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Osservatorio nazionale ASL

Scuola-Lavoro, insediato l’Osservatorio
Fedeli: “Monitorerà la qualità dell’Alternanza.
Entro giugno il primo report”

 

Insediato il 19 febbraio 2018 al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca l’Osservatorio voluto dalla Ministra Valeria Fedeli per monitorare la qualità dell’Alternanza Scuola-Lavoro, resa curricolare dalla legge 107 del 2015 in tutti i percorsi di istruzione secondaria di II grado.

“Il lavoro di monitoraggio dell’Osservatorio sarà centrale: servirà a garantire esperienze formative sempre più qualificanti alle ragazze e ai ragazzi”, ha sottolineato la Ministra aprendo i lavori. “L’Alternanza è un’innovazione didattica importante. È un modo nuovo di fare scuola perché permette di unire il sapere, le conoscenze acquisite sui banchi, con il saper fare, le conoscenze e le competenze acquisite con l’esperienza pratica – aggiunge Fedeli -. Ma affinché le ragazze e i ragazzi possano fare esperienze significative, occorre che i percorsi formativi  siano di qualità”.

L’Osservatorio “mette intorno a un tavolo tutti gli attori coinvolti – conclude la Ministra -, a partire dalle studentesse e dagli studenti, dalle loro famiglie e dai loro docenti e dirigenti scolastici. Ovvero coloro che vivono e attuano l’Alternanza. L’Osservatorio sarà un luogo di dibattito e confronto, ma sarà anche molto operativo: ogni sei mesi prevediamo un report sullo stato di attuazione dell’Alternanza, con un’attenzione specifica agli obiettivi qualitativi, oltre che quantitativi”. Il primo report, ha annunciato la Ministra durante la riunione odierna, sarà reso noto a giugno.

L’Osservatorio seguirà anche l’aggiornamento della Guida operativa per le scuole e suggerirà Linee guida in relazione ai Protocolli di intesa sull’Alternanza. È composto da 25 componenti (vedi allegato) individuati tra i rappresentanti delle studentesse e degli studenti, delle famiglie, delle docenti e dei docenti, delle dirigenti e dei dirigenti scolastici, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Conferenza delle Regioni e delle imprese e tra i dirigenti e i funzionari del MIUR.

I lavori saranno coordinati dal professor Antonio Schizzerotto e potranno essere aperti di volta in volta anche ad esperti di istituzioni formative e di ricerca, imprese, associazioni, per un eventuale loro contributo.


Alternanza Scuola-Lavoro, istituito l’Osservatorio nazionale. Fedeli: “Sarà centrale per il monitoraggio della qualità dei percorsi”. Nel gruppo di lavoro anche studenti e docenti

(Martedì, 30 gennaio 2018) Un Osservatorio per monitorare la qualità dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Lo ha costituito la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, con l’obiettivo di accompagnare l’attuazione dell’Alternanza, resa curricolare dalla legge 107 del 2015 in tutti i percorsi di istruzione secondaria di II grado. Il lavoro dell’Osservatorio servirà a garantire esperienze formative sempre più qualificanti alle ragazze e ai ragazzi delle scuole.

“L’Alternanza Scuola-Lavoro è un’innovazione didattica importante. È un modo nuovo di fare scuola perché permette di unire il sapere, le conoscenze acquisite sui banchi, con il saper fare, le conoscenze e le competenze acquisite con l’esperienza pratica”, sottolinea la Ministra Fedeli.

“Ma affinché le ragazze e i ragazzi possano fare esperienze significative, occorre che i percorsi formativi siano di qualità. È per questo che lo scorso 16 dicembre, al MIUR, in occasione degli Stati Generali dell’Alternanza, abbiamo lanciato un pacchetto di iniziative che prevedono il monitoraggio della qualità dell’Alternanza, che finora era mancato”.

L’Osservatorio “avrà un ruolo centrale nel monitoraggio: metterà intorno ad un tavolo tutti gli attori coinvolti, a partire dalle studentesse e dagli studenti e dai loro docenti e dirigenti scolastici. Ovvero coloro che vivono e attuano l’Alternanza. L’Osservatorio sarà un luogo di dibattito e confronto, ma sarà anche molto operativo: ogni sei mesi prevediamo un report sullo stato di attuazione dell’Alternanza, con un’attenzione specifica agli obiettivi qualitativi, oltre che quantitativi. Vogliamo favorire – prosegue la Ministra – il continuo miglioramento di questi percorsi, la crescita e lo sviluppo costante di queste esperienze formative, mettendo davvero al centro ragazze e ragazzi”.

