a crescere qualitativamente.

Per fare questo, occorre preoccuparsi del dopo, di quando, cioè, spetterà concretamente ai docenti realizzare la qualità degli interventi all'interno di una struttura riformata. Infatti le nuove configurazioni del sistema conseguenti ai tagli di organico per la nuova struttura scolastica non basteranno, di per sé, a migliorare la qualità della scuola. E la qualità passa da come i docenti attueranno i nuovi piani di studio (vero obiettivo finale per qualificare l'offerta del servizio).

Abbiamo già visto con la riforma Moratti come sono finiti i piani di studio personalizzati, il tutor, il portfolio e le stesse indicazioni nazionali: i docenti hanno fatto resistenza passiva o sono rimasti indifferenti. Il ministro Gelmini vuole arrivare a questo?

Se la modifica della struttura del sistema è la conseguenza degli obiettivi indicati dal ministro dell'economia Tremonti, i contenuti di quella struttura riformata e i modi per realizzarli ricadono sotto la responsabilità del ministro dell'istruzione Gelmini.

Se non vuole che il nuovo sistema sia un contenitore vuoto di novità e di qualità, incontri la scuola vera, la ascolti e tragga indicazioni utili per fare bene la sua parte.
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