ANIEF: Ancora conferme per i ricorsi Pettine

Rassegna Stampa e News su Scuola e Sindacato

ANIEF: Ancora conferme per i ricorsi Pettine

Messaggiodi edscuola » 12 luglio 2012, 19:20

Precariato: ancora conferme per i ricorsi Pettine

Continuano i successi in Tribunale per i ricorsi Pettine promossi dall'ANIEF. Confermato il diritto sancito dalla nostra Costituzione: giusta collocazione in graduatoria in base al merito.

Presso il Tribunale di Pescara, grazie all'ottimo lavoro degli Avv.ti Francesca Marcone, Fabio Ganci e Walter Miceli, l'ANIEF ottiene conferma di quattro sospensive cautelari in favore dei propri iscritti: rispetto del punteggio e collocazione "a pettine" nelle GaE 2009/2011.
Il Tribunale di Siracusa (Avv.ti Giuseppina Rizza, Fabio Ganci e Walter Miceli) ha emesso favorevole provvedimento cautelare motivando ampiamente la decisione e confermando quanto già disposto dal Giudice Amministrativo: il "merito" nelle graduatorie si stabilisce esclusivamente in base al punteggio posseduto.
Anche presso il Tribunale di Padova gli avvocati Filippo Viglione, Fabio Ganci e Walter Miceli ottengono ragione per conto dell'ANIEF e il Giudice conferma l'ordinanza sospensiva disposta dal TAR Lazio riconoscendo che “sussiste l'interesse della ricorrente a veder riconosciuta la retrodatazione della propria assunzione ai fini della maggiore anzianità di servizio, dei punteggi rilevanti nella graduatoria per la mobilità e per il trattamento stipendiale [...]”.
L'ANIEF da anni vigila e si batte - spesso da sola - per la tutela e il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori della scuola. Equa retribuzione, rispetto del merito e della professionalità acquisita nel corso degli anni per l'ANIEF non sono solo parole; i Tribunali ci stanno dando ragione, a quando una presa di coscienza da parte del MIUR e degli altri sindacati?
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Precari: immissioni in ruolo e vittorie

Messaggiodi edscuola » 14 luglio 2012, 14:10

Precari: immissioni in ruolo e vittorie ANIEF per i ricorrenti Pettine

I Giudici ci hanno dato ragione: era il 1° settembre 2009 la data in cui i ricorrenti pettine dell'ANIEF dovevano essere immessi in ruolo. Così hanno deciso definitivamente i Tribunali di Catanzaro, Torino e Milano esprimendosi su alcuni ricorsi patrocinati dal nostro sindacato avverso le graduatorie 2009/2011 in cui il MIUR inventò la controversa “coda della vergogna”.

Gli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando la rete di legali ANIEF sul territorio, ottengono cinque vittorie in pochi giorni e la condanna del MIUR alle spese legali.

È notizia di pochi minuti fa l'accoglimento pieno di alcuni ricorsi seguiti presso il Tribunale di Torino dagli Avvocati ANIEF Giovanni Rinaldi e Angelo Maurizio Ragusa in cui i Giudici continuano a dar loro ragione e retrodatano i contratti a tempo indeterminato stipulati da tre ricorrenti ANIEF a far data dal 1° settembre 2009. La condanna alle spese per il MIUR ammonta a 5.400 Euro totali.

Presso il Tribunale di Milano l'Avvocato ANIEF Maria Adamo, compie un ottimo lavoro e, difendendo le posizioni portate avanti dall'ANIEF, ottiene piena ragione sul MIUR che viene condannato a retrodatare al 2009 il contratto a tempo indeterminato stipulato con il ricorrente e a pagare 1.800 Euro di spese di lite.

L'Avvocato Ida Mendicino ci comunica che anche il Tribunale di Catanzaro ha accolto un ricorso ANIEF condannando il MIUR all'immediata immissione in ruolo di un nostro iscritto con decorrenza giuridica 1° settembre 2009 e al pagamento di 1.500 Euro di spese legali.

Aveva ragione l'ANIEF. Avevano ragione i nostri iscritti quando, ascoltando il nostro Presidente Marcello Pacifico, si sono subito opposti al collocamento “in coda” nelle GaE 2009/2011 che il MIUR aveva imposto ai docenti precari senza riguardo alcuno per il merito e l'esperienza pregressa fatta di anni di sacrificio e di lavoro. I diritti negati caparbiamente dal MIUR gli sono costati 8.700 Euro di spese legali; “Chi sbaglia paga!”, verrebbe da dire.
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Precari: Campania e Sicilia, pioggia di conferme