L’Osservatorio seguirà anche l’aggiornamento della Guida operativa per le scuole e suggerirà Linee guida in relazione ai Protocolli di intesa sull’Alternanza. Sarà composto da 25 componenti che saranno individuati tra i rappresentanti delle studentesse e degli studenti, delle e dei docenti, delle e dei dirigenti scolastici, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Conferenza delle Regioni e delle imprese e tra i dirigenti e i funzionari del MIUR. I lavori saranno coordinati da un esperto individuato dalla Ministra Fedeli e potranno essere aperti di volta in volta anche ad esperti di istituzioni formative e di ricerca, imprese, associazioni, per un eventuale loro contributo.

Protocollo d’Intesa CRI – MIUR

Croce Rossa e MIUR insieme per facilitare l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro
Firmato un protocollo di intesa triennale per l’alternanza scuola – lavoro

Il delicato passaggio tra il mondo dell’educazione e quello del lavoro, la necessità di promuovere le scelte consapevoli delle studentesse e degli studenti durante un processo di transizione spesso problematico.

Sono questi i presupposti alla base del Protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Croce Rossa Italiana firmato oggi alla presenza del Sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo, dal Segretario Generale della CRI Flavio Ronzi e dal Direttore Generale per gli Ordinamenti del Miur Maria Palermo, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra queste due realtà attraverso nuove esperienze formative che possano sviluppare conoscenze, abilità e competenze.

Per favorire l’acquisizione, da parte delle studentesse e degli studenti, di capacità tecnico- professionali, relazionali e manageriali, verrà attuato un Piano di Offerta Formativa per l’orientamento dei giovani, inserito negli ambiti di azione e aree di intervento della Croce Rossa Italiana.

I progetti formativi, attivati grazie alla collaborazione tra i Comitati territoriali CRI e le istituzioni scolastiche, riguarderanno temi come la promozione della donazione del sangue, la corretta alimentazione, la sicurezza stradale, l’educazione sessuale e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse.

Grande attenzione anche per la risposta alle emergenze, il supporto psicologico, il lavoro per l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo, le attività di fundraising e comunicazione.

La CRI metterà a disposizione la propria struttura associativa, composta da risorse, competenze ed esperienze. Un comitato paritetico, coordinato dal MIUR inoltre, monitorerà l’esecuzione dei progetti, raccogliendo analisi, pareri e valutazioni sull’impatto delle diverse iniziative.

“Ampliare sempre di più l’offerta di percorsi di alternanza scuola-lavoro, con la firma di nuovi accordi come quello siglato oggi con la CRI, significa mettere le studentesse e gli studenti in condizioni di incrementare le loro competenze, svilupparne di nuove, fare un’esperienza formativa fuori da scuola e migliorare le capacità  di scelta dei loro percorsi futuri – ha sottolineato il Sottosegretario De Filippo – In questo caso, si tratta di un percorso di alternanza in una realtà molto ampia, che offre esperienze variegate consentendo alle ragazze e ai ragazzi non solo di acquisire competenze utili alla loro crescita professionale ma anche di sviluppare e “praticare” valori come la solidarietà, l’attenzione all’altro, il rispetto e la valorizzazione delle diversità. Caratteristiche necessarie e imprescindibili per le cittadine e i cittadini di domani”.

“L’intesa siglata oggi con il MIUR – ha dichiarato Flavio Ronzi – serve a fornire ai giovani strumenti concreti per imparare ad aiutare “l’altro” e, grazie agli effetti moltiplicatori, divenire cittadini attivi e consapevoli che, a loro volta, negli ambienti scolastici e di svago saranno esempio virtuoso. I volontari e gli operatori dei Comitati territoriali della Croce Rossa Italiana daranno il loro contributo di capacità ed esperienza in determinati campi operativi, offrendo ai ragazzi la possibilità di mettersi in gioco. Questo è un piccolo-grande passo concreto per contribuire alla nascita di una società matura, fondata sul ‘saper fare’ e, dunque, in grado di affrontare le sfide del futuro”.

Stati Generali Alternanza Scuola-Lavoro

Sabato 16 dicembre, dalle ore 10, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ospita gli Stati Generali dell’Alternanza scuola-lavoro.


