Il 28 gennaio la prova di accesso ai corsi A077 AFAM

Il 28 gennaio la prova di accesso ai corsi A077 AFAM

Il Coordinamento Nazionale Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (CNAFAM) comunica l’emanazione da parte del MIUR del Decreto della Direzione Generale AFAM n. 372 del 21 dicembre 2012, con il quale il Ministero fissa la data (unica a livello nazionale) per la prova d’accesso ai corsi di diploma accademico di secondo livello ad indirizzo didattico relativo alla classe di abilitazione A077: 28 gennaio 2012.

Il decreto segue di pochi giorni i due Decreti Ministeriali che ripartiscono i posti per le immatricolazioni ai corsi di II livello ad indirizzo didattico A077 AFAM per gli a.a. 2012/13 e 2013/14: il Decreto Ministeriale n. 192 del 29/11/2012 (che ripartisce a livello nazionale i posti per le immatricolazioni ai corsi di II livello ad indirizzo didattico per la classe di abilitazione A077) e il D.M. n. 206 del 17 dicembre 2012 (che, ad integrazione del decreto precedente, aggiunge due posti di clarinetto).

Al fine di programmare l’organizzazione didattica delle Istituzioni interessate in relazione alla previsione dell’offerta formativa annua, e razionalizzare i costi di funzionamento dei corsi, il MIUR ha ritenuto coerente –  in relazione alla organizzazione didattica delle istituzioni superiori di studi musicali, e tenuto conto della peculiarità dell’insegnamento riferito allo strumento musicale – di fissare in dodici unità il numero annuo di studenti da ammettere per ciascun Conservatorio (suddivisi nelle varie sottoclassi relative a ciascuno strumento), elevabile sino ad un massimo di quindici per le regioni ad alta previsione di fabbisogno: Calabria, Molise, Toscana, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il risultato è che per gli a.a. 2012/2013 e 2013/2014 il numero totale dei posti è 1.130 (1128+2), distribuiti nei Conservatori di Musica italiani che hanno attiva al proprio interno la Scuola di Didattica della Musica.

Le prove di accesso sono stabilite da ciascun Conservatorio, sulla base del Decreto Ministeriale 11 novembre 2011, n. 194 (Definizione delle modalità di svolgimento e delle caratteristiche delle prove di accesso ai corsi accademici di II livello di cui all’articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo grado, ai sensi dell’articolo 5, comma 3 del medesimo decreto per l’anno accademico 2011/2012) alla cui lettura pertanto rimandiamo.

Umanesimo, formazione scientifica e integrale dell’uomo

Umanesimo, formazione scientifica e integrale dell’uomo       

di Anna Marra Barone

 

“La società diventa sempre più esigente in fatto di qualità e di livello di preparazione culturale dei giovani. La loro formazione dovrà, pertanto essere il più generale possibile e flessibile e dovrà fondare sull’unitò del sapere”

 

Quali sono le coordinate culturali che costituiscono il quadro di riferimento per lo sviluppo di un progetto educativo di base? Qual è la funzione delle discipline di studio e, in particolare, delle discipline scientifiche? Che cosa insegnare ai giovani, oggi?

Sono domande queste che i docenti, quali responsabili della formazione dei giovani, dovrebbero porsi continuamente soprattutto perché i problemi della società cambiano incessantemente e, di conseguenza, vengono a modificarsi di continuo i termini stessi del problema educativo.

Le risposte al riguardo possono essere varie, ma tutte dovrebbero esprimere questo concetto fondamentale: i docenti, in quanto educatori, hanno il dovere di fornire  attraverso le scienze, la storia, la filosofia, la letteratura e tutte le altre forme di conoscenza, gli strumenti per comprendere il mondo ed il significato di una realtà che si va facendo sempre più complessa ed in cui gli aspetti naturali, alle cui manifestazioni la vita dell’uomo è intimamente legata, sono sempre più soverchiati da quelli artificiali. I problemi della società, è vero, cambiano continuamente, ma gli educatori, con la loro sensibilità, dovrebbero essere sempre pronti a cogliere il significato di questi cambiamenti e preparare il giovane ad affrontarli, mirando allo sviluppo di quella «autonomia di giudizio» e quella «capacità di scelte consapevoli» che dovrebbero costituire gli obiettivi educativi di tutte le discipline.

 

      Le discipline, strumento per uno sviluppo unitario

«Nella loro differenziata specificità» viene detto nei programmi della scuola media del ’79,  e senza dubbio ancor valido ai nostri giorni, «le discipline sono strumenti ed occasione per uno sviluppo unitario ma articolato e ricco di funzioni, di conoscenze, capacità ed orientamenti indispensabili alla maturazione di persone responsabili ed in grado di compiere scelte». E ancora più avanti: «I vari insegnamenti esprimono modi diversi di articolazione del sapere, di accostamento alla realtà, di conquista, sistemazione e trasformazione di essa, e a tal fine utilizzano specifici linguaggi che convergono verso un unico obiettivo educativo: lo sviluppo della persona nella quale si realizza l’unità del sapere».

Finalità educativa della scuola è dunque la formazione integrale dell’uomo, attraverso lo sviluppo della sua personalità in tutte le direzioni (intellettive, creative, operative, religiose, sociali, affettive, ecc.).In un tale progetto educativo la scienza o le scienze (quest’ultima espressione riflette meglio lo sviluppo attuale della ricerca scientifica), al pari della poesia, dell’arte, della musica, della filosofia ecc., è una componente essenziale della formazione dell’uomo, in quanto espressione della sua esigenza di conoscere la natura nella sua genesi e nel suo sviluppo, in una tensione conoscitiva che comprende momenti speculativi e momenti operativi.

La scienza, dunque, intesa come modo peculiare di organizzarsi come sapere, come struttura di conoscenze,  come interpretazione di aspetti particolari della realtà, rientra a pieno titolo nell’unica cultura umanistica che è quella dell’uomo globale e che ricompone nell’unità del sapere tutte le dimensioni del suo essere.

Non si tratta di creare “un ponte”  tra cultura umanistica (intesa nella concezione tradizionale) e cultura scientifica, ma di promuovere un «nuovo umanesimo», avente le caratteristiche della globalità e della integ-ralità, in cui le discipline tradizionalmente umanistiche e le discipline scientifiche siano viste come aspetti conoscitivi complementari di una unica realtà (in questa visione, la contrapposizione tra le due culture viene superata in nome dell’unità dell’uomo).

Come afferma il prof. Dalla Porta, ordinario di astrofisica teorica alla Scùola internazionale Superiore di studi avanzati di Trieste, le due conoscenze, quella scientifica e quella metafisica, pur operando con metodi diversi su realtà diverse, possono trovare la loro integrazione nella ragione dell’uomo: quindi è dentro l’uomo che si deve ricercare l’unificazione delle due modalità conoscitive, «esperienze interne» ed «esperienze esterne».