Messaggiodi edscuola » 14 luglio 2012, 14:11

Precari: Campania e Sicilia, pioggia di conferme per il Pettine ANIEF

Dai Tribunali ancora conferme che ribadiscono con forza le tesi portate avanti dall'ANIEF e danno ragione ai nostri iscritti, per il MIUR ancora precari, che invece dovevano essere immessi in ruolo già negli anni scolastici precedenti in virtù del loro corretto inserimento “a pettine” nelle GaE 2009/2011.
Negli ultimi giorni l'ANIEF, grazie all'instancabile e puntuale lavoro degli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli e dei legali ANIEF sul territorio, ha ottenuto nuovi successi in Tribunale, con piena conferma delle istanze cautelari presentate a tutela degli interessi dei ricorrenti pettine contro l'ostinazione del MIUR.
I Tribunali della Campania e della Sicilia si uniscono al coro degli altri Tribunali italiani e danno ragione ai nostri legali, confermando le cautelari del TAR e ordinando al MIUR di mantenere la posizione “a pettine” dei nostri iscritti nelle GaE 2009/2011 “a tutti gli effetti giuridici ed economici, ai fini dell'individuazione dei docenti destinatari della proposta di stipula di contratti a tempo determinato e indeterminato”.
Mentre molti ricorrenti - che ancora il MIUR, caparbiamente, considera lavoratori precari - si accingono ad espletare il solito e odioso rituale delle domande di disoccupazione, l'ANIEF si sta impegnando perché questo sia il loro ultimo anno “da precari” facendo loro riconoscere il diritto all'immissione in ruolo dalle GaE 2009/2011 in cui il MIUR li aveva ingiustamente collocati “in coda” mortificando il merito e limitando il loro diritto alla mobilità nel territorio nazionale.
La pioggia di conferme per le tesi dell'ANIEF in difesa dei docenti precari arrivano dai Tribunali di Napoli e Torre Annunziata (Avv. Generoso Perna), di Santa Maria Capua Vetere (Avv. Guglielmo Abbate), di Sant'Angelo dei Lombardi (Avv. Paolo Turco), di Messina e Catania (Avv. Emilio Magro).
Nonostante la calura estiva, per il MIUR si prevede sempre maltempo quando in Tribunale incontra i legali ANIEF.
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Precari: ancora conferme cautelari Pettine Rimini e Catania

Messaggiodi edscuola » 14 luglio 2012, 16:49

Precari: ancora conferme cautelari Pettine a Rimini e Catania

Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro continuano a ricevere assensi dal Tribunale di Catania che accoglie altre due istanze cautelari per i ricorsi pettine e conferma il diritto all'inserimento per merito nelle GaE 2009/2011 dei ricorrenti.

Presso il Tribunale di Rimini l'Avv. Tiziana Sponga ottiene ulteriore conferma della validità e solidità delle ragioni ANIEF con un'articolata ordinanza cautelare che le rende il merito di aver saputo, con puntualità e perizia, rendere vane le eccezioni addotte dal MIUR resistente.

L'ANIEF esprime soddisfazione per l'ormai inarrestabile serie di conferme in favore dei ricorrenti Pettine presso i Tribunali italiani a quotidiana dimostrazione delle ragioni dei nostri iscritti.
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Nessun dubbio sul diritto all'inserimento a pettine

Messaggiodi edscuola » 17 luglio 2012, 8:53

Precari - Nuove vittorie ANIEF: nessun dubbio sul diritto all'inserimento a pettine

Ancora successi e soddisfazioni per l'ANIEF in Tribunale: un altro nostro iscritto immesso in ruolo. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli proseguono il loro percorso verso l'obiettivo della completa soddisfazione dei diritti dei ricorrenti ANIEF contro il MIUR: Bolzano e Piacenza danno loro ragione.
Presso il Tribunale di Piacenza nuovo successo ottenuto dai nostri legali. Il Giudice ha dato ragione all'ANIEF e ha disposto la conferma dell'ordinanza sospensiva cautelare del TAR condividendo le argomentazioni prodotte dall'Avv. Irene Lo Bue sull'attuale interesse per il suo assistito, immesso in ruolo dalle nuove graduatorie 2011, “ad essere immesso in ruolo in forza della precedenti graduatorie […] attesa una disciplina giuridica ed economica penalizzante rispetto alla precedente, introdotta per le assunzioni a decorrere dal 1 settembre 2011”.
Il Giudice del Tribunale di Bolzano ha accolto in via definitiva il ricorso seguito sul territorio dal legale ANIEF Cristiana Pinamonti, e ha rilevato che, in virtù della Sentenza della Corte Costituzionale n.41/2011 ottenuta dall'ANIEF, “nessun dubbio può sussistere sul diritto del ricorrente all'inserimento a pettine e non in coda” nelle graduatorie 2009/2011, ha, quindi, dichiarato “il diritto del ricorrente all'assunzione a tempo indeterminato sin dalla data della sua individuazione da parte del MIUR quale destinatario della proposta di stipula del contratto a tempo indeterminato”. Pesante la condanna alle spese per il MIUR: ben 3.586,62 Euro.
L'ANIEF non aveva dubbi sulla validità delle proprie ragioni: la Costituzione, anche solo per un biennio, non si può “mettere in coda”.
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Sicilia e Campania: ancora successi per il Pettine