Scuola-lavoro, al Miur gli Stati Generali dell’Alternanza
Fedeli: “Più qualità,  trasparenza, responsabilità
per mettere al centro studentesse e studenti”

Presentate la nuova piattaforma di gestione con il bottone rosso per le segnalazioni degli studenti e la Carta dei diritti e dei doveri

Una nuova piattaforma digitale, attiva da oggi, con strumenti per facilitare la gestione dell’Alternanza da parte delle scuole e delle strutture ospitanti. Un bottone rosso, inserito nella piattaforma, che consentirà alle studentesse e agli studenti di segnalare quei casi in cui non viene rispettato il patto formativo siglato. Una task force di supporto per la risoluzione delle criticità, formata da oltre 100 docenti distaccati presso gli Uffici scolastici regionali e dieci esperti del Ministero. La Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza. Mille tutor per supportare le scuole nella costruzione di percorsi di qualità.

E ancora, un corso di formazione per le ragazze e i ragazzi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, realizzato insieme ad INAIL. Un patto di integrità che le strutture ospitanti dovranno sottoscrivere per poter attivare le convenzioni con le scuole. Più formazione per le docenti e i docenti che svolgono il ruolo di tutor dell’Alternanza. E, infine, un Osservatorio dedicato da istituire presso il Ministero dell’Istruzione, che dovrà produrre, ogni anno, il primo sarà a giugno, un rapporto sull’Alternanza per favorirne il continuo miglioramento.

Sono i nuovi strumenti per garantire una sempre maggiore qualità dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro lanciati oggi dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in occasione degli Stati Generali dell’Alternanza organizzati dal MIUR. Un appuntamento fortemente voluto dalla Ministra “per fare il punto su cosa è oggi l’Alternanza, che la Buona Scuola ha scelto, giustamente, di introdurre come modalità didattica innovativa in tutte le scuole italiane, e per presentare alcune misure importanti che vanno a qualificare e arricchire il sistema dell’Alternanza nell’ottica di fornire a studentesse e studenti una scuola che sia sempre più aperta, inclusiva e di qualità, per tutte e per tutti”. Nel corso della mattinata al Ministero si sono confrontati tutti gli attori in campo, studentesse e studenti, genitori, scuole, strutture ospitanti, sindacati.

“Quello che mettiamo oggi a punto – ha spiegato Fedeli – è un sistema di accompagnamento e di facilitazione dell’Alternanza, che ha come obiettivo quello di supportare il grande lavoro delle scuole, dei dirigenti scolastici e dei tutor, delle strutture ospitanti nella progettazione e nella gestione dei percorsi, in modo da offrire a studentesse e studenti tutte le garanzie per un sistema con più qualità, trasparenza e responsabilità da parte di ognuno”,  sottolinea Fedeli. “La giornata di oggi non è un punto di arrivo, quanto piuttosto un momento di rilancio di questo percorso. Si tratta di un lavoro che deve vederci impegnati tutti insieme in un’ottica di collaborazione e confronto trasparente, con l’obiettivo chiaro di mettere al centro, come ho ribadito in ogni occasione, le studentesse gli studenti come elemento di interesse strategico per il Paese”.

L’Alternanza, ha ricordato la Ministra, “non è uno stage, un tirocinio, un apprendistato, l’Alternanza è un momento in cui si impara, fuori da scuola ed anche attraverso la pratica, quello che serve ad arricchire il percorso di crescita e le competenze di studentesse e studenti, è una modalità didattica innovativa e preziosa, che deve essere elemento di qualità dei percorsi di istruzione, per tutte e per tutti”.

“Quest’oggi – ha spiegato il Sottosegretario Gabriele Toccafondi – tutti i soggetti intervenuti, studenti, docenti, mondo del lavoro e sigle sindacali, ci hanno detto che lo strumento dell’Alternanza Scuola-Lavoro non va abolito ma migliorato. Un approccio ideologico non serve, occorre realismo e buona volontà di migliorare, sapendo che nessuno ha la bacchetta magica. Lavorando così con il tempo vedremo i frutti di questo percorso. L’Alternanza è scuola a tutti gli effetti e per questo va fatta e fatta bene. Vogliamo continuare insieme questo percorso senza tornare al punto di partenza”.

