23 settembre Tutti a Scuola

Il 23 settembre, alle ore 17.00, si volge, nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale a Roma, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2011-2012.

Di seguito il comunicato stampa ed il discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica:

Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2011-2012

Anche quest’anno la Presidenza della Repubblica e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuovono la Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, che avrà luogo a Roma, nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale, il 23 settembre 2011, alle ore 17.00 circa.

Alla presenza di circa 2500 studenti provenienti da tutte le regioni italiane, il Presidente Giorgio Napolitano e il Ministro Mariastella Gelmini rivolgeranno un messaggio augurale ai ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie.

Il messaggio del Capo dello Stato rappresenta una delle tre occasioni, durante tutto l’anno, in cui il Presidente della Repubblica rivolge una personale comunicazione alla nazione.

Oltre alle più alte autorità dello Stato, saranno presenti anche personalità del mondo dello spettacolo, dello sport, delle arti e della scienza che si alterneranno sul palco con alcuni studenti, chiamati a presentare le esperienze più significative realizzate dalle scuole su tematiche concernenti l’educazione alla legalità, la solidarietà, “cittadinanza e Costituzione” e il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

L’evento andrà in onda in diretta su Rai1, a partire dalle 17.00, nel corso della trasmissione TUTTI A SCUOLA condotta, come negli anni passati, da Fabrizio Frizzi.

 

Intervento del Presidente Napolitano alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2011-2012

(Palazzo del Quirinale, 23 settembre 2011) E’ con grande piacere che accolgo voi tutti dai più piccoli ai più grandi, che accolgo questo speciale evento qui in Quirinale. E’ la sesta volta, è per il sesto anno che lo faccio da quando sono Presidente, e vi assicuro – dico sinceramente – che è questa la cerimonia più bella e gioiosa che ospitiamo : perché voi ragazze e ragazzi di ogni età, siate ancora agli inizi o verso la conclusione del vostro percorso scolastico, trasmettete freschezza, slancio, curiosità e apertura al futuro, siete portatori di speranza. Ma nello stesso tempo richiamate tutti noi che abbiamo responsabilità nella guida del paese, al dovere di darvi speranza, al dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani. E questo rende – innanzitutto per me che vi parlo – anche molto impegnativa questa cerimonia, questa occasione di incontro.

Celebrando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ho messo in evidenza come dalla nostra storia ricaviamo motivi di orgoglio per quello che abbiamo costruito e di fiducia per come l’Italia ha saputo superare momenti drammatici, prove molto dure e difficili. Ma riflettendo sul passato, sul lungo cammino percorso e soprattutto sull’oggi, dobbiamo sapere che è venuto un altro di quei momenti in cui bisogna riuscire a fare egualmente un grande sforzo – noi italiani, noi Italia unita – per garantirci un degno futuro, per garantirlo alle generazioni più giovani.

E’ in questo spirito che il mondo della scuola ha ripercorso i nostri 150 anni di storia unitaria, ha contribuito ai festeggiamenti, alle iniziative di riflessione, di studio, di dibattito per il Centocinquantenario. Ed è stato un contributo determinante e straordinario : non potremmo parlare di una grande risposta collettiva, di una grande mobilitazione come quella che c’è stata in tutto il paese, senza il vostro apporto di idee e di energie, senza l’entusiasmo da voi profuso – da voi studenti, insegnanti, dirigenti e collaboratori scolastici, e penso ad attività didattiche promosse finanche da docenti delle scuole dell’infanzia. Avete mostrato grande convinzione ideale nel riconfermare il valore storico e attuale di un’Italia unita, rispettosa dei principi democratici incardinati nella nostra Costituzione, capace di contare nel mondo d’oggi. Mi unisco perciò al ministro Gelmini nel ringraziarvi di cuore per tutto ciò, vedendo come questa cerimonia confermi il vostro impegno.

Venendo alla situazione generale del nostro paese, credo che nemmeno in questa luminosa giornata possiamo nasconderci il fatto che il 2011 è stato un anno estremamente difficile, e non solo per l’Italia. Penso che nelle vostre case il peso delle gravi difficoltà che l’Italia sta affrontando si sia fatto sentire e si avverta il rischio cui è esposto il paese nel quadro europeo. Voglio esprimere l’augurio che l’anno prossimo il nostro incontro si svolga in un’atmosfera nazionale e internazionale più serena. Ma perché questo accada occorre essere in tanti a fare ciascuno la sua parte.