L’obiettivo di un discorso educativo appare quindi ben delineato: il problema della formazione dell’uomo diventa il problema della sua formazione integrale, in una visione complessiva dell’uomo in cui tutte le dimensioni abbiano la loro specifica rilevanza e quindi sia loro riconosciuto un ruolo fondamentale per la maturazione dell’uomo adulto.

Oggi, poi, si sente più che mai l’esigenza di recuperare il senso dell’unità del sapere perché si è ormai consapevoli che la scienza e la tecnica in questi ultimi 50 anni sono giunte ad una svolta tale da mettere in serio pericolo la libertà dell’uomo e la sua stessa esistenza.

Nel momento attuale, un ricongiungimento della scienza con l’etica appare inevitabile se l’uomo non vuole andare incontro alla completa distruzione di se stesso.

 

La crisi del pianeta Terra e i problemi del futuro

La scienza, si sa, nel suo continuo processo di ricerca, ha sempre cercato di perseguire anche il fine di migliorare l’esistenza degli uomini, che hanno dovuto sempre lottare per procacciarsi i beni necessari per sopravvivere, mettendoli in condizione di lavorare di meno e produrre di più. E accaduto però che tutto ciò che veniva considerato «il necessario» per vivere è stato a poco a poco sostituito da quantità sempre crescenti di «superfluo» e la vita stessa dell’uomo, con il passare del tempo, ha assunto aspetti del tutto particolari per effetto soprattutto dell’enorme sviluppo industriale e tecnologico, che ha messo a disposizione dell’uomo un numero sempre crescente di beni e di servizi. E così, per effetto dello stesso sviluppo scientifico e tecnologico, gli uomini hanno finito per identificare il miglioramento della vita con l’uso sempre più accelerato di beni e di servizi, proposti ed assunti come simbolo di prestigio sociale, consolidando quella tendenza, rafforzata dalla pubblicità e dalle moderne tecniche di persuasione di massa, che prende il nome di «consumismo ».

Ben presto, però, sono subentrate perplessità e preoccupazioni per il futuro. Da un lato, si è avvertito da più parti il profondo stato di insoddisfazione psichica che le varie forme di benessere materiale lasciavano nello spirito, ed un diffuso malessere sociale di cui è testimonianza il crescente disordine nella vita collettiva ed il diffondersi della solitudine. Dall’altro, si è constatata la comparsa di nuove e forse ben più gravi forme di sofferenze fisiche, le cosiddette «malattie del benessere», e la comparsa di fenomeni capaci di alterare, in maniera irreversibile, l’equilibrio della natura. E proprio negli anni ‘80 si sono susseguiti eventi che hanno fatto percepire a tutti lo stato di profonda crisi che ha colpito il nostro pianeta, al quale la rivista «Time» ha dedicato la prima copertina dell’89. La tragedia di Chernobvl, per esempio, ci ha posti di fronte agli effetti di una radioattività proiettata nella vita quotidiana e le varie ricerche di ingegneria genetica hanno fatto nascere in noi la paura delle manipolazioni che potrebbero dare vita in laboratorio a dei veri e propri «mostri».

Ma l’allarme più forte ci viene dal grave stato di salute del pianeta terra; il buco nella fascia di ozono, l’effetto serra, la sovrappopolazione, l’erosione genetica che avanza con le foreste bruciate, l’accumulo dei rifiuti tossici, le città invivibili per lo smog ed il traffico stressante, i mari eutrofizzati, le acque inquinate non solo dagli scarichi industriali ma dalla stessa agricoltura e dall’allevamento del bestiame. Sono questi ed altri i gravi problemi di fronte ai quali si trova il giovane oggi e si troverà ancora di più quello di domani in una società che, per giunta, diventa sempre più esigente in fatto di qualità e di livello di preparazione culturale dei giovani, in quanto se è vero che le macchine possono ormai assorbire completamente il lavoro dell’uomo, è altrettanto vero che la macchina non potrà mai sostituire la sua intelligenza nel lavoro di programmazione e di trasformazione sempre più accelerata dei processi tecnologici. In una tale prospettiva, l’uomo in futuro sarà costretto a cambiare lavoro  più volte nella sua vita e dovrà studiare ed aggiornarsi continuamente in un processo di educazione permanente. La sua formazione culturale, pertanto, dovrà essere quanto più generale e flessibile possibile, a causa anche dell’enorme proliferazione delle scienze, che rende sempre più difficile definire la cultura in termini di contenuti, e dovrà fondarsi sull’unità del sapere, senza distinzione tra cultura umanistica e cultura scientifica in quanto cultura dell’uomo «globale>.

Pertanto, le istituzioni educative, e tra queste in primo luogo la scuola, devono necessariamente porsi in una prospettiva di mutamento per porre le basi di un nuovo modo di essere, di vivere, di comportarsi. «Non è possibile» afferma il Mialaret «fare unicamente affidamento sulle conoscenze possedute da un individuo: è meglio basarsi sul suo modo di affrontare i problemi, sulle sue possibilità di progresso e di adattamento» . Non si può pensare di dare tutto, ma occorre dare quei «contenuti irrinunciabili» che sono essenziali per capire la realtà in cui si vive. Non bisogna preoccuparsi della quantità di informazioni da dare allo studente, ma piuttosto della qualità e significatività di esse. Ai tini della costruzione organica e sequenziale di conoscenze future; non conta tanto il tipo e la natura delle conoscenze acquisite (leggi, enunciati, teorie ecc.) quanto piuttosto il processo mentale che ha dato luogo ad esse o ad analoghe strutture concettuali che hanno poi contribuito allo sviluppo della scienza stessa. «Conoscere è un processo, non un prodotto» afferma Bruner “istruire qualcuno, per esempio, in fisica, chimica, biologia, non significa trasmettergli una serie di dati già acquisiti, ma piuttosto insegnargli a partecipare al processo che ha reso possibile lo sviluppo della fisica, della chimica, della biologia”.

 

La vera essenza della scienza

Nonostante l’enorme rilevanza che la scienza e la tecnica hanno nella società odierna, lo sviluppo economico, le condizioni sociali, il livello di vita quotidiana ecc., la scienza ha ancora una scarsissima risonanza sul piano culturale e questo perché nella cultura dominante regna ancora una falsa immagine della scienza, che a volte viene concepita come una specie di <magia nera> o come una «forza» che esiste ed agisce al di fuori dell’uomo. «Perché la valorizzazione culturale della scienza possa effettuarsi > afferma il prof. Evandro Agazzi, ordinario di filosofia delle scienze presso l’Università di Genova e di Friburgo, «è necessario che l’attenzione dell’uomo contemporaneo si sposti dai contenuti della scienza (i quali lo hanno fin troppo abbagliato e sedotto in quanto conoscenze “efficaci” capaci di cambiare il volto della natura ed il tenore della vita di ognuno) alla struttura noetica della scienza, ossia al suo modo peculiare di organizzarsi come tipo di sapere. In tal modo, non solo avverrebbe un naturale riaccostamento tra le scienze e le altre forme del sapere, ma si avrebbe, per un verso, una maturazione in senso schiettamente culturale della scienza, attraverso un’opera di meditazione riflessa sulle sue stesse strutture, e per un altro verso si realizzerebbe un autentico arricchimento della nostra Cultura, attraverso l’assorbimento in essa di alcune consapevolezze circa i modi ed i limiti dì un conoscere rigoroso, che sono ormai da tempo maturate in seno alle scienze formali e sperimentali, e che non paiono, invece, adeguatamente riflesse nei rimanenti settori del mondo  della cultura» .