Messaggiodi edscuola » 18 luglio 2012, 20:03

Sicilia e Campania: ancora successi per il Pettine ANIEF

Continua il coro di sì da parte dei Giudici del Lavoro alle richieste dei ricorrenti ANIEF. Questa volta sono i Tribunali di Catania, Caltagirone (CT), Sciacca (AG) e Napoli a confermare il diritto alla posizione “a pettine” nelle Graduatorie 2009/2011. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli ottengono altre due immissioni in ruolo e una lunga serie di cautelari confermate.
Altre due sentenze positive in Sicilia: il diritto al posizionamento “a pettine” e secondo il merito è stato nuovamente e definitivamente riconosciuto dal Giudice del Tribunale di Sciacca che ha constatato che “[…] appare del tutto conforme ai precetti contenuti nella Carta Costituzionale […] riconoscere il diritto del ricorrente all'assunzione a tempo indeterminato sin dal 1.9.2009”. Queste le parole riportate nelle sentenze ottenute dall'Avv. Francesca Picone che hanno determinato un nuovo importante successo per il nostro sindacato e altri due ricorrenti ANIEF immessi in ruolo dalle GaE 2009/2011.
L'esperienza dell'avvocato Michele Speranza, legale ANIEF sul territorio, è stata premiata con un “pieno” di assensi presso il Tribunale di Napoli: tutte le istanze presentate per la conferma delle ordinanze cautelari TAR sono state accolte. Nuovamente riconosciuto il diritto per tutti i ricorrenti ANIEF da lui patrocinati al posizionamento a pettine nelle GaE 2009/2011.
Anche l'Avvocato Adriana Carrabino ormai da mesi ha abituato l'ANIEF a ricevere e diffondere solo ottime notizie: successo pieno presso i Tribunali di Catania e Caltagirone e ulteriore conferma per i diritti dei ricorrenti ANIEF e per le ragioni del nostro sindacato. Accolte tutte le istanze cautelari finora presentate dal nostro legale in favore dei ricorrenti pettine.
Nella lunga battaglia intrapresa al fianco dei propri iscritti, l'ANIEF non può che essere compiaciuta dai risultati finora ottenuti e ribadisce con determinazione che continuerà a lottare per la tutela di quanti, collocati “in coda” dal MIUR, sono stati per anni defraudati dei propri diritti in nome di criteri irragionevoli e incostituzionali.
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Ancora quattro immissioni in ruolo per il Pettine

Messaggiodi edscuola » 21 luglio 2012, 18:02

Ancora quattro immissioni in ruolo per il Pettine ANIEF

L'ANIEF continua a vincere contro il MIUR e a far immettere in ruolo i ricorrenti Pettine; soddisfazione piena in Tribunale per i nostri legali Fabio Ganci e Walter Miceli: altri quattro docenti immessi in ruolo e MIUR condannato a sanare l'ingiustizia perpetrata nei confronti dei ricorrenti Pettine ANIEF.
Le notizie degli ultimi giorni ci riportano ancora vittorie in Tribunale per i nostri iscritti: presso il Tribunale di Chieti l'Avv. Francesca Marcone continua la felice serie di successi e ottiene un'altra immissione in ruolo a far data dal 1° settembre 2010 con condanna alle spese per il MIUR per 1900€.
Anche in Sicilia l'ANIEF continua a mietere successi: il Giudice del Tribunale di Marsala (TP), riconosce le ragioni sostenute con dovizia dall'Avv. Maria Adamo, legale territoriale dell'ANIEF, e decreta altre due immissioni in ruolo per i suoi assistiti. Ancora una volta l'ANIEF ottiene soddisfazione e vittoria piena.
A Torino il MIUR ha tentato di insinuare il dubbio che il diritto all'immissione in ruolo della nostra iscritta potesse dipendere dalla contestuale e analoga collocazione “a pettine” degli altri docenti inseriti “in coda”. Anche in questa occasione gli Avv.ti Fabio Ganci, Walter Miceli e Angelo Maurizio Ragusa, hanno ottenuto piena ragione smontando con dovizia questo ultimo, strenuo, tentativo portato avanti dall'Amministrazione; il Giudice ha considerato “suggestivo” tale argomento decretando che esso, ovviamente, “non può essere proficuamente seguito” in quanto una simile prospettiva risulta ”del tutto ipotetica ed eventuale e, soprattutto, non può da sola interdire – rimettendolo e condizionandolo al possibile e non attuale contegno di altri soggetti – l’esercizio di un diritto soggettivo pieno, posto altresì che (assai significativamente) non risulta affatto provato che tutti coloro che il M.I.U.R. pretenderebbe di inserire “a pettine” abbiano proposto ricorso innanzi al T.A.R. e abbiano chiesto di essere così inseriti nella graduatoria a esaurimento”.
Il Giudice, quindi, ha giustamente ricordato, come sostenuto da sempre dall'ANIEF, che “il fatto stesso che il Giudice amministrativo abbia (incontestatamente) investito della questione il Giudice ordinario del lavoro, lascia evidentemente intendere che, nella fattispecie, si fa questione di diritti soggettivi e che, di conseguenza, assume rilevanza nel presente giudizio unicamente il momento lesivo di tali diritti (corrispondente all’inserimento della ricorrente “in coda” anziché “a pettine”) e non possono perciò essere presi in considerazione profili ulteriori e di per sé riguardanti, per così dire, la ‘ricostruzione’ di una nuova (e, perdipiù, del tutto virtuale) graduatoria”.
Smontati alla radice anche questi ultimi, “suggestivi” tentativi del MIUR di negare le ragioni dell'ANIEF, il Giudice ha, quindi, accertato e dichiarato per l'ennesima volta il diritto della ricorrente “a essere assunta in ruolo dal M.I.U.R. a far data dal 1°/09/2009”. Condannando il MIUR al pagamento di 1.800 € di spese di lite.
Il Mancato inserimento a pettine di tutta la coda, inutilmente paventato dal MIUR, ha scongiurato il rischio della risoluzione dei contratti a tempo indeterminato già stipulati in favore di docenti con punteggio più basso; prospettiva quest'ultima che non sarebbe stata evitabile se, come avventatamente avevano chiesto alcuni controinteressati mal consigliati, fosse stata inserita a pettine tutta la coda con conseguente ovvia riformulazione di tutte le operazioni di immissione in ruolo già espletate.
L'ANIEF e i suoi legali proseguono, invece, la loro strada verso il completo e totale soddisfacimento delle giuste aspettative dei propri iscritti non pregiudicando i diritti di nessun altro insegnante. Agendo in giudizio contro la “coda della vergogna”, il nostro sindacato ha vinto una battaglia di civiltà giuridica a tutela di tutti i docenti che credono ancora nel principio di legalità.
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Nuovi successi per il ricorso Pettine

