AEC costituisce diritto fondamentale da assicurare

L’assistenza per l’autonomia e la comunicazione, al pari dell’assegnazione delle ore di sostegno, costituisce diritto fondamentale che va assicurato all’alunno con disabilità (Sent. TAR Sardegna 34/12)

di Salvatore Nocera

Risarcimento danni per reiterazione contratti tempo determinato

Tribunale Roma condanna MIUR risarcimento danni per reiterazione contratti tempo determinato (Sent. 1/2/12)

di Salvatore Nocera

Insegnare in Europa

INSEGNARE IN EUROPA: CINQUE PAESI A CONFRONTO

di Ivan Cervesato

Sono sinteticamente presentate le modalità di formazione e di accesso all’impiego, nonché le condizioni di servizio (orari di lavoro, diritti e doveri, trattamenti retributivi, ecc.), degli insegnanti dei livelli primario e secondario in cinque Paesi dell’Unione Europea: Francia, Germania, Spagna, Regno Unito (Inghilterra) e Italia.

Istituti Magistrali: storia, riforme, situazione attuale

ISTITUTI MAGISTRALI: STORIA, RIFORME, SITUAZIONE ATTUALE

di  Anna Marra Barone

 

I─Le profonde trasformazioni

Ho insegnato Scienze Naturali, Chimica e Geografia al Regina Margherita di Salerno dal 1962 al 1982 per cui ho avuto l’opportunità di seguire tutte le trasformazioni che si sono succedute nel tempo nell’ambito della Scuola italiana. Ggli istituti magistrali sono ormai  diventati Licei e per la formazione dei docenti della scuola materna e della scuola elementare non bastano più i diplomi della scuola magistrale di durata triennale per la scuola dell’infanzia e di durata quadriennale per la scuola elementare.

 In origine, gli Istituti  Magistrali avevano  una struttura quadriennale e perseguivano  esclusivamente il fine di preparare gli insegnanti delle scuole elementari di durata triennale e quadriennale, tanto che  il conseguimento del titolo finale  (diploma di maturità)  non consentiva agli alunni  di iscriversi ad alcuna delle Facoltà universitarie esistenti.

Gli studenti, infatti, forniti di diploma quadriennale, potevano accedere soltanto alle Facoltà di Magistero. Si fa presente, però, che il testo unico delle leggi sull’istruzione superiore, approvato con regio decreto del 31 Agosto 1933,  decretò che potevano iscriversi alla predetta Facoltà solo gli alunni di sesso maschile. Fu solo in data 9 Ottobre 1951  che il  Presidente della Repubblica decretò che all’Istituto Universitario di Magistero, Pareggiato alle Facoltà di Magistero delle Università governative,”  potevano iscriversi gli alunni dell’uno e dell’altro sesso.

Successivamente, con la legge n. 919/1969  (Legge Sullo) si stabilì che fino all’attuazione della riforma universitaria che fu poi varata molto tempo dopo  con la L. 341/1990,  potevano iscriversi a qualsiasi corso di laurea non solo  i diplomati degli istituti secondari di secondo grado di durata quinquennale, ma  anche i diplomati  degli istituti magistrali e dei licei artistici che avessero però frequentato con esito positivo un corso annuale integrativo. I corsi annuali integrativi, destinati agli alunni in possesso di maturità magistrale, furono istituiti al Regina Margherita di Salerno nell’a.s. 1969/70. Tali corsi comprendevano due indirizzi (giuridico e scientifico) che prevedevano per entrambi  l’italiano, la matematica e la storia  come materie fondamentali, e le scienze o il diritto per l’uno o l’altro indirizzo.