«La scienza non è un corpo di informazioni sul mondo> afferma Scwab «ma un modo di apprendere di più sul mondo… e con il gusto della creatività» .

La totale assenza di questa immagine della scienza non solo ha contribuito a creare una frattura tra scienza e umanesimo, ma ha fatto sì che si sia prodotto anche un enorme divario tra la scienza come è e la scienza come viene insegnata (le conclusioni della ricerca scientifica, infatti, vengono sempre presentate nella scuola, a tutti i livelli, come fatti già verificati).

«La conoscenza scientifica» afferma ancora Scwab «deve essere impartita alla luce dell’indagine che l’ha prodotta’> . «Ai fini della scienza i fatti non possono essere più trattati come dati a sé stanti» in quanto dipendono dalle ipotesi che organizzano e controllano le operazioni di chi è impegnato nel processo di conoscenza. «La conoscenza scientifica si fonda non sui fatti, ma sui fatti selezionati e la selezione di questi si fonda sul principio concettuale che dirige la ricerca> (in questo senso la teoria viene prima dei fatti).

Inoltre, la conoscenza acquisita mediante una indagine non è sempre conoscenza dei fatti, ma interpretazione di essi alla luce sempre della concezione teorica che guida l’indagine stessa. Sotto il profilo pedagogico. emerge la necessità da un lato che la scienza venga insegnata come scienza, ponendo una maggiore attenzione alle problematiche di ordine metodologico ed epistemologico, dall’altro, che le discipline umanistiche non trascurino la trattazione dei temi di riflessione proposti dalla ricerca scientifica.

«Accogliendo alcuni modi di pensare tipici della mentalità scientifica» afferma ancora il prof. Agazzi «non solo si faciliterà la comprensione del mondo della Scienza da parte della cultura, ma si offrirà al mondo della Cultura un mezzo per ovviare a certi limiti di formazione intellettuale che oggi si riflettono assai spesso in sterilità della cultura: alludiamo con ciò a quella persistente attitudine “retorica” o “dialettica” che presume di risolvere i problemi in base ai semplici dibattiti sulle idee, o in forza delle sole stringenti argomentazioni, avendo ben scarsa sensibilità circa il fatto che le premesse delle argomentazioni siano ben fondate o che le loro conseguenze siano in sufficiente accordo con i fatti» .

Compito fondamentale dunque della scuola  è quello di educare gli alunni ad una «mentalità scientifica» perchè solo così essa assolverà al suo compito umanistico che è quello della formazione integrale dell’uomo. La necessità di una migliore educazione scientifica è stata più volte sottolineata anche  in occasione dei Premi Nobel in cui si è voluto ribadire  che l’educazione dovrebbe considerare soprattutto  le relazioni tra la scienza ed altri modi di riferirsi alla realtà, quali quelli propri delle attività umanistiche, artistiche e religiose perché solo così la scienza può contribuire in modo impareggiabile all’analisi delle diverse possibilità future che si prospettano all’uomo.

Dimensionamento, dal Governo nessun passo indietro

da Tecnica della Scuola

Dimensionamento, dal Governo nessun passo indietro
di A.G.
La Legge di stabilità non dà seguito alla sentenza della Consulta che ha bocciato il comma 4 dell’art. 19 della Legge 111/11 per aver soverchiato i poteri esclusivi delle Regioni sugli assetti degli istituti: all’ultimo momento scompare il comma 36 dell’art. 1 che preannunciava un nuovo scenario. Amara l’Anief: così la scuola rimane nell’illegalità. E il sindacato scrive ai presidenti delle Regioni.
Poteva andare peggio. Ma sicuramente molto meglio. Dopo lo scampato pericolo sull’estensione a 24 ore dell’impegno settimanale dei docenti di medie e superiori, quelli approvati prima di Natale dall’ormai uscente Governo Monti, giunti in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre, risultano dei provvedimenti tutt’altro che migliorativi per la scuola italiana. Almeno, agli occhi dei sindacati. Che non hanno mancato l’occasione per esprimere il proprio dissenso.
A rincarare la dose è ora l’Anief, che con un articolato comunicato stampa, pubblicato a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, si sofferma sul fatto che in quella che fino a qualche tempo fa si chiamava legge Finanziaria è stata licenziata orfana di diversi provvedimenti. Su alcuni, come la deroga all’applicazione della riforma delle pensioni Monti-Fornero alle particolarità temporali del personale della scuola, si è detto tanto. Ora, il sindacato guidato da Marcello Pacifico si sofferma sulla mancata esecuzione della sentenza n. 147/12 della Consulta, che nel giugno scorso aveva tacciato di eccesso di potere l’amministrazione centrale (scavalcando le regioni) a proposito delle decisioni prese nel luglio 2011 dall’ultimo governo Berlusconi sul dimensionamento scolastico attraverso il comma 4 dell’art. 19 della Legge 111/11. Un provvedimento non certo di poco conto, visto che ne erano scaturite centinaia nuove strutture scolastiche, proprio alla luce di fusioni, accorpamenti e soppressioni di istituti.
L’Anief ha provocatoriamente sottolineato che “per la scuola italiana il 2012 si chiude nell’illegalità: il governo Monti ha infatti deciso all’ultimo momento di” ritornare “sui propri passi, stralciando quanto riportato nel disegno di legge di stabilità (n. 5534) presentato ad ottobre dallo stesso governo: il comma 36 dell’art. 1, infatti, prendeva atto della decisione della Corte costituzionale e preannunciava una nuova intesa Stato-Regioni per l’attuazione di un nuovo dimensionamento in base al numero di 900 alunni per le scuole di ogni ordine e grado”.
la denuncia fatta alla stampa lo scorso giugno, subito dopo la sentenza della Consulta, e di fronte all’illegittima organizzazione delle scuole autonome nel territorio, l’Anief ha calcolato “che sono 2.611 le scuole soppresse illegittimamente nell’a.s. 2012/13: metà di esse (1.404) sono scuole dell’infanzia, primarie e circoli didattici, 2.375 nel primo ciclo di istruzione, 39 istituti professionali, 174 istituti tecnici e 23 licei”.
L’Anief fa poi notare che quasi la metà del dimensionamento grava sul Sud: in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, (c’è anche il Lazio), sono oltre 300 gli istituti scolastici che mancano all’appello.
Il sindacato trova indicativo, a tal proposito, che persino, l’Aran sia intervenuta sulla questione il 22 novembre scorso, chiarendo che le Rsu elette nel marzo del 2011 nelle scuole dimensionate rimarranno in carica per tutto il loro mandato. E questo proprio alla luce delle “novità normative previste proprio nel disegno di legge di stabilità (n. 5534) presentato ad ottobre dal Governo”. Ma di cui al momento della ratifica finale si sono perse le tracce.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, le conseguenze di questo quadro contraddittorio rischiano ora di abbattersi sugli utenti: “il momento è particolarmente delicato – ha detto il sindacalista – perché dal 21 gennaio al 28 febbraio prossimi si riaprono le preiscrizioni degli studenti alle classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado proprio per l’anno scolastico 2013/2014. Se la scuola rimarrà nell’illegalità, sarà necessario ripercorrere quella via giudiziaria il cui iter era stato sospeso lo scorso autunno in virtù delle nuove regole che sembrava dovessero essere approvate”.
Il sindacato degli educatori in formazione ha quindi deciso di chiedere spiegazioni ai presidenti delle Regioni e agli assessori italiani competenti: “serve un incontro urgente per capire quando verranno annullati i decreti di rideterminazione della rete scolastica che stanno mettendo a repentaglio la qualità dal lavoro di chi opera in quelle scuole e del diritto allo studio di almeno un milione e mezzo di studenti iscritti”, ha sottolineato l’Anief. Nei prossimi giorni staremo a vedere se e in che termini arriveranno le risposte dei governatori.