Messaggiodi edscuola » 25 luglio 2012, 18:48

L'ANIEF non si ferma: nuovi successi per il ricorso Pettine

Nonostante le opposizioni del MIUR, gli interventi di sindacalisti in malafede e le speculazioni di detrattori dell'ultimo minuto, non si ferma la serie di successi ANIEF in Tribunale: ulteriori conferme per i ricorsi Pettine arrivano da Roma, Campobasso e Cagliari. I Giudici continuano a dare ragione all'ANIEF.
Presso il Tribunale di Roma l'Avvocato Salvatore Russo continua la sua serie di successi a tutela dei docenti precari e ottiene ulteriore ordinanza sospensiva cautelare in cui il Giudice riconosce la probabilità che “l'assunzione del docente ricorrente potrebbe subire frustrazione potenzialmente irrimediabile nel tempo occorrente alla ricognizione ordinaria” e ordina al MIUR di mantenere l'inserimento a pettine “con effetti ricognitivi del diritto all'immissione in ruolo”.
L'Avvocato Fortunato Niro dell'ANIEF ha dato ulteriore prova della propria professionalità ottenendo, presso il Tribunale di Campobasso, conferma cautelare del diritto all'inserimento “a pettine” nelle graduatorie 2009/2011 su ricorso presentato d'urgenza per una nostra iscritta. Il Giudice ha ritenuto infondata la richiesta del MIUR sull'eventuale integrazione del contraddittorio ad altri controinteressati “atteso che nel caso in esame non vi è alcun rapporto plurisoggettivo a carattere unitario, avendo la ricorrente chiesto – in sintesi – il collocamento a pettine e non in coda nella graduatoria provinciale in cui è già inserita [...]” e ha ordinato al MIUR di mantenere l'inserimento “a pettine” della ricorrente “con effetti ricognitivi del diritto all'immissione in ruolo in relazione al biennio 2009/2011”.
Il Giudice del Lavoro di Cagliari conferma l'ordinanza cautelare per una nostra iscritta dando soddisfazione all'ottimo e infaticabile lavoro degli Avv.ti Fabio Ganci, Walter Miceli e Maurizio Marras. Con questa ordinanza, il ricorso ANIEF contro le code del DM 42/2009 ottiene la sua prima vittoria in terra sarda; vengono pertanto smontate, nel caso specifico, le supposizioni teoretiche di alcuni sindacati che hanno cercato vanamente di ostacolare l'applicazione corretta della sentenza della Corte Costituzionale n° 41/2011.

L'ANIEF e i suoi legali continuano instancabilmente la propria azione anche nel periodo estivo per difendere questi e altri diritti lesi o negati ai propri assistiti a conferma che il rispetto, il merito e la tutela dei lavoratori, per l'ANIEF, non possono andare in vacanza.
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Ricorsi Pettine: finisce 13 a 0 la partita Anief-Miur