Con il Decreto Interministeriale del 10 Marzo 1997 si dette finalmente  attuazione alla  L. 341/ 90 che   prevedeva  l’istituzione di uno specifico corso di laurea, articolato in due indirizzi, per la formazione degli insegnanti della scuola materna e della scuola elementare. L’articolo n. 1 del predetto decreto  prevedeva anche, dall’a.s.1998/99, la soppressione dei corsi di studio ordinari (triennali e quadriennali) rispettivamente della scuola magistrale e dell’istituto magistrale e la soppressione,   dall’a.s. 2002/2003, dei corsi annuali integrativi che si svolgevano negli istituti magistrali. Nello stesso articolo si precisava anche che sino all’introduzione del nuovo corso di studi in via ordinamentale,  nella scuola magistrale e nell’istituto magistrale potevano  continuare a funzionare fino ad esaurimento i corsi sperimentali quinquennali  (autonomi e/o riferiti al Progetto Brocca), istituiti a norma dell’articolo 278 del  D.Lgs. n. 297 del 1994. Il primo Indirizzo del Progetto Brocca  istituito al “Regina Margherita” fu  quello linguistico al quale si aggiunsero, successivamente, gli indirizzi socio-psico-pedagogico  e scientifico-tecnologico, indirizzi che hanno funzionato  con esiti positivi per parecchio tempo.

In definitiva, gli Istituti magistrali negli ultimi decenni sono stati oggetto di  notevoli trasformazioni in seguito all’approvazione delle  leggi che hanno previsto l’istituzione di specifici corsi di laurea per la formazione degli insegnanti di scuola materna ed elementare.  Una cosa ormai è chiara: per diventare insegnanti della scuola materna e della scuola elementare occorre seguire una procedura di formazione particolare, che ha lo scopo di selezionare docenti capaci di insegnare la materia di cui sono specialisti e che posseggano una formazione educativa che permetta loro di risolvere i più comuni problemi didattici che si presentano in una classe.

Per l’insegnamento nelle scuole dell’infanzia prima era richiesto il diploma della scuola magistrale (di durata triennale) e per l’insegnamento nelle scuole elementari il diploma dell’Istituto magistrale (di durata quadriennale). Tali diplomi, che si conseguivano dopo la licenza di scuola  media, avevano valore abilitante e, quindi, consentivano direttamente l’accesso ai concorsi a cattedra.

Attualmente, invece,  per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia (ex scuola materna)  e nella scuola primaria (ex scuola elementare) di durata quinquennale,  occorre conseguire prima la laurea in Scienze della formazione primaria e poi superare i relativi concorsi a cattedre previsti..

Il percorso formativo per i due tipi di scuole richiede, dopo il conseguimento del Diploma di Maturità, l’ iscrizione ad un corso di laurea universitario  specifico per gli insegnanti della scuola primaria, e cioè il Corso di laurea in Scienze della formazione primaria. che è diviso in due indirizzi che sono per gli Insegnanti dell’ex  scuola materna e per gli insegnanti dell’ex scuola  elementare.  Il corso dura quattro anni e gli esami sono 21, più una lingua straniera. Le  sedi sono:” Sedi dei corsi di laurea in scienze della formazione primaria”.

Il corso di laurea si articola in un biennio comune e in due indirizzi, uno per la scuola dell’infanzia e l’altro per la scuola primaria  e il tirocinio è attivato fin dal primo anno. La scelta dell’indirizzo è compiuta al termine del secondo anno accademico . La laurea conseguita costituisce titolo per l’ammissione,  in relazione all’ indirizzo prescelto, ai concorsi a posto di insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.

Per quanto riguarda gli  Istituti magistrali, ormai definiti  Licei,  in attesa della riforma degli Istituti Superiori, rimangono sede di corsi quinquennali che per i programmi si rifanno, per la maggior parte, agli indirizzi sperimentali  del  Progetto Brocca. Il titolo di studio finale, che si consegue al termine del ciclo quinquennale,  non ha più  valore abilitante all’insegnamento magistrale, ma consente l’iscrizione a tutti i corsi universitari

Al riguardo si fa presente che, ad opera della scrivente,  a partire dall’anno scolastico 1970/71   furono istituiti presso il “Regina Margherita”  i  Corsi sperimentali “Pilota” -OCSE- di Biologia (Progetto B.S.C.S.) e di Chimica (Progetto Nuffield), corsi  per i quali il Ministero della P.I. stanziò  appositi e consistenti fondi per dotare i laboratori di tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività  pratiche che la sperimentazione richiedeva  (il laboratorio rimase in funzione   per tutto il periodo che precedette il terremoto dell’80).