Concorso per 145 ispettori, ma solo 79 superano gli scritti in attesa delle calende, greche

da Tecnica della Scuola

Concorso per 145 ispettori, ma solo 79 superano gli scritti in attesa delle calende, greche
di L.F.
È stato ribattezzato come il concorso tartaruga, quello bandito nel febbraio 2008 dall’allora ministro dell’Istruzione Fioroni, per 145 posti da ispettore scolastico. Dopo 5 anni dal suo inizio, ancora si attende di sapere chi risulterà vincitore, visto che ancora dovranno essere espletati gli esami orali.
Nel frattempo si sa che soltanto 79 sono i candidati rimasti in concorso, visto che gli altri non sono risultati, dalla correzione degli elaborati scritti, idonei ad affrontare la fase degli esami orali. Questo è un concorso che per la sua lentezza ha visto la sua gestione seguita da tre ministri diversi, dal Fioroni nella fase iniziale, la Gelmini in quella centrale e Profumo in quella finale. Probabilmente vedrà la sua conclusione, che sembra essere rinviata alle calende greche, sotto un altro ministro, visto che Profumo ad oggi è dimissionario e le elezioni si svolgeranno prima della conclusione delle prove orali.
Un concorso che si è perso nei meandri di una burocrazia demenziale, che ha visto i soliti ricorsi al TAR e le solite sospensive cautelari, che hanno permesso ai ricorrenti di espletare le prove scritte, nonostante le prove di preselezione fossero andate male. Anche la fase delle correzioni è stata lenta e severa ed ha visto una selezione tale da ridurre del 91% i partecipanti iniziali e non è ancora finita. I tempi lunghi hanno segnato un altro paradosso, che è del tutto ridicolo. Infatti mentre il bando parlava di ispettori scolastici, la normativa attuale li chiama “dirigenti tecnici”.
Quindi avremmo dovuto reclutare ispettori ed invece ci ritroveremo con qualche decina di dirigenti tecnici. Tra le altre particolarità, c’è da dire che alcuni dei candidati arriveranno alla fine del loro iter concorsuale, con un’età da pensione, senza potere esercitare il ruolo acquisito da un così selettivo concorso. Si tratta dei soliti concorsi all’italiana, dove non esiste certezza e i colpi di scena sono sempre in agguato. Noi continueremo a seguire le sorti di questo concorso, che comunque sembra non finire mai

Congedi parentali orari nella legge di Stabilità

da Tecnica della Scuola

Congedi parentali orari nella legge di Stabilità
di L.L.
Ma sarà la contrattazione collettiva a regolamentarne la modalità di fruizione
È contenuta nel comma 339 della Legge di Stabilità 2013 una modifica all’art. 32 del Testo Unico sulla maternità e paternità di cui al Decreto legislativo n. 151/2001.
L’art. 32, ricordiamo, riguarda le modalità di fruizione del congedo parentale da parte della madre e del padre lavoratore. Dopo il comma 1, la Legge di Stabilità introduce il nuovo comma 1bis, secondo il quale sarà possibile frazionare i giorni di congedo parentale in ore, ma è demandata alla contrattazione collettiva la regolamentazione della fruizione del congedo in questione. Recita, infatti, il comma 1bis: “La contrattazione collettiva di settore stabilisce le modalità di fruizione del congedo di cui al comma 1 su base oraria, nonché i criteri di calcolo della base oraria e l’equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa”.
La medesima Legge di Stabilità sostituisce integralmente anche il comma 3: “Ai fini dell’esercizio del diritto di cui al comma 1, il genitore è tenuto, salvo casi di oggettiva impossibilità, a preavvisare il datore di lavoro secondo le modalità e i criteri definiti dai contratti collettivi, e comunque con un termine di preavviso non inferiore a quindici giorni con l’indicazione dell’inizio e della fine del periodo di congedo”.
E, dopo il comma 4, inserisce il comma 4bis, prevedendo la possibilità di interrompere il periodo di congedo: “Durante il periodo di congedo, il lavoratore e il datore di lavoro concordano, ove necessario, adeguate misure di ripresa dell’attività lavorativa, tenendo conto di quanto eventualmente previsto dalla contrattazione collettiva”.

Il dirigente scolastico non può negare ferie e permessi retribuiti

da Tecnica della Scuola

Il dirigente scolastico non può negare ferie e permessi retribuiti
di Lucio Ficara
Arriva da Campobasso una sentenza del giudice del lavoro nella quale emergono quattro certezze al riguardo delle ferie e dei permessi retribuiti:
1. Il Ds non ha alcun potere discrezionale;
2. Il Ds può solo controllare formalmente la domanda e la documentazione allegata;
3. Il Ds non può comparare le esigenze scolastiche con quelle dell’Insegnante;
4. Il Ds non deve verificare l’esistenza di costi aggiuntivi e la possibilità di sostituire l’insegnante che si avvale delle ferie o del permesso con altro personale in servizio.

