Giornata mondiale insegnanti, il 'grazie' di Fioroni

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Giornata mondiale insegnanti, il 'grazie' di Fioroni

Messaggiodi edscuola » 5 ottobre 2007, 13:58

Giornata mondiale insegnanti, il “grazie” di Fioroni
Passa da vostra professionalità una scuola che sia anche ascensore sociale

Roma, 5 ottobre 2007

“Vorrei riassumere il mio messaggio in una parola: grazie”: così scrive in una lettera agli insegnanti il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni in occasione della “Giornata mondiale dell’insegnante” istituita dall’Unesco.
Partendo dal tema di quest’anno, “Insegnanti di qualità per una educazione di qualità per tutti”, Fioroni sottolinea che “il vero ascensore sociale, il luogo in cui si possono recuperare gli svantaggi e mettere a frutto i talenti sono innanzitutto le nostre scuole. E tutti sanno che dentro le nostre scuole sono gli insegnanti a fare la differenza”.

“Le istituzioni – continua Fioroni - hanno il compito di mettere gli insegnanti nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro. Non si può chiedere ai nostri docenti di improvvisare continuamente, vivendo in costante stato di emergenza e come Ministro mi sono impegnato a restituire sicurezza e certezze alla nostra scuola”.
Fioroni ricorda i passi già compiuti che saranno rafforzati con la Finanziaria, primo fra tutti l'abolizione del sistema di reclutamento precarizzante con la progressiva stabilizzazione dei docenti, la programmazione di una nuova modalità di formazione e reclutamento, il superamento della condizione di emergenza in cui si trovano gli insegnanti di sostegno, il potenziamento dei fondi per le attività di aggiornamento. “E’ infine imminente la firma del nuovo contratto. Non mi illudo di risolvere così il problema del trattamento economico degli insegnanti italiani, ma si tratta di un avvio di cammino verso l'Europa”.

“Credo che una "educazione di qualità per tutti" – aggiunge - sia possibile solo attraverso uno sforzo congiunto a tutti i livelli: studenti, genitori, istituzioni, mondo universitario, professionale ed economico. Il recente decreto che sancisce l’obbligo di recupero dei debiti formativi entro l’inizio dell’anno successivo si muove in questa direzione ed è una richiesta esplicita di responsabilità e di impegno da parte degli studenti.
“Ma tutte le azioni trovano forza e significato solo nel vostro lavoro, in quella libertà di insegnamento che la Costituzione garantisce e che ogni giorno mettete in campo nelle nostre aule, con dedizione e professionalità.
Aggiornamento, lavoro in classe, conseguimento degli obiettivi della scuola di appartenenza, tutto questo – conclude Fioroni - deve diventare materia su cui potenziare il profilo di una nuova professionalità docente che inizi a comportare anche uno sviluppo di carriera”.
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