Si fa  presente inoltre che, come riportato nell’annuario 1996/97 dell’istituto dalla prof.ssa Maria Luisa De Vita,   nell’anno 1989  fu istituito al “Regina Margherita” il primo laboratorio di informatica (in conformità al Piano Nazionale) che introduceva l’informatica negli insegnamenti della matematica e della fisica nei bienni delle scuole medie superiori. Nello stesso tempo, fu avviata la sperimentazione secondo i programmi del P.N.I. nelle prime due classi dell’indirizzo pedagogico e nell’a.s. 1994/95 furono istituiti i corsi sperimentali ad indirizzo linguistico secondo i programmi Brocca. Successivamente, fu attivato un “secondo” laboratorio di informatica  che offriva  agli alunni la possibilità di seguire le lezioni col supporto di strumenti multimediali molto sofisticati..

Da quanto sopra esposto, risulta evidente che la sperimentazione è stata per tutti gli Istituti Magistrali  un fattore  di crescita molto importante che senza dubbio ha inciso positivamente sulla formazione professionale di tutto il corpo docente.

 

II─Autonomia e riforme degli ordinamenti

Con l’attribuzione  dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sviluppo e sperimentazione (L.59/97),  tutte le Istituzioni scolastiche hanno subìto profonde trasformazioni perché si è venuto a determinare un forte spostamento dal centro  alla periferia  di spazi  importanti  di decisionalità  nel campo organizzativo e didattico,  di progettualità innovativa,  di ambiti di responsabilità, di procedure di valutazione e autovalutazione.

La legge 59/97, e il successivo regolamento attuativo (DPR 275/99), hanno introdotto nelle istituzioni scolastiche la flessibilitàcome strategia portante per assicurare il successo formativo a tutti gli alunni.

Con il riconoscimento anche  costituzionale dell’autonomia scolastica ( L. 18 Ottobre 2001,  n.3: “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”), i programmi nazionali sono stati  sostituiti dal Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) che, come affermato nell’art.3 del DPR 275/99, costituisce “ il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Il cuore didattico del POF è rappresentato dunque  proprio dal curricolo di istituto progettato dalle singole scuole nel pieno rispetto delle linee guida e dei vincoli posti dal Ministero P.I. a livello nazionale (art.8  del DPR  275/99).

Successivamente, con la legge 28 Marzo 2003, n.53 il sistema educativo di istruzione e di  formazione ha assunto  una diversa struttura ordinamentale  in  quanto si articola nella scuola dell’infanzia che ha durata triennale,  in un primo ciclo di istruzione che comprende  la scuola primaria (ex scuola elementare) e la scuola secondaria (ex scuola media),  e in un secondo ciclo di istruzione che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell’istruzione e della formazione professionale.

Però, mentre per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione è già andato in vigore il Decreto legislativo del 19 febbraio 2004, n.59, per cui tutte le scuole dei predetti ordini stanno già applicando le Indicazioni nazionali per il curricolo (che hanno sostituto le precedenti Indicazioni nazionali che erano ancora provvisorie), per il secondo ciclo non è stato ancora varato  il prescritto decreto legislativo, per cui nelle scuole secondarie di II grado vengono per la maggior parte adottati gli indirizzi sperimentali relativi al Progetto  Brocca.

 

III─Il Progetto della Commissione Brocca

La Commissione “ Brocca”, così chiamata in quanto presieduta dal sottosegretario on. Beniamino Brocca, ebbe l’incarico nel 1988 di rivedere i programmi e gli ordinamenti  del biennio e, in vista della successiva riforma, anche i programmi e gli ordinamenti del triennio della scuola secondaria superiore. I lavori della Commissione terminarono nel 1991 e i risultati del lavoro svolto  hanno costituito  gli indirizzi di studio sperimentali che la maggior parte delle scuole secondarie hanno adottato.