Quindi, con questa sentenza civica votata al rispetto del contratto, le ferie e i permessi retribuiti durante l’anno scolastico, in periodi di attività didattica, non sono più un problema: il giudice del lavoro ha dichiarato illegittimi i provvedimenti di diniego di un dirigente scolastico di Campobasso.
Il docente, come previsto dall’art. 13 Ccnl 2006-2009 ha diritto ad usufruire, durante l’anno scolastico di 6 giorni di ferie ed inoltre può fruire, secondo l’art. 15, di 3 giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari presentando semplice domanda, corredata di autocertificazione ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, senza attendere la concessione del dirigente scolastico, che è obbligato a prendere atto della richiesta ed ha solo il compito di controllare la correttezza formale della domanda e dell’autocertificazione.
Tale diritto è stato riconosciuto dal giudice del lavoro del tribunale di Campobasso su ricorso di un insegnante assistito e sostenuto, nella fase stragiudiziale e giudiziale, dal sindacato FGU-Gilda insegnanti.
Il nuovo anno, con questa sentenza, si apre all’insegna del rispetto delle norme contrattuali, troppo spesso vituperate negli anni passati.

L’agenda Monti su scuola, università e ricerca

da tuttoscuola.com

L’agenda Monti su scuola, università e ricerca

Nella cosiddetta agenda Monti, il programma presentato dal presidente del Consiglio al momento della sua discesa in campo ( o “salita in politica”, come lui preferisce dire) il paragrafo dedicato a scuola, università e ricerca occupa poco più di una pagina sulle 25 di cui si compone il documento.

Rispetto ad altri passaggi dell’agenda, più circostanziati nei contenuti e negli impegni, quello dedicato ai temi dell’istruzione e della ricerca è forse più impegnativo di altri dal punto di vista dei principi e delle priorità enunciate, ma anche più generico negli impegni assunti. Offriamo qui di seguito ai lettori il testo integrale del paragrafo sul quale auspichiamo possa svilupparsi un dibattito costruttivo.

 

Bisogna prendere sul serio l’istruzione, la formazione professionale e la ricerca

La scuola e l’università sono le chiavi per far ripartire il Paese e  renderlo più capace di affrontare le sfide globali. A livello collettivo, investire in capitale umano è la strada per sfuggire alla morsa della competizione di Paesi con costi di manodopera più bassi.

A livello individuale, avere un grado di istruzione adeguato e competenze appropriate è una carta fondamentale per trovare lavoro, realizzare le proprie aspirazioni.  Eppure l’Italia  ha un elevato tasso di abbandono scolastico precoce, un livello di performance scolastica più basso rispetto alla media dei Paesi OCSE e un numero di laureati lontano dagli obiettivi fissati dall’Unione europea.

C’è bisogno di invertire la rotta. Per questo bisogna prendere l’istruzione sul serio. Serve rompere uno schema culturale per cui il valore dello studio e della ricerca e il significato della professione di insegnante sono stati mortificati. Gli insegnanti devono essere rimotivati e il loro contributo riconosciuto, investendo sulla qualità.

Il modello organizzativo deve cambiare puntando su autonomia e responsabilità come principi fondanti. Da subito occorre completare e rafforzare il nuovo sistema di valutazione centrato su INVALSI e INDIRE, basato su indici di performance oggettivi e calibrato sulle  caratteristiche del bacino di utenza e dei livelli di entrata degli studenti.

Occorre inserire con gradualità meccanismi di incentivazione dei dirigenti scolastici basati sulla valutazione del rendimento della struttura ad essi assegnata, e degli insegnanti, ad esempio attraverso un premio economico annuale agli insegnanti che hanno raggiunto i migliori risultati.

Bisogna ridurre il tasso troppo alto (18%) di abbandono scolastico  precoce con misure mirate e nuovi investimenti nelle strutture scolastiche. Occorre assicurare a ogni adolescente che   esce da un ciclo scolastico un servizio efficiente di orientamento scolastico e professionale. Man mano che si riduce il costo del debito pubblico e si eliminano spese inutili, possiamo creare nuovi spazi per investimenti nell’istruzione. La priorità  dei prossimi cinque anni è fare un piano di investimenti in capitale umano.

In materia di ricerca, occorre proseguire e affinare il progetto avviato dall’ANVUR per il censimento e la valutazione sistematica dei  prodotti di ricerca. Bisogna inoltre rilevare per ogni facoltà in modo sistematico la coerenza degli esiti occupazionali a sei mesi e tre anni dal conseguimento della laurea, rendendo pubblici i risultati. E’ prioritario accrescere gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione, incentivando in particolare gli investimenti del settore privato, anche mediante agevolazioni fiscali e rafforzando il dialogo tra imprese e università. Bisogna rendere le università e i centri di ricerca italiani più capaci di competere con successo per i fondi di ricerca europei, sulla scorta del lavoro avviato nei mesi passati.

Concorsone, i dubbi e le attività dei candidati

da tuttoscuola.com

Concorsone, i dubbi e le attività dei candidati 

È pienamente in corso la procedura concorsuale per la copertura di 11.542 posti e cattedre di personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado , dopo che, il 17 e il 18 dicembre scorsi, si sono effettuate le prove preselettive con 50 quesiti a risposta multipla, cui si doveva rispondere in 50 minuti.

Queste festività non sono dunque di riposo per gli 88.610 aspiranti docenti che sono stati ammessi alla prova successiva, ossia allo scritto (ma anche per quei candidati docenti che hanno totalizzato un voto tra il 30 e il 34,5 e sono intenzionati a fare ricorso per essere ammessi). Una prova della loro alacrità e dei loro dubbi la si può avere frequentando  i forum di settore, dove la discussione in questi giorni è assai accesa.

Il primo dubbio è senza dubbio “Quando ci saranno gli scritti?”, e la risposta fa riferimento a una videochat del ministro Francesco Profumo al Tg1, che si è lasciato sfuggire un “a metà febbraio circa“. In ogni caso, c’è chi si affida al ricorso di quanti non hanno passato le prove preselettive per sperare che ci sia più tempo per prepararsi per l’esame. Non manca anche chi ricorda che le elezioni si terranno il 24 febbraio e si potrebbe sperare in un ulteriore ritardo. La risposta ufficiale, da bando (art. 11),  è attesa per il 15 gennaio (“L’avviso relativo al calendario delle prove di cui all’articolo 7 è pubblicato dal Ministero nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4a serie speciale – Concorsi ed Esami, del 15 gennaio 2013”).

Il secondo dubbio più gettonato è “In quanti saremo a fare la selezione per la mia classe di concorso? Ossia: in quanti gareggeremo per quanti posti? Ossia: in percentuale, quante chance ho?” Questo argomento è materia di congetture, che perlopiù si basano su ipotesi relative alla tabella numero tre pubblicata dal Miur lo scorso 20 dicembre. Parliamo di congetture, perché le procedure hanno carattere regionale, e il dato regionale manca ancora (tra l’altro al Sud si sono candidate molte più persone che al Nord).

Anche per questa domanda, le cose dovrebbero essere più chiare il 15 gennaio: se le candidature per alcune classi di concorso saranno esigue (è la speranza di ogni candidato!), ci saranno delle aggregazioni territoriali e si potrà congetturare una selezione favorevole… Per avere una risposta ultimativa bisognerà aspettare in ogni caso 15 giorni prima delle prove stesse, quando gli Uffici Scolastici Regionali pubblicheranno gli elenchi dei candidati che svolgeranno le prove, il calendario, e l’elenco delle sedi di esame, con la loro esatta ubicazione.

