Nota MAE 23 febbraio 2011, Protocollo N. 3515/P 55194

Ministero degli Affari Esteri
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
Ufficio V

Nota MAE 23 febbraio 2011, Protocollo N. 3515/P 55194

Oggetto: Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole italiane all’estero – Nomine per funzioni di commissario di esame conferibili a personale docente in servizio in Italia – A.S. 2010-2011 – Trasmissione Nota MAE 22 febbraio 2011, Protocollo N. 3515/P 53220

Intesa 23 febbraio 2011

PROTOCOLLO D’INTESA

 

TRA

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

E

UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI PERUGIA

IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA E L’UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI PERUGIA

VISTI il D.P.R. n. 17 del 20 gennaio 2009, recante disposizioni di riorganizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;

VISTO il D.L.vo n. 206 del 6 novembre 2007 attuativo della Direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della Direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania;

 

VISTI gli articoli 2 e 49 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, che hanno reso applicabili le disposizioni del decreto legislativo N. 206/2007  ai cittadini  stranieri  con titoli abilitanti all’esercizio di una professione conseguiti in un paese non appartenente all’Unione europea;

VISTA la convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri e l’Università per stranieri di Perugia, di Siena e Roma tre – Repertorio n. 2726 del 17/12/2004, con la quale – tra l’altro – l’Università per stranieri di Perugia – viene riconosciuta come referente e centro di attuazione per l’attività di certificazione della competenza in Italiano come L2;

 

ATTESO che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) – Dipartimento per l’istruzione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica è competente, ai sensi del D.P.R. 20 gennaio 2009, n. 17 e del D.M. del 27 luglio 2009 in materia di riconoscimento dei titoli di formazione professionale per l’esercizio della professione di docente in ambito comunitario ed extracomunitario;

 

ATTESO che il MIUR verifica nell’ambito del procedimento amministrativo di cui sopra, l’adeguatezza delle formazioni acquisite negli altri Paesi, ponendo a raffronto i contenuti del percorso formativo seguito da ciascun interessato con i contenuti del corrispondente percorso previsto dall’ordinamento italiano;

 

ATTESO che, in applicazione di quanto disposto all’art. 7 del D.L.vo n. 206/2007 in ordine alla richiesta della conoscenza linguistica necessaria per l’esercizio di ogni professione, il MIUR ritiene essenziale appurare, altresì, che gli interessati abbiano competenze linguistiche adeguate per esercitare la professione di docente in Italia, competenze certe e di elevato  specifico livello (conoscenza della lingua italiana come “mezzo” di esercizio della professione docente) dalle quali dipende anche il migliore successo formativo degli studenti;

 

ATTESO altresì che l’Università per stranieri di Perugia  già rilascia, per propria attività istituzionale, attraverso il Centro per la Valutazione e la Certificazione Linguistica (CVCL),  appositamente costituito,  certificati di competenza linguistica CELI, inseriti nel Framework dell’ Associazione europea ALTE (Association of Language Testers in Europe), facendo riferimento ai livelli del Quadro Comune Europeo del Consiglio d’Europa;

 

VISTO il protocollo d’intesa sottoscritto in data 8 gennaio 2007 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Centro per la valutazione linguistica dell’Università per stranieri di Perugia, e tacitamente rinnovato alla data di scadenza nel gennaio 2009;

 

CONSIDERATO che in data 15 aprile 2008 la Commissione Europea ha avviato il Progetto Pilota per il miglioramento della metodologia operativa nei rapporti tra i servizi della Commissione Europea e gli Stati membri per quanto riguarda le richieste di informazione e le denunce relative alla corretta applicazione del diritto comunitario;

CONSIDERATO che in questa occasione la Commissione europea ha chiesto all’autorità italiana di ampliare il numero delle sedi d’esame e  degli enti erogatori della certificazione sulla competenza linguistica;

 

VISTO, a tal fine, il protocollo d’intesa sottoscritto in data 23 settembre 2010 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Università per stranieri di Siena;

 

VISTA la nota prot. n. 6312 dell’8 settembre 2010 con la quale il direttore generale della Direzione Generale per gli  Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia scolastica si rendeva disponibile a qualunque integrazione e/o modifica al protocollo d’intesa allora vigente, con particolare riferimento all’allargamento del numero delle sedi d’esame;

 