Il progetto Brocca costituiva un concreto passo in avanti verso il rinnovamento, sia strutturale che programmatico, che da molti anni si auspicava per la scuola secondaria superiore in vista della libera circolazione in Europa dei titoli di studio e delle competenze previste dalla CEE già a partire dal 1993. Poiché alla data del 1991 non erano state ancora ritenute valide ai fini normativi  le numerose proposte sperimentali offerte dalla scuole e/o promosse su larga scala dalla stessa Amministrazione, il Ministero offrì a tutte le scuole, sia statali che non statali, l’opportunità di accostarsi al progetto Brocca per  valutarlo e  sperimentarlo gradualmente al fine di verificarne la coerenza con  la domanda formativa. La  sperimentazione prese dunque il via nel 1991/92  ad opera del Ministero su di un campione nazionale rappresentativo dei vari  indirizzi e delle diverse realtà territoriali. In tale sperimentazione furono  coinvolte, ai sensi del DPR 419/74,  sia scuole in cui era già in atto  una sperimentazione, sia scuole non sperimentali.(la sottoscritta ha partecipato ai lavori della Commissione Brocca  nel Gruppo disciplinare della Biologia),

Il progetto Brocca,  senza dubbio, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un punto di riferimento importante per la riforma della scuola secondaria di II grado.  E questo perché,  innanzitutto, si può considerare un lavoro che per qualità, organicità, sistematicità e concretezza non ha precedenti di confronto nella storia trentennale della riforma. E anche perché fonda il cambiamento di ordinamento e di programmi su un nuovo progetto culturale ed educativo da cui discendono, coerentemente, due scelte di carattere strutturale che modificano sostanzialmente l’attuale assetto della scuola secondaria superiore. Le due scelte riguardano l’integralità dei piani di studio (non più piani di studio sezionati ma piani di studio integrali)  e l’unitarietà del sistema secondario superiore (unitario ma non unico perché, parlare di unificazione, vorrebbe significare il ridurre la secondaria ad un curricolo unico). Rendere unitario il sistema secondario superiore significa eliminare, in primo luogo, la doppia natura dei percorsi: esclusivamente preaccademici  da un lato  (i licei) e terminali dall’altro ( gli istituti tecnici). In sostanza, sia ai licei che agli istituti tecnici, viene riconosciuta  una identica funzione che sia contemporaneamente di formazione generale e di preparazione professionale di base. Si possono anche chiamare licei tutte le scuole quinquennali, purchè non si dia al termine il significato di una generale licealizzazione nel senso tradizionale del termine (anche il “vecchio liceo” si trasforma e si arricchisce).

In altri termini, nel progetto Brocca l’educazione e l’istruzione vengono ad essere considerate come un bene in sé, come una dotazione culturale necessaria ad ogni uomo in quanto persona e non più solo come necessario e definitivo lasciapassare per il mondo del lavoro.

 

IV─Obbligo di Istruzione a 16 anni e Riforma del  licei

Nella nota di indirizzo inviata a tutte le scuole  il 31 agosto 2006  per l’avvio del nuovo anno scolastico, il Ministro Fioroni  intese precisare che, per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado, riteneva opportuno  sospendere il decreto ministeriale concernente le iniziative di “innovazione” perché, riferendosi al nuovo assetto della scuola secondaria superiore, vincolava l’esercizio dell’autonomia progettuale delle scuole alla mera “anticipazione” di un modello organizzativo e didattico rigido e predefinito.

Per quanto riguarda poi il progetto Brocca, i diversi  indirizzi risultano adottati in via sperimentale nella maggior parte delle scuole del II ciclo di istruzione e, pertanto, anche nell’ Istituto Magistrale “Regina Margherita”.

A partire dall’anno 2007/2008, che viene  considerato un  “anno-ponte, anno laboratorio”,  ha preso  il via sia la sperimentazione biennale delle nuove Indicazioni per il curricolo” relative al primo ciclo di istruzione  introdotte con il DM 31 agosto 2007, sia  la fase di prima attuazione del nuovo obbligo di istruzione fino a 16 anni varato con il DPR 22 agosto 2007 n.139 ,  cui hanno fatto seguito in pari data le relative  “ Linee guida”.