Ci sono poi dubbi più settoriali, per esempio quelli delle classi che dovranno sostenere più di una prova scritta, ossia gli ambiti disciplinari 7 (cl. 36/A e 37/A), 8 (cl. 38/A – 47/A – 49/A) e  4 e 9 (cl. 43/A / 50/A – 51/A – 52/A). A.D. 7 – (cl. 36/A e 37/A). La dizione usata dal bando recita, con riferimento ai rapporti tra le prove, spiega che il superamento della prima prova consente la valutazione di quelle ulteriori. Ora il dilemma è “Faccio la prima e in caso di esito positivo sostengo la seconda (e ho più tempo per studiare), oppure faccio la prima e la seconda a stretto giro di tempo di tempo e solo se passo la prima viene valutata la seconda?”

L’impressione è che sarà vera l’ipotesi più sfavorevole al candidato, che dovrà prepararsi per tutte le prove, faticare su entrambe e vedere valutata la seconda prova solo se sarà riconosciuto come meritevole sulla prima.

Un ulteriore dubbio è se anche questa prova scritta dovrà essere effettuata tramite computer, ma non è dato saperlo. Il bando parla solo di “una serie di quesiti a risposta aperta”, finalizzati “a valutare la padronanza delle competenze professionali nonché delle discipline oggetto di insegnamento”.

Proprio la distinzione tra competenze professionali e discipline oggetto di insegnamento è alla base di fenomeni collaborativi molto interessanti e, ai tempi di Internet, tecnologicamente sostenibili.

Se le materie di insegnamento in linea di massima sono studiate ognuno per conto suo, tramite testi che vanno dai manuali classici a supporti dotati di maggiore agilità e minore precisione, sulle competenze professionali invece, nei forum, si sta verificando un’autentica divisione del lavoro tra i candidati.

Le “Avvertenze generali” (pagine 29 e 30 del bando) contengono infatti la richiesta di conoscenze approfondite di tipo psicologico, pedagogico-didattico, sociale, valutativo, normativo (con riferimento alla scuola) e organizzativo, e sono affrontate con lo studio di volumi piuttosto ponderosi e costosi, editi dalle principali case editrici specializzate.

Orbene, nei forum, ci si sta organizzando spontaneamente affinché ogni membro di un gruppo si prende un argomento del manuale di cui elabora una sintesi e la invia al capogruppo, che, a sua volta, invia tutte le sintesi ricevute a ogni partecipante, che, nelle intenzioni del progetti, si trova così in possesso di un agile compendio per il superamento dell’esame.

Gli esclusi da questi gruppi talvolta si lamentano della chiusura dei medesimi, ma più spesso ne formano di nuovi, con nuove divisioni del lavoro. Insomma, il lavoro collaborativo ai tempi di Internet. In bocca al lupo!

Avviso 3 gennaio 2013

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la Politica finanziaria e per il Bilancio
Ufficio VII

Oggetto: Attuazione art 7 commi 33-34 del Decreto legge n. 95/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 135 /2012. Assoggettamento al sistema di Tesoreria Unica delle Istituzioni Scolastiche ed Educative Statali ELENCO AGGIORNATO

Si rende noto l’elenco, aggiornato alla data odierna, dei conti di tesoreria unica delle istituzioni scolastiche ed educative statali in aderenza alla circolare n. 32 del 31 ottobre 2012 prot. n. 88259 relativa all’oggetto, che sostituisce quello pubblicato con avviso del 9 novembre 2012 prot.n.7077. Eventuali modifiche sui codici fiscali dovranno essere sempre oggetto di immediata comunicazione da parte delle istituzioni stesse allo scrivente ufficio della Direzione Generale, per consentire le occorrenti integrazioni o correzioni da concordare con il MEF Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato I.G.E.P.A.

IL DIRIGENTE

Elisabetta Davoli

Elenco dei conti di tesoreria unica

Rassegna Stampa 3 gennaio 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
Corriere della Sera  del  03-01-2013  
DALLE ELEMENTARI ALLE SUPERIORI SCATTA L’OBBLIGO DI ISCRIVERSI IN RETE (M.Iossa) [solo_testo] pag. 24  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  03-01-2013  
SCUOLE NELL’ERA TELEMATICA (POCHI SOLDI, RISCHIO CAOS) (S.De santis) [solo_testo] pag. 3  
la Repubblica  del  03-01-2013  
ISCRIZIONI SOLO VIA WEB, RIVOLUZIONE A SCUOLA (S.Intravaia) [solo_testo] pag. 19  
la Repubblica  del  03-01-2013  
Int. a M.Rossi doria: “E’ UN PASSO NECESSARIO E INEVITABILE IL RISPARMIO DI TEMPO SARA’ UTILISSIMO” (C.z.) [solo_testo] pag. 19  
la Repubblica  del  03-01-2013  
Int. a E.Nesi: “NO A VOTI E COMUNICAZIONI DIGITALIZZATE COSI’ SI SPEGNE IL RAPPORTO GENITORI-PROF” (C.Zunino) [solo_testo] pag. 19  
Corriere della Sera  del  03-01-2013  
MIGLIAIA PER L’ULTIMO APPLAUSO ALLA SIGNORA DELLA RICERCA (M.Caprara) [solo_testo] pag. 22  
Torino Cronacaqui  del  03-01-2013  
RITA LEVI MONTALCINI, TORINO SALUTA IL NOBEL “ESEMPIO PER TUTTI” [solo_testo] pag. 5  
la Repubblica – ed. Torino  del  03-01-2013  
“CIAO RITA, CON TE SE NE VA UN MONDO” (V.Schiavazzi) [solo_testo] pag. 7  
il Resto del Carlino – Cronaca di Bologna  del  03-01-2013  
ELENA UGOLINI DICE “SI’ ” ALL’AGENDA MONTI (S.Migliari) [solo_testo] pag. 9  
   

MINISTRO

 
   
la Stampa  del  03-01-2013  
PROFUMO E BALDUZZI CAPILISTA IN PIEMONTE DELLA LISTA CIVICA CENTRISTA (A.Rossi) [solo_testo] pag. 5  
la Stampa  del  03-01-2013  
PARLAMENTO 15 GIORNI PER LE LISTE ECCO I PRIMI NOMI (A.Rossi) [solo_testo] pag. 41  
   

