Il Tar «salva» altri 7.200 prof precari

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Il Tar «salva» altri 7.200 prof precari

Messaggiodi edscuola » 9 novembre 2009, 14:32

da Corriere

Il Tar «salva» altri 7.200 prof precari


ROMA — Docenti precari, in arrivo una seconda proce dura di commissariamento per il Miur. Ed un conto salato da pagare per le spese legali: 65 mila euro per 13 ricorsi, 5 mila per ognuno. Stavolta so no in gioco gli interessi di 7200 insegnanti non di ruolo difesi dai legali dell’Anief (As­sociazione nazionale profes sionale e sindacale).

Se le autorità scolastiche en tro 30 giorni non inseriranno nelle graduatorie questi prof secondo il loro punteggio e non in coda come ha stabilito un decreto firmato dal mini stro Gelmini, lo farà al loro po sto un commissario nominato dai giudici del Tar del Lazio. La prima procedura - circa 300 docenti interessati - risale ad un mese fa. I termini sono appena scaduti. Oggi il com missario si metterà al lavoro per fare quello che i giudici gli hanno ordinato. L’incarico, per tutti i ricorsi, è stato affida to al dirigente generale della Funzione pubblica, Luciano Cannerozzi de Grazia.

È un braccio di ferro, piutto sto complicato. Da una parte i precari che si sono rivolti al Tribunale amministrativo, ag giudicandosi i primi round dello scontro. L’Anief, insie me ad altre associazioni e gruppi di docenti, ha infatti ot tenuto l’esecuzione dell’ordi nanza con la quale nel giugno scorso il Tar aveva sospeso la parte del decreto ministeriale che collocava i precari in coda alle liste, annullando il pun teggio messo insieme in tanti anni di lavoro.

Dall’altra parte il ministero che non intende mollare. Per viale Trastevere le sentenze del Tar andranno ad infranger si contro il decreto «salva-pre cari » (ora al Senato dopo l’ok di Montecitorio), destinato a diventare legge entro il 24 no vembre. I supplenti, sostengo no i collaboratori della Gelmi ni, saranno inseriti nelle gra duatorie con le modalità previ ste da un provvedimento mi nisteriale dello scorso aprile il cui obiettivo è quello di tutela re la continuità didattica e sco raggiare la mobilità selvaggia dei supplenti che non piace per nulla alle famiglie. Per il periodo 2009-2011 potranno inserirsi in coda alle graduato rie in tre province. In altre pa role è il blocco dei trasferi menti. Dal 2011, invece, po tranno spostarsi in un’altra provincia, naturalmente col ri conoscimento del punteggio.

Per Marcello Pacifico, presi dente dell’Anief, non è detto però che la legge possa blocca re il lavoro di commissari ad acta nominati dal giudice. «Ma se così dovesse essere — ha annunciato il leader dei pre cari — non esiteremo a solle vare il sospetto di anticostitu zionalità ». «Da stamani i pri mi 300 ricorrenti saranno inse riti 'a pettine' nelle graduato rie di tutte le province italiane — ha dichiarato Pacifico —. Speriamo che quest’ennesima pronuncia sia finalmente da stimolo per una corretta ge stione delle graduatorie, nel ri spetto delle più elementari re gole del buonsenso, della legi slazione e della Costituzione». Per Pacifico la continuità di dattica potrà essere assicurata solo «stabilizzando tutti i pre cari » e «garantendo al perso nale non di ruolo gli stessi di ritti del personale di ruolo co me una direttiva del 1999 del l’Europa ci impone». Operazio ne, secondo altri, destinata a ridurre fortemente la speran za di salire in cattedra — dato il gran numero di precari — ai prof del futuro, quelli che do vrebbero insegnare dopo aver ottenuto una laurea abilitan te.

Giulio Benedetti
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