Flc-Cgil: governo invia nuovi regolamenti senza confronto

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Flc-Cgil: governo invia nuovi regolamenti senza confronto

Messaggiodi edscuola » 15 dicembre 2008, 23:23

da Apcom

Scuola/ Flc-Cgil: governo invia nuovi regolamenti senza confronto
Su piano primaria e riduzione scuole: smentite promesse dialogo

Roma, 15 dic. (Apcom) - L'accordo sottoscritto giovedì scorso a palazzo Chigi tra governo e sindacati non sembra aver cambiato i tesi rapporti tra i lavoratori della conoscenza della Cgil e l'esecutivo: poco fa il sindacato di via Leopoldo Serra ha pubblicato una nota nella quale lamenta il rapporto unilaterale con il quale il governo continuerebbe ad interagire con le parti sociali.

"In queste ore - spiega la nota della Flc-Cgil - sono state inviate alle regioni le bozze dei due regolamenti attuativi sul primo ciclo e sul dimensionamento, per i quali nessun confronto è stato mai avviato con le parti sociali. Ribadiamo la nostra disponibilità ad un confronto vero e prima che le decisioni siano assunte sui provvedimenti sulla scuola, ma il governo pare intenzionato a proseguire da solo, sia quando presenta il verbale dei propri impegni sia quando li smentisce con i propri comportamenti".

Il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo era stato, in effetti, quello più critico nei confronti delle novità presentate a palazzo Chigi. Critiche che ora diventano più corpose, soprattutto per quanto riguarda l'ancora poco chiara situazione sul maestro unico ed il tempo pieno.

"Per quanto riguarda la scuola primaria - ribadisce la Flc-Cgil - noi ribadiamo il giudizio positivo sul modello ordinario attualmente in vigore e ne chiediamo la conferma, in modo chiaro e trasparente, fuori da sotterfugi e giochi di parole".

Il verbale di fine incontro realizzato dalla presidenza del Consiglio dei ministri lascia infatti il destino della nuova scuola primaria aperto a più interpretazioni: in settimana, però, i dubbi dovrebbero essere sopiti in corrispondenza della presentazione del piano programmatico ufficiale.

Qualora il piano attuativo della legge 133 dovesse rivelarsi insoddisfacente, il sindacato promette quindi di tornare alla contestazione: "confermiamo che, senza il dialogo ed il confronto, le iniziative di mobilitazione per una scuola pubblica di qualità non si fermeranno, perché la scuola reale - e noi insieme ad essa - non si farà distrarre o irretire da operazioni di facciata".
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