UNICOBAS: 7 OTTOBRE SCIOPERO

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UNICOBAS: 7 OTTOBRE SCIOPERO

Messaggiodi edscuola » 3 ottobre 2011, 17:59

CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO
IL 7 OTTOBRE SCIOPERO E MANIFESTAZIONI PER LA SCUOLA. DOCENTI E STUDENTI IN PIAZZA

La pesantissima manovra finanziaria del governo continua l'opera di smantellamento della scuola pubblica: altri tagli al tempo pieno della Primaria ed alle cattedre in ogni ordine e grado di scuola; altri tagli sugli insegnanti di sostegno (e quindi sul diritto allo studio dei diversamente abili), altri tagli sul personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (tanto che il governo della 'sicurezza' ha smobilitato ogni controllo sui corridoi delle scuole). Al drastico calo dei finanziamenti per l'istruzione, nel Paese che già spende la più bassa percentuale di PIL nella UE e retribuisce peggio insegnanti ed ATA, s'accompagnano quindi le economie sulla pelle degli alunni con una controriforma minimalista che smantella la qualità del sistema formativo italiano a vantaggio dei diplomifici privati. Il nuovo Liceo Scientifico privo del latino ne è esempio lampante. La manovra passa persino tramite un 'riordino' delle classi di concorso che espone i soprannumerari perdenti posto su insegnamenti per i quali non risultano preparati e abilitati. È, fra gli altri, il caso della cattedra di lettere al Ginnasio: il pressappochismo della Gelmini avrebbe voluto affidare italiano, latino e greco a docenti perdenti posto non in possesso dei requisiti necessari sacrificando gli insegnanti abilitati sulle tre materie. Ma su questo il Ministero è già stato pesantemente sconfitto dal nostro sindacato che ha vinto lo specifico ricorso presso il Consiglio di Stato. L'Unicobas sta avviando una class-action nazionale anche per gli insegnanti tecnico-pratici, di geografia, informatica e stenodattilografia, altre vittime sacrificali designate.
La manovra condanna il grosso dei 130.000 precari alla disoccupazione ed introduce un inaccettabile ribaltamento del diritto del lavoro con la clausola dell'azzeramento della carriera per buona parte delle nuove assunzioni. Fra i 36.488 non docenti ed i 30.482 insegnanti che dovranno essere assunti (a settembre ne sono stati chiamati solo un terzo), unicamente una parte arriva dal precariato. Di questa, la stragrande maggioranza (che ha meno di 8 anni di supplenze), percepirà aumenti d'anzianità solo dopo altri 8 anni dall'assunzione, anziché dalla fine del secondo anno com'è stato sinora per i lavoratori della scuola. In tal modo verrà dato loro ben poco di più di quanto ottenevano in regime di precariato: retribuiti per anni allo stipendio base. La creatività tremontiana ha inventato il precariato di ruolo, con l'aiuto vergognoso dell'Agenzia per la negoziazione di parte pubblica e delle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto addirittura una modifica sui neo-assunti a livello di contratto nazionale. Non di meno CISL, UIL, SNALS e Gilda hanno il coraggio di gridare al 'grande successo sulle assunzioni' e la CGIL fa il pesce in barile. Nessuno dice che i posti coperti sono molti di meno dei pensionamenti e che non viene rispettato neppure il regolare turn-over sui posti disponibili, tagliati in modo drastico con l'accorpamento delle classi e l'aumento del numero di alunni o affidate a quella parte di precari che riuscirà ancora a lavorare.
Infine ci sono i tagli sugli altri comparti. La Sanità pubblica ridotta al livello dell'onere delle prestazioni privatistiche con ticket esosi, la riduzione dei trasferimenti agli Enti Locali, che potranno investire sempre meno in asili-nido, trasporti e servizi ed una fiscalità generale che premia ancora gli evasori mentre elimina molti sgravi. Sono 483 le agevolazioni investite dalla manovra, con un risparmio progressivo per lo stato del 5% nel 2013 (8 miliardi) e poi del 15% dal 2014 (32 miliardi). Tutto ciò equivale ad almeno 2.000 euro di tassazione diretta ed indiretta in più a contribuente in due anni: vengono colpite le detrazioni per i figli a carico, l'istruzione, gli asili-nido, le spese mediche, mutui per la prima casa e per le ristrutturazioni edilizie. I tagli colpiscono peraltro anche gli sgravi per i no-profit, s'inasprisce il meccanismo dell'IVA (con un aumento di tutti i prezzi al consumo che colpisce indiscriminatamente anche i super-poveri), nel mirino anche le accise per i crediti d'imposta. Il sistema pensionistico riceverà con la prossima manovra un altro colpo e molte liquidazioni verranno corrisposte con 2 anni di ritardo.
Una vera e propria macelleria sociale. L'Unicobas, anche grazie al grande successo ottenuto con il rinvio alla Corte Costituzionale dell'odiosa trattenuta Brunetta per malattia, è sempre più seguito dai lavoratori.
L'Unicobas Scuola ha proclamato per Venerdì 7 Ottobre un'intera giornata di sciopero con manifestazioni di piazza, la principale delle quali si terrà sotto il Ministero di Viale Trastevere. Insegnanti e lavoratori della scuola manifesteranno insieme agli studenti che raggiungeranno il Ministero in corteo partendo dalla Piramide. Sotto le finestre della Gelmini interverrano dal palco insieme in una enorme assemblea plurale di piazza, anche insieme alle associazioni dei genitori. Allo sciopero hanno aderito anche USI ed USB.

p. l'Unicobas Scuola Stefano d'Errico (Segretario Nazionale)
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