Messaggiodi edscuola » 26 luglio 2012, 14:30

Ricorsi Pettine: finisce 13 a 0 la partita Anief-Miur a Palermo
Assunti a tempo indeterminato tredici docenti precari della scuola che, dopo aver iniziato il contenzioso nel 2009 al Tar Lazio per l’inserimento a pettine, lo avevano riassunto al Tribunale del lavoro di Palermo, con gli avvocati Ganci e Miceli, ottenendo l’immissione in ruolo.
La decisione del Tribunale di Palermo, pubblicata il 26 luglio, è tanto più importante perché si accompagna a decine di sentenze emesse negli altri Tribunali d’Italia e a più di 400 ordinanze cautelari di analogo contenuto. Aveva ragione l’Anief che, fin dall’estate scorsa, aveva chiesto esplicitamente al ministro Gelmini di chiudere in via transattiva il contenzioso dopo la sentenza della Corte Costituzionale che aveva riconosciuto l’illegittimità del divieto di trasferimento provinciale del personale precario voluto ostinatamente dalla Lega Nord.
La questione dei ricorsi pettine è ormai nota a chi ha seguito le vicende del precariato scolastico e l’annosa questione dell’inserimento nelle graduatorie. Tutto inizia nel 2007, quando l’allora direttore generale in un nota precisa che nel successivo aggiornamento non sarà permesso il trasferimento da una provincia all’altra. Tale nota viene impugnata e annullata dal Tar Lazio nei ricorsi patrocinati dall’Anief. Nel 2009, durante l'aggiornamento provinciale delle graduatorie dei docenti precari, viene negata nuovamente la possibilità di effettuare il cambio della provincia di appartenenza.
La violazione del diritto al trasferimento provinciale, e quindi alla libera circolazione dei lavoratori sul territorio nazionale, oltre che la violazione del criterio del merito (punteggio posseduto) per accedere alle supplenze e alle nomine in ruolo nella scuola pubblica, induce nuovamente migliaia di precari ad affidarsi all'ANIEF e ai suoi legali Fabio Ganci e Walter Miceli.
La vicenda, infine, approda alla Corte Costituzionale che con una lapidaria sentenza del febbraio 2011 dà piena soddisfazione alle tesi strenuamente sostenute dall'ANIEF e ribadisce che il collocamento “in coda” risulta illegittimo “perché, in modo irragionevole e in violazione del principio di uguaglianza, prevede una diversa disciplina a seconda del momento in cui il docente chiede il trasferimento da una graduatoria provinciale ad un’altra” e che, agendo in tal modo, il legislatore “introduce, con effetto temporale rigidamente circoscritto ad un biennio, una disciplina eccentrica, rispetto alla regola dell’inserimento “a pettine” dei docenti nelle graduatorie, vigente non solo nel periodo anteriore, ma persino in quello posteriore all’esaurimento del biennio in questione. Tale ultimo assetto normativo costituisce, dunque, la regola ordinamentale prescelta dal legislatore, anche nella prospettiva di non ostacolare indirettamente la libera circolazione delle persone sul territorio nazionale (art. 120, primo comma, Cost.), rispetto alla quale la norma impugnata ha veste derogatoria”.
Dopo la sentenza del Giudice delle Leggi, tuttavia, l’amministrazione nega il diritto all’immissione in ruolo dei ricorrenti costringendo i ricorrenti a rivolgersi al giudice del lavoro per ottenere l’agognata assunzione. L'ANIEF così organizza una rete di legali su tutto il territorio nazionale per depositare nei Tribunali di tutta Italia centinaia di ricorsi e far riconoscere definitivamente il diritto dei propri assistiti.
Oggi a Palermo si chiude simbolicamente la partita iniziata nel 2007 dal giovane sindacato che ha proprio nel capoluogo siciliano la sua sede nazionale.
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I Giudici di tutta Italia condividono

Messaggiodi edscuola » 30 luglio 2012, 18:47

I Giudici di tutta Italia condividono le tesi ANIEF sul Pettine

Dopo la soddisfacente e definitiva vittoria ottenuta dagli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli presso il Tribunale di Palermo dei giorni scorsi, da tutta Italia i nostri legali nazionali continuano a raccogliere consensi a tutela dei diritti degli iscritti ANIEF con continue conferme delle solide tesi portate avanti dal nostro sindacato contro le “code della vergogna”.

