Scuola, a rischio anche i prof di ruolo

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Scuola, a rischio anche i prof di ruolo

Messaggiodi edscuola » 5 aprile 2009, 7:59

da Repubblica

Scuola, a rischio anche i prof di ruolo

I maestri delle elementari rientrano nei tagli previsti dalla Gelmini
Potrebbero non essere confermati i più giovani Diminuiranno i docenti di Lettere
BIANCA DE FAZIO

Napoli
Non solo i precari. A finire sotto la scure della Gelmini, che per il prossimo anno ha previsto di tagliare ben 6.180 cattedre nelle scuole della Campania, sono anche gli insegnanti già di ruolo, quelli con contratto a tempo indeterminato. In particolare, sono i maestri di scuola elementare, con l´eliminazione dei moduli e il ritorno al maestro unico, nonché i prof di Lettere e di Tecnologia delle scuole medie a soffrire per una riorganizzazione della scuola che, pur di risparmiare, elimina, tra l´altro, alcune ore di insegnamento: di Italiano, per cominciare, si faranno solo 6 ore a settimana, nel migliore dei casi. E 3, in totale, per Storia e Geografia. E pazienza se i nostri diplomati risulteranno i meno preparati d´Europa, secondo i segnali che già giungono dalle ricerche degli istituti internazionali che fanno il monitoraggio delle conoscenze dei giovani europei. E le conseguenze, dal punto di vista occupazionale, sono evidenti: se oggi per ogni sezione di scuola media ci sono 2 docenti di Lettere, dal prossimo anno ne basterà 1 e mezzo. Si perderà un docente di italiano, insomma, ogni 2 sezioni.

Anche le ore di Tecnologia si riducono: da 3 a 2 a settimana, in ogni classe di scuola media. Se oggi c´è un docente di Tecnologia ogni 2 sezioni, da settembre un insegnante basterà per 3 sezioni. E nelle scuole si contano i «soprannumerari»: gli insegnanti di troppo, in genere i più giovani, quelli che, pur avendo un contratto a tempo indeterminato, l´anno prossimo non avranno una cattedra nel loro istituto. Per non parlare degli insegnanti di sostegno: le intenzioni del ministro Gelmini sono chiare (ribadite più volte in documenti ufficiali) ed intendono fissare la presenza dei docenti specializzati sul disagio dei ragazzini ad un massimo di un insegnante ogni due handicappati. Eliminando del tutto la possibilità di riconoscere la gravità di un handicap per concedere la presenza dell´insegnante di sostegno per un tempo maggiore, come talvolta attualmente accade. Come dire che ogni alunno disabile potrà aver diritto a 9 ore di sostegno a settimana, non di più. I colpi di forbice colpiscono qui e lì. E la Campania paga un prezzo altissimo: qui si perde un posto ogni 7 di quelli tagliati a livello nazionale. In tutto il Paese la riduzione di organico è pari a 42 mila docenti che saltano, qui in Campania si arriva a 6.180. Ed è alle elementari il taglio maggiore, con un saldo negativo di 1844 maestre, mentre alle medie ci saranno 1310 prof in meno e alle superiori 1720.
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