MINISTERO

 
   
il Giornale  del  03-01-2013  
IL CONCORSO TARTARUGA DOPO CINQUE ANNI I RISULTATI DEGLI SCRITTI (P.Borgia) [solo_testo] pag. 15  
la Repubblica – ed. Genova  del  03-01-2013  
L’ULTIMA SPIAGGIA DEI PROFESSORI UNO SU TRE AMMESSO AL TIROCINIO (V.Evelli) [solo_testo] pag. 7  
la Repubblica  del  03-01-2013
Int. a C.Ossola: CARLO OSSOLA “CARI ALLIEVI, RICORDATEVI SEMPRE CHE LA VERITA’ E’ NASCOSTA NELL’ERESIA” (F.Marcoaldi) [solo_testo] pag. 39
Avvenire  del  03-01-2013  
I GENITORI NON CEDONO. RESTA CHIUSO ASILO NELLA VILLA DEL BOSS (D.Marino) [solo_testo] pag. 13  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  03-01-2013  
IL RITORNO IN CLASSE E L’INCOGNITA DEI 200 GIORNI [solo_testo] pag. 3  
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  03-01-2013  
“L’ATENEO ROMA TRE DIVENTI UNIVERSITA’ RITA LEVI MONTALCINI” [solo_testo] pag. 20  
Avvenire  del  03-01-2013  
LA VITA RIFIORISCE NEGLI ORTI SOLIDALI (A.Bernardini) [solo_testo] pag. 11  
il Sole 24 Ore  del  03-01-2013  
CONTRATTI IN ISRAELE PER “ADDESTRATORI” ALENIA AERMACCHI [solo_testo] pag. 19  
   

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SOCIETÀ

 
   
il Sole 24 Ore  del  03-01-2013  
DEBITI PA: DOTE EXTRA DA 1 MILIARDO (Mar.b.) [solo_testo] pag. 7  
il Sole 24 Ore  del  03-01-2013  
CERTIFICAZIONE ONLINE, PA ANCORA A RILENTO (C.fo./M.mo.) [solo_testo] pag. 7  
il Tempo  del  03-01-2013  
BOOM DELLE ENTRATE FISCALI, IL FABBISOGNO DIMINUISCE DI 15 MILIARDI [solo_testo] pag. 4  
Famiglia Cristiana  del  06-01-2013  
TROPPO SEDUTI MENTRE IL MONDO CORRE (F.Garelli) [solo_testo] pag. 44/47  
Famiglia Cristiana  del  06-01-2013  
LA SCUOLA? E’ ANCORA UN MESTIERE PER NOI PRESIDI (A.Sanfrancesco) [solo_testo] pag. 52/53  
Famiglia Cristiana  del  06-01-2013  
LA PARTITA DA VINCERE:EDUCARE I GIOVANI ALLA VITA (R.Zichittella) [solo_testo] pag. 79/83  
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 2

 

Serie Generale
n. 2 del 3-1-2013

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


LEGGE 24 dicembre 2012, n. 231


Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 dicembre
2012, n. 207, recante disposizioni urgenti a tutela della salute,
dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di
stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
(13G00002)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 1

 

 

 


LEGGE 31 dicembre 2012, n. 232


Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18
dicembre 2012, n. 223, recante disposizioni urgenti per lo
svolgimento delle elezioni politiche nell’anno 2013. (13G00001)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 2

 

 

 


LEGGE 31 dicembre 2012, n. 233


Equo compenso nel settore giornalistico. (13G00005)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 3

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 18 dicembre 2012


Ridefinizione del contingente in valore nominale delle Serie Speciali
composte da 9 pezzi, nella versione fior di conio, millesimo 2011.
(12A13634)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 18 dicembre 2012


Ridefinizione del contingente in valore nominale delle monete
d’argento da euro 10 della «Serie Esploratori Europei – Europa Coin»
dedicata ad A. Vespucci, millesimo 2011. (12A13635)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 18 dicembre 2012


Ridefinizione del contingente in valore nominale delle monete
d’argento da euro 5 celebrative della Serie «Italia delle Arti –
Anagni», millesimo 2011. (12A13636)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 18 dicembre 2012


Ridefinizione del contingente in valore nominale delle monete
d’argento da euro 5, celebrative del “150° Anniversario dell’Unita’
d’Italia”, millesimo 2011. (12A13654)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 18 dicembre 2012


Ridefinizione del contingente in valore nominale delle monete
d’argento da euro 2 a circolazione ordinaria, celebrative del “150°
Anniversario dell’Unita’ d’Italia”, millesimo 2011. (12A13655)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 7

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


DECRETO 12 dicembre 2012


Ridefinizione del perimetro del sito di bonifica di interesse
nazionale di Laguna di Grado e Marano. (12A13678)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 8

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 18 luglio 2012


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Flexity». (12A13649)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 13

 

 

 


DECRETO 18 luglio 2012


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Lan 70 WG». (12A13650)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 18 luglio 2012


Ri-registrazione del prodotto fitosanitario «Propiflower», a base di
propiconazolo, sulla base del fascicolo di All. III Opinion 250 g/l
EC, valutato alla luce dei principi uniformi. (12A13651)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 30 luglio 2012


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Bilko». (12A13652)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 25

 

 

 


DECRETO 18 luglio 2012


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Duefor 50 WP». (12A13653)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 28

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


DECRETO 30 ottobre 2012


Modalita’ di contribuzione nel settore edilizia. Misura dell’11,50
per cento della riduzione contributiva prevista dall’articolo 29,
comma 5 della legge n. 341 del 1995, come sostituito dall’articolo 1,
comma 51 della legge n. 247 del 2007. (12A13648)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 34

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 21 novembre 2012


Revoca del riconoscimento quale organizzazione di produttori nel
settore della pesca della «Organizzazione di prodotti tonnieri
dell’Adriatico» Soc. Coop. a r.l., in Pescara. (12A13679)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 34

 

 

 


DECRETO 12 dicembre 2012


Conferma dell’incarico al Consorzio Tutela Speck Alto Adige –
Südtiroler Speck Consortium a svolgere le funzioni di cui all’art.
14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per la IGP “Speck
dell’Alto Adige” o “Südtiroler Markenspeck” o “Südtiroler Speck”.
(12A13406)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 35

 

 

 


DECRETO 12 dicembre 2012


Modifica del decreto 4 settembre 2012 relativo alla protezione
transitoria accordata a livello nazionale alla modifica del
disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta
«Prosciutto Toscano» registrata con regolamento (CE) n. 1263/96 della
Commissione del 1° luglio 1996. (12A13409)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 36

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 27 novembre 2012


Scioglimento della «La Bussentina societa’ cooperativa agricola», in
Petina e nomina del commissario liquidatore. (12A13399)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 37

 

 

 


DECRETO 27 novembre 2012


Scioglimento della «Cooperativa Ginotrans», in Volla e nomina del
commissario liquidatore. (12A13400)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 37

 

 

 


DECRETO 27 novembre 2012


Scioglimento della «Cooperativa Casa Famiglia Nadia per disabili a
r.l.», in Cervaro e nomina del commissario liquidatore. (12A13401)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 38

 

 

 


DECRETO 27 novembre 2012


Scioglimento della «Unisan Societa’ Cooperativa Sociale – ONLUS», in
Cervinara e nomina del commissario liquidatore. (12A13642)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 38