L’Alternanza è stata introdotta in Italia dalla legge 53 del 2003 e disciplinata dal decreto legislativo 77 del 2005. La legge 107 del 2015, la Buona Scuola, è intervenuta consolidando questa metodologia, anche a fronte di esperienze internazionali di qualità e di sperimentazioni di successo nel nostro Paese, estendendola a tutte le studentesse e gli studenti italiani delle scuole di secondo grado, con 400 ore nell’ultimo triennio degli Istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei. L’Alternanza offre percorsi di studio più ricchi grazie a un’esperienza pratica utile a completare, con un approccio diverso, le competenze teoriche offerte dalla didattica classica e a offrire un importante strumento di orientamento.

Dal momento dell’introduzione dell’obbligo, il sistema ha raggiunto, dal punto di vista quantitativo, gli obiettivi stabiliti: è stato possibile estendere questa novità a tutte le studentesse e a tutti gli studenti italiani dell’ultimo triennio delle scuole secondarie, dal Nord al Sud del Paese.

“Come ogni innovazione l’Alternanza però, ha bisogno del sostegno e del contributo di tutti per migliorare, per crescere e radicarsi come pratica positiva e percorso formativo”, sottolinea la Ministra.

Attraverso un percorso di ascolto e confronto con tutte le parti coinvolte, prima di tutto con le rappresentanze delle studentesse e degli studenti, il Ministero ha quindi deciso di mettere in campo una serie di strumenti per migliorare l’Alternanza che sono stati lanciati oggi:

  • La  Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza, prevista dalla legge 107 del 2015, che viene pubblicata oggi sul sito del MIUR (in attesa della Gazzetta Ufficiale) e che è stata scritta assieme alle rappresentanze studentesche. La Carta garantirà: l’accesso a una formazione personalizzata e coerente con il piano di studi, da svolgere in un ambiente di qualità, con obiettivi di apprendimento chiari; un’informazione completa sul progetto, che deve prevedere un tutor scolastico e uno nella struttura ospitante, per seguire studentesse e studenti passo dopo passo; la formazione sulla normativa sanitaria e sulla sicurezza sul lavoro; il diritto ad esprimere un giudizio sull’efficacia e sulla coerenza del percorso.
  • La piattaforma on line per l’Alternanza per semplificare la gestione quotidiana, il monitoraggio e la valutazione dell’Alternanza da parte di studentesse e studenti, scuole e strutture ospitanti. Sarà una piazza virtuale che favorirà l’incontro tra domanda e offerta di Alternanza. Uno spazio dove studentesse e studenti potranno seguire un corso on line di formazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro realizzato con INAIL. Sarà presto disponibile anche il modulo di formazione obbligatoria sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che sarà predisposto dal MIUR, in collaborazione con il Ministero del Lavoro.
  • Il bottone rosso, una funzione importante della piattaforma dell’Alternanza, che permetterà a studentesse e studenti di segnalare le criticità che impediscono il corretto svolgimento dei percorsi. Tutto il processo sarà tracciato, trasparente e avrà tempi chiari, in modo da fornire un supporto alle scuole nella gestione delle esperienze e uno strumento di tutela a fronte di irregolarità e criticità.
  • La task force nazionale per l’Alternanza che sarà composta da 110 docenti comandati e dirigenti dell’amministrazione, attivi presso gli USR (100) e la struttura centrale del Ministero (10). Servirà per gestire e risolvere le segnalazioni di studentesse e studenti arrivate attraverso il bottone rosso.
  • I 1000 tutor ANPAL che sosterranno le scuole nella costruzione di reti territoriali per l’Alternanza, 250 saranno operativi a gennaio e gli altri si aggiungeranno via via.
  • Il patto di integrità che dovranno sottoscrivere le strutture ospitanti per poter attivare le convenzioni con le scuole, garantendo il rispetto della normativa fiscale e anticorruzione.
  • Il rafforzamento della formazione per le docenti e i docenti che svolgono le funzioni di tutor dedicati all’Alternanza, perché offrano percorsi e assistenza sempre migliori a studentesse e studenti.
  • Un Osservatorio Nazionale per l’Alternanza Scuola-Lavoro di qualità che sarà istituito presso il MIUR e avrà il compito di monitorare l’evoluzione qualitativa dei percorsi di Alternanza.

Da oggi è attivo anche il nuovo sito dell’Alternanza, www.alternanza.miur.gov.it, con più informazioni, strumenti e buone pratiche a disposizione di scuole, studentesse e studenti, famiglie, strutture ospitanti.

