Precari, proteste in tutta Italia

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Precari, proteste in tutta Italia

Messaggiodi edscuola » 1 settembre 2009, 17:31

da LASTAMPA.it

TAGLI E POLEMICHE
Precari, proteste in tutta Italia

Manifestazioni contro i tagli della Gelmini: presidi a Roma, Milano e Torino

ROMA
Continua la protesta dei precari della scuola. Cinque supplenti in attesa di ricevere l’assegnazione per una cattedra si sono spogliati rimanendo in mutande davanti al liceo scientifico Newton a Roma per protestare, hanno detto, contro il loro stato di precarietà in quanto da anni non sono stati ancora messi in ruolo. Quasi cento supplenti sono da ore nel liceo scientifico in attesa di ottenere la cattedra per l’insegnamento di educazione fisica nelle scuole romane. Il liceo Newton, in viale Manzoni, è una delle otto scuole polo per l’assegnazione delle cattedre disponibili in vista della nomina di 4.986 docenti, tra supplenti e di ruolo, e oltre 4.041 amministrativi nella capitale. Oltre al Newton, a Roma le scuole polo dove partiranno le altre assegnazioni di supplenze, anche nei prossimi giorni, sono Daniele Manin, Settembrini, Leonardo Da Vinci, Cristoforo Colombo, Galileo e istituti superiori di via Asmara e via Tuscolana.La protesta, inscenata nel giardino del liceo Newton, è durata alcuni minuti. I supplenti hanno anche esposto un cartello con la scritta «Dopo anni di precariato ancora in mutande». «Ormai in Italia, per essere ascoltati, si è costretti a fare gesti clamorosi come quello di oggi, in pieno stile ’Full Monty»’, ha commentato il dirigente scolastico del liceo Mario Rusconi, vice presidente dell’Associazione nazionale presidi.

A Milano alcuni professori precari si sono incatenati simbolicamente davanti all’Ufficio scolastico provinciale (Usp), in via Ripamonti 58 a Milano, per protestare contro i tagli alla scuola, nel corso di una manifestazione sul tenore di quelle che si stanno svolgendo in diverse città italiane. Il presidio, che coincide con l’assegnazione dei contratti a termine, è organizzato dal «Coordinamento lavoratori della scuola 3 ottobre» che denunciano che nella sola provincia di Milano ci sono circa mille precari della scuola disoccupati. Il presidio, fanno sapere le forze dell’ordine, si sta svolgendo in maniera del tutto pacifica.

Proteste anche in Campania, dove stamattina i precari hanno tentato nuovamente di occupare l’ufficio scolastico regionale, a Napoli. Momenti di tensione si sono avuti quando un gruppo di manifestanti ha tentato di forzare il cordone della polizia per entrare nell’edificio. Una donna si è sentita male ed è stata portata via in ambulanza. I lavoratori precari restano all’esterno della struttura in attesa di un incontro con il direttore generale dell’ufficio, Alberto Bottino.

Un taglio di 1800 posti nelle graduatorie per l’insegnamento e 600 addetti tecnico-amministrativi in meno è quanto invece paventano, per l’anno scolastico 2009-2010 in Piemonte, i sindacati della scuola Cgil, Cisl e Uil, che da questa mattina presidiano, in segno di protesta, la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale di via Pietro Micca. «Solo a Torino saltano 332 supplenze alle elementari, 380 alle medie, 200 alle superiori - spiega Teresa Olivieri, di Cisl scuola - e in alcune scuole le supplenze coprono il 30% delle cattedre». In mattinata una delegazione ha incontrato il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco De Santis. «Chiediamo di recuperare almeno 250 posti - continua Diego Meli di Uil - e un monitoraggio di tutti quelli che restano senza lavoro, un numero ancora incerto». «Oltre ai 1800 posti tagliati dalle graduatorie permanenti - spiega Igor Piotto, di Cgil scuola - ci sono i tagli ai fondi d’istituto. Ogni scuola, dal 2004, ha un credito con il Miur di circa 60.000 euro: soldi che recupera accorpando classi, tagliando il sostegno, indebitandosi. O chiedendo contributi alle famiglie, come molti istituti fanno già».

Precarie sul tetto che scotta. Sei insegnati della scuola primaria e secondaria, di primo e secondo livello, a Benevento, sono da quattro giorni sulla copertura dell’ultimo piano del Provveditorato agli studi. «I tagli del ministro Gelmini si sono abbattuti su di noi - spiegano - e così in 500, nella nostra provincia, non hanno visto rinnovato alcun contratto. È una situazione al limite». Per questo, dopo l’interessamento di diverse associazioni e comitati locali, è stato avviato un tavolo istituzionale delle istituzioni locali, Comune, Provincia e Regione. «Abbiamo ricevuto la solidarietà di diverse associazioni di consumatori - si sottolinea - i cittadini tutti sono con noi, capiscono le nostre esigenze». Per domani è prevista la celebrazione della messa da parte dell’arcivescovo di Benevento, monsignor Andrea Mugione. Nella mattinata una delle insegnanti sul tetto, Elvira, è stata colta da un collasso dovuto al caldo. I medici del 118 hanno soccorso la donna sul tetto, la quale però ha poi scelto di restare insieme alle colleghe. Le insegnanti sannite hanno infine lanciato tramite internet, attraverso l’apertura del blog noprecariday.wordpress.com e di un profilo su facebook, un appello a tutti i precari della scuola per «una mobilitazione nazionale diffusa in tutte le città italiane per sabato 5 settembre, battezzata ’No-Precari-Day’ per rompere il muro di silenzio e di indifferenza del governo Berlusconi».
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