 

 

 


DECRETO 30 novembre 2012


Scioglimento della «TLF Trasporti – Logistica – Facchinaggio societa’
cooperativa a r.l.», in Roma e nomina del commissario liquidatore.
(12A13403)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 39

 

 

 


DECRETO 30 novembre 2012


Scioglimento della «Civitas – Societa’ cooperativa edilizia», in
Capua e nomina del commissario liquidatore. (12A13404)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 40

 

 

 


DECRETO 30 novembre 2012


Scioglimento della «Coop. San Giuseppe a r.l. produzione e lavoro»,
in Afragola e nomina del commissario liquidatore. (12A13405)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 40

 

 

 


DECRETO 4 dicembre 2012


Scioglimento della «CGS Societa’ Cooperativa Sociale», in Terni e
nomina del commissario liquidatore. (12A13402)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 41

 

 

 


DECRETO 4 dicembre 2012


Proroga della gestione commissariale della societa’ cooperativa
«Consorzio agrario di Parma – Societa’ cooperativa», in Parma.
(12A13641)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 42

 

 

 


DECRETO 7 dicembre 2012


Autorizzazione al rilascio di certificazione CE all’organismo ICEPI
S.p.A., in Piacenza, per le attrezzature in pressione, ai sensi della
direttiva 97/23/CE. (12A13637)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 42

 

 

 


DECRETO 13 dicembre 2012


Emissione, nell’anno 2013, di un francobollo commemorativo di Anna
Maria Luisa de’ Medici, nel 270° anniversario della scomparsa, nel
valore di euro 3,30. (13A00003)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 44

 

 

 


DECRETO 13 dicembre 2012


Emissione, nell’anno 2013, di una busta postale commemorativa di
Arcangelo Corelli, nel III centenario della scomparsa, nel valore di
euro 0,60. (13A00004)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 45

 

 

 


DECRETO 20 dicembre 2012


Determinazione delle modalita’ e delle condizioni delle importazioni
e delle esportazioni di energia elettrica per l’anno 2013. (13A00005)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 46

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 7 dicembre 2012


Riclassificazione del medicinale «Algix» (etoricoxib) ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 732/2012). (12A13680)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 49

 

 

 


DETERMINA 7 dicembre 2012


Regime di rimborsabilita’ e prezzo di vendita del medicinale
«Twinrix» (vaccino epatite a/epatite b) autorizzata con procedura
centralizzata europea dalla Commissione Europea. (Determina n.
739/2012). (12A13681)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 50

 

 

 


DETERMINA 7 dicembre 2012


Regime di rimborsabilita’ e prezzo di vendita del medicinale
Irbesartan Teva (irbesartan) autorizzata con procedura centralizzata
europea dalla Commissione Europea. (Determina n. 731/2012).
(12A13682)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 52

 

 

 


DETERMINA 7 dicembre 2012


Riclassificazione del medicinale Gestodiol
(etinilestradiolo/gestodene) ai sensi dell’articolo 8, comma 10,
della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 736/2012).
(12A13683)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 53

 

 

 


DETERMINA 7 dicembre 2012


Riclassificazione del medicinale Exinef (etoricoxib) ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 735/2012). (12A13684)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 54

 

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 26 ottobre 2012


Utilizzo delle “Risorse liberate” nell’ambito del programma operativo
2000-2006 della regione Campania – Presa d’atto. (Delibera n.
112/2012). (12A13712)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 55

 

 

ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI PRIVATE E DI INTERESSE COLLETTIVO

 


PROVVEDIMENTO 19 dicembre 2012


Adeguamento all’inflazione di taluni importi per la determinazione
del margine di solvibilita’ ai sensi degli articoli 46, comma 5, e
66-sexies, comma 4, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209
e degli articoli 5 e 11 del Regolamento n. 19 del 14 marzo 2008,
nonche’ dell’articolo 81 del Regolamento n. 33 del 10 marzo 2010.
(Provvedimento n. 3031). (12A13704)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 57

 

 

TESTI COORDINATI E AGGIORNATI

 


TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 3 dicembre 2012, n. 207


Testo del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207 (in Gazzetta
Ufficiale – serie generale – n. 282 del 3 dicembre 2012), coordinato
con la legge di conversione 24 dicembre 2012, n. 231 (in questa
stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Disposizioni
urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di
occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di
interesse strategico nazionale.». (13A00002)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 92

 

 

 


TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 18 dicembre 2012, n. 223


Testo del decreto-legge 18 dicembre 2012, n. 223 (in Gazzetta
Ufficiale – serie generale – n. 294 del 18 dicembre 2012), coordinato
con la legge di conversione 31 dicembre 2012, n. 232 (in questa
stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 2), recante: «Disposizioni
urgenti per lo svolgimento delle elezioni politiche nell’anno 2013.».
(13A00001)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 97

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Irbesartan e Idroclorotiazide Helm AG». (12A13639)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 103

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determinazione n.
685/2012 del 20 novembre 2012 recante autorizzazione all’immissione
in commercio del medicinale per uso umano «Irbesartan e
Idroclorotiazide Helm». (12A13640)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 105

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determinazione n.
626/2012 del 19 ottobre 2012 recante l’autorizzazione all’immissione
in commercio del medicinale per uso umano «Rabeprazolo Teva».
(12A13645)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VITERBO

 


COMUNICATO


Nomina del conservatore del registro delle imprese (12A13647)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio
dell’impianto della societa’ Tessenderlo Italia S.r.l., in Pieve
Vergonte. (12A13656)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

 


COMUNICATO


Rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio
dell’impianto della societa’ Yara Italia S.p.A., in Ravenna.
(12A13657)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Estinzione della Confraternita Maria SS. delle Grazie, in Baronissi
(12A13643)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

 


COMUNICATO


Estinzione della Confraternita dal titolo Gonfalone dei morti e SS.
Salvatore, in Fisciano (12A13644)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


COMUNICATO


Mancata conversione del decreto-legge 2 novembre 2012, n. 187,
recante: «Misure urgenti per la ridefinizione di rapporti
contrattuali con la Societa’ Stretto di Messina S.p.a. ed in materia
di trasporto pubblico locale». (13A00060)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 106

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Revoca della registrazione di presidi medico chirurgici di taluni
medicinali per uso veterinario (12A13638)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 107

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Nomina del Commissario straordinario dell’Istituto per lo sviluppo
della formazione professionale dei lavoratori. (12A13713)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 107

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Domanda di registrazione della denominazione «FAL OYSTER» (12A13407)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 107

 

 

 


COMUNICATO


Domanda di registrazione della denominazione «SAINT-MARCELLIN»
(12A13408)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

Pag. 107

 

 

REGIONE TOSCANA

 


COMUNICATO


Approvazione dell’ordinanza n. 128 del 23 novembre 2012 (12A13646)


(GU n.2 del 3-1-2013

)

 

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