Riforma Gelmini: in piazza studenti e sindacati

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Riforma Gelmini: in piazza studenti e sindacati

Messaggiodi edscuola » 14 novembre 2008, 14:28

da Il Messaggero

Riforma Gelmini: in piazza studenti e sindacati.
Epifani: «Chi non c'è sbaglia»
Gli studenti: «Siamo 200mila»


ROMA (14 novembre) - Gli studenti sono arrivati alla stazione Termini da tutta Italia, con autobus e treni partiti all'alba o a notte fonda, per partecipare allo sciopero dell'Università. A Roma quattro cortei: quello dei sindacati Cgil e Uil da Bocca della Verità; i cortei degli universitari dalla Sapienza e da Roma Tre. E da piazza della Repubblica quello degli studenti medi. Piazza Venezia e Piazza Navona i punti di arrivo. «L'onda sale, Roma trema». Così hanno urlato da piazzale Ostiense gli studenti universitari di Roma Tre. Uno striscione esposto sul furgone in apertura del corteo: «Se l'Università è a terra noi assaltiamo il cielo». E cori: «Siamo tutti antifascisti».

Un altro corteo è partito da piazza dei Cinquecento: attraversa via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia per poi confluire a piazza Navona. Gli studenti medi sono partiti invece da piazza della Repubblica.

«Siamo 200 mila», hanno riferito gli organizzatori. Secondo le forze dell'ordine a manifestare circa 30 mila studenti.

I sindacati. «Insieme per il futuro del Paese»: con questo striscione è partito da Piazza Bocca della Verità il corteo organizzato dai sindacati di categoria di Cgil e Uil per contestare le politiche del governo in materia di università, ricerca e alta formazione artistica e musicale (conservatori e accademie).

Epifani: chi non c'è sbaglia. «Chi non c'è sbaglia», ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani riferendosi all'assenza della Cisl nella manifestazione. «Ogni volta che provano a isolarci gli va male però persistono. E perseverare è diabolico». Commentando il corteo dei sindacati (al quale secondo gli organizzatori partecipano in 100mila) Epifani ha sottolineato come «ancora una volta si confermi una grande manifestazione di giovani e lavoratori, una manifestazione con tante anime. La Gelmini continua a ripetere che noi non vogliamo le riforme. È lei invece che pensa di contrabbandare per riforma una politica di soli tagli».

Forze dell'ordine blindano Montecitorio. Presidiata dalle forze dell'ordine Piazza Venezia. Blindati Montecitorio e Largo Chigi.

Presidio alla Camera e al Ministero. Alcuni gruppi di studenti hanno annunciato l'intenzione di «assediare simbolicamente» Montecitorio, nonostante il divieto della Questura. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, sit-in davanti al ministero dell'Istruzione, in viale Trastevere.

Gelmini: capisco il disagio, ma vado avanti. Il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, in un'intervista a Repubblica ha spiegato di condividere il disagio degli studenti, ma di essere decisa nell'andare avanti: «A questi ragazzi dico che capisco il loro disagio e che la loro preoccupazione è anche la mia - ha detto - Io sto dalla loro parte, anch'io sono stata studente e ho avuto preoccupazione per il futuro. Lavoro perché almeno una università italiana possa essere annoverata tra le prime 100 al mondo, perché si affermi un sistema di allocazione delle risorse basato sulla qualità della ricerca e il Paese sappia rispondere a questa difficile congiuntura dotandosi di un sistema di formazione moderno ed efficiente. È una sfida difficile, di cui avverto come ministro la piena responsabilità, ma sono anche consapevole che per vincerla occorre il contributo di tutti».

In numerose altre città italiane si sono svolte contemporanee manifestazioni di protesta: chi non ha raggiunto Roma si è dato appuntamento a Trento, Genova, Milano, Cagliari e Palermo. Ieri studenti di Azione giovani, vicina ad An, hanno occupato gli uffici romani della Cgil scuola.
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