L'Avv. Nadia Campo ci trasmette notizia dell'accoglimento pieno presso il Tribunale di Modica e presso il Tribunale di Ragusa di un totale di cinque istanze cautelari. Nelle ordinanze emesse dal Giudice di Ragusa Claudia M.A. Catalano si legge che “[...] le argomentazioni diffusamente svolte in corso si rivelano pienamente condivisibili, soprattutto avuto riguardo al tenore degli enunciati della Corte Costituzionale a mente dei quali l'inserimento “a pettine” di cui si discute costituisce la regola ordinamentale prescelta dal legislatore, rispondendo essa sia all'esigenza di non ostacolare la libera circolazione delle persone sul territorio nazionale, sia all'esigenza di far prevalere un criterio di reclutamento strettamente meritocratico” e conferma le ordinanze cautelari TAR rilevando “la necessità di evitare che docenti dotati di punteggio inferiore possano essere immessi in ruolo, con evidente pregiudizio (anche in punto di arricchimento professionale)” per i ricorrenti ANIEF “non suscettibile di ripartizione per equivalente ed esito di un ordinario giudizio di merito”. Il MIUR subisce una condanna alle spese per un totale di 1.600 €.
Ancora soddisfazioni dalla Sardegna: l'Avv. Maurizio Marras, legale ANIEF sul territorio, ottiene altri successi presso il Tribunale Cagliari. Il Giudice Paola Mazzeo, nelle sue ordinanze di accoglimento delle istanze cautelari, ritiene che “sussiste un evidente fondatezza del diritto fatto valere” dai ricorrenti e già in fase cautelare dichiara che “è quindi altamente probabile che, all'esito del giudizio di merito, debba dichiararsi il diritto di omissis all'assunzione a tempo indeterminato”.
Negli ultimi provvedimenti ottenuti dall'Avv. Michele Speranza, legale ANIEF presso il Tribunale di Napoli, il Giudice considera con ponderatezza che "il mancato riconoscimento del punteggio di merito nella graduatoria provinciale ambita dalla parte ricorrente implicherebbe sia la perdita di anzianità di servizio, sia la perdita dell'opportunità di essere immessa in ruolo a tempo indeterminato" e dichiara "il diritto della parte ricorrente, in occasione dell'aggiornamento e integrazione delle graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009-2011, ad essere inserita nelle graduatorie prescelte” dandone ordine al Ministero e all'Ufficio Scolastico Regionale.
Anche in Basilicata l'ANIEF inizia a raccogliere i frutti del lavoro dei propri legali: l'Avv. Pasqualina Ranaldo ottiene dal Tribunale Matera la prima conferma cautelare a tutela di una nostra iscritta con piena soddisfazione delle ragioni sostenute dall'ANIEF.
In tutte le ordinanze cautelari emesse in questi mesi dai vari Tribunali italiani i Giudici hanno espressamente dichiarato il diritto dei ricorrenti ANIEF ad essere inseriti nelle graduatorie d'interesse, con il consequenziale ordine alle amministrazioni convenute di inserirli a pettine adottando ogni ulteriore provvedimento consequenziale. Sicché, tali decisioni - anche se rese in forma di ordinanza - sono totalmente anticipatrici delle relative sentenze di merito e perfettamente idonee a costringere coattivamente il MIUR a stipulare i contratti a tempo indeterminato in favore degli iscritti ANIEF.
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Il Tribunale di Pistoia ricostruisce la “vicenda pettine”

Messaggiodi edscuola » 9 agosto 2012, 18:20

Il Tribunale di Pistoia ricostruisce la “vicenda pettine”: piena ragione all'ANIEF in sede cautelare.

Pieno diritto all'inserimento a pettine per altri due iscritti ANIEF riconosciuto presso il Tribunale di Pistoia. L'Avvocato Salvatore Russo dà ulteriore prova delle proprie capacità professionali smontando tesi contorte insinuate da detrattori “dell'ultimo minuto” e continuando la serie di successi ottenuti ormai in vari Tribunali italiani a nome dell'ANIEF. Accolte le richieste cautelari a tutela dei diritti dei ricorrenti con relativa conferma dell'inserimento a pettine a tutti gli effetti giuridici.
Il Giudice del Lavoro di Pistoia, Dott.ssa Tarquini, dopo aver compiuto un'ottima ed esaustiva ricostruzione della vicenda giudiziaria dei ricorrenti “Pettine”, con due ordinanze dall'identico tono riconosce le ragioni portate avanti con estrema perizia dall'Avv. Salvatore Russo, rilevando che dall'inserimento a pettine dei ricorrenti dipendono “certamente ben diverse chance” di essere individuati quali destinatari di un contratto a tempo indeterminato. Viene chiarito, inoltre, che l'accesso alla tutela urgente non può dirsi “precluso dalla sopravvenuta perdita di efficacia dell'ordinanza interinale del TAR, attesa l'espressa previsione dell'art. 11 comma 7 del D. Lvo 2.7.2010 n. 105”.
Il Giudice, quindi, doverosamente e sensibilmente ha dato soddisfazione a quanto con cura sostenuto dal legale ANIEF insistendo sul pericolo che, ove non si disponesse con urgenza l'inserimento a pettine dei nostri iscritti nella graduatoria di preferenza, il MIUR avrebbe potuto nuovamente “provvedere ad assunzioni a tempo indeterminato attingendo da quelle graduatorie e pretermettendo la posizione del prof. Omissis, che potrebbe così vedere pregiudicato il suo diritto ad una stabile assunzione”.
Il MIUR, quindi, soccombe ancora e riceve nuovamente l'ordine di inserire i ricorrenti ANIEF a pettine “con decorrenza dalla data di prima pubblicazione delle graduatorie definitive a tutti gli effetti giuridici”. Anche in questo caso diritto e ragionevolezza hanno vinto: le tesi portate avanti dall'ANIEF sono solide e inattaccabili. Chi con protervia sosteneva che il merito, il giusto riconoscimento della propria professionalità e i diritti costituzionalmente garantiti portati avanti dall'ANIEF potessero ottenere solo “tanto fumo e niente arrosto” ha ricevuto concreta risposta non solo oggi, ma simbolicamente già da mesi e da centinaia di Tribunali italiani.
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L'ANIEF vince ancora in Abruzzo

Messaggiodi edscuola » 9 agosto 2012, 18:21

L'ANIEF vince ancora in Abruzzo: altri due precari immessi in ruolo

Continuano i successi ANIEF in Tribunale e continua ad essere riconosciuto il diritto all'immissione in ruolo dei ricorrenti Pettine: Gli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando la nostra rete di legali sul territorio, non danno tregua al MIUR neanche ad agosto e inanellano un successo dietro l'altro a tutela degli iscritti ANIEF.

