CISL Scuola Bari: Comunicato 10 febbraio 2009

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CISL Scuola Bari: Comunicato 10 febbraio 2009

Messaggiodi edscuola » 11 febbraio 2009, 12:03

Si è svolto oggi , 10 febbraio 2009, presso Villa Morisco il 3° congresso provinciale della Cisl Scuola di Bari
I delegati hanno eletto il nuovo direttivo provinciale ampiamente rinnovato e con una nutrita presenza di giovani docenti ed ata, anche precari.
Al termine dei lavori , il consiglio generale ha eletto il segretario generale , confermando alla guida della Cisl Scuola di Bari , Maddalena GISSI , docente di scuola primaria .
Sono pervenuti messaggi di saluto dall'ass. P. Martino, dall'Ass. Prov. D. Vitto, dal Segr. Reg. Cisl Puglia G. Colecchia e da molte altre autorità.
Ai tanti interventi dei dirigenti , dei docenti e degli ata presenti hanno risposto Mary Rina segr. Gen UST Bari, Attilio D'Ercole Segr. Gen. Reg. Cisl Scuola Puglia e Francesco Scrima Segr. Gen. Nazionale Cisl Scuola
Di seguito la dichiarazione di FRANCESCO SCRIMA riportata dall'Ansa.
SCRIMA: DA GOVERNO DURO COLPO A ISTRUZIONE, GRAVE DESTRUTTURARE SCUOLA PER CAMBIARE SOCIETA'
«Purtroppo la politica scolastica di questo governo ha sferrato un duro attacco all'istruzione, che é la conditio sine qua non per avere opportunità di lavoro». Lo ha detto il Segretario Generale della CISL Scuola, Francesco Scrima, incontrando i giornalisti stamane a Bari in occasione del terzo congresso provinciale dell'organizzazione.
Per Scrima «attaccare la scuola, attaccare l'istruzione con una politica forsennata di tagli, significa minare alla base non solo il futuro dei ragazzi ma anche il futuro del Paese». «L'istruzione» - ha spiegato il Segretario Generale - «è alla base, fondamentale nella formazione individuale delle persone perché gli deve garantire quelle conoscenze, quelle competenze e capacità da poter investire poi in un mercato del lavoro complicato e difficile».
Secondo Scrima «tagliare 8 miliardi e 700 milioni di € alla scuola significa destrutturare il nostro sistema di istruzione pubblica, destrutturare quella scuola che ha garantito la crescita e lo sviluppo di questo Paese, significa» - ha concluso - «un ritorno al passato, significa togliere anche la speranza alla gente».
«Se la volontà di chi ci governa è quella di destrutturare la scuola perché ha un'idea di società diversa rispetto a quello che c'é, questo è un fatto molto ma molto grave perché di mezzo non c'é soltanto l'istruzione dei ragazzi», ha proseguito Scrima.
«Noi sappiamo che primariamente la scuola educa e forma il cittadino. Educare e formare il cittadino» - ha precisato Scrima - «significa formarlo alla convivenza, formarlo alla partecipazione, formarlo alla democrazia».
«In questo caso» - ha concluso - «il problema diventa molto più delicato e molto più pesante perché riguarda il futuro democratico di questo Paese che passa sempre e comunque attraverso l'istruzione».
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