Gelmini: l’anno scolastico è salvo. I fondi? Già oggi 110...

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da www.ilsussidiario.net

TERREMOTO ABRUZZO/ Gelmini: l’anno scolastico è salvo. I fondi? Già oggi 110 milioni
Redazione giovedì 9 aprile 2009


Il ritorno alla normalità, nei territori colpiti dal terremoto, passa anche dalla riapertura di scuole e università. Un percorso «lungo e difficile», per stessa ammissione del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che oggi pomeriggio ha illustrato al Senato accademico e ai presidi dell'Aquila i provvedimenti urgenti per le scuole in Abruzzo. Perché l'istruzione e la vita, ha detto, «devono andare avanti».

La ricostruzione comincerà proprio dalla Casa dello studente, prima tappa della visita all'Aquila del ministro, che ha eletto la struttura crollata «simbolo della devastazione». «Con il presidente Berlusconi - ha detto - abbiamo già trovato 16 milioni di euro per rifarla, e stiamo cercando altri fondi per rifare anche convitto e conservatorio», luoghi simbolo della città universitaria che non c'è più. Ma i fondi per la ricostruzione, e la riorganizzazione, guardano anche agli altri edifici scolastici distrutti dal sisma: i provvedimenti urgenti adottati oggi stanziano a questo scopo 110 milioni di euro.

«L'Aquila - ha sottolineato Gelmini incontrando il senato accademico - vive attorno all'università ed da qui che bisogna ricominciare». Il piano per riuscirci prevede che «il sistema universitario adotti l'ateneo». In pratica, «come il presidente Berlusconi ha suggerito che ogni provincia debba prendersi cura della realizzazione di un progetto - è la proposta del ministro - così ciascuna università italiana potrebbe fare con le facoltà dell'Aquila». Senza contare i numerosi privati che si sono detti disponibili a mettere mano al portafogli.

«Il commissario straordinario Bertolaso - ha rivelato Gelmini - ha trascorso la notte per trovare tutte le tensostrutture disponibili in Italia». L'idea è quella di far riprendere le lezioni, dell'università ma non solo, sotto le tende. «Dobbiamo far tornare i ragazzi - ha ribadito - alla normalità, dobbiamo tenerli impegnati per aiutarli a superare questo momento delicato». Allo studio, c'è anche la possibilità che gli studenti frequentino le scuole delle città in cui sono sfollati. Con classi accorpate, doppi turni e corsi anche d' estate.

L'anno scolastico in corso, comunque, è salvo, anche se i giorni di lezione sono stati meno di 200. C'è anche questa norma tra i provvedimenti urgenti approvati dal Cdm. Gli scrutini saranno fatti sulla base delle valutazioni attualmente disponibili.

Gli studenti che devono sostenere l'esame di Stato potranno completare il programma e ripassare su Internet. Miur e ministero dell'Innovazione tecnologica, in collaborazione con Microsoft e altre aziende del settore, stanno elaborando piattaforme informatiche per garantire il supporto alla didattica anche nelle strutture provvisorie d'emergenza. «In pratica - ha spiegato Gelmini - agli studenti che devono sostenere l'esame di fine anno saranno forniti un pc portatile e una chiave per la connessione a Internet, in modo da seguire a distanza i corsi sulle varie materie».

«Abbiamo preso tante decisioni, altre sono ancora allo studio»: così il ministro dell'Istruzione ha annunciato un nuovo incontro per la prossima settimana con i responsabili scolastici dell'Aquila. «Avremo un altro incontro mercoledì - ha detto - in tempo per valutare la prima ricognizione delle strutture e per prendere in considerazione tutte le altre iniziative necessarie».

La giornata aquilana del ministro Gelmini si è conclusa con l'incontro con i presidi delle scuole. «Sono stati tanti quelli che mi hanno detto che la scuola deve andare avanti, perché è da qui che si ricomincia, e che deve restare all'Aquila. Sono assolutamente d'accordo - ha continuato - anche se so che non sarà facile. La gente dell'Abruzzo ha una grande voglia di riscattarsi da questo dramma. Con questa forza d'animo - ha concluso - possiamo farcela».