LISTA DELLE PRIORITA'

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LISTA DELLE PRIORITA'

Messaggiodi edscuola » 18 dicembre 2011, 10:49

LISTA DELLE PRIORITA’

Per le leggi dello Stato, le condizioni per dire di essere precari della scuola, con diritto di accesso ai ruoli o alle procedure concorsuali sono:
1. essere abilitati con titolo di valore concorsuale (ad es. SISS);
2. aver già superato un concorso per l’idoneità all’insegnamento (ad es. Concorsi Ordinari);
3. essere abilitati con titolo che dà solo il diritto di accesso alle procedure concorsuali (ad. es. TFA)
Non possiamo riconoscere noi ciò che la Legge dello Stato non riconosce. In ragione di ciò, nella seguente lista delle priorità, che invieremo alle parti interessate (politica, sindacati, ecc..), intendiamo inserire solo quelle categorie di precari già abilitati all’insegnamento (con valore concorsuale del titolo e idoneità, come ad es. SISS o Concorsi Ordinari del 1990) che rispondono alle condizioni sopra descritte, o che avrebbero avuto l’inserimento diretto nelle GaE se l’ex Ministro Gelmini non ne avesse bloccata l’inclusione. Chiederemo che si rispetti questa lista in ogni suo punto. Fin quando vi sarà anche una sola categoria di precari che ricalcitra nel momento in cui avverte di non poter scavalcare i colleghi già inseriti nelle GaE, non solo non riusciremo a trovare l’unità, ma nemmeno a proporre idee e piani credibili. Noi vogliamo cercare di risolvere veramente il problema del precariato, innanzitutto misurandone la portata attraverso il monitoraggio della situazione reale, determinata dai tagli e dalla normativa introdotta dal precedente Governo. Proprio sulla normativa vigente si basa la nostra "lista delle priorità", dinanzi alla quale sfidiamo chiunque a dire, come abbiamo avuto modo di sentire più volte, che se siamo “vecchi” è per colpa nostra o che si debba fare “largo ai giovani” attraverso inserimenti selvaggi in una GaE già intasata fino all’inverosimile. In alcune province neppure chi è inserito in GaE riesce a lavorare per via del fatto che sussiste ancora il doppio canale GaE/Concorsi Ordinari del 1990. Per la politica siamo solo un pacchetto di voti. Per i sindacati, tessere. Facciamoci sentire chiedendo la risoluzione del precariato, senza ulteriori inserimenti in GaE e con concorsi indetti solo dinanzi ad una reale disponibilità di cattedre. Se vogliamo uscire da una situazione che giova solo a chi specula sulla nostra condizione, dobbiamo chiedere al Governo di immettere in ruolo sulla base delle priorità riconosciute per Legge. Tutto il resto è demagogia e facile pietismo, sul quale la politica promette ciò che poi non mantiene. Nelle manifestazioni, negli incontri, nelle assemblee, occorre dire chiaramente chi siamo e quanti siamo, qual è il danno che abbiamo subito e continuiamo a subire per via dell’insolvenza dello Stato nei riguardi di quelle categorie di precari che esso stesso ha prodotto. Occorre avere un’idea esatta della gravità, della portata del problema, altrimenti ognuno continuerà a dire la sua guardando al proprio particulare senza basarsi su criteri e parametri oggettivi. Quello che a volte ci sfugge è che, continuando di questo passo, a scuola insegneranno solo supplenti, sparirà inesorabilmente e per sempre la categoria dei docenti di ruolo. La gente ci rimane distante. Gli italiani, talvolta con il loro silenzio – assenso, partecipano a squalificare la nostra categoria, già mortificata dalle continue dichiarazioni dei vari Brunetta, Berlusconi, Tremonti e Gelmini. Abbiamo perso terreno, non siamo più una classe “garantita” e “difesa” dai sindacati. La politica mira alla privatizzazione della scuola e i genitori non si accorgono che tra pochi anni dovranno spendere uno stipendio al mese per far assolvere l’obbligo dell’istruzione ai loro figli. Se accanto ad ognuna delle categorie della nostra lista ci mettessimo anche l'esatto numero dei precari, forse cominceremmo anche noi stessi a renderci conto di cosa è legittimo e più giusto chiedere prima che la classe dei docenti statali scompaia per sempre.
Criteri di compilazione della lista:
a. Precari già inseriti in GaE
b. Precari abilitati fuori dalle GaE, per via della normativa Gelmini.
c. Abilitati ammessi alle procedure concorsuali
LISTA DELLE PRIORITA’ (sulla base dei criteri sopracitati):
1. I precari storici, abilitati già inseriti in Graduatorie ad Esaurimento, verso i quali lo Stato deve assolvere il suo debito di stabilizzazione, attraverso l' immissione in ruolo;
2. Abilitati SISS fuori dalle GaE perchè abilitati dopo il 30 giugno del 2009;
3. Personale abilitato presso i Conservatori di II e III ciclo, iscritti ai corsi dall’anno 2008;
4. Abilitati di Scienze della Formazione Primaria;
5. Abilitati nei Paesi della Comunità Europea con il riconoscimento del titolo secondo il Dlgs. 206/2007.
Manca qualcun altro?
Inutile dire che quelli del punto n. 1 vanno stabilizzati, altrimenti parliamo di demagogia, di aria fritta, di promesse fatte e mai mantenute. Le interrogazioni parlamentari, le manifestazioni, gli scioperi, le proposte vanno fatte tenendo fermi questi punti.

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