Sono convinto che anche i più giovani tra voi abbiano compreso che la serenità, il benessere non solo in seno alla famiglia, ma anche nella società e nel Paese, sono solo in piccola parte un regalo della buona sorte o qualcosa di acquisito per sempre, ma sono invece soprattutto il frutto di una conquista quotidiana che premia il nostro impegno, la comprensione e la tolleranza nei confronti degli altri, la capacità di lavorare insieme, la competenza con cui sappiamo risolvere problemi, il desiderio di aprire nuove prospettive. Tutto ciò si impara anche e soprattutto a scuola. In questo processo, un ruolo importante è svolto anche dalle famiglie. Con il loro supporto, la scuola costituisce un motore fondamentale del rinnovamento etico e del benessere dell’intera società.

È giusto e necessario che, nella scuola come in ogni altro ambito, il merito sia premiato, ma bisogna anche che sia reso possibile e promosso. Non si possono contrapporre il perseguimento dell’uguaglianza, da una parte, e la valorizzazione del merito, dall’altra. Paesi particolarmente avanzati come, in Europa, la Finlandia presentano i migliori rendimenti scolastici ai livelli più alti e, allo stesso tempo, hanno anche sistemi scolastici caratterizzati da minore disparità nelle competenze acquisite e da minore dispersione tra gli studenti provenienti da gruppi sociali svantaggiati. In sintesi, se c’è una maggiore uguaglianza di opportunità, si possono mettere tutti in condizione di meritare e anche far emergere con più facilità le eccellenze. Le eccellenze, una volta emerse, vanno accompagnate nella loro crescita: perciò si deve apprezzare l’iniziativa che consentirà a quegli studenti, che non solo hanno ottenuto ottimi risultati all’esame di maturità ma che hanno anche superato speciali test, di frequentare – sostenuti da borse di studio – Università e centri di ricerca fuori sede.

Penso alle lezioni che ci ha lasciato il mio predecessore Luigi Einaudi, che fu Presidente della Repubblica per sette anni dal 1948, dopo l’entrata in vigore della Costituzione. Egli era economista di valore, efficace e limpido insegnante, studioso pragmatico attento ad indirizzare con competenza e ragionevolezza le decisioni pubbliche. Einaudi scrisse, quando nel dopoguerra il nostro Paese era ancora caratterizzato da un accesso limitato all’istruzione : “E’ un errore grave (ritenere) che sia dannoso mettere tanta gente allo studio. Non ce ne è mai troppa, fino a che tra i sei e i venticinque anni ci sarà qualcuno il quale non abbia avuto l’opportunità di studiare quanto voleva e poteva”.

C’è ancora molto da fare in questo senso, oltre tutto quel che si è riusciti a fare nei decenni dell’Italia repubblicana. Dobbiamo dare a tutti i talenti l’occasione di esprimersi, dobbiamo avere sempre più giovani che ricevano nelle nostre scuole e nelle nostre Università una formazione che regga nel confronto internazionale. La qualità della formazione garantita in non pochi casi dai nostri Atenei è dimostrata dal fatto che cresce il numero di studenti stranieri nelle Università italiane. Ma c’è l’altra faccia della medaglia, cioè il dato davvero preoccupante dei troppi bravi nostri laureati che per necessità lasciano ogni anno il nostro paese, non trovando lavoro qui, e che nonostante recenti provvidenze di legge difficilmente poi rientrano.

Tocchiamo così il duplice problema che ci preme guardando ai giovani : una scuola sempre migliore e possibilità di occupazione effettiva e qualificata, in Italia, per quanti abbiano acquisito una buona formazione. Una scuola aperta e migliore, una scuola inclusiva, che accoglie come è giusto i bambini di ogni colore figli dell’immigrazione, una scuola moderna, richiede una quota adeguata di risorse nell’ambito del bilancio dello Stato. Ve ne parlo non dimenticando neppure per un istante che ci stiamo facendo duramente carico – nel quadro della crisi dell’Eurozona – dell’obbiettivo ineludibile dell’abbattimento del peso abnorme del nostro debito pubblico. Guai a non farcene carico : non possiamo lasciare sulle spalle delle generazioni più giovani quella montagna di debito.

E tenendo conto di ciò, credo vadano valutate con obbiettività – pur nella legittimità di ogni critica – le decisioni cui si è riferita il Ministro Gelmini in materia di assunzioni nella scuola e di spese per il suo finanziamento ordinario ; nonché l’impegno lungamente atteso per un maggiore riconoscimento, per un più degno trattamento, dei docenti di ogni ordine di scuola.

