Scuola, il grido di protesta dei siracusani

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Scuola, il grido di protesta dei siracusani

Messaggiodi edscuola » 5 settembre 2009, 16:08

da Giornale di Siracusa

Richiesto un tavolo tecnico con la deputazione e i sindacati
Scuola, il grido di protesta dei siracusani
prefetto Floreno pronta a collaborare
di Rosa Tomarchio

Siracusa - La Scuola scende in piazza nel giorno del No Gelmini contro i tagli iniqui operati dal governo che, a dire dei sindacati, metterebbero fuori dal mondo lavoro soprattutto la Sicilia. Precari della Scuola, personale Ata, docenti e anche qualche genitore si sono dati appuntamento stamane per animare il corteo giunto sino in Prefettura a piazza Archimede. Erano presenti, oltre agli addetti ai lavori, anche le sigle sindacali che proprio ieri hanno convocato assemblee "tecniche" per fare il punto della situazione sulla piattaforma di richieste da avanzare al governo nazionale e regionale. Chiamati all'appello, affinchè assumano le proprie responsabilità, sono stati innanzitutto i deputati siracusani, sia di Roma che di Palermo,(da registrare nei giorni scorsi la presa di posizione di Enzo Vinciullo del Pdl che sollecitava un accordo Regione-Stato, e ieri di Roberto De Benedictis del Pd che ha richiesto un "preciso impegno da parte della deputazione siracusana affinchè si ponga fine allo scempio nel mondo della scuola locale").

I precari della provincia di Siracusa sarebbero oltre 600 tra personale Ata e docenti. "Abbiamo chiesto una immediato incontro con la classe politica che ci rappresenta in Sicilia e a Roma - ha detto il segretario provinciale di categoria Cisl Scuola, Patrizia Epaminonda - in quella sede consegneremo un documento specifico già fatto recapitare alla Prefetto Floreno che sin qui si è mostrata disponibile ad avviare le trattative di mediazione in seguito alle nostre richieste".

Su 600 e più domande di insegnamento, solo una sarebbe andata a buon fine, così come conferma un altro rappresentante sindacale di categoria "Una sola su tutte le classi di concorso - dice - un dato davvero sconfortante e che non da affatto speranza a chi sinora si trova rilegato ai margini del mondo del lavoro a tempo indeterminato. Occorre una risoluzione definitiva e concreta del problema. E' nostra intenzione nominare un legale che ci rappresenti nelle sedi opportune, nonostante la buona volontà espressa dal CSA che si dice pronto a collaborare. Le cose vanno fatte in maniera corretta, sui tagli della Gelmini chiederemo legalmente contezza. Non sappiamo se è un problema organizzativo del Csa, ma una cosa è certa lotteremo con qualsiasi mezzo per pervenire al mantenimento dei posti di lavoro che ci spettano di diritto".
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