Parte integrante del Regolamento sull’obbligo scolastico è rappresentata da  un Documento tecnico costituito da due allegati. Nel primo  allegato sono esplicitati i saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento, mentre  nel secondo allegato  sono riportate  le Otto  competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. Le predette competenze, che  sono considerate essenziali per favorire il successo formativo e prevenire e contrastare la dispersione scolastica, sono le seguenti: 1) Imparare ad imparare; 2) Progettare; 3) Comunicare; 4)Collaborare e partecipare; 5) Agire in modo autonomo e responsabile; 6) Risolvere problemi; 7) Individuare collegamenti e relazioni; 8)  Acquisire ed interpretare l’informazione).  La cornice delle Competenze-chiave per l’apprendimento permanente, che sono state  indicate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo  e del Consiglio del 18 dicembre 2006, stanno a rappresentare  la soglia culturale comune  per preparare i giovani  alla vita adulta e offrire  loro  un  metodo per continuare ad apprendere per tutto il corso della loro vita.

Come accennato prima, il Ministro della Pubblica Istruzione non ha inteso applicare  cambiamenti ai programmi scolastici del biennio della scuola secondaria di II grado previsti dal   Decreto del 22 Agosto 2007, ma piuttosto ha inteso fornire indicazioni importanti per i Piani dell’Offerta formativa delle scuole superiori. Al riguardo, si avvertiva la necessità di soffermarsi adeguatamente sulla programmazione didattica dei singoli insegnanti e dei consigli di classe e, soprattutto,  di avviare una intensa e meditata sperimentazione riguardante la programmazione degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze di base fissate  nel predetto decreto.                                                                                                                Successivamente, con il Regolamento  D.P.R. n. 89 del 15 Marzo 2010, disciplinato dal Decreto legislativo  del 17 Ottobre 2005, n.226 e successive modificazioni,  e dal   Regolamento  del piano programmatico di interventi di cui alla Legge 6 Agosto  n.133,  finalmente hanno visto la luce  i nuovi programmi dei licei di durata quinquennale. Tali programmi   prescrivono che, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione di cui all’allegato A, adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente e conseguono  un diploma di istruzione. secondaria superiore.

Nell’Art.2 comma 2 del  predetto D.P.R. n.89 del 15 Marzo 2010 si legge:

 “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro”.

VIII Rapporto CNEL

Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro
Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
DG dell’immigrazione e delle politiche di integrazione

INDICI DI INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA
Attrattività e potenziale di integrazione dei territori italiani
VIII Rapporto

Roma, 16 febbraio 2012

Nota 16 febbraio 2012, Prot. AOODGAI/1953

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per gli Affari Internazionali

Ufficio V – Autorità di Certificazione fondi strutturali e Cooperazione bilaterale Paesi UE

 

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

AOSTA

Al Sovrintendente agli Studi della Provincia Autonoma di

TRENTO

Al Sovrintendente agli Studi della Provincia Autonoma di

BOLZANO

e, p.c. All’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania

Via S. Martino della Battaglia, 4

00185 – ROMA

 

Oggetto: Viaggio Premio nella Repubblica Federale di Germania 2012: Viaggio-soggiorno di studio offerto dalla Repubblica Federale di Germania a 43 studenti italiani

 

Con nota del 6 febbraio 2012, l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania ha comunicato che, anche per l’anno in corso, il governo tedesco invita 43 studenti italiani a partecipare ad un soggiorno in Germania, nel periodo che va dal 26 giugno al 21 luglio 2012, allo scopo di approfondire la conoscenza della lingua tedesca.