Ma proprio nell’affermare criteri di massimo rigore e di effettiva produttività nella spesa pubblica, nel mettere mano a una sua profonda revisione e selezione, è possibile e necessario stabilire un nuovo ordine di priorità, nel quale non sia riservata alla scuola una collocazione riduttiva, attribuendo una quota chiaramente insufficiente alle risorse per l’istruzione, l’alta formazione, la ricerca.

Più ci si muoverà in questa direzione, più si potrà rivolgere a voi, ragazze e ragazzi, l’appello a mettercela tutta. Ed è giusto che scattino – anche i docenti non possono non convenirne – seri test e metodi di valutazione. Bene i progressi registrati di recente dall’Italia e, per certi aspetti, in modo particolare dall’Italia del Sud, nelle comparazioni internazionali. Ma lungo questa strada bisogna camminare a ritmo più celere e costante.

Il nostro paese – è quel che ho detto all’inizio – è chiamato a prove difficili e quindi a un nuovo grande sforzo comune negli anni che ci stanno davanti, dopo questo già pesante 2011. L’Italia si sta cimentando con precisi impegni di riequilibrio finanziario ; deve ora affrontare senza indugio la sfida del tornare a crescere, del crescere di più e meglio, del crescere unita. Deve affrontare questa sfida con l’assillo di dare una scossa al muro della disoccupazione giovanile : che è l’assillo di tante famiglie, e anche il mio.

Ebbene, per darci una solida e duratura prospettiva di crescita voi offrite la risorsa più preziosa, quella che chiamiamo capitale umano. Abbiatene cura voi stessi, ragazze e ragazzi, e con voi gli insegnanti e le famiglie. Ne abbia cura chi è chiamato a rappresentarvi nelle istituzioni, nella politica, nelle relazioni internazionali. Forte è l’iniezione di fiducia che viene da un incontro come quello di oggi : che ne viene per me, per quanti si sono come me rivolti a voi, e, ne sono certo, per voi stessi, per ciascuno di voi.

Nota 23 settembre 2011, Prot.n. MPIAOODGRUREG.UFF./14429

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali

Direzione Generale per le Risorse Umane del Ministero, Acquisti e Affari Generali

 

Nota 23 settembre 2011, Prot.n. MPIAOODGRUREG.UFF./14429

 

Al Capo di Gabinetto dell’On. Ministro

SEDE

Al Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

SEDE

Al Dipartimento per l’istruzione

SEDE

Al Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca

SEDE

Ai Direttori Generali dell’Amministrazione Centrale e Periferica

LORO SEDI

 

Oggetto: Portale PERLA PA – Chiarimenti in ordine all’adempimento DIRIGENTI, agli altri adempimenti e al personale coinvolto

Avviso 23 settembre 2011

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Oggetto: Olimpiadi di Scienze della Terra: l’Italia vince l’oro

TERMINA LA 5ª EDIZIONE DELLE IESO 2011. RICONOSCIMENTI E APPLAUSI TRA LE BANDIERE DI 34 PAESI

Modena 5 – 14 settembre 2011

Si sono concluse le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra – IESO 2011 con la consegna delle medaglie ai giovani studenti provenienti da Paesi di tutto il mondo: un oro, un argento e due bronzi per l’Italia.

Dal 5 al 14 settembre la città di Modena è stata colorata dalle bandiere di 34 Nazioni ed ha ospitato più di 300 persone tra studenti in gara, professori e staff di giovani volontari.

Durante lo svolgimento delle Olimpiadi i partecipanti si sono confrontati sia in prove scritte e pratiche che in prove cooperative di team misti per nazionalità, così da incoraggiare tanto la sana competizione quanto lo scambio tra diverse culture.

Dall’Australia all’Honduras, dal Kuwait a Israele, per dieci giorni gli studenti hanno convissuto lavorando insieme, visitando mete di interesse scientifico e bellezze artistiche del nostro Paese: osservazioni di astronomia in Valle d’Aosta, misurazioni idrogeologiche nei canali di Venezia, numerose escursioni nei dintorni di Modena e altro ancora.

