UNICOBAS: Comunicato 26 febbraio 2009

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UNICOBAS: Comunicato 26 febbraio 2009

Messaggiodi edscuola » 26 febbraio 2009, 18:33

SE SACCONI VUOLE UN NUOVO '68, ELIMINI PURE IL DIRITTO DI SCIOPERO

Se Sacconi ed il Governo vogliono un nuovo '68, sono sulla strada giusta.

Quello che è successo in Italia nel mese di Ottobre non era più all'ordine del giorno dagli anni '70: una media di almeno 10 manifestazioni al giorno ed uno sciopero ogni 15, a cominciare dalla scuola e dall'Università, dall'antirazzismo, dal precariato e dal mondo del lavoro in generale. Nulla a confronto di quanto succederà se vanno avanti con il “pacchetto”contro il diritto di sciopero.

E quello che più conta, è che non sono più scioperi e manifestazioni guidate (e ammorbidite) dalla sinistra di palazzo, pronta poi a mediare su tutto.

La Gelmini, "parvenue" della politica, con la sua ignorante arroganza, ha innescato il conflitto... le condizioni materiali non più sostenibili (come indicato chiaramente dai dati statistici resi noti in questi giorni), stanno facendo il resto.

Ma stia attento il governo: non solo la sinistra di palazzo, corresponsabile da molti anni della riduzione al livello di mera sopravvivenza delle classi subalterne, dei diritti sociali e di cittadinanza, nonché dei diritti sindacali, è completamente fuori-sintonia con il Paese reale.

Questo scollamento si fa sentire sempre di più oggi rispetto a chi governa.

Dopo la messa all'incanto di scuole e università, che vorrebbero trasformare in fondazioni private e la distruzione dell'istruzione pubblica, dopo la piaga del precariato diffuso, manca solo la goccia che faccia traboccare il vaso.

Niente di più idoneo del provvedimento preannunciato (per decreto) da quel reazionario di Sacconi: l'eliminazione di fatto del diritto di sciopero per le organizzazioni sindacali di base (e con il quorum del 50% dei sindacalizzati previsto per indire uno sciopero verrebbe tagliata fuori persino la CGIL).

Sacconi, infatti, non pago delle normative attuali che, in un residuale stato di diritto, eliminano vergognosamente la titolarità ad indire assemblee in orario di servizio fra i lavoratori per chi non sia sindacato concertativo (col risultato che i lavoratori scendono ugualmente e sempre di più in sciopero con i sindacati di base), vorrebbe subordinare il diritto di sciopero costituzionalmente tutelato a non meglio precisati "referendum" preventivi (che potrebbero fare solo le OOSS concertative e della sinistra di palazzo).

Vorrebbe, in più, imporre ai lavoratori la dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso.
Bene: è sulla buona strada.

Continui pure e avremo un nuovo '68: così finalmente in questo Paese vedremo un Governo cacciato a furor di popolo (detto a fil di metafora, a calci nel culo)!
Un ottimo modo per festeggiare (anche in leggero ritardo) il quarantennale.

Stefano d'Errico (Segretario nazionale del sindacato l'AltrascuolA Unicobas)
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