Al fine di individuare i nominativi degli studenti che saranno chiamati a partecipare al viaggio-soggiorno, si chiede agli USR e Sovrintendenze in indirizzo di avviare nel territorio di competenza una procedura concorsuale per la selezione di due studenti ed una riserva (solo uno studente ed una riserva, rispettivamente, per le Sovrintendenze Scolastiche della Regione Autonoma della Valle d’Aosta e della Provincia Autonoma di Bolzano) e cinque studenti e tre riserve per la Provincia Autonoma di Trento (su richiesta dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania alla Provincia Autonoma di Trento sono espressamente riservati cinque posti), nominando un’apposita commissione a cui dovrebbero partecipare anche insegnanti italiani di lingua tedesca.

I candidati devono essere sottoposti ad un colloquio che miri ad accertare, oltre alla buona conoscenza della lingua e cultura tedesca, anche le specifiche attitudini caratteriali, adeguate ad un viaggio-soggiorno di studio della durata di quattro settimane. Le commissioni sono invitate a valutare il “curriculum” scolastico dello studente, che dovrà essere accompagnato da una lettera di presentazione della scuola di appartenenza.

I partecipanti al concorso devono avere i seguenti requisiti:

  • frequentare le scuole secondarie superiori;
  • avere un’età compresa tra i 15 e i 17 anni;
  • possedere la cittadinanza italiana;
  • godere di buona salute;
  • avere studiato la lingua tedesca a scuola per almeno due anni;
  • essersi particolarmente distinti nello studio della lingua tedesca;
  • avere una buona cultura generale;
  • sapersi integrare nei gruppi internazionali, nonché nella vita scolastica e familiare tedesca.

Non sono ammessi al concorso:

  • gli studenti che abbiano già partecipato negli scorsi anni ad un viaggio in Germania organizzato dalla Segreteria della Conferenza Permanente dei Ministri della Pubblica Istruzione dei Länder;
  • gli studenti che abbiano partecipato oppure parteciperanno nel 2012 ad un altro programma di scambio ufficiale con la Germania;
  • gli studenti di madrelingua tedesca;
  • gli studenti che sono nati, cresciuti ed hanno frequentato le scuole in Germania;
  • gli studenti che frequentano l’ultima classe del rispettivo corso di studi.

Si ritiene opportuno sottolineare che, nella selezione dei candidati, è necessario assicurare la maggiore omogeneità possibile nei requisiti relativi alla conoscenza della lingua tedesca.

Alla luce di quanto sopra indicato si chiede pertanto di far pervenire all’indirizzo e-mail: patrizia.giangregorio@istruzione.it oppure al fax 06.58492276, prima possibile e comunque entro il 17 marzo 2012 (per ragioni organizzative concordate con l’ambasciata tedesca, tale termine non potrà essere superato in alcun modo), i nominativi degli studenti prescelti e delle riserve, corredati dei rispettivi dati anagrafici e scolastici (cognome e nome, data di nascita, comune di residenza, indirizzo privato, recapito telefonico, indirizzo e-mail, istituto scolastico di provenienza e classe frequentata).

Si invita inoltre, su richiesta dell’ambasciata tedesca e a fini statistici, di comunicare il numero complessivo dei ragazzi che partecipano alla selezione.

Per ciascun nominativo dovrà inoltre essere inviata entro e non oltre il termine del 17 marzo 2012 allo scrivente ufficio (Ministero Istruzione, Università e Ricerca – Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali – Direzione Generale per gli Affari Internazionali – Ufficio V – Viale Trastevere, n. 76/A – 00153 ROMA) la seguente documentazione in originale:

  • 4 questionari personali (personalbogen,) debitamente compilati, possibilmente in stampatello;
  • 4 fotografie recenti formato tessera;
  • 4 dichiarazioni di assenso dei genitori in tedesco e 4 in italiano;
  • un giudizio della scuola sulla conoscenza della lingua tedesca, la personalità e la condotta dell’alunno (in quadruplice copia);
  • un certificato medico (in quadruplice copia) rilasciato dalla competente autorità sanitaria che deve attestare in primo luogo l’insussistenza di malattie contagiose dello studente;
  • copia di un valido documento di identità dello studente

Gli studenti prescelti dovranno essere in possesso di:

  • un documento di viaggio valido;
  • un certificato medico rilasciato dalla competente Autorità sanitaria (analogo a quello già trasmesso allo scrivente Ufficio). Si ritiene opportuno ribadire al riguardo quanto fatto presente nella citata nota dell’Ambasciata Tedesca, e cioè che “durante il soggiorno in Germania saranno curate soltanto malattie acute. Si fa presente che in nessun caso potranno essere accettati studenti con problemi di salute manifestatisi solo poco prima della partenza e non menzionati nel certificato medici. Questi casi non sono coperti dall’assicurazione. Gli studenti verrebbero immediatamente rimpatriati. Sarebbe, comunque, opportuno che gli studenti portassero con sé la Tessera Sanitaria (Tessera europea di Assicurazione Malattia).

Notizie dettagliate sul viaggio e sul soggiorno saranno successivamente comunicate a ciascun partecipante dagli uffici tedeschi di competenza.

Le spese di viaggio dall’aeroporto internazionale più vicino al luogo di residenza verso la Germania e ritorno, così come quelle per il soggiorno saranno a carico della Segreteria della Conferenza Permanente dei Ministri della Pubblica Istruzione dei Länder della Repubblica Federale di Germania.

Non è ammessa alcuna proroga del soggiorno nella Repubblica Federale di Germania.

Si precisa che gli studenti, durante la permanenza in Germania, saranno accompagnati da due docenti, individuati e nominati da questo Ministero congiuntamente con le Autorità tedesche.

Al fine di superare alcuni dubbi interpretativi, che si sono manifestati negli anni precedenti, si ritiene utile evidenziare quanto segue:

  • in nessun caso gli USR dovranno inviare allo scrivente ufficio più di due nominativi di studenti prescelti ed una riserva;
  • è necessario che i requisiti richiesti (in particolare, l’età compresa tra i 15 ed i 17 anni e lo studio della lingua tedesca per almeno 2 anni) siano posseduti alla data di partenza per il viaggio-soggiorno;
  • si esclude, in modo assoluto, che le scuole possano trasmettere direttamente i nominativi degli studenti (le eventuali domande che pervenissero direttamente all’ufficio non saranno prese in esame né restituite);
  • ogni eventuale quesito relativo all’interpretazione della presente circolare potrà essere rivolto allo scrivente ufficio unicamente dagli USR e dalle Sovrintendenze Scolastiche.

La seguente documentazione è disponibile in formato elettronico sulla intranet del Ministero dell’Istruzione, sezione “news”. Coloro che non dovessero riuscire ad accedervi potranno farne richiesta all’indirizzo email patrizia.giangregorio@istruzione.it:

  • nota verbale dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania
  • questionario relativo alle informazioni personali,
  • dichiarazione di assenso dei genitori (in italiano ed in tedesco)
  • un foglio informativo

Ogni informazione relativa alla presente circolare può essere chiesta dagli Uffici in indirizzo allo scrivente Ufficio (MIUR – Dipartimento per la Programmazione – Direzione Generale per gli Affari Internazionali – Uff. V – Viale Trastevere 76/A – 00153 ROMA) a:

Sig.ra Patrizia Giangregorio tel. 06/ 5849 3379 e-mail: patrizia.giangregorio@istruzione.it

Nel segnalare la massima urgenza, si ringrazia della collaborazione.

 

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Marcello Limina

 

Allegati

  • Nota verbale dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania
  • Questionario relativo alle informazioni personali Dichiarazione di assenso dei genitori (italiano)
  • Dichiarazione di assenso dei genitori (tedesco)
  • Foglio informativo

Nota 16 febbraio 2012, Prot. n. AOODGPER 1132

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi

Agli Uffici Scolastici Regionali

Oggetto: Presentazione via web delle domande di mobilità per la scuola primaria e secondaria di I e II grado ed estensione di tale modalità alle domande per la scuola dell’infanzia.