Il tema scelto per l’edizione IESO 2011 è “Il rinascimento delle Scienze della Terra, scienza, ambiente e arte”che lega le tematiche scientifiche all’ambito culturale, in modo da evidenziare come clima e geologia abbiano influenzato l’evoluzione storica e artistica di una regione geografica. Il territorio italiano presenta molteplici peculiarità, è un paese ricco di fenomeni rilevanti che, talvolta, con le loro tragiche conseguenze, ci ricordano come sia importante promuovere le discipline che indagano questi ambiti. La prof.ssa Carmela Palumbo, Direttore Generale degli Ordinamenti scolastici, alla cerimonia conclusiva ha tenuto a ribadire che è nell’interesse del MIUR studiare gli approcci didattici degli altri paesi rispetto a queste discipline, così da poter “contagiare” l’Italia con le migliori pratiche.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca insieme all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si è impegnato a portare le IESO in Italia, così da essere il primo Paese ad ospitare questo evento in Europa, che fino alla precedente edizione si era svolto in Asia.

Roberto Greco -Chairman IESO2011- dichiara: “L’Italia è riuscita ad attrarre numerosi nuovi Paesi, raddoppiando le delegazioni partecipanti rispetto alle scorse edizioni. La forza delle IESO risiede nell’approccio olistico e sistemico, che è ad oggi in fase di riscoperta nella ricerca scientifica internazionale”.

Nell’edizione appena conclusa il punteggio individuale più alto è stato conseguito dal coreano Sang-Woo Ryoo (fratello del vincitore dell’edizione IESO 2008), seguito dai Taiwanesi Kuan-YuLin e Yi-LinJao.

L’Italia si distingue grazie all’oro di Alessandro Manieri, l’argento di Giuseppe Licci e i bronzi di Stefano Roberti e Giorgio Cocomello.

Alessandro, stringendo la sua medaglia d’oro (ricavata da pasta di vetro riciclata!) afferma: “Sono ancora molto emozionato. Di questo risultato devo ringraziare i miei professori, il preside della mia scuola, i miei compagni e l’intera organizzazione di questa splendida manifestazione”.

Una medaglia molto speciale va al merito dei 50 volontari che hanno fatto parte dello staff: studenti dell’Università di Modena, alunni di istituti superiori di diverse città, partecipanti alle precedenti edizioni IESO, italiani e non. Questi ragazzi hanno seguito le intense attività lavorando con impegno e passione, per tutti, senza dubbio medaglia d’oro.

WEB SITE: http://www.ieso2011.unimore.it/

FACEBOOK: IESO2011

http://www.youtube.com/user/tvunimore?feature=mhee#p/c/22C1AEBA134F2749/10/6y5LWccrSEM

Filmato

Ordinanza TAR Sicilia n. 763

Tar Sicilia Palermo – Ordinanza n. 763 del 23 settembre 2011

 

N. 00763/2011 REG.PROV.CAU.

 

N. 01481/2010 REG.RIC.

 

REPUBBLICA ITALIANA

 

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

 

(Sezione Seconda)

 

ha pronunciato la presente

 

ORDINANZA

 

sul ricorso numero di registro generale 1481 del 2010, proposto da:

 

[omissis] e coricorrenti, rappresentati e difesi dall’avv. Nadia Spallitta, con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, piazza Lolli N.15;

 

contro

 

Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, in persona del Ministro pro tempore, Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale di Palermo, domiciliataria per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;

 

per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia,

 

-del decreto n.4924 del 30 luglio 2010 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il quale sono state determinate le dotazioni organiche del personale ATA per l’anno scolastico 2010/2011 e sono stati accantonati n.500 posti per LSU e dipendenti di cooperative;

 

-della nota n.4993/2 del 3 agosto 2010 con cui la medesima Amministrazione ha pubblicato l’elenco dei posti disponibili del personale ATA per l’anno 2010/2011;

 

-del decreto n.4925 del 29 luglio 2010 con il quale si dispone la riduzione di n.50 posti in relazione al profilo di collaboratore scolastico;

 

-della nota, sprovvista di numero, del 29 luglio 2010, con cui l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha approvato la dotazione organica provinciale del personale ATA ;

 

-ove occorra, della nota n.5706 del 9 giugno 2010 di trasmissione dello “schema di decreto relativo alla dotazione organica di diritto del personale ATA”;

 

-ove occorra, dello stesso “schema di decreto interministeriale del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”, sprovvisto di data e di numero con il quale si prevedono i parametri ed i criteri per la determinazione degli organici del personale ATA delle scuole – consistenza dotazione organica anno 2010/2011 – con i relativi allegati e si dispone la riduzione e accantonamento dei posti per servizi esternalizzati;

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

 

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca,

 

dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo;

 

Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

 

Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;

 

Visti tutti gli atti della causa;

 

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

 

Relatore nella camera di consiglio del giorno 22 settembre 2011 il Referendario dott.ssa Francesca Aprile e uditi per le parti i difensori presenti, come da verbale;

 

