Promossi, ma col deficit l´esercito dei 60mila

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Promossi, ma col deficit l´esercito dei 60mila

Messaggiodi edscuola » 6 ottobre 2007, 7:56

da Repubblica

Promossi, ma col deficit l´esercito dei 60mila

Solo uno studente su quattro studia per migliorare la propria carente preparazione

OTTAVIA GIUSTETTI

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Torino
Il ritorno dell´esame di riparazione fa paura. E analizzando i dati sui debiti dei ragazzi piemontesi si comprende perché: sono 60 mila ogni anno quelli che arrivano a giugno con almeno un debito. Il quaranta per cento del totale degli studenti delle superiori. Non c´è da esultare: anche se la percentuale è lievemente più bassa di quella nazionale (42 per cento) significa comunque quasi uno studente su due. E dal 1995 a oggi questi ragazzi non hanno avuto alcun obbligo di recuperare la materia o le materie insufficienti, moltissimi sono arrivati alla maturità portandosi dietro di anno in anno il debito. Se coincidono le dinamiche regionali con quelle nazionali solo uno studente su quattro ha infatti studiato per migliorare la sua preparazione. E a quanto sembra da una prima indagine condotta dall´Ufficio scolastico regionale anche da noi la maglia nera della materia più odiata sarebbe vinta dalla matematica, con le lingue straniere subito dopo e l´italiano.
Dal prossimo anno invece le cose dovranno obbligatoriamente cambiare anche perché il nuovo esame di maturità non prevede che il candidato possa presentarsi davanti alla commissione con i voti di qualche materia sotto la sufficienza. Chiede cioè che sia ammesso all´esame di stato solo chi ha recuperato tutti i debiti. In coerenza con questa modifica è arrivata quella del ripristino degli esami di riparazione. Che proprio esami non saranno, almeno non come si faceva prima del 1995, ma che comporteranno sicuramente una verifica della preparazione dello studente. Il nuovo sistema di valutazione prevede tre appuntamenti collegiali degli insegnanti. Un primo appuntamento a gennaio, uno a fine anno scolastico e un terzo prima dell´inizio dell´anno successivo. Termine ultimo per recuperare, pena la bocciatura. Le scuole dovrebbero organizzare l´attività di recupero già a partire da febbraio, da quando cioè si capisce chi è che «zoppica» nella classe e in quale disciplina. Con la speranza degli insegnanti che i successivi mesi di primavera siano sufficienti a colmare il debito per non dover poi davvero studiare durante l´estate. Le risorse promesse dal ministro Fioroni per la nuova organizzazione della didattica saranno assegnato direttamente da Roma alle varie scuole.
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