Co.ss.ma: Comunicato 18 settembre 2008

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Co.ss.ma: Comunicato 18 settembre 2008

Messaggiodi edscuola » 20 settembre 2008, 16:59

Lo spirito col quale avremmo voluto ricominciare in questo caldo settembre è stato brutalmente spazzato via dal cieco vento riformista che si è abbattuto sulla scuola. In poche settimane ne abbiamo viste più di quante potessimo immaginare: ● il ritorno al maestro unico, con la distruzione della scuola primaria, che ci fa eccellere in Europa, e l’amara novità del varo di una riforma per decreto, senza neppure avere avviato un confronto; ● l’eliminazione del problema precariato con la soppressione dei precari, padri e madri di famiglia che hanno diligentemente servito per anni uno Stato per il quale semplicemente non devono più esistere, che vadano nel settore turistico…; ● la trasformazione del nostro diritto alla salute, in una sorta di arresti domiciliari; ● un contratto scaduto da nove mesi di cui neppure sono aperte le trattative…

La centralità della scuola, caposaldo programmatico di questo governo, trasformata in merce di scambio fra i ministeri: dietro le statistiche, i proclami, le facili demagogie, non ci è possibile intravedere che l’inesorabile abbassamento della qualità della scuola e della vita professionale dei docenti. Via via si fa certezza la percezione che ciò che muova il tutto sia solo il denaro. Al governo serve moneta, e sarà la scuola a pagare; si sa che darà poco fastidio, gli insegnanti hanno da sempre sgobbato per poco. Le magnifiche sorti e progressive dell’impresa, del dio denaro, le sole cose che davvero contano, non possano aspettare. Chi potrà saprà dove iscrivere i propri figli…

Che fare? Faremo tutto il possibile, faremo anche di più. Inonderemo governo e pubblica opinione di appelli, di proteste, di proposte, come Associazione, Federazione, unitarie con le altre sigle, con la società civile. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione, saremo tutti a Montecitorio il 16 ottobre per una grande manifestazione.

E’ quanto mai urgente che ciascuno vigili, che dia il suo pur modesto contributo facendo circolare le informazioni, le petizioni; impedendo che nei collegi si deliberino aberrazioni pedagogiche; informando la pubblica opinione del reale stato delle cose oltre le favole raccontate; partecipando alle manifestazioni, proponendo forme di protesta diverse e da condividere; offrendo il proprio contributo di pensiero per avanzare proposte.

Non consegniamo, con il nostro silenzio, la scuola come vittima sacrificale delle sbandate finanze statali. Lo stato di vigilanza attiva della nostra categoria deve essere in prima linea.


Milano, 18 settembre 2008

Marilena Cavallari
(Presidente Nazionale)
edscuola
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