VISTE le note prott. nn. 10079  e 31 rispettivamente del 15/9/2010 e 13/01/2011 dell’Università per stranieri di Perugia, con le quali ai fini del rinnovo della convenzione, sono state comunicate le sedi universitarie, centri d’esame per l’accertamento della conoscenza della lingua italiana;

RILEVATA la necessità di apportare alcune modifiche al testo del citato protocollo d’intesa  8 gennaio 2007 per le motivazioni sopra esposte;

 

CONSIDERATO che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca conferma la  necessità, ai fini di cui sopra, di predisporre prove specifiche che per contenuti, criteri di valutazione e condizioni di rilascio delle relative certificazioni, risultino maggiormente adeguate in relazione alla professione che gli interessati potranno svolgere in posizione di docenti abilitati, ampliando il numero delle  sedi di accertamento della conoscenza della lingua italiana;

CONSIDERATO che il Centro per la Valutazione e la Certificazione Linguistica dell’Università per stranieri di Perugia garantisce con la propria organizzazione la possibilità di sostenere gli esami relativi alla propria certificazione, anche presso le sedi indicate nell’Allegato A che è parte integrante del presente protocollo;

 

CONVENGONO QUANTO SEGUE:

Articolo 1

Il CVCL (Centro per la Valutazione e la Certificazione Linguistica) dell’Università per stranieri di Perugia si impegna, d’intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e senza oneri a carico dello stesso Ministero:

–        a predisporre specifiche prove di accertamento della conoscenza della lingua italiana, quale “mezzo” di esercizio della professione docente, da far sostenere a coloro i quali aspirano ad insegnare in Italia, previo riconoscimento ministeriale dei loro titoli di formazione professionale conseguiti nei paesi di provenienza;

–        a predisporre, altresì, specifica prova, aggiuntiva alle precedenti, di accertamento delle conoscenze necessarie per l’insegnamento della lingua italiana nella scuola primaria ed in quella secondaria (classi di concorso 43/A, 50/A, 51/A, 52/A) secondo le modalità indicate nell’Allegato A che è parte integrante del predetto protocollo;

–        a consentire lo svolgimento delle prove d’esame nelle sole sedi e con le modalità indicate nell’Allegato A che è parte integrante del predetto protocollo;

–        a rilasciare, in esito alle prove superate, apposita certificazione che dia conto della sua specificità e finalizzazione;

–        a tenere almeno due sessioni d’esami annue nei mesi di marzo e novembre.

 

 

Articolo 2

Il presente protocollo entra in vigore dalla data della stipula ed ha una durata biennale. Esso si intende tacitamente rinnovato, per i successivi bienni, salvo disdetta scritta di una delle due parti da comunicarsi con almeno tre mesi di preavviso.

 

Le parti firmatarie del presente protocollo ed i relativi organi concorreranno all’attuazione dell’accordo stesso nel quadro dei rispettivi ordinamenti ed assetti organizzativi. Allo scopo, sarà costituito un Comitato composto da funzionari con specifiche competenze, presieduto da un rappresentante del Ministero. Le riunioni saranno tenute in Roma, presso la sede del Ministero, a spese dei singoli partecipanti.

Il presente protocollo d’intesa sostituisce il precedente sottoscritto in data 8 gennaio 2007.

 

 

Roma,  23.02.2011                                                               Perugia, 23.02.2011

IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE,                    L’UNIVERSITA’ PER STRANIERI

DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA                                  DI PERUGIA

Il Direttore della Direzione generale  per gli                                         Il Rettore

Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica                     prof.ssa Stefania Giannini

– dott.ssa  Carmela Palumbo –

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OFFERTA FORMATIVA CELI5 DOC

IL CENTRO PER LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE LINGUISTICA E I CERTIFICATI LINGUISTICI

Il Centro per la Valutazione e Certificazione Linguistica (CVCL) svolge un’attività istituzionale dell’Università per Stranieri di Perugia: la Certificazione della conoscenza dell’italiano L2.

Il CVCL è responsabile dell’elaborazione, produzione e rilascio dei certificati CELI (Certificato di Lingua Italiana) per l’italiano generale e dei certificati CIC (Conoscenza dell’Italiano Commerciale) per l’italiano commerciale, in un continuo processo di ricerca e di sviluppo per garantire alti standard di qualità e aderenza ai bisogni dei candidati.

 

I certificati linguistici elaborati, prodotti e rilasciati dal CVCL sono strettamente collegati, in termini di capacità, di saper fare e di approccio teorico-metodologico, al “Common European Framework of Reference for languages: Learning, Teaching, Assessment” del Consiglio d’Europa e sono comparabili – per livelli e metodi di verifica e valutazione – ai più importanti certificati linguistici europei all’interno dell’associazione professionale europea ALTE (Association of Language Testers in Europe) di cui l’Università per Stranieri di Perugia è socio fondatore.

 

Il sistema certificatorio dell’italiano generale denominato CELI (Certificato di lingua italiana) è articolato in 6 livelli progressivi corrispondenti per obiettivi di apprendimento ai livelli specificati nel “Common European Framework of Reference for languages: Learning, Teaching, Assessment” del Consiglio d’Europa:  A1 CELI Impatto, A2 CELI 1, B1 CELI 2, B2 CELI 3, C1 CELI 4, C2 CELI 5.

Da giugno 2007 è stato attivato un nuovo certificato, il CELI IMPATTO per immigrati.

Da maggio 2008 viene inoltre introdotta, con cadenza annuale, una sessione  suppletiva degli esami CELI che prevede:

  1. la somministrazione del CELI Impatto I , del CELI 1  e del CELI  2 per immigrati adulti (livelli A1, A2 e B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento)
  2. la somministrazione del CELI 1, del CELI 2 e del CELI 3 per giovani di età compresa fra i 12 ed i 18 anni (livelli  A2 , B1 e B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento)

Tali esami hanno identica struttura e medesimo valore certificativo rispetto agli esami CELI rivolti a pubblico indifferenziato ma presentano caratteristiche legate alle specifiche utenze di riferimento.                                                                                                                                  Contenuti, generi testuali e veste grafica vengono adeguati al segmento di pubblico rispettivamente rappresentato da immigrati adulti e da giovani.

I Certificati di Conoscenza dell’Italiano Commerciale (CIC) sono articolati in due livelli – intermedio e avanzato – corrispondenti per obiettivi di apprendimento rispettivamente al livello B1 e C1 del  “Common European Framework of Reference”.

IL CELI 5 DOC

A partire da giugno 2005 l’Università per Stranieri di Perugia, a seguito accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Circolare Ministeriale n. 39 del 21 marzo 2005),  elabora e produce le prove d’esame per il conseguimento del CELI 5 DOC, certificato specifico che attesta la conoscenza della lingua italiana idonea per l’esercizio della professione docente in Italia e rivolto a laureati e diplomati stranieri, abilitati all’insegnamento nel proprio paese, che intendano iscriversi nelle graduatorie per l’insegnamento nelle scuole italiane.  L’istituzione di tale certificato si è resa necessaria ai fini del riconoscimento dei titoli di formazione professionale ai sensi delle direttive comunitarie 89/48 e 92/51 e dei decreti legislativi n. 115/92 e n. 319/94. Data  la specificità del contesto, la genericità dei contenuti del certificato CELI 5 è risultata non completamente appropriata a valutare la competenza linguistica necessaria allo svolgimento della delicata attività professionale di docente nelle scuole italiane.

 

 

Il sistema di verifica e valutazione alla base degli esami di certificazione CELI e CIC, nonché del CELI 5 DOC, fa riferimento al modello pluridimensionale di abilità linguistico-comunicativa proposto nel 1990 dallo studioso americano L. Bachman e comunemente noto in letteratura con l’acronimo CLA (Communicative Language Ability). Il modello individua nella definizione e descrizione del concetto di competenza linguistica tre macro aspetti:

 

  • competenza grammaticale (grammatica e vocabolario)
  • competenza testuale (coesione e organizzazione retorica del discorso)
  • competenza pragmatica, a sua volta suddivisa in: sociolinguistica e funzionale.

 

Compiti e test di vario genere, appropriati ai livelli di “proficiency” richiesti, si propongono di elicitare, all’interno degli esami CELI, esempi di performance relativi a tali competenze, consentendo di effettuare le operazioni di inferenza sulla competenza, proprie di qualsiasi procedura di verifica e valutazione, con l’obiettivo di prevedere la potenziale capacità d’uso della lingua in situazioni reali.

 

 

Il CELI 5 DOC attesta la piena padronanza ed il pieno controllo della lingua al livello C2 del “Common European Framework of Reference for languages: Learning, Teaching, Assessment” del Consiglio d’Europa e certifica la conoscenza dell’italiano idonea per figure professionali capaci di muoversi in piena autonomia in un contesto scolastico, ricoprendo anche incarichi di responsabilità. Chi consegue questo certificato ha le capacità linguistiche necessarie per svolgere in italiano il proprio lavoro di insegnante sapendo interagire in ogni situazione lavorativa e sapendo affrontare qualsiasi argomento inerente il proprio settore di lavoro.

 

SEDI D’ESAME E VALUTAZIONE

 

L’esame CELI 5 DOC viene somministrato presso l’Università per Stranieri di Perugia, presso l’Università di Ancona – CSAL, presso l’Università degli Studi di Salerno e presso la

Libera Università di Bolzano nei mesi di marzo e novembre. L’esame comprensivo di misura aggiuntiva verrà somministrato unicamente presso L’Università per Stranieri di Perugia.

La Prova Scritta viene corretta e valutata, come avviene per gli altri certificati CELI, presso il Centro per la Valutazione e la Certificazione Linguistica dell’Università per Stranieri di Perugia.

La Prova Orale si svolge presso le suddette ed è valutata da personale docente formato per utilizzare i criteri e le scale di misurazione predisposti dal CVCL.

Come già detto, la prova relativa alla misura aggiuntiva viene somministrata e valutata unicamente a Perugia da personale interno al CVCL con competenze ed esperienza nell’insegnamento dell’italiano L2, con Master o Specializzazioni specifiche in ambito di valutazione linguistica.

CONTESTO DELL’ESAME

L’esame per il conseguimento del CELI 5 DOC comprende prove che intendono riproporre i generi e le tipologie testuali che si presentano abitualmente a chi opera come docente nelle scuole italiane. I test proposti sono rigorosamente autentici. Anche i compiti (tasks) predisposti rappresentano tipiche situazioni di interazione legate al contesto di lavoro nella scuola. Ai candidati viene richiesto di dimostrare non solo il controllo del sistema formale della lingua, ma anche un’ottima capacità di comprensione e produzione relativamente alle funzioni comunicative e retoriche peculiari delle situazioni di interazione tipiche del loro ambito di lavoro.  L’esame nel suo complesso ha l’obiettivo prioritario di verificare le competenze linguistico-comunicative necessarie ai candidati per espletare la propria funzione di docenti. Non riguarda invece la verifica di competenze glottodidattiche specifiche né di conoscenze disciplinari specifiche.

 

L’obiettivo del CELI 5 DOC come test di lingua per scopi specifici è quello di consentire di fare inferenze sulla capacità del candidato di interagire linguisticamente in un contesto specifico.

Si è provveduto pertanto ad una prima analisi della lingua realmente in uso nel contesto autentico di riferimento; analisi condotta sulla base delle esperienze maturate negli anni dai docenti che operano all’interno del Centro di Valutazione e Certificazione Linguistica.

Una volta identificati i diversi generi letterari scritti e orali in uso nel contesto (circolari, lettere formali, relazioni, saggi, resoconti, lezioni, conferenze, programmazioni, piani formativi) e le tipologie testuali attraverso le quali ogni singolo genere viene testualizzato (testi descrittivi, argomentativi, espositivi, regolativi), si è proceduto all’individuazione:

  1. dei compiti ricorrenti nelle comunità di discorso in relazione ai diversi generi;

b.   dei materiali autentici da utilizzare nella costruzione dei test.

 

Gli input per la realizzazione dei compiti compresi nelle prove di tipo produttivo sono opportunamente dettagliati, in modo che i candidati possano agevolmente individuare gli obiettivi, la situazione ed il loro ruolo in essa.

Attenersi a tale processo permette di garantire ragionevolmente che i risultati dell’esame possano consentire di fare inferenze sulla capacità reale dei candidati di interagire linguisticamente nel contesto specifico (obiettivo prioritario della certificazione linguistica).

Nel definire, in termini generali, le competenze e le abilità linguistiche richieste ai candidati del CELI 5 DOC si fa riferimento ai descrittori linguistici del “Common European Framework of Reference” in termini di “saper fare”.

Le figure professionali di riferimento sono: docenti capaci di muoversi in piena autonomia in un contesto scolastico, per portare a termine in modo linguisticamente efficace compiti relativi alla propria formazione professionale, sapendo interagire in modo appropriato in ogni situazione ed affrontando qualsiasi argomento la situazione stessa richieda.

 

I SAPER FARE RICHIESTI PER LE QUATTRO ABILITÀ DI BASE

ASCOLTO

 

PRODUZIONE ORALE

LETTURA

 

PRODUZIONE SCRITTA

Chi ottiene il CELI 5 DOC è in grado di:

– comprendere sia dal vivo che da testi registrati monologhi, conversazioni, interviste, discussioni o dibattiti su qualsiasi argomento, anche astratto e complesso

– comprendere qualsiasi tipo di lingua parlata da un nativo a velocità normale, anche se si avvale di espressioni idiomatiche o colloquiali o regionali o di una terminologia non familiare

 

 

Chi ottiene il CELI 5 DOC è in grado di:

– presentare un argomento complesso in modo strutturato e con sicurezza, organizzando e adattando il discorso ai bisogni del pubblico[1].

– far fronte a domande difficili ed anche poste con atteggiamento polemico

– contribuire in modo efficace a incontri, seminari, corsi di aggiornamento

– conversare in modo disinvolto e appropriato su qualsiasi argomento, senza alcuna limitazione linguistica

– sostenere in una discussione la propria posizione, avanzando argomentazioni articolate e persuasive, senza mostrarsi svantaggiato rispetto a un parlante nativo

 

Chi ottiene il CELI 5 DOC è in grado di:

– comprendere e interpretare in modo critico tutte le forme di linguaggio scritto, compresi testi letterari e non letterari astratti, strutturalmente complessi o ricchi di espressioni colloquiali

– comprendere nei dettagli un’ampia gamma di testi lunghi e complessi con cui può avere a che fare nella vita sociale e professionale[2] e identificare anche particolari minori, compresi atteggiamenti e opinioni, sia dichiarati sia impliciti

– scorrere velocemente testi lunghi e complessi, individuando le informazioni che gli/le servono

– individuare rapidamente il contenuto e l’importanza di nuove informazioni, articoli e relazioni riguardo a un’ampia gamma di argomenti professionali

 

Chi ottiene il CELI 5 DOC è in grado di:

 

– scrivere su argomenti attinenti al proprio ambito di lavoro testi chiari, efficaci, fluenti, corretti, anche complessi, con uno stile appropriato al genere, strutturati in modo da consentire di individuare i concetti centrali [3]

 

 

 

STRUTTURA DELL’ESAME

Le prove d’esame per il conseguimento del CELI 5 DOC si svolgono in due giorni. Il primo giorno viene somministrato l’esame scritto (Comprensione della Lettura, Produzione di Testi Scritti, Comprensione dell’Ascolto, Competenza Linguistica). La durata totale dell’esame è 6 h 45’.

Il secondo giorno si svolge la prova di Produzione Orale 1 o 2.

 

PROVA FORMATO DELLE RISPOSTE TEMPO A

DISPOSIZIONE

PER LO

SVOLGIMENTO

DELLA PROVA

RILEVANZA

DELLA PROVA

NELLA TOTALITÀ

DELL’ESAME

(%)

 
 

Comprensione

della Lettura

1° e  2° TESTO

scelte

multiple

3° TESTO

risposte

brevi

 

 

 

 

 

 

5 ore

 

 

 

 

 

15

F

A

S

C

I

C

O

 

Produzione

di Testi Scritti

 

1 saggio

1 relazione

 

30

L

O

1

 

Pausa 60 minuti

 
 

Comprensione

dell’Ascolto

 

(come CELI 5)

1° e 2° TESTO

scelta multipla a quattro opzioni

 

3° TESTO

scelta binaria

 

4° TESTO

completamenti

 

 

 

30

minuti

 

 

10

F

A

S

C

I

C

O

L

O

2

 

 

Competenza

Linguistica

 

(come CELI 5)

 

 

 

 

 

1°, 2° e 4° TESTO

completamenti

 

3° TESTO

identificazione

e correzione

di errori

 

 

 

 

1 ora

e 15 minuti

 

 

 

15

F

A

S

C

I

C

O

L

O

3

Produzione

Orale 1

candidati per i quali NON è prevista

la prova aggiuntiva

 

 

 

 

 

 

30

minuti

 

30

 

 

 
Produzione

Orale 2

candidati per i quali è prevista

la prova aggiuntiva

 

  35 minuti per le parti 1, 2 e 3

+

20 minuti per la lezione

( parte 4)

 

 

30

 

 

 

 

Il candidato può superare anche solo una delle due parti di cui si compone l’esame (Prova Scritta e Prova Orale), nel qual caso ha la possibilità di capitalizzare la Prova superata e ripetere la Prova non superata nelle due sessioni d’esame successive.

 

Tutti i compiti predisposti per le prove di Produzione Orale derivano da un’analisi e riflessione sulla situazione d’uso della lingua target, condotta all’interno del Centro di Valutazione e Certificazione Linguistica dell’Università per Stranieri di Perugia, in analogia con i criteri già seguiti per la elaborazione delle prove del CELI 5 (parte in comune).

I candidati che intendano svolgere funzione di docente nella scuola primaria o nella scuola secondaria nelle classi di concorso per le quali la lingua italiana non è soltanto “mezzo” di esercizio della professione, ma “oggetto” stesso dell’attività (C.M. n.39 del 21 marzo 2005), devono superare l’esame CELI 5 DOC con prova aggiuntiva (Prova Orale 2).

La Prova di Produzione Orale 2 è particolarmente incentrata sulla capacità linguistico-retorica di adattare in ogni momento il proprio discorso all’uditorio e alla situazione (capacità essenziale per un insegnante che voglia operare all’interno della scuola italiana di qualsiasi ordine e grado). E’ auspicabile, infatti, che anche il ”parlato” degli insegnanti possa fungere da modello per la crescita linguistica ed intellettuale degli allievi. A tal fine è indispensabile che l’insegnante dimostri di saper “produrre” lingua in modo ampio, accurato, appropriato e flessibile, in modo tale da poter esprimere qualsiasi concetto, anche i più astratti e complessi, nella forma più adatta a raggiungere l’obiettivo della comunicazione.

Nel corso del colloquio tali candidati devono esprimersi in lingua italiana in modo appropriato, fluente, corretto e spontaneo, dimostrando di essere in grado di:

a)         sintetizzare e analizzare un testo di argomento vario ricavandone riflessioni sugli elementi di civiltà/cultura italiana ivi contenuti e discutendone con gli esaminatori,

b)        svolgere un’approfondita analisi testuale su un secondo testo di qualsiasi difficoltà retorico-formale, rispondendo a domande in tal senso poste dagli esaminatori,

c)         utilizzare le strategie retorico-pragmatiche adeguate alle situazioni di interazione   tipiche del   proprio ambiente di lavoro.

 

Il giorno della Prova Scritta si procede inoltre al sorteggio di un testo di argomento vario, anche complesso e astratto, che i candidati dovranno poi presentare il giorno seguente –  nel corso della Prova Orale 2 – operando le opportune semplificazioni, in una breve lezione rivolta ad una propria ipotetica classe. La lezione in oggetto non viene valutata sulla  base di criteri didattico-pedagogici, ma piuttosto linguistici e retorici. I candidati devono essere in grado di motivare e sostenere con i propri interlocutori le scelte linguistico-retoriche effettuate. Inoltre, per ovviare in parte alla carenza tipica di una prova di produzione orale in cui per vari motivi viene a mancare una reale interazione, l’interlocutore può prospettare al candidato possibili situazioni che potrebbero presentarsi nel corso della lezione, e chiedergli di illustrare le strategie retorico-pragmatiche che in tal caso attiverebbe.

Per ciò che riguarda la Prova Scritta, è stata confermata la somministrazione – iniziata nella sessione di novembre 2005 – della Prova di Comprensione dell’Ascolto (parte D  3° fascicolo nella sessione precedente) prima della Prova di Competenza Linguistica (parte C  2° fascicolo nella sessione precedente). Questo perché nella sessione di giugno 2005 la Comprensione dell’Ascolto, somministrata come ultima prova, dopo più di sei ore d’esame, aveva creato qualche difficoltà e malumore tra i candidati. L’inversione dei due fascicoli permette ai candidati di affrontare la prova, già di per sé altamente ansiogena, dopo una pausa, in un’atmosfera più rilassata e serena, così come confermato dai risultati ottenuti nella sessione di novembre 2005 e dal trend delle sessioni del 2006. A partire da novembre 2006 si è inoltre deciso di aumentare la durata della  pausa tra i primi due fascicoli a 60 minuti.

SERVIZIO A SUPPORTO DELL’UTENZA

L’esame CELI 5 DOC viene organizzato e gestito dalla dott.ssa Tiziana Melani, che ha curato le sessioni oggetto della presente relazione e procederà nelle prossime sessioni.

Visto il riscontro positivo ottenuto con l’iniziativa, è proseguita l’attivazione sistematica di uno sportello di appoggio per i candidati, per cui la dott.ssa Tiziana Melani è a disposizione – una volta alla settimana – presso il Centro per la Valutazione e Certificazione Linguistica dell’Università per Stranieri di Perugia  per rispondere a tutti i quesiti in merito all’esame stesso. È a disposizione dell’utenza anche l’indirizzo e-mail  del suddetto incaricato per ogni eventuale ulteriore richiesta e per permettere un contatto più costruttivo ed efficace possibile.

Per completare l’offerta e per rispondere alle richieste di alcuni candidati, si sta valutando l’opportunità di fornire un’assistenza sistematica di tipo tutoriale per dare indicazioni e suggerimenti riguardo le differenti componenti della prova d’esame in cui i vari candidati possano risultare particolarmente in difficoltà.

Il CVCL ha inoltre realizzato nel proprio sito (www.cvcl.it) una sezione dedicata al CELI 5 DOC in cui è possibile reperire tutte le informazioni riguardo all’esame: abilità richieste, componenti dell’esame, descrizione dettagliata delle diverse prove, criteri di valutazione e punteggi.

Al momento della formalizzazione dell’iscrizione all’esame CELI 5 DOC, ad ogni candidato viene assegnato un numero di matricola che funge da password  e che gli permette di accedere ad un’area riservata del sito del Centro per la Valutazione e Certificazione Linguistica in cui può trovare, una volta pubblicati,  i risultati delle prove.

 

 

 

Perugia, 17 gennaio 2011

IL DIRETTORE DEL CENTRO

d.lgs.39/1993

(prof.ssa Giuliana Grego Bolli)


[1] ad es. ad un pubblico di studenti, di insegnanti o di genitori

[2] ad es. saggi, articoli, interviste su argomenti attinenti alla scuola, alla pedagogia, alla psicologia dell’età evolutiva

[3] ad es. testi di tipo argomentativo, come saggi, articoli, lettere o testi di tipo espositivo, come relazioni o  programmazioni

 

Nota 23 febbraio 2011, Prot. AOODPPR/Reg.Uff/n.380/U

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali

Al Dipartimento per l’Istruzione

Al Dipartimento per l’Università

Al Direttore Generale per le risorse umane del ministero, acquisti e affari generali

Al Direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio

Al Direttore Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi

Al Direttore Generale per gli affari internazionali

S E D E

Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

e, p.c. Al Capo di Gabinetto

S E D E

Oggetto: Attività di prevenzione dei rischi connessi ai viaggi all’estero.

Nell’ottica dell’ampliamento delle attività di prevenzione dei rischi per i connazionali oltre confine e in considerazione delle situazioni di crisi in atto nell’area geografica del Nord-Africa e del Medio Oriente, il Ministero per gli Affari Esteri segnala l’opportunità di promuovere sempre più diffusamente l’utilizzo dei portali www.viaggiaresicuri.it e www.dovesiamonelmondo.it, gestiti dall’Unità di Crisi della Farnesina.

Nel dettaglio, appare di generale utilità – al fine sia di prevenire eventuali rischi sia di rendere possibile l’assistenza in situazioni di necessità – la sensibilizzazione del personale di tutta la Pubblica Amministrazione affinché consulti, nell’imminenza di viaggi e missioni all’estero per servizio, il sito www.viaggiaresicuri.it (che fornisce in tempo reale le opportune informazioni sulle condizioni di sicurezza di tutti i Paesi del mondo da ogni possibile punto di vista) e registri i dati delle proprie trasferte sul sito www.dovesiamonelmondo.it (al fine di consentire all’Unità di Crisi, in caso di situazioni di emergenza, di pianificare e predisporre con tempestività e accuratezza gli eventuali e opportuni interventi). Si fa presente, altresì, che i portali sopra citati saranno a breve raggiungibili anche da tutti i modelli di tablet e smartphone attraverso semplici applicazioni, attualmente in fase finale di sperimentazione.

Si invitano pertanto le SS.LL. a dare la massima diffusione a quanto sopra rappresentato, nelle forme e nei termini considerati più adeguati, a tutto il personale in servizio presso i propri Uffici.

Le Direzioni Generali Regionali sono pregate, inoltre, di curare la diffusione della presente presso le scuole del territorio di pertinenza.

IL CAPO DIPARTIMENTO

f.to Giovanni Biondi