ANDIS Campania: I mutamenti di incarico dei DS

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ANDIS Campania: I mutamenti di incarico dei DS

Messaggiodi edscuola » 6 agosto 2010, 9:16

I mutamenti di incarico dei Dirigenti scolastici: valorizzazione della professionalità o nepotismo sfrenato?

Le operazioni di mutamento di incarico dei Dirigenti scolastici devono essere una leva strategica dell’Amministrazione scolastica per migliorare la qualità del servizio scolastico mediante l’ ottimizzazione delle risorse, la valorizzazione delle professionalità e la migliore utilizzazione delle competenze maturate dai Dirigenti scolastici nel proprio campo professionale.
Inoltre, non guasta pensare che queste operazioni di routine possano essere l’occasione per l’amministrazione scolastica per rendere un’immagine di se stessa libera da qualsiasi condizionamento e tesa soltanto al rispetto dei principi, di rango costituzionale, dell’imparzialità dell’agire pubblico e del suo buon andamento, anche secondo le più recenti disposizioni in merito alla trasparenza, merito e qualità nelle PP.AA che non possono prescindere dalla migliore utilizzazione delle risorse umane.

Purtroppo, in svariate regioni italiane sembrano prevalere altre logiche che appartengono a modelli di gestione dell’Amministrazione pubblica non solo desueti ma storicamente dannosi e lontani parecchio dalle esigenze di rinnovamento e di innalzamento dei livelli di trasparenza e partecipazione, più volte ribaditi nelle norme di recente emanazione.

Anzi, abbondano le situazioni nelle quali il criterio che appare evidente non è quello della valutazione delle competenze del Dirigente e della loro utilizzazione in scuole nelle quale potrebbero essere utilizzate e valorizzate a vantaggio del buon andamento della PA.
Al contrario, si rilevano troppo spesso circostanze nelle quali trovano puntuale accoglimento le istanze, e talvolta le pretese, dei soliti Dirigenti “furbetti”, per i quali i criteri che l’Amministrazione enuncia per le operazioni di mutamento degli incarichi, vengono applicati e disapplicati “ad libitum” e, in qualche caso, senza la minima decenza.

Ovviamente, questo avviene a scapito di quelli che seguono le regole e non cercano scorciatoie di sorta.

I risultati sono spesso sconfortanti: Dirigenti scolastici, con lunga esperienza e con competenze riconosciute e documentate, lesi nei diritti e nella dignità professionale da inspiegabili dinieghi di mutamento di incarico, costretti ad intraprendere la via giudiziaria per tutelarsi e per indurre la propria Amministrazione ad affidargli un incarico “scippato” da qualcun altro, magari appena immesso in ruolo e senza esperienze di sorta.
Queste situazioni, che vanno ben oltre la legittima discrezionalità, hanno creato uno stato di grave insoddisfazione e di sfiducia che è facile raccogliere ed interpretare, data la mole ed il tenore delle proteste in molte regioni italiane, dopo le pubblicazioni dei mutamenti avvenute ultimamente.
Certo, anche nella scuola, da un po’ di tempo, fa molto “trendy” parlare di qualità, merito, trasparenza. Sarebbe meglio ricordare che queste categorie non si enunciano soltanto, occorre praticarle a partire dalla designazione del Dirigente giusto nella scuola giusta e mediante una maggiore attenzione dell’Amministrazione verso i bisogni delle Istituzioni scolastiche piuttosto che verso le pretese dei singoli, che guarda caso, sono sempre gli stessi.

È molto amaro prendere atto che l’Amministrazione scolastica attribuisca così poca importanza alle operazioni di reclutamento e di incarico dei Dirigenti scolastici. Non dimentichiamo, infatti, che anche alcune ultime procedure concorsuali hanno destato non pochi sospetti.
L’amarezza è ancor più disarmante quando si pensa che, nei Paesi dove la scuola è di qualità (leggi Finlandia, Stati Uniti ecc.), si compiono seri studi (M. SCHRATZ, C. JANSSEN) sul rapporto tra l’efficacia della dirigenza scolastica ed il livello di apprendimento degli alunni.
Indovinate un po’ in quali scuole la qualità dell’apprendimento è più alta?
Avrete anche la risposta sulla disfatta della scuola italiana.

Domenico Ciccone
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