L'Avv. Francesca Marcone ci comunica con soddisfazione la sentenza del Giudice del Lavoro di Chieti che in un'articolata sentenza stabilisce il definitivo diritto all'immissione in ruolo di una nostra assistita, ancora docente precaria, che invece doveva essere individuata come destinataria di contratto a tempo indeterminato già dal 1.9.2010. MIUR condannato a una pesante refusione delle spese di lite: ben 3.900 Euro.

Anche il Giudice del Lavoro di Lanciano dà ragione alle tesi sostenute dall'ANIEF e, ritenendo assolutamente fondato il ricorso, riconosce che “Trattasi invero di un diritto soggettivo pieno e perfetto, che deve essere valutato in relazione al momento in cui il ricorrente aveva diritto all'inserimento nella graduatoria, irrilevanti apparendo le (peraltro tardive) deduzioni del MIUR in ordine ad un possibile slittamento del medesimo ricorrente in posizione di graduatoria inutile per la conclusione di un contratto a tempo indeterminato [...]”; il Giudice non ha dubbi e, constatata l'immissione in ruolo nell'a.s. 2010/2011 di docenti con punteggi inferiori rispetto a quello del nostro iscritto, condanna il MIUR all'immissione in ruolo del ricorrente sin dal 1.9.2010 e al pagamento di 1.800 Euro di spese processuali.

Sempre il Tribunale di Lanciano emette ordinanza sospensiva cautelare su ricorso depositato d'urgenza dall'instancabile Avv. Marcone per un'iscritta ANIEF cui il Giudice ha riconosciuto la sussistenza del diritto ad essere inserita a pettine nelle graduatorie d'interesse “con decorrenza dalla data di prima pubblicazione delle graduatorie definitive valide per il biennio 2009/2011, e con effetti ricognitivi del diritto all'immissione in ruolo anche in relazione alle assunzioni da effettuarsi sui posti già accantonati e adesso resi nuovamente disponibili per le immissioni in ruolo” MIUR condannato, quindi, a rispettare l'inserimento “a pettine” in favore della ricorrente e all'esborso di 1.100 Euro di spese di lite.

Ancora molti successi arriveranno in questa torrida estate a “rinfrescare le idee” a quanti hanno permesso che la nostra Costituzione venisse ripetutamente violata. Il nostro sindacato si è trovato più volte da solo a combattere per i diritti fondamentali dei docenti e non ha mai avuto paura ad “uscire dal coro” gridando un secco NO alle “code della vergogna”. Il tempo ci ha dato ragione; l'ANIEF continua a lavorare con determinazione e su più fronti per la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola ed esprime piena soddisfazione per i risultati finora ottenuti.
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Si impone sempre più il nostro modo di fare sindacato

Messaggiodi edscuola » 11 agosto 2012, 19:37

Scuola – Si impone sempre più il nostro modo di fare sindacato

Anche l’organizzazione più rappresentativa dei lavoratori italiani, la Cgil, sposa la linea giudiziaria dell’Anief e decide di impugnare in tribunale due tematiche di stretta attualità: il mancato riconoscimento del punteggio del salva precari a coloro che hanno chiesto di cambiare provincia e le norme incluse nella spending review che costringono inidonei, Itp e soprannumerari a lasciare l’insegnamento.

Dopo la ferma opposizione dell’Anief sia sul diritto del riconoscimento del punteggio salva precari riguardante il personale Ata che ha chiesto di cambiare provincia, sia sull’abuso che il Governo ha voluto perpetrare sul personale inidoneo, Itp e in esubero costringendolo alla riconversione professionale, apprendiamo che negli ultimi giorni la scelta di impugnare questi provvedimenti è stata fatta propria anche dalla Flc-Cgil. Si tratta di una decisione importante perché costringerà l’amministrazione a difendersi da una valanga di ricorsi. Ma non c’è solo questo.

Fa riflettere che già l’anno scorso il più rappresentativo sindacato italiano abbia deciso di seguire la strada aperta dalla nostra organizzazione avviando una battaglia legale per la stabilizzazione dei precari della scuola sostenendo che nel nostro Paese ci si ostina ancora a non voler applicare una direttiva comunitaria entrata in vigore da 10 anni.

“Ed oggi la storia si ripete – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir – con la Flc-Cgil che segue pedissequamente la strategia giudiziaria avviata dal sindacato autonomo degli educatori in formazione su due tematiche scolastiche di grande attualità”.