Come è noto il nuovo sistema POLIS (Presentazione On Line IStanze) realizzato da questo Ministero, consente la presentazione e l’invio delle istanze rivolte all’Amministrazione “on line”, eliminando la necessità di gestire la versione cartacea dell’istanza medesima con notevoli vantaggi operativi per gli uffici competenti al trattamento delle domande e di maggiore trasparenza per il personale utente.
A partire dalle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2012/13, anche il personale docente di scuola dell’infanzia, come già quello di scuola primaria e secondaria di I e II grado, inoltrerà le domande di mobilità utilizzando tale modalità.
Accedendo alla sezione “Istanze on line”, inserendo direttamente la propria domanda ed utilizzando la modalità guidata di compilazione, si otterrà una riduzione degli errori formali di compilazione e si potranno seguire i vari stati della domanda stessa, ricevendo via email/sms la notifica delle operazioni disposte dai vari uffici su di essa.
Le scuole, con una semplice operazione di presa in carico, consulteranno le domande acquisite, verificheranno la congruenza tra i  dati inseriti e la documentazione presentata, invieranno contestualmente la lettera di notifica via e-mail, e spediranno tutta la documentazione all’Ufficio scolastico competente.
Ai fini dunque della graduale estensione di tale modalità di presentazione a tutte le istanze trattate nei procedimenti amministrativi concernenti il personale scolastico, per l’a.s. 2012/13 l’inoltro delle domande di mobilità per e nell’ambito della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado avverrà esclusivamente mediante l’accesso a POLIS.
L’operazione sarà effettuata tramite apposite funzionalità messe a disposizione nell’area Istanze On Line (Presentazione delle Istanze via Web) presente sul sito internet dell’amministrazione all’indirizzo www.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/index.shtml.
Per l’utilizzo della funzionalità web, sono state previste due fasi: quella della registrazione nel servizio “Istanze On Line” da parte del personale interessato e quella della presentazione della domanda via Web.
Si precisa che la registrazione richiede il possesso di una casella di posta elettronica  @istruzione.it.
Ciò premesso, tenuto conto che le funzioni per consentire la compilazione della domanda via web saranno disponibili secondo la tempistica prevista dalla normativa, si propone di suggerire ai docenti interessati di iniziare anzitempo la procedura di registrazione, in modo da ottenere le credenziali complete in tempo utile per le operazioni di presentazione delle domande.
Si rende noto, al riguardo, che le funzioni di registrazione sono sempre disponibili nella suddetta area delle Istanze On Line, all’interno della quale sarà possibile consultare tutta la documentazione utente di supporto al procedimento.
E’ utile precisare che gli utenti già accreditati per la presentazione di precedenti istanze non hanno perduto la registrazione, purché non siano trascorsi più di 15 mesi dall’ultimo accesso ai servizi effettuato dagli interessati nell’area Istanze On Line.
Il successo dell’operazione è subordinato alla messa in atto di procedure e modalità organizzative che supportino gli utenti nello svolgimento delle fasi più critiche. La numerosità dell’utenza e il periodo di svolgimento dell’operazione impongono un coinvolgimento diretto delle scuole, che a loro volta potranno avvalersi di referenti provinciali e regionali, individuati dai rispettivi Direttori Regionali, quali referenti dei nuclei di supporto alle scuole.
Tali nuclei, composti da personale amministrativo qualificato, dovranno mettere a disposizione delle segreterie scolastiche la propria competenza soprattutto su tematiche tecniche e amministrative. Ciascun Direttore Generale potrà, in alternativa, individuare direttamente personale delle segreterie scolastiche laddove, per i carichi di lavoro degli Uffici territorialmente competenti, risulti impossibile attivare il suddetto nucleo di supporto presso gi Uffici medesimi.
I nuclei di supporto disporranno di strumenti e materiale per poter organizzare eventuali conferenze di servizio destinate in particolare al personale delle segreterie delle istituzioni scolastiche del proprio territorio e anche agli attori interessati alla corretta applicazione della nuova procedura, ivi comprese le dovute informative alle Organizzazioni Sindacali del comparto scuola.
Si ringrazia per la collaborazione e si prega di dare la massima diffusione della presente nota agli interessati.

Il Direttore Generale della Direzione Generale per il personale scolastico:
Luciano Chiappetta
Il Direttore Generale della Direzione Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi:
Emanuele Fidora