Dopo due mesi tornano scioperi e sit-in contro i tagli

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Dopo due mesi tornano scioperi e sit-in contro i tagli

Messaggiodi edscuola » 8 febbraio 2009, 20:16

da Apcom

Scuola. Dopo due mesi tornano scioperi e sit-in contro i tagli
Giovedì sit-in Cgil. Unicobas indice blocco scrutini e sciopero


Roma, 8 feb. (Apcom) - Dopo una pausa di quasi due mesi riprendono in settimana scioperi, blocchi degli scrutini e manifestazioni contro la politica del Governo che impone alle scuole tagli di organico e di fondi: protagonisti della contestazione saranno la Flc-Cgil, con il sit-in sotto al Miur di giovedì prossimo, e l'Unicobas che a partire dallo stesso giorno chiederà ai docenti di bloccare gli scrutini, la compilazione e la consegna delle schede di valutazione.

Per venerdì 13 febbraio il sindacato guidato da Stefano d'Errico ha anche proclamato lo sciopero generale con manifestazione nazionale a Roma (appuntamento davanti al ministero dell'Istruzione a partire dalle 9,30). Una doppia forma di protesta, quella del sindacato autonomo, attraverso cui intende esprimere il disappunto dei lavoratori per il recente rinnovo contrattuale (definito dallo stesso d'Errico "vergognoso" per degli aumenti irrisori che non coprono nemmeno l'inflazione) e i tagli di quasi 8 miliardi di euro previsti in Finanziaria per i prossimi tre anni.

La Flc-Cgil tornerà invece in piazza 'solo' con un sit-in: la proclamazione dello sciopero (probabile il 18 marzo) arriverà probabilmente solo a compimento del referendum indetto tra i lavoratori. Quindi non prima del 16 febbraio, ultimo giorno per esprimere il parere sul contratto firmato da tutti gli altri sindacati.

Per i prossimi giorni il sindacato di Domenico Pantaleo si 'fermerà' così all'attuazione del sit-in del 12: una manifestazione che con cui vuole evidenziare il mancato invio da parte del ministero dell'Istruzione dei fondi destinati al funzionamento scolastico. Il blocco di finanziamenti renderebbe praticamente impossibile per le scuole realizzare i bilanci annuali di programmazione dei piani formativi. Per la Flc-Cgil fortemente compromessa sarebbe anche l'attività quotidiana degli istituti, ad iniziare dagli acquisti dei materiali didattici destinati a studenti e docenti.

Nei giorni scorsi Pantaleo ha inviato una lettera al ministro Gelmini nella quale ha chiesto "un intervento urgente e riparatore dei gravi danni prodotti dalla legge finanziaria 2009. Le scuole, già tormentate dai continui tagli, soffocate dai debiti pregressi adesso sono a rischio chiusura perchè per la prima volta nella storia della Repubblica nel bilancio dello Stato - ha scritto il sindacalista - non c'è nemmeno un euro per le scuole statali".

La Flc-Cgil ha quantificato che alle scuole mancherebbero oltre 250 milioni di euro: in non pochi casi gli istituti per sopperire alla mancanza di fondi sarebbero costretti a chiedere aiuto a studenti e famiglie. Questi istituti sarebbero già costretti a dirottare il finanziamento ordinario finalizzato al diritto allo studio per spese di primaria necessità come il gesso, i cancellini e la carta.
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