La prima riguarda l’impugnazione, attraverso una lettera che preannuncia azioni legali, della nota Miur 5837/12 che vieta il riconoscimento del punteggio giuridico frutto del salva precari per coloro che hanno chiesto di cambiare provincia d’inclusione. Il secondo motivo di ricorso deriva dall’approvazione di una spending review che a seguito del respingimento di tutti gli emendamenti presentati ha visto in queste ore il sindacato di Domenico Pantaleo opporsi alla riconversione obbligatoria del personale docente in esubero, inidoneo e appartenente ad alcune particolari classi di concorso di Itp.

“Guarda caso – sostiene Pacifico - anche in questo caso è stata scelta di percorrere la via giudiziaria inventata dal nostro sindacato. Il motivo comunque è molto semplice: in talune circostanze, come queste, quella dei tribunali è l’unica strada che può essere percorsa se si vuole far rispettare i diritti dei lavoratori. Abbandonando quella contrattazione che non solo ‘partorisce’ ormai sempre più spesso norme fini a se stesse, ma che ormai risulta sistematicamente svilita dall’inefficacia dell’azione e dall’incoerenza dei suoi stessi interlocutori sindacali”.
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Messaggiodi edscuola » 11 agosto 2012, 19:51

Continuano i successi ANIEF in Tribunale: immissioni in ruolo dei ricorrenti Pettine e prime cautelari sul servizio militare.

Continua l'ondata dei successi ANIEF in Tribunale. Il MIUR inizia le operazioni propedeutiche all'immissione in ruolo dei ricorrenti Pettine. Arrivano anche i primi pronunciamenti cautelari sul servizio di leva svolto non in costanza di nomina: il Giudice di Caltagirone dà ragione all'ANIEF e riconosce che il punteggio in graduatoria va comunque attribuito.

Riceviamo notizia di due ordinanze sospensive cautelari accolte presso il Tribunale di Caltagirone in favore di due iscritti ANIEF cui il MIUR non aveva attribuito il punteggio relativo al servizio militare svolto non in costanza di nomina. Il Giudice riconosce, invece, tale diritto stante l'art. 485 comma 7 del D.Lgs 297/94 secondo cui “Il periodo di servizio militare di leva o per richiamo e il servizio civile sostitutivo di quello di leva è valido a tutti gli effetti”. Gli Avv.ti Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro con questo nuovo successo aprono la strada ad altri ricorsi già presentati nei vari Tribunali italiani e su cui i Giudici si esprimeranno nei prossimi mesi.

Riguardo al ricorso Pettine, inoltre, l'Avv. Di Pietro ha ricevuto comunicazione formale da parte del MIUR in cui, in seguito al pronunciamento del Giudice del Lavoro ottenuto in favore di una nostra iscritta, viene informato che si stanno predisponendo gli atti necessari finalizzati all'immissione in ruolo.

L'ANIEF non si ferma e ribadisce che continuerà imperterrita per la strada intrapresa ormai da anni a piena tutela dei diritti dei lavoratori della scuola.
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Precariato: immessi in ruolo i ricorrenti Pettine

Messaggiodi edscuola » 1 settembre 2012, 17:51

Precariato: immessi in ruolo i ricorrenti Pettine ANIEF

Grazie all'azione promossa dall'ANIEF e portata avanti con decisione e caparbietà negli ultimi anni, oggi 1° settembre decine di ricorrenti Pettine prenderanno regolarmente servizio come docenti a tempo indeterminato nelle sedi loro spettanti sin dal 2009 o dal 2010. I ricorrenti potranno usufruire dei benefici derivanti dalla retrodatazione del contratto che li fa rientrare nella precedente e più favorevole normativa riguardo alle assegnazioni provvisorie e ai “gradoni” stipendiali.

Nell'ultima settimana gli Ambiti Territoriali di tutta Italia hanno provveduto a dare esecuzione alle decisioni dei Giudici ottenute dai legali ANIEF e a convocare per la stipula di un contratto a tempo indeterminato i ricorrenti Pettine. I nostri iscritti hanno potuto finalmente occupare il posto che spettava loro di diritto in base alla posizione “a pettine” ottenuta in virtù del ricorso promosso dall'ANIEF avverso le graduatorie a esaurimento del biennio 2009/2011 in cui il MIUR li aveva illegittimamente e contro ogni logica costituzionale relegati “in coda”.
Si attendono per i prossimi mesi altri provvedimenti simili che andranno finalmente a concludere un contenzioso che, a causa dell'ostinazione del MIUR e di una norma giudicata “eccentrica” dalla Corte Costituzionale rispetto alla regola dell’inserimento “a pettine” dei docenti nelle graduatorie, ha visto negato per anni il fondamentale diritto dei lavoratori della scuola a essere assunti solo in base all'esperienza e al punteggio acquisito nel corso della propria carriera.
L'ANIEF esprime soddisfazione per il risultato raggiunto e assicura ai propri iscritti piena tutela legale per questa e per tutte le altre battaglie promosse dal sindacato a difesa dei diritti dei lavoratori della scuola troppe volte destinatari di provvedimenti illogici, discriminanti e, spesso, di dubbia costituzionalità.
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