Alternanza scuola-lavoro nei Licei. Missione possibile

Le studentesse e gli studenti di 13 scuole italiane si racconteranno al Miur insieme al Sottosegretario Toccafondi

 Le studentesse e gli studenti di tredici Licei di tutta Italia racconteranno al Miur, insieme alle imprese e alle strutture ospitanti coinvolte, le loro esperienze di percorsi di alternanza scuola-lavoro. L’appuntamento è dalle 9 presso la Sala della Comunicazione, alla presenza del Sottosegretario Gabriele Toccafondi e della Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione Rosa De Pasquale.

Le ragazze e i ragazzi, provenienti da diversi Licei – classico, scientifico, scienze umane, linguistico, artistico, musicale e coreutico – e già impegnati in progetti di alternanza, con il racconto delle loro esperienze testimonieranno il valore di una collaborazione proficua tra un percorso formativo che ha profonde radici storiche, artistiche e culturali e la realtà del lavoro, collaborazione che conduce ad una forma straordinariamente efficace di educazione e di crescita.

Modererà l’incontro Daniele Grassucci, direttore del portale Skuola.net.

Carta dei diritti e dei doveri ASL

Il 3 agosto la Conferenza unificata Stato – Regioni, esprime parere favorevole, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, recante regolamento ai sensi dell’articolo 1, comma 37, della legge 13 luglio 2015, n. 107, per la definizione della “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di cui all’articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto legislativo 15 aprile 2015, n. 77 e per la definizione delle “Modalità di applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro ovvero impegnati in attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, senza pregiudizio per la tutela della salute e della sicurezza degli stessi nei luoghi di lavoro e nei laboratori”. (ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA)


Scuola, Fedeli: “Carta dei diritti e dei doveri elemento di forte qualificazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro”

Acquisito oggi il parere in Conferenza Unificata

(Roma, 03 agosto 2017) “La Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza rappresenta un elemento di forte qualificazione dei percorsi Scuola-Lavoro”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, dopo il via libera al testo in Conferenza Unificata.

“Il prossimo sarà l’anno in cui l’Alternanza andrà a regime, con 1,5 milioni di ragazze e ragazzi coinvolti: vogliamo che siano in campo tutti gli strumenti necessari per garantire percorsi di qualità a tutte le studentesse e tutti gli studenti. La Carta è certamente uno di quelli di maggior rilievo. Stiamo lavorando anche ad una piattaforma informatica che renderà operativa la Carta, consentendo alle istituzioni scolastiche di gestire i propri percorsi di Alternanza, facendo incontrare le richieste delle scuole con le offerte di imprese, enti, istituzioni pubbliche che si mettono a disposizione e offrendo a ragazze e ragazzi la possibilità di segnalare eventuali problematiche, nonché di valutare l’esperienza fatta. Entro fine anno organizzeremo gli Stati Generali dell’Alternanza, una misura in cui crediamo molto – sottolinea Fedeli -. Rappresenta, infatti, un’importante opportunità di orientamento e uno strumento per lo sviluppo di competenze trasversali”.

Con la Carta dei diritti e dei doveri, su cui il Ministero si è confrontato anche con il Forum delle associazioni studentesche, “mettiamo al centro la necessità di informare al meglio studentesse e studenti e genitori, in un’ottica di dialogo e condivisione che deve sempre accompagnare il rapporto scuola-famiglia – spiega Fedeli -. Prevediamo che le ragazze e i ragazzi impegnati in Alternanza siano accolti in ambienti di apprendimento favorevoli alla loro crescita e ad una formazione qualificata, coerente con il percorso di studi. Diamo attenzione alle studentesse e agli studenti con disabilità. Specifichiamo che ragazze e ragazzi hanno il diritto di esprimere una valutazione su efficacia e coerenza del percorso rispetto al loro indirizzo di studi. Naturalmente chiediamo anche che studentesse e studenti facciano la loro parte, garantendo la frequenza, rispettando le norme di igiene, salute e sicurezza, ottemperando agli obblighi di riservatezza, relazionando sulle attività svolte”.

Ampio spazio, nel testo, viene dato al capitolo relativo a “Salute e sicurezza”, prevedendo, fra l’altro, un numero limite di studentesse e studenti ammissibili in una struttura, un’apposita formazione in materia, anche in collaborazione con enti competenti come l’Inail. Presso ogni Ufficio scolastico, un’apposita commissione vigilerà sul rispetto delle regole previste. La Carta sarà ora inviata al Consiglio di Stato.