eTwinning: "gemelli" d'Europa grazie al web

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eTwinning: "gemelli" d'Europa grazie al web

Messaggiodi edscuola » 24 maggio 2010, 16:52

da DIREGIOVANI

eTwinning: "gemelli" d'Europa grazie al web
24 maggio 2010


ROMA - Compie cinque anni il programma di gemellaggio on line tra scuole europee, eTwinning. Una ricorrenza segnata, in Italia, da un successo totale dell'operazione: sono quasi 6 mila (5.838) le scuole del nostro paese registrate sul portale europeo dell'iniziativa, 8.036 i membri iscritti (per lo più docenti, ma ci sono anche presidi), 1.472 i progetti in corso e 2.728 quelle già completate. Insomma, i gemelli d'Europa crescono e si moltiplicano: studiare in una classe che si connette a distanza con dei 'colleghi' europei per fare insieme lezioni ed esercitazioni non è fantascienza, è realtà. Alla faccia di chi dice che a scuola l'innovazione non è mai entrata. "Sono tantissimi, invece- spiegano dall'Ansas, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica che è referente nazionale per il progetto attraverso l'Unità nazionale eTwinning nata al suo interno- i docenti che si stanno affacciando a questa realtà. Tanto che il prossimo passaggio del progetto sarà proprio quello di implementare i rapporti tra insegnanti di paesi diversi per poter incrementare lo scambio di informazioni".

ETwinning, insomma, si appresta a diventare una piattaforma per la formazione peer-to-peer, da pari a pari: gli inseganti avranno sempre più strumenti per potersi confrontare e per scambiarsi idee e strategi di insegnare. "Il compleanno di eTwinning è stata un'occasione per promuovere il progetto- continuano dall'Ansas che cura il portale italiano dell'iniziativa e le informazioni per le scuole- ma anche per rilanciare i suoi sviluppi. Vogliamo creare una comunità di docenti che possano insegnare ai loro pari o imparare da questi ultimi". Intanto i gemellaggi continuano. Ma come si partecipa al programma? Prima di tutto bisogna registrarsi sul portale europeo: possono farlo gli insegnanti o il dirigente scolastico, ognuno con le proprie idee di progetto e le proprie esperienze. Una volta individuata una scuola partner sul motore di ricerca (nell'area Ricerca partner del desktop) che si trova sul sito di eTwinning gli istituti che entrano in contatto avviano un progetto in comune, un'attività didattica che sia innovativa ma soprattutto prolungata nel tempo. Si può collaborare su qualunque materia, anche se tra le più gettonate ci sono le lingue. In alcuni casi le classi gemelle si incontrano virtualmente via web con lezioni che si svolgono in contemporanea a distanza. Spesso ci si scambiano esercizi e lezioni. Insomma, i programmi si mescolano, i professori si incrociano. E con gli alunni il successo è assicurato. Il programma, comunque, prevede solo una mobilità "virtuale", non ci sono fondi per visitare il paese della scuola gemella.

Tuttavia, spiegano dall'Ansas, "molti istituti le organizzano lo stesso, magari al posto delle tradizionali gite scolastiche di fine anno. Anche perché fra i ragazzi si creano legami molto forti e scatta quasi sempre la voglia di conoscersi". All'eTwinning hanno aderito già i 27 Stati membri dell'Ue, più Islanda e Norvegia. Recentmente sono entrate anche la Turchia e la Croazia. Non ci sono scadenze o bandi: si può attivare un progetto in qualunque momento. Ma perché una scuola dovrebbe imbarcarsi in un simile lavoro? Qualche risposta la fornisce l'Ansas, sul portale dedicato: per "motivare gli studenti con iniziative innovative e interessanti, per imparare in maniera divertente tanti aspetti delle culture dei Paesi europei e dei loro sistemi educativi, per usare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per aprire le porte all'Europa". Ce n'è abbastanza per salire sulla nave dei gemelli d'Ue.
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