Rilevato che il ricorso in epigrafe è, in parte, assistito da sufficiente fumus boni iuris, limitatamente alla riduzione della dotazione organica per il personale ATA della Provincia di Palermo, nei sensi e per le ragioni di seguito esposte:

 

– il D.P.R. 22 giugno 2009 n° 119, non impugnato dalle parti ricorrenti, che, con il primo motivo di ricorso, lo invocano a parametro di legittimità degli atti, ha disposto, all’art. 1, che la consistenza numerica delle dotazioni organiche del personale ATA sia determinata “in base ai criteri previsti dal – presente – regolamento e secondo i parametri di calcolo previsti dalle annesse Tabelle 1, 2, 3/A, 3/B e 3/C”, “in modo da realizzare complessivamente le riduzioni di cui all’articolo 2, commi 411 e 412, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) e dell’articolo 64, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2008, n. 133”.

 

Dalle deduzioni impugnatorie sembra desumersi che gli odierni ricorrenti si dolgano di una non corretta applicazione, nel caso concreto, dei parametri di calcolo predeterminati in modo uniforme sul territorio nazionale in base alle Tabelle allegate al menzionato D.P.R. n° 119/2009.

 

In tal senso intesa, la censura appare supportata dal necessario fumus, anche avuto riguardo al mancato riscontro, da parte dell’amministrazione, all’ordinanza collegiale istruttoria n° 194 del 9 settembre 2010, emessa da questa Sezione, nell’odierno giudizio, con cui erano stati richiesti documentati chiarimenti sui punti controversi, condotta processuale da cui possono trarsi argomenti di prova in senso favorevole agli odierni ricorrenti ai sensi dell’art. 116 c.p.c..

 

– il D.P.R. 22 giugno 2009 n° 119 succitato, ha, del pari, previsto l’accantonamento di circa 11.800 posti di collaboratore scolastico per il triennio 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011, in corrispondenza dei servizi erogati da ditte titolari di contratti ai sensi delle direttive ministeriali n° 62 e n° 92 del 2005. Le disposizioni regolamentari fin qui richiamate non sono state contestate nemmeno incidentalmente nell’atto introduttivo del giudizio, così come non è stata impugnata, neanche con motivi aggiunti, la direttiva n° 103 del 30 dicembre 2011 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che, nel dare attuazione all’art. 4 del D.P.R. n° 119/2009, ha previsto l’indizione di procedure di gara per l’affidamento dei servizi di pulizia e delle attività riconducibili alle funzioni previste per il profilo di collaboratore scolastico.

 

Nella parte in cui mira a censurare l’accantonamento di posti per personale ex LSU, pertanto, il ricorso non è assistito da sufficiente fumus, essendo il detto accantonamento stato disposto in conforme attuazione di atti rimasti inoppugnati e non contestati con l’iniziativa processuale in esame.

 

Ritenuto, quanto al pericolo di pregiudizio grave ed irreparabile, che appare meritevole di considerazione la dedotta perdita delle possibilità lavorative, e che va del pari salvaguardata l’esigenza di ordinato avvio dell’anno scolastico, in uno all’interesse generale alla continuità, correttezza e piena copertura dei servizi di cui si controverte.

 

Per tale ragione, l’istanza cautelare proposta con il ricorso in epigrafe dev’essere accolta in parte nei sensi sopra precisati e ai fini del riesame dell’attività di determinazione, per la Provincia di Palermo, delle riduzioni di cui all’art. 2 della legge n° 244/2007 e all’art. 64 del d.l. n° 112/2008, in vista della coerente e corretta applicazione delle tabelle annesse al D.P.R. 22 giugno 2009 n° 119.

 

Le spese della presente fase cautelare possono essere compensate, stante la parziale reciproca soccombenza.

 

P.Q.M.

 

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Seconda) accoglie in parte l’istanza cautelare proposta con il ricorso in epigrafe, nei sensi di cui in motivazione, ordinando all’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo di riesaminare la determinazione delle riduzioni dei posti disponibili per il personale ATA, attenendosi alle tabelle annesse al D.P.R. 22 giugno 2009 n° 119.

 

Fissa per la trattazione di merito del ricorso la prima pubblica udienza del mese di maggio 2012.

 

Spese compensate.

 

La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

 

Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 22 settembre 2011 con l’intervento dei magistrati:

 

Nicolo’ Monteleone, Presidente

 

Francesca Aprile, Referendario, Estensore

 

Pier Luigi Tomaiuoli, Referendario

 

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

 

Il 23/09/2011

 

IL